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Estratto del documento

Elementi di grafica editoriale

Carattere tipografico = nasce per dare una risposta a una necessità come tutte le produzioni industriali

La nascita della stampa/riproduzione è dovuta a Johannes Gutenberg = capisce che il bisogno di diffusione della conoscenza in tutta Europa ormai non può più contare sui metodi tradizionali (calligrafi, amanuensi, trascrittori...)

Quindi converte un sistema (telaio) usando il metodo calcografico (pressione)

● Il principale settore che sfrutta questo nuovo strumento è quello religioso

Es: Bibbia a 42 linee (1455)

Iniziano a nascere le università

Gutenberg apre la sua tipografia e aumenta il numero di centri di stampa

L'artefatto editoriale è ancora molto costoso (infatti se lo possono permettere solo ecclesiastici, nobili...)

La stampa consente la diffusione della conoscenza enciclopedica oltre che offrire un'arma di persuasione (se l'ha scritto tale tipografo allora è...)

Attendibile e ci credo subito) Molti imprenditori lasciano il loro lavoro attuale comprendendo la portata storica di questa invenzione.

I caratteri tipografici vengono migliorati dagli italiani. Aldo Manuzio nella sua tipografia veneziana inventa l'editoria. Nasce competizione. All'epoca i caratteri erano solo con le grazie ("graziati"). Quelli senza grazie (sans serif, "bastoni") arrivano nel 1800. Poi c'erano i caratteri lapidali = terminali che fanno capire di che scrittura si tratta.

Manuzio chiede a Francesco Griffo di disegnare un carattere particolare = disegna un bembo (nome di un cardinale, bibliofilo etc.) e inventa il corsivo. La "I" del corsivo su Word sta per "italic" = in onore di Griffo.

La tabella degli accostamenti di Aldo Novarese = mostra come abbinare i diversi stili (lapidari, medievali, veneziani, ehiziani...).

Ci sono caratteri che sono "senza tempo". Gli anni d'oro della tipografia (500-600 in UK e...

Francia soprattutto) si stabiliscono caratteriche utilizziamo tutt'oggi

Esempi:

  1. Didot (600) = inventato da Didot (padre del sistema tipografico moderno)
  2. Baskerville (1750) = inventato da Baskerville
  3. Bodoni (1818) = inventato da Giambattista Bodoni

Armonia del testo e del carattere tipografico (basandosi sullo studio delle proporzioni)

Nascono anche i primi caratteri lineari (senza grazie) nell'800

  1. Caslon (1868) = inventato da Caslon
  2. Clarendon = inventato da Clarendon (graziati ma tronchi)
  3. Akzidenz Grotesk = l'avo di tutti i lineari moderni (in particolare dell'Helvetica)

Vengono fatti diversi esperimenti al Bauhaus o da altri esperti che vogliono trovare un carattere senza grazie che si inscriva in quadrato, cerchio e triangolo

  1. Alfabeto universale (1925) di Herbert Bayer
  2. Senza maiuscole (erano "autoritarie")
    • in ogni lettera c'è un occhio
  3. avo del Futura = perfetto per scopi commerciali/pubblicitari

Helvetica (1957) = nasce con

Max Miedinger Soluzione perché è neutro e va bene in ogni occasione Apprezzato soprattutto da Massimo Vignelli I caratteri lineari più comuni (che vanno bene in ogni occasione) sono: - Futura - Helvetica - Gill - News Gothic - Univers - Frutiger - Franklin Quelli graziosi più comuni invece sono: - Baskerville - Bembo - Palatino - Garamond Ha tre diverse versioni: - Tondo chiaro (quello classico) - Neretti (extra bold) - Corsivo - Garamond Simoncini Simoncini ha ridisegnato il carattere per Einaudi e per distinguerlo da quello originale ha arrotondato (anziché farlo tronco) - Bodoni - Century Dobbiamo ABOLIRE DAL NOSTRO VOCABOLARIO il termine "grassetto" = si dice neretto ("bold" in inglese) E poi NON SI DICE stampatello ma maiuscolo ELEMENTI DI TIPOMETRIA Il "corpo" tipografico stabilisce l'altezza del carattere che vogliamo utilizzare Comprende: - ascendenti - discendenti (con uno spazio vuoto così la riga sotto e quella sopra non si confondono)

toccano)- spazi superiori e inferiori

Si misura in punti

Ci si basa su un allineamento (su una linea si appoggiano le lettere)

Ascendente e discendente non sono sempre alte uguali e le lettere possono anche avere un occhio

Il Sistema Tipometrico Didot si basa sulla linea tipografica di 12 punti

Ogni punto misura 0,376 mm

Oggi sta scomparendo perché i computer hanno introdotto modalità differenti (i cosiddetti punti) = usano la Scala Pica (Benjamin Franklin)

Quindi il valore dei punti tipografici cambia a seconda dei sistemi, dei software e delle aree culturali

Il punto Pica è 0,351 mm

12 punti Pica corrispondono a una riga tipografica Pica

LA COMPOSIZIONE DEL TESTO

Esistono composizioni:

  • A pacchetto (orientamento giustificato)
  • A bandiera (orientamento a sinistra)

È brutto vedere tanti "a capo" in un testo

Bisogna evitare il pacchetto forzato perché a volte comprime le lettere o le dilata

A epigrafe (orientamento centrato)

Sagomata (segue

una figura tipo un'immagine tonda o una prima lettera di dimensioni maggiori)

Corpo e interlinea variano in funzione della giustezza (lunghezza della riga) per consentire una migliore fruizione del testo

Se la giustezza è più estesa il testo si legge più fluidamente e anche l'interlinea è più regolare

Se la giustezza è inferiore possiamo "rimediare" aumentando l'interlinea per evitare troppa compattezza

A parità di giustezza il carattere può cambiare l'ingombro mantenendo lo stesso corpo

Es: helvetica light condensed ≠ helvetica light ≠ helvetica light extended

La spaziatura del computer non sempre è la più corretta otticamente

Un trucco per avvicinare le lettere mantenendo una corretta spaziatura è usare i "pallini"

Il disegno dei caratteri dovrebbe sempre prevedere i politipi = legature che armonizzano la composizione e l'accostamento delle lettere nei testi

FORMATI EDITORIALI La macchina non stampa fino al bordo perché serve un margine per le pinze della stampante che servono per far muovere il foglio. Quindi anche se stampiamo su un A4 non ricoprirà mai tutto il foglio. L'eccesso tagliato alla fine del processo di stampa viene chiamato sfrido. Le segnature = piegare e confezionare. Non si tratta di "facciate" o "fronte-retro" ma di pagine e bianca-volta. - Duino = quando un foglio ha due pagine (una bianca e una volta) - Quartino = due bianche e due volte Quando stabiliamo l'ordine delle cose che dobbiamo fare stabiliamo una gabbia di impaginazione. Devo mantenere una struttura coerente nel corso del mio progetto. Elementi: - canalino = separa una colonna dall'altra - margine superiore (possibilmente maggiore del margine inferiore) - margine inferiore - margine interno (che è vicino all'altra pagina) - margine esterno (maggiore del margine interno) Bisogna mantenere coerenza tra i diversi elementi. Es: sevedo che l'interlinea è molto simile al canalino forse è il caso di aumentarlo
La gabbia della You'll ma è molto scomoda quindi lui consiglia di inserire un canalino
al vivo (foto che riempie anche i margini)
In gabbia è
Una volta stabilita la gabbia è necessario calcolare l'ingombro di un testo
Il software del nostro computer rilegge le battute del file ri-calcola il totale dell'ingombro di
testo (in battute)
Per fare un calcolo manuale approssimativo delle battute si parte da uno stampato e si
calcola il numero delle battute per riga moltiplicato per il numero di righe
In questo modo calcoliamo il numero di battute totali per una pagina però vale solo per quel
corpo e quella giustezza là
NOTE DI EDITING
Saper usare gli accenti- grave- acuto (es: perché)
Usare gli apostrofi (es: po' = abbreviazione di "poco" quindi ci va l'apostrofo e non
l'accento)
Se l'apostrofo segue una consonante

non richiede uno spazioNei tre puntini alla fine c'è anche il punto fermo finaleEsiste un editing per- Parole straniere- Abbreviazioni- NumeriNel correggere le bozze ci sono segni convenzionali per indicare in modo coerente posizione,correzioni, a capo…Meglio fare due giri di bozze addirittura perché una sola spesso non bastaI capolettera (le lettere grandi iniziali) esistono da prima della stampaI calligrafi si impegnavano per realizzarliPuo essere posizionato- Prima del testo- Occupare 2-3 righe- Essere a fianco del testoTimone = governa l'impaginatoDefinisce- segnature- posizionamento dei contenuti- ingombro- caduta del coloreÈ sempre utile farsi uno schema prima di iniziare la realizzazione di un progettoTutte le realizzazioni hanno bisogno di una copertinaComposta da1. Un quadrante di copertina2. Il dorso del libro (quello che si vede sugli scaffali)3. Una quarta dove scrivo i contenuti in sintesiLa sovracoperta (quella da mettere sopra)

viene stampata a parte (con alette)

Poi c'è la copertina (che può essere rilegata, cartonata, rivestita...)

I risguardi (prime pagine più rigide) servono per tenere insieme il quadrante di cartone della copertina con il primo foglio

● Quando parliamo di confezionamento ordinario parliamo di confezionamento in brossura cucita

Le segnature vengono cucite (e il filo si vede anche tra le pagine) e incollate al dorso

● Oppure esiste il confezionamento in brossura fresata che non le cuce ma le taglia e le incolla alla copertina

● Se no esiste la spirale

Continua

○ In plastica

○ Wire-O

● La rilegatura a quaderno giapponese

● Con filo a vista

● Rigida con la plancia accoppiata

● A mezza tela

● In bodoniana

GRAPHIC DESIGN

II ciclo - II semestre 7. LE IMMAGINI

Produzione

● Acquisizione

● Requisiti per la produzione stampa e web

● Come si taglia un'immagine

● Diritto dell'immagine

● Copyright

● Rispetto per l'autore

File = è

Possibile ottenere un file digitando un testo sulla tastiera di un computer e generando un'immagine con un programma. Se l'originale è analogico, dobbiamo prima trasformarlo attraverso un processo di acquisizione (quindi serve uno scanner o una macchina fotografica digitale). RISOLUZIONE DPI (dot per inches) = misura della risoluzione di un'immagine (qualità di definizione). La qualità dell'immagine dipende dalla finalità del nostro progetto di comunicazione (rete, stampa, etc.).
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
41 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/17 Disegno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulghi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di graphic design e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Achilli Franco.