Appunti - Giulia Barucci, Scaraffia
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ESTRATTO DOCUMENTO
GIULIA BARUCCI, LA VENERE DI MILO
1837-1870/71
Giulia Benzeni era arrivata da Roma investendo i suoi unici soldi, per tentare la sorte a Parigi,
che l’aveva rivestita e portata a
mentre vagava per le strade si era fatta notare da un aristocratico
mangiare in un noto ristorante, la ragazza era bellissima ma non sapendo il francese stava sempre
zitta.
Presto la casa di Giulia era stata teatro di una serie ininterrotta di cene e balli, la Barucci amava i
tessuti, gli amanti del cuore sapevano che le piaceva ricevere pezze di stoffa preziosa con cui
vestiva le sue statue della madonna.
La Barucci era una cortigiana felice, non sentiva il bisogno di raccontare storie di purezza. “Voglio
del mondo” diceva
diventare la più grande puttana
Ogni 6 mesi s’innamorava si un uomo differente, amore che si rivolgeva sempre a qualche
esponente dell’alta società. Infine rimanevano amici.
Ad attrarla erano soprattutto i begli ufficiali dei quali era molto gelosa, capace di sorvegliarli
minuziosamente. La libertà di tradirli era riservata a se stessa.
Oltre agli oscuri finanziatori e ai bei giovanotti, altre due categorie visitavano l’opulento palazzo
- i potenti che si confidavano con lei
- nobilissime signore che trascorrevano con lei notti indimenticabili nel monumentale letto
sommerso di pizzi
Una sera a Baden Baden aveva detto: “Lasciatemi divertire, non ne ho per molto, la tisi m’incalza”,
i suoi spasimanti avevano riso pensando che si volesse atteggiare a signora delle camelie, ma in
realtà era vero.
Quando non era stata più in grado di uscire Giulia aveva lasciato gli Chemp Elysees per una casa
meno in vista.
La fine era stata accelerata dal fatto che la Barocci, nuovamente innamorata, non aveva voluto
saperne di curarsi al sole ed era rimasta nella capitale assediata dai prussiani.
ANNA DESLIONS, LA LEONESSA DEI BOULEVARD
1820-1873
Malgrado l’aria languida e l’abbigliamento poco curato, Anna era diventata rapidamente
di moda, a farle compiere il salto decisivo però era stato un giornalista, Emile de
Girardin consigliandola al cugino dell’imperatore, il principe Napoleone detto Plon Plon.
Aveva un aspetto regale tanto da essere chiamata Maria Antonietta, per la
somiglianza del profilo, secondo altri era invece una bellezza egiziana e quindi una
nuova Cleopatra, essa malgrado le voci non era affatto mantenuta dal principe che era
avaro, erano altri a riempire il suo palazzo di ogni lusso.
La sua fama arrivò addirittura alle orecchie dell’imperatore che volle incontrarla, ma
non eccitato una volta scusatosi si sarebbe sentito rispondere: “il potere non dà la
potenza”.
Indolente, pacifica e superba era più fortunata che abile tanto che una volta stanco
Plon Plon, avido di nuovi piaceri la sua stella aveva incominciato a tramontare. Quando
dovette lasciare l’appartamento ai Champs-Elysèes i suoi mobili vennero messi all’asta
DESCRIZIONE APPUNTO
Appunti su Giulia Barucci del professore Scaraffia Giuseppe.
Negli appunti del prof. Scaraffia su Giulia Barucci si ripercorrono brevemente i punti salienti della sua vita che la vede come una donna che tenta la sorte a Parigi.
Negli appunti su Giulia Barucci del professore Scaraffia viene fuori come il suo essere si rispecchiava nei tessuti che tanto amava e che riceveva dai suoi tanti amanti.
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