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IL PITTORE DELLA VITA MODERNA - C.G. = CONSTANTIN GUYS

È colui che tratteggia in modo veloce ciò che secondo Baudelaire è il BELLO NELLA MODERNITÀ

CAPITOLO I: IL BELLO, LA MODA E IL PIACERE

Il bello nella modernità è qualcosa che fugge, che se ne sta andando mentre lo si sta vedendo e sentendo. C.G. riprende quella che era la vita della Parigi dell'epoca, cioè il transito delle carrozze, le passeggiate sui boulevard di persone nel loro muoversi e atteggiarsi.

TRANSITORIETÀ, FUGGEVOLEZZA

Modernità = ciò che è fuggitivo e transitorio, ciò che se ne va per far apparire altro. Essa è un sistema a cui non possiamo sfuggire tutti, che viviamo da quando nasciamo. Secondo Baudelaire, l'ESSERE DELLA MODA, che è diventata di massa (Grandi Magazzini) è un fenomeno transitorio e fuggitivo.

la moda deve continuamente mettere a morte ciò che ha fatto desiderare

confronto con l'altro che fa crescere, il confronto con realtà diverse. Noi siamo ipotecati allo sguardo degli altri, sono gli altri che ci rivelano la nostra identità. Gli oggetti da cui siamo attratti, il nostro modo di parlare.. Tutto è ipotecato a quel momento, a quel linguaggio che è in uso e alla moda in quel momento. Quindi TUTTO È MODA. Il PITTORE DELLA VITA MODERNA è formato da 13 schizzi, abbozzi molto veloci che vogliono significare la fuggevolezza e la modalità di rappresentare la modernità da parte di C.G. È una sorta di intrattenimento di Baudelaire con le sue idee, in alcuni punti contraddittorie per dire che le cose cambiano con rapidità. IL BELLO di che cosa si tratta? Ogni epoca ha i suoi assoluti. ESEMPIO: Raffaello è un artista simbolo del Rinascimento del 1500 in Francia, è il pittore che introduce in Italia un uso particolare della luce, della plasticità.1800 era già stato canonizzato Baudelaire dice che la luce di Raffaello è unaluce statica, una luce che si sposta.Baudelaire suggerisce di non arrendersi a vedere la bellezza in ciò che è stato canonizzato→nelle epoche esiste un bello in ogni epocaEsistono due tipi di bello:- BELLO ASSOLUTO- BELLO RELATIVOBaudelaire riesce a vedere, a cogliere l’assoluta dimensione nuova della sua, propria, epoca.Di solito ci vuole uno sguardo volto indietro, introspettivo. ci sono autori che sono stati rivalutati a posteriori (ad esempio CLAUDE CAHUN, unadonna, fotografa, scrittrice, all’epoca una star surrealista che fu una delle donne piùpolimorfe della sua epoca ma venne riscoperta soltanto nel 1996).Spessore di Baudelaire : egli ha colto e diffuso, mentre scriveva, la novità della sua epoca. Sismuove quello che era il credo, cioè quello del “bello assoluto”, sostenendo che ogni epocaha una bellezza generale checontiene in sé il particolare della sua epoca. Egli studia questo attraverso C.G., attraverso la pittura dei costumi del presente. JEAN-PHILIPPE WORTH: nel 1848 si sposta in Francia, apre una casa di moda e inventa la figura della MODELLA. Essa deve scomparire, il suo ruolo è soltanto quello di mostrare i vestiti che indossa (è un manichino). MANET, Le déjeuner sur l'herbe: nella grotta abbiamo il passato, davanti c'è la NUDITÀ, che crea profondità. Il bianco della tovaglia porta un altro tempo; l'osservatore viene chiamato a far parte del quadro, poiché la donna lo guarda. Quest'opera creò scandalo nello stesso anno in cui venne pubblicato "Il pittore della vita moderna": l'opera viene accusata di essere volgare. Perché scandalizza? Anche se l'impianto è classico, le persone portano abiti dell'epoca, viene scoronato il patto tra chi osserva e l'opera d'arte, che

È sconvolgente. Constantin Guys vive 90 anni (1802-1892), viene fotografato da NADAR (fotografo di Parigi che ha avuto l'idea di fondare uno studio di ritrattistica quando molti non credevano nella fotografia). La fotografia di Constantin porta i segni del pittore: nasconde le mani, sporche per la pittura, indossa l'abito del pittore.

CAPITOLO II. LO SCHIZZO DI COSTUME

L'opera risulterà preziosa quando ci metterete qualcosa di perenne e qualcosa della propria epoca. In questo capitolo, Baudelaire è didascalico.

CAPITOLO III. L'ARTISTA, UOMO DI MONDO, UOMO DELLE FOLLE E BAMBINO

Per la prima volta Baudelaire definisce C.G. Artista = possessore della tecnica che la applica per scopi accademici. C.G. è un uomo di mondo, un osservatore, la sua qualità principale è la curiosità, viaggia, osserva e attraverso lo schizzo riproduce quasi istantaneamente ciò che osserva. "È un balcone sul mondo".

→L'uomo della folla

Racconto di Edgar Allan Poe, uno dei racconti più significativi perché ritroviamo alcuni degli elementi che costituiranno la cifra di tutta la sua letteratura. Parla di un uomo che è stato molto malato, non ancora del tutto guarito. Da un caffè guarda la folla e passa il tempo cercando di immaginare per ogni persona chi sono, cosa fanno, ecc.

→K. Lavater fisionomica = prevedere dai tratti del volto, dal profilo ecc. il carattere, la tipologia della persona. [LOMBROSO: pensava di poter identificare i delinquenti attraverso la misura del cranio. Prima fase della criminologia, che si fonda, prima ancora che sui dettagli e sulle tracce, su →identikit già formulati. Le persone erano state archiviate da carte d’identità e quindi era possibile, attraverso gli archivi, identificare i presunti colpevoli.]

A un certo punto incontra un uomo che non riesce a identificare. Come un detective, decide di approfondire la

questione e segue quest'altra uomo. Lo segue per quasi un giorno intero ma non riesce a capire nulla; alla fine si rassegna e dice che è l'uomo della follanon può essere letto, perché appartiene alla folla.

ARSÈNE LUPIN non si sa quale volto abbia, perché adotta di volta in volta dei travestimentidiversi anche all'interno dello stesso suo colpo. Lascia delle tracce ambivalenti ma non si riuscirà mai a prendere perché il suo vero volto non esiste, nessuno lo conosce.

Gioca col travestitismo sa essere donna, uomo, sa essere grasso, magro, calvo, coi capelli,serio o no..Ma qual è il suo vero volto? Non c'è, perché è un personaggio e il suo creatore (Poe) lo traveste tutte le volte che vuole, lo cambia..Alla fine si precipita in mezzo alla folla. Baudelaire si focalizza sul fatto che il narratore del racconto di Poe è convalescente la convalescenza è come un

ritorno all'infanzia. Infanzia = tema che ricorre spesso nel romanzo. I bambini hanno la capacità di farsi stupire, di entrare totalmente in sintonia con l'oggetto con cui stanno interagendo. Idea della convalescenza come ritorno all'infanzia. Il ritorno all'infanzia è una scelta precisa che fa l'artista. Dalla figura del bambino, Baudelaire passa a parlare del dandy (anticipa ciò che dirà nel capitolo successivo) preferisce chiamare C.G. dandy piuttosto che artista. Si distacca, però, dal dandy, perché il dandy voleva essere indifferente, mentre C.G. amava la passione, che metteva nella sua arte. (Pag. 69) "specchio immenso quanto la folla": sembra quasi voler abolire l'idea della soggettività. Se lo specchio è uguale al mondo e riflette il mondo intero, significa che è combaciante. → Caleidoscopio il dandy ha il potere di vedere tutte le cose che si muovono (come in un caleidoscopio),

Che raffigurano la vita molteplice, differente, transitoria e fuggitiva dellamodernità. (Pag. 71)

La moda evolve con la vita e l'occhio d'aquila di C.G. doveva cogliere il dettaglio della rimappatura della moda e dei costumi. Accanto all'arte classica, accademica, emerge l'importanza della moda, del costume.

Poème: in francese vuol dire poesia, anche se in italiano viene tradotto con poema. C.G. descrive con la sua arte, Baudelaire descrive con la sua poesia.

IDEA DELLO STATO COME ORGANISMO:

Questa idea nasce in Grecia, in Occidente. - prima della polis tutta la popolazione durante il giorno si riuniva in un palazzo reale per mangiare nello stesso posto, per dare un'organicità tra chi deteneva il potere e chi era al di sotto (tranne gli schiavi, che erano esclusi). - in età pre-romana e classica età della polis (primo esperimento di democrazia), meccanismo della rappresentanza del cittadino che si basava sul concetto che

lo Stato era un unico tessuto, un unico organismo che simbolicamente era rappresentato dall'assemblea (organismo che rappresenta un organismo) → - in epoca romana l'espressione "corpo dello Stato" torna spessissimo: lo Stato viene visto come un corpo, c'è la prosopopea dello Stato, che viene personificato, organicizzato. Tutta la legislazione romana si basa sull'idea che toccare un cittadino romano significava ferire il corpo dello Stato. → - età imperiale la situazione cambia, lo Stato inteso come "res publica = cosa pubblica" viene meno. L'intoccabilità era propria solo dell'imperatore. THOMAS HOBBES: filosofo del Seicento che descrive lo Stato come corpo fisico, che si compone di tutte le classi, di tutti i cittadini. C'è un organo gerarchico ben preciso all'interno del corpo: la testa è la classe dirigente e man mano che si scende si trovano le classi inferiori. Baudelaire non

Parla dello Stato ma della massa, della folla, in cui l'anima dell'artista entra e vive accanto alle altre anime contribuendo ad animare la folla vivificazione (Pag. 73).

Momento della rinascita: le cose rinascono naturali (nella poesia "A une passante" è uno sguardo che ricorda un caleidoscopio: l'occhio è il caleidoscopio).

FANTASMAGORIA = risale al 1800, dall'Inghilterra Robertson si trasferisce in Francia dove trasporta i suoi spettacoli di fantasmagoria. È come una sorta di mago, le sue proiezioni destabilizzano e affascinano tutti gli spettatori. Durante questi spettacoli, si entrava da un piccolo antro, gli spettatori si sedevano su delle sedie, che si muovevano in determinati momenti, e tramite una retroproiezione accadevano varie cose: vengono lanciati nella sala dei fantasmini che colpiscono gli spettatori. Questi fantasmini erano delle luci.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
6 pagine
3 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/03 Letteratura francese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aeea11 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura francese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Franchi Franca.