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AMBIENTE E INQUINAMENTO AMBIENTALE

→ambiente = in ambito igienico sanitario l'ambiente è tutto ciò che si trova intorno all'uomo.

Dal punto di vista ecologico è l'insieme delle componenti biotiche e abiotiche.

In generale le componenti ambientali sono strettamente correlate tra loro e con l'uomo e infatti

questo si vede anche dalle malattie che per circa il 30 % sono imputabili a fattori ambientali.

Proprietà pericolose delle sostanze chimiche= le proprietà che potrebbero essere dannose per l'uomo

sono: la reattività (infiammabilità, corrositività, esplositività e radioattività) e la tossicità

(cancerogenicità, mutagenicità, teratogenicità, risposta allergica, infettività e effetti sul

metabolismo).

Effetti nocivi delle sostanze tossiche = disturbi dell'accrescimento, modificazioni cliniche delle

malattie, variazioni del tasso di mortalità, alterazioni biochimiche e fisiologiche, danni a organi o

tessuti, influenze negative sulla riproduzione, effetti teratogeni, embriotossici, cancerogeni e

genotossici.

Dose giornaliera accettabile o ADI = se si volesse valutare la tossicità di una sostanza non è

necessario calcolare la DL50 o la dose minima in grado di provocare danni all'organismo perché è

più importante sapere quale è la dose massima in relazione alla quale questi danni sono provocati.

Si valuta quindi una dose giornaliera accettabile ADI ovvero la dose massima che può essere

accettata da un uomo senza che comporti la tossicità di alcun tipo.

In base alle conoscenze scientifiche si possono distinguere tre tipi di ADI:

-definitiva

-condizionata

-temporanea

Per conoscere quella definitiva bisogna conoscere il NELL (livetime no effect level) ovvero la

quantità che somministrata per almeno due anni ad un organismo non causa alcun effetto nocivo. Se

non la si può conoscere si può arrivare al massimo alla ADI condizionata o temporanea grazie alla

NEL (90 days no effect level).

90

Nota bene: la NEL non è utilizzabile per le sostanze cancerogene.

NELL

ADI DEFINITIVA = 100 NEL 90) DL50)

( (

ADI CONDIZIONATA e/o TEMPORANEA = oppure

1000 100000

Modalità di definizione delle concentrazioni massime accettabili di sostanze tossiche e/o dannose

nelle matrici ambientali

1) determinazione della distribuzione % della sostanza di interesse nella matrice (acqua, suolo,

alimenti);

2) suddivisione del valore di ADI nelle diverse matrici in proporzione ai differenti coefficienti

di ripartizione delle sostanze in esse;

3) calcolo del valore limite ammesso partendo dal peso corporeo e dall'assunzione giornaliera

di acqua e alimenti;

4) eventuali variazioni di tossicità della sostanza in funzione delle diverse vie di introduzione

nell'organismo.

ACQUA ED INQUINAMENTO IDRICO

acqua = solo il 3% dell'acqua presente sulla terra è acqua dolce e la disponibilità idrica è di molto

inferiore. È stata notata una relazione tra la disponibilità di acqua buona e la salute umana,

soprattutto in quelle popolazioni dove non è facile avere acqua potabile.

Fonti utilizzabili per uso umano :

acque meteoriche = comprendono tutte le acque delle precipitazioni atmosferiche che in

➔ generale sono molto pure, a meno che non si contaminino durante la loro discesa quando

entrano in contatto con l'atmosfera inquinata.

acque superficiali = sono acque spesso contaminate perché a più stretto contatto con la

➔ superficie terrestre e con tutti gli inquinanti ad essa relativa.

acque marine = a meno che non venga distillata non è potabile.

➔ acque sotterranee = possono trovarsi all'interno di falde acquifere o di vene rocciose. Le

➔ falde si formano naturalmente e sono abbastanza pure dato che l'acqua è costretta a passare

diversi filtri formati dagli strati del terreno. Se due falde si trovano una sopra l'altra quella

più in alto avrà acqua più inquinata e si chiama falda freatica.

Le vene rocciose invece sono canali che conducono a serbatoi naturali e possono essere di

natura calcarea o silicea. Nel caso di rocce calcaree l'acqua sarà molto dura a causa del

calcio derivante dallo scioglimento del carbonato di calcio se l'acqua ha un pH basso.

Acque nuove = sono acque che devono essere esaminate per la prima volta e per questo occorrono i

rilievi del maggior numero possibile di caratteri e indagini nel tempo al fine di poter stabilire la

costanza o meno dei vari parametri.

Acque conosciute = gli esami sono esami di routine con i quali si controllano pochi caratteri.

Principali inquinanti nell'acqua = batteri, virus, elminti e protozoi causano numerose malattie

infettive e parassitarie e sono diffuse poi per via oro fecale. Poi possiamo avere dei metalli pesanti

come piombo, nichel, zinco ecc e solventi organici alogenati che hanno effetti tossici e/o

cancerogeni.

I nitrati invece possono causare metaemoglobinemia cioè un accumulo di metaemoglobina nel

sangue. I fluoruri sono responsabili di lesioni dentarie, lo iodio è la principale fonte del gozzo

tiroideo ed infine i pesticidi, il petrolio, i fenoli e le sostanze radioattive sono inquinanti tossici,

cancerogeni ed in alcuni casi possono anche provocare danni genetici.

Requisiti di potabilità

sono stati stabiliti dal decreto legislativo 31 del 2001 il quale prevede il rispetto di oltre 60

parametri fisico-chimici e microbiologici. Disciplina le acque trattate e non per uso potabile e che

sono destinate al consumo umano.

I concetti più importanti riguardano la concentrazione massima ammissibile per un determinata

sostanza presente nell'acqua e i valori guida. Il giudizio di potabilità deriva poi anche da ispezioni

idrogeologiche del luogo che determinano o meno la presenza di fattori di inquinanti.

I parametri per tale giudizio sono:

parametri organolettici: deve esser incolore. I metodi di rilevamento sono ad esempio l'uso

➔ del colorimetro al platino-cobalto. Poi deve essere insapore e inodore. I metodi di

rilevamento in questo caso sono annusazioni a 12°C e a 25°C per apprezzare meglio i

diversi odori a diverse diluizioni.

parametri fisici: deve essere ad una certa temperatura con un optimum compreso tra 9°C e

➔ 12 °C. Si rileva con termometri a bicchiere. Inoltre deve essere limpida, in particolare se ne

rileva, in realtà, la torbidità. Si distinguono

una torbidità permanente: causata da sospensione di argilla allo stato colliodale o da

precipitazioni di sali di ferro, calcio o manganese.

una torbidità transitoria: causata da repentine variazioni di temperatura e di portata spesso in

correlazione a piogge intense.

una falsa torbidità: causata dalla presenza di bollicine di gas. Inoltre tra questi parametri

abbiamo anche la conducibilità elettrica che dipende dal contenuto salino e che ha un

optimum intorno ai 400 μS a 20°C. Si rileva con un conduttimetro con cella ad elettrodi

platinati.

parametri chimici: deve avere un pH neutro o lievemente acido se vi è disciolta CO2 e co un

➔ corretto residuo fisso ovvero contenuto salino. Esso ha un optimum tra 100 e 500 mg/L. Le

acque con un residuo fisso <100 sono dette oligominerali, sono fortemente diuretiche e

possono causare forti nausee se assunte per un periodo prolungato. Le acque con >500 sono

definite fortemente mineralizzate e sono difficili da digerire.

La durezza di un'acqua inveceè la misura dei sali alcalino terrosi, soprattutto calcio e

magnesio e in base ad essa si possono distinguere:

durezza viene generalmente espressa in gradi francesi (°f, da

-acque molli: <14°f (La

non confondere con °F, che sono i gradi Fahrenheit), dove un grado rappresenta 10

mg di carbonato di calcio (CaCO3) per litro di acqua (1 °f = 10 mg/l = 10 ppm). )

-acque di media durezza: 14-28 °f

-acque dure: >28 °f

inoltre sono presenti anche dei parametri per le sostanze tossiche come arsenico, selenio,

cromo, mercurio, composti organoclorurati e trialometani (questi 2 derivano da processi di

disinfezione delle acque con il cloro).

Per le sostanze indesiderate invece si stilano gli indici di inquinamento organico ovvero si

valuta il contenuto di sostanze ossidabili (COD) e dei prodotti derivanti dalla loro

degradazione.

parametri microbiologici: l'acqua potabile deve essere completamente priva di

➔ microrganismi ovvero deve essere microbiologicamente pura. Si deve perciò fare il calcolo

della carica microbica totale. La ricerca è resa difficile dalla presenza della flora

contaminante accessoria e quindi non si ricerca direttamente la loro presenza ma si cercano

degli indicatori della loro presenza.

È necessario che l'indicatore sia sempre presente quando lo è il patogeno, che esista una

relazione tra questi due e che ovviamente sia più facile cercare l'indicatore che il patogeno.

Indicatori di contaminazioni:

→coliformi = sono bacilli gram negativi che appartengono alle enterobatteriacee e sono

capaci di fermentare il lattosio con produzione di gas e acido. Ora non si usano più e si

cercano sono i Coli.

→streptococchi fecali = sono cocchi gram positivi appartenenti alla flora batterica

intestinale e sono capaci di crescere in presenza di sodio. La loro presenza è correlabile con

certezza a una contaminazione fecale.

→clostridi solfito-riduttori = sono bacilli gram positivi anaerobi obbligati in grado di ridurre

i solfiti in solfuri. Le spore da essi prodotti possono essere usate per studiare la storia di

contaminazione di una determinata acqua. Il loro numero nelle feci è inferiore a quello di

coliformi e streptococchi fecali.

→salmonelle = sono bacilli gram negativi appartengono alle enterobatteriacee e sono in

grado di fermentare il glucosio e produrre idrogeno solforato. La loro presenza nell'ambiente

indica una sicura contaminazione fecale. Sono poco resistenti e quindi se si trovano

nell'acqua sono sinonimo di contaminazione recente e massiccia.

→Pseudomonas aeruginosa = è un bacillo gram negativo diffuso nel suolo, nell'acqua,

nell'aria ma anche nelle feci e la sua presenza indica inefficaci trattamenti di

potabilizzazione delle acque.

→Staphylococcus aureus = cocco gram positivo appartenente alla famiglia delle

micrococcaceae e la sua presenza significa che siamo in scarse condizioni igieniche

dell'ambiente di produzione e degli impianti e può essere causa di contaminazione degli

alimenti.

Controllo delle acque = vengono controllate dal relativo ente in relazione al numero di abitanti

serviti e quindi ne vengono effettuati di più se servono più persone.

500 abitanti = a discrezione

tra 500 e 5000 = controlli minimi sei volte l'anno

t

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SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulylencio.95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Carducci Annalaura.