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Igiene è una disciplina medica che si occupa delle collettività, valutando gli stati di salute e malattie

Salute: Lo stato di salute è il completo stato di benessere fisico, psichico e sociale e non solamente assenza di malattia. (OMS 1946)

Se lo stato di salute è questo, non basta non essere malati per essere in salute.

Protezione della salute:

  • (Non mi fermo allo stato di salute ma devo tendere al completo stato di benessere fisico, psichico e sociale.)

Prevenzione delle malattie:

  • (Revenire e prime morbor)

Non c'è un passaggio diretto e immediato dallo stato di salute allo stato di malattie: Storia naturale delle malattie. Conoscendo il percorso delle malattie possiamo attuare i diversi tipi di prevenzione.

Sugli individui sani, oltre a fattori fortuiti, agiscono dei fattori di rischio e fattori eziologici (per es. cause).

I FATTORI PROTETTIVI e di RISCHIO sono modi insieme determinanti di salute che in grado di esercitare un'influenza sulla scelta.

Le CAUSE invece sono dei fattori che sicuramente comportano uno stato morboso.

  • FATTORI PROTETTIVI → Riducono il rischio di malattie (es.: dieta corretta, attività fisica, vaccini)
  • FATTORI DI RISCHIO → Aumentano il rischio e probabilità di malattie (es.: fumo, asbesto, alcol)
  • CAUSE → Agenti eziologici certi sono uniche, specifiche, necessarie e sufficienti.

MALATTIE:

  • INFETTIVE: Nella maggior parte dei casi riconoscono una causa specifica.
  • CRONICHE: Non riconoscono quasi mai le cause ma sono legate a fattori di rischio cronico degenerative o malattie di braste

In generale sugli individui sani, agiscono dei fattori che se sono di rischio o cause provocano l'insinuazione di un periodo che può durare da poche ore a molti anni, durante le quale il processone eziologico è già iniziato, ma il livello clinica e quindi non recano segni e sintomi di malattie e quindi. Potenzialmente superato questo periodo,

Principali funzioni del SSN:

  • Art. 32
  • Definizione del concetto di salute secondo l’O.M.S.

Istituzione del SSN L.833/78

Art. 1

“Il Servizio Sanitario nazionale è costituito dal complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinatie alla promozione, al mantenimento ed al recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione senza distinzioni di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che garantiscano l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio. L’attuazione del S.S.N compete allo Stato, alla Regione e agli enti locali territoriali.”

Obiettivi e funzioni del SSN secondo la L.833/78

  • Unione dei tre settori della sanità: non solo cura ma anche Prevenzione e Riabilitazione.
  • Decentramento della gestione della sanità maggiri poteri alle Regioni e agi Enti locali.
  • Istituzione delle Unità Sanitarie locali, USL, gestione e coordinamento degli operatori e di tutti i servizi su base territoriale;
  • Razionalizzazione della spesa sanitaria.

Terza Riforma Sanitaria

D. Lgs. No 229/99

  • Completamento del processo di trasferimento alle Regioni dei poteri in ambito Sanitario (funzioni legislative, amministrative, organizzazione dei servizi sanitari e criteri di finanziamento di AUSL e Aziende Ospedaliere)
  • Completamento del processo di aziendalizzazione delle UUSSL e delle Aziende Ospedaliere (Aziende con personalità giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale)
  • Disciplina della Dirigenza Medica (unico ruolo, esclusività del rapporto di lavoro)
  • Definizione dei livelli essenziali ed uniformi (contestuale alla fissazione delle risorse finanziarie da assegnare al SSN)

Livelli essenziali di assistenza (LEA)

Prestazioni e servizi che il S.S.N. è tenuto a garantire a tutti i cittadini - gratis o con ticket

Devono soddisfare gli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale

Devono essere scelti sulla base di EFFICACIA e APPROPRIATEZZA

3 AREE:

  1. Assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoro (Prevenzione)
  2. Assistenza distrettuale (servizi sanitari e socio - sanitari)
  3. Assistenza ospedaliera

PROGRAMMAZIONE SANITARIA

Per "PROGRAMMAZIONE" si intende:

un processo di organizzazione delle decisioni e delle azioni da intraprendere oggi allo scopo di raggiungere potenziali risultati domani.

Processo che consente il passaggio da un'attività intuitiva ad un processo sistematico di gestione delle risorse e delle informazioni disponibili.

Per programmare in sanità c'è bisogno di:

  • RAZIONALITÀ, CONSAPEVOLEZZA e COERENZA rispetto le modalità e le tipologie di interventi da erogare ma anche in fase delle aree risultate su cui intervenire.

Rappresentiamo la programmazione come un ciclo:

  1. IDEAZIONE (Obiettivi, Risorse)
  2. PIANIFICAZIONE (Sequenze d'azione Oltre di raggiungimento)
  3. AZIONE (Esecuzione dell'intervento)
  4. VALUTAZIONE (Scostamenti, Feed-Back)

Ci sono una serie di dimensioni che ci permettono di valutare le qualità della assistenza:

  • Clinical governance
  • Evidence Based Medicine
  • Health Technology Assessment

… una variazione di fattori comportamentali e culturali.

La “piramide delle età” è una rappresentazione grafica della distribuzione per età della popolazione.

Si costruisce accostando:

  • Istogramme della ripartizione per età dei maschi
  • Istogramme della ripartizione per età delle femmine

Generalmente abbiamo:

  1. Piramide reggente (Molti bambini, pochi anziani)

In Italia nel 1901, 1951.

  1. Piramide cilindrica (Stesso numero di adulti e bambini e pochi anziani)

In Italia nel 1981, 2005.

  1. Piramide rovesciata (Molti anziani, pochi bambini)

In Italia nel 2050 (se le cose non cambiano)

Ci sono due misure di frequenza comunemente usate in epidemiologia e da misurare la morbosità delle malattie:

  1. PREVALENZA;
  2. INCIDENZA.

La PREVALENZA è il numero di eventi presenti in una popolazione in un dato tempo.

  • PUNTUALE:

n° eventi in un dato istante

Popolazione tempo medesimo

  • PERIODALE:

n° popolazione tempo medio in un intervallo T0-T1

n° popolazione tempo medio tra T0 e T1

La INCIDENZA è il numero di nuovi eventi che si trovano in una popolazione a rischio.

  • INCIDENZA CUMULATIVA

RISCHIO ASSOLUTO:

n° nuovi eventi

Popolazione a rischio all'inizio dell'osservazione

  • TASSA DI INCIDENZA

n° di nuovi casi in un intervallo di tempo T

Popolazione a rischio tempo T

ESERCIZIO:

Ho 200 casi il numero di lavoratori in 3 anni con 5.000 uomini all'inizio, la mia nuova incidenza è:

INCIDENZA CUMULATIVA = 200/5.000 = 0,04 = 4%

Esercizio 1

Uno studio di coorte è stato effettuato in Germania per valutare se il fumo fosse un fattore di rischio per l'ictus cerebrale. Sono stati reclutati 85.000 persone, 50.000 non fumatori e 35.000 fumatori. Dopo 60 anni 70 non fumatori con ictus e 460 fumatori con ictus.

  • Non fumatori: Ictus 70, No Ictus 49.930, Totale 50.000
  • Fumatori: Ictus 460, No Ictus 34.540, Totale 35.000
  • Totale: Ictus 530, No Ictus 84.470, Totale 85.000

Incidenza fumatori: 460/35.000 = 0,4%

Incidenza non fumatori: 70/50.000 = 0,14%

RR = 0,4/0,14 = 2,85

RA = 0,4 - 0,14 = 26%

Se non ci fosse stato il fumo, il rischio di ictus si sarebbe ridotto del 26%

N° 2

In uno studio sulla relazione tra l'utilizzo di estrogeni e l'insorgenza di cancro dell'endometrio sono state seguite 200 donne per 10 anni; 100 di queste utilizzarono estrogeni mentre le rimanenti 100 non le utilizzarono. Alla fine tutte e 8 donne sono libere dalla malattia. Durante il follow-up di 10 anni,

Dettagli
A.A. 2020-2021
153 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria.calabria.14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene e Management sanitario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Protano Carmela.