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Thuc. II 62

“E non è ragionevole mal sopportare queste cose piuttosto che tenerle in poco conto considerandole come un giardinetto o un ornamento di ricchezza in confronto a questa e sapere che qualora noi conservassimo la libertà, preoccupandoci di essa, libertà che facilmente ci restituirà questi beni, ma a coloro che sono sottoposti ad altri anche i possedimenti acquisiti in precedenza amano dileguarsi e (è ragionevole) sembrare non peggiori dei vostri padri sotto entrambi gli aspetti”

L’eleutheria è un concetto di grande rilievo in questo discorso e viene presentato senza articolo per sottolineare che si tratta di un concetto astratto, di portata assoluta.

L’accento è un fonema soprasegmentale e ha una funzione distintiva di significato.

Nomina unica: nomi comuni che indicano elementi unici nel loro genere e quindi non necessitano di essere precisati.

“È considerato motivo di valore virile questo”

dopo l'essere valoroso nel combattere, chi metta al mondo molti figli, il re invia dei doni ogni anno a chi ne ostenti di più, ritengono l'abbondanza sia forte" Negazioni Le negazioni sono due: - ὐ ο: nega rem ipsam, cioè nega una realtà di fatto; è usata nelle proposizioni asseverative indipendenti o dipendenti con i modi propri delle enunciative; - μή: negat cogitationem rei, negazione soggettiva; Il. I 94-100 "Ma a causa del sacerdote che Agamennone disonorò e non ha liberato sua figlia né ha accettato i suoi doni, per questo dunque l'arciere ha inviato dolori e ancora ne darà; né costui spingerà lontano la pestilenza senza rimedio per i Danai, prima di restituire a suo padre la fanciulla dagli occhi roteanti senza riscatto senza denaro e di condurre una sacra ecatombe a Crisa, solo allora dopo averlo propiziato potremmo persuaderlo" L'indovino presenta dei dati di fatto,che mettono in grande evidenza la responsabilità di Agamennone. Per questo si usa ο. Il. I 113-115 "Io la preferisco a Clitemestra mia sposa legittima, poiché non è inferiore a lei né per bellezza né per indolenza né per animo né in qualche modo per le opere" Agamennone nel portare le proprie ragioni, le presenta come dato di fatto. Negazione oggettiva. Bisogna vedere come l'uso della negazione rispecchi il punto di vista del parlante. Infinito limitativo.ἀ Νά ha valore distributivo.ἱ ἱ Λάσσάμενοι: pt. aoristo di λάομαι con forma epica. Πεπίθοιμεν: aoristo con raddoppiamento. Il. I 271s. "Io combattevo per mio conto (da solo); nessuno tra quelli che ora sono mortali sulla terra potrebbe combattere con quelli" ο ά Caso in cui la negazione ο èusata con ν + ottativo, la possibilità viene presentata come un dato oggettivo 2/12/2020 Il. VIII 366-369 “Se infatti io avessi saputo queste cose nella mia mente saggia quando lo mandò nella (dimora di) Ade dalle porte chiuse per condurre il cane dell’Ade odioso dall’Erebo, non sarebbe fuggito nelle correnti veloci dell’acqua dello Stige” Caso di uso della negazione oggettiva anche con un indicativo irreale. L’irrealtà è qualcosa che si colloca in maniera pacifica nella sfera di ciò che non è accaduto, quindi ha una sua oggettività. Il. VII 448-450 “Non vedi che gli Achei chiomati nella testa eressero un muro in difesa delle navi, tracciarono intorno un fossato e non offrirono agli dèi le gloriose ecatombi?” Interrogativa diretta retorica con risposta affermativa introdotta da una negazione. Il. II 348s. “prima di giungere ad Argo e di sapere se la promessa di Zeus e gioco è una

"menzogna oppure no"

Interrogativa indiretta in cui la negazione stabilisce un'alternativa.

Plat. Crit. 48b-c (ci sono alcuni autori per i quali la paginazione di una ben precisa edizione a stampa è rimasta il modello per la partizione moderna dell'opera, si tratta di edizioni di grande formato che avevano una suddivisione della pagina in varie sezioni)

"comunque a partire dalle cose che sono condivise bisogna considerare questo e cioè se è giusto o no che io cerchi di andare via da qui anche se gli Ateniesi non mi rilasciano".

Il μή è legato a un genitivo assoluto con valore concessivo, che porta con sé un grado di soggettività tale da comportare la negazione μή.

Subordinate

Plat. Prot. 320c-d

"Una volta infatti era il tempo in cui c'erano gli dèi, ma non c'erano le stirpi mortali". La subordinata temporale descrive un dato di fatto e la negazione è οὐ.

136-141“Ereutalione stava tra questi in prima fila uomo simile agli dèi che aveva le armi del signore Areitoo sulle9spalle, il divino Areitoo, gli uomini e le donne dalla bella cintura erano soliti chiamare questo persoprannome portatore di clava perché non era solito combattere con le frecce e la lancia lunga ma era solito10sbaragliare le falangi con una mazza ferrata”.

La negazione è inserita in una subordinata causale.8 Non c’è accento, quindi valore indefinito.9 Suffisso -sk con valore iterativo. Ha ancora una certa autonomia in senso morfologico, perché si associa al tema dipresente o ai tempi storici, e in senso semantico, perché ha ancora quel valore iterativo che poi perderà.ῥ10 Il suffisso-sk va ad aggiungersi a una radice già suffissale, ovvero quella di ήγνυμι, con suffisso -νυμι.Il. XVII 173s. 11“Ora io ho condannato del tutto le tue intenzioni

relativamente a quello che hai detto, tu che dici che io non affronto il gigantesco Aiace.”Thuc. II 3, 2 12“Mentre facevano queste cose in qualche modo si resero conto che i Tebani non erano molti e pensarono13che li avrebbero battuti facilmente se li avessero attaccati ”La negazione accompagna il pt. predicativo dipendente da un verbo di percezione intellettiva.

7/12/2020Il. I 26-28“Che io non ti colga, o vecchio, presso le navi ricurve né indugiandovi ora né tornandovi poi di nuovo, (temo14che non) siano per te d’aiuto lo scettro e la corona del dio ”κιχείω cong. aoristo atematico di κιχάνωOd. VII 316“Questo non sia caro al padre Zeus”Il. I 555s.“Ma ora io temo davvero che Teti dai piedi d’argento figlia del vecchio del mare ti abbia convinto”Od. VI 200Interrogativa diretta con risposta negativa.

15“Non avrete mica pensato a me come ad uno tra

“gli uomini nemici”Uso in subordinazione.Il. I 137s.“Se invece non lo daranno lo vado a prendere io per me stesso o il tuo o quello di Aiace o quello di Odisseo”Periodo ipotetico dell’eventualità, con congiuntivo accompagnato dalla particella modale.Il. II 301s.“Lo sappiamo bene nel profondo e voi siete tutti testimoni, che il destino di morte non è venuto a prendere”cf. II volume Grammaire Homerique di ChantraineIl. XVII 501s. 16“Alcimedonte, non tenere i cavalli lontano da me, ma in modo tale che mi soffino sul dorso”11 Il τε epicum conferisce alla relativa un valore di carattere generale, cioè porta quella relativa su un piano diparticolare rilievo in senso assoluto. In questo caso viene posto su un piano generale il motivo per cui Glauco non èintelligente.12 Dimostrativo di seconda persona. Si riferisce a qualcosa che è stato detto in precedenza e alla sfera di conoscenza diὅ ἐ ῖchi ascolta.

δε si riferisce a ciò che appartiene alla sfera di conoscenza di chi parla. κε νος è il dimostrativo di terzapersona, appartiene alla sfera di conoscenza né di chi parla né di chi ascolta, ma di altri.

13 Periodo ipotetico dipendente, esprime eventualità.

14 C’è una doppia negazione.

15 Forma media del tempo storico di φημί senza aumento, può essere intesa sia come forma di aoristo radicaleatematico che imperfetto medio. Nella lingua omerica questo verbo è usato col valore di pensare.

Negazione con infinito iussivo.

Plat. Leg. 762c“bisogna che ogni uomo capisca riguardo tutti gli uomini che chi non abbia mai servito non potrebbediventare neppure un padrone degno di lode”

Negazione con participio che si inserisce in un periodo ipotetico.

9/12/2020

Congiuntivo

Con la categoria grammaticale di modo si intende la modalità con cui viene rappresentato il

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processo verbale dal parlante e che quindi rientra nella sfera della oggettività o della soggettività a seconda se tale processo viene presentato come un dato di fatto o con determinate sfumature. Il congiuntivo, l'ottativo e l'imperativo si collocano nella sfera della soggettività, mentre l'indicativo in quella dell'oggettività. Il nome antico dato al modo congiuntivo nell'ambito della riflessione grammaticale greca è υποτακτική γκλίση, cioè flessione tipica dell'ipotassi. La funzione subordinativa ha messo in ombra già nella riflessione grammaticale antica, specialmente quella latina, che si riferiva a questo modo col termine subjunctivus, il valore proprio originariamente di questo modo che ha una sua autonomia sintattica e semantica. Se partiamo da una prospettiva storica, dobbiamo ragionare sui valori

propri del congiuntivo indoeuropeo che sono essenzialmente due:

  • valore prospettivo-eventuale, la cui funzione è prospettare l'eventualità che un fatto si verifichi, fatto molto prossimo alla realizzazione;
  • valore volitivo;

Il tipo di negazione di norma associato a ciascuno dei valori di congiuntivo è indicativo del grado di soggettività dell'azione.

Nella lingua omerica il valore prospettivo-eventuale è reso con o senza la particella modale anche in forma indipendente, mentre in epoca post-omerica resta solo in frasi dipendenti e sempre accompagnato dalla particella modale. L'autonomia di impiego della lingua omerica è ancora tale da non richiedere l'appoggio di una particella che ne disambigui il valore o che lo evidenzi in maniera più chiara ed esplicita.

Il. I 260-265 "Io, infatti, ho frequentato un tempo uomini più valorosi rispetto a voi e l"

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
17 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/02 Lingua e letteratura greca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Adrienne1907 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Grammatica greca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Garulli Valentina.