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Maslin (desideri e bisogni di gruppi di utenti e una variabile a discrezione dell’analista).
- Tecnica di cessione adeguata (collocamento azionario, vendita diretta e partnership
pubblico-privata che porta a una società mista)
Le partnership pubblico-private sono considerate come una forma per mediare quello che è l’intervento
pubblico e le capacità manageriali del privato ma sono forme difficili da costituire e da gestire.
Per arrivare a vedere cosa sono le società miste facciamo un passaggio.
Privatizzazione significa privatizzare ambiti di intervento pubblici. Quando ci si avventura nel tema di servizi
pubblici ci si avventura in un terreno scivoloso perché la normativa è nel tempo stratificata, contradditoria e
in continuo divenire. Fatta questa premessa non si vuole trattare il quadro normativo ma le logiche di fondo,
perché esistono una serie di problematiche che hanno natura diversa rispetto all’impianto normativo. Le
prime due considerazioni sono: facciamo fatica a definire quali sono le tipologie di servizi pubblici
(storicamente la distinzione era servizi produttivi a valenza imprenditoriale e servizi a valore sociale ma poi
la distinzione si è evoluta): servizi economici e servizi non economici –> la distinzione era fatta così: non c’era
un elenco ma non era nemmeno specificato il criterio che distinguesse uno dall’altro perché in funzione della
tipologia economico-non economico quello che cambiava era la forma di gestione della PA per quel servizio;
era, quindi, difficile distinguere tra i due.
Si spera che il decreto 175/2016 faccia chiarezza e distingua tra: servizi di interesse generale (si intende le
attività di produzione e fornitura di beni e servizi che non sarebbero svolti dal mercato senza intervento
pubblico o sarebbero svolte a condizioni differenti in termini di accessibilità) e servizi di interesse economico
generale (servizi di interesse generale suscettibili di essere erogati dietro corrispettivo economico sul
mercato).
La natura del servizio ci condiziona nelle scelte delle forme di gestione e nelle scelte in termini di modalità di
erogazione del servizio scambio tipico o non scambio tipico (prezzo o tariffe non legate a logiche di mercato).
Altra distinzione tra servizi individuali (sono quelli che rispondono al bisogno del singolo cittadino che può
trovarsi davanti ad un’offerta variegata) e indivisibili di uso collettivo (di interesse generale).
Tutto questo per dire che servizi pubblici possono avere diverse forme di gestione come: spa pubbliche o
miste; affidamento ad imprese private; imprese nate pubbliche e successivamente privatizzate.
Cos’è una società mista? Sono società di capitali in cui c’è un assetto proprietario giuridico che prevede la
compresenza tra soci pubblici e privati (imprese o azionariato diffuso), sono imprese con oggetto sociale
strumentale o compatibile con il perseguimento dell’interesse pubblico e hanno la finalità di produrre un
reddito.
Perché il pubblico può avere interesse a entrare in società mista? Per portarsi a casa capacità di fare impresa,
per risanare la finanza pubblica portando a casa risorse, per valorizzare competenze presenti sul territorio,
per portare a casa apporti distintivi in termini di capacità manageriale, competenze professionali e know-
how tecnologico; invece, le motivazioni del soggetto privato sono: di ordine economico (ci vede
un’opportunità di business), di carattere competitivo (entrare in settori che prima erano monopolio pubblico
e capire le dinamiche, i fattori per avere successo ecc.), finalizzate all’ottenimento di soddisfacenti rapporti
con gli interlocutori sociali.
Apporti e contributi:
- del soggetto pubblico denaro, beni, vantaggi in termini di regolamentazione
amministrativa
- del soggetto privato denaro, beni, competenze, capacità manageriali e consolidata
esperienza di ricorso a fonti di finanziamento
Forme di società miste che si analizzano sotto un triplice punto di vista:
- Forma giuridica che può essere:
• S.p.A. a maggioranza di capitale pubblico –> alcuni problemi: dubbio sul significato di
“maggioranza” (51% o controllo?), inoltre i soggetti sono pubblici? Come si scelgono?
Cosa si conferisce, beni o mezzi monetari? Come si sceglie il socio pubblico? Come si
sceglie il socio privato? (la letteratura si è dedicata particolarmente sulla scelta del socio
privato: alcuni dicono che vada scelto con procedura ad evidenza pubblica, cioè un
bando di gara; altri sostengono che vada deciso con la logica della intuitus personae (che
critica il bando per la logica di “scegliere il partner con una gara”) ma i critici temono
favoritismi; una scelta intermedia è l’affidamento diretto (si fa una gara poi si va a
scegliere tra i migliori con trattativa privata); tema dell’affidamento inhouse si può fare
quando ricorrono una serie di condizioni che sono per esempio: società a capitale
totalmente pubblico; società sulla quale si riesce ad avere un controllo analogo e quando
la parte più importante, 80%, dell’attività dell’affidatario è svolta a favore
dell’amministrazione aggiudicante e il restante 20% può essere svolto “fuori”).
• S.p.A a maggioranza di capitale privato (non <51% con procedura ad evidenza pubblica;
è richiesto al privato di dimostrare con un progetto tecnico la capacità di gestione del
servizio e la fattibilità sotto il punto di vista economico-finanziario; inoltre; il socio
pubblico deve avere almeno il 20% del capitale sociale e una quota di azioni destinata
all’azionariato diffuso (per coinvolgere il risparmio privato) –> problemi che possono
sorgere? La PA anche se non ha la maggioranza vorrà esprimere in misura più che
proporzionale una rappresentanza negli organi di governo per un maggiore controllo;
possono essere introdotte clausole di gradimento dell’ente pubblico nel caso di
alienazione di quote del socio privato; questo modello funzione bene in attività che sono
capital intensive, per servizi che richiedono elevate competenze manageriali e quando
le regole di mercato sono più opportune di meccanismi istituzionali)
• S.r.l. a maggioranza di capitale pubblico (minore trasferibilità delle quote che
presuppone un rapporto fiduciario stretto; minore conferimento iniziale e
maggiormente semplice nel funzionamento; è adeguata per dimensioni modeste
dell’attività o dell’ente promotore)
- Composizione del pacchetto azionario o del capitale proprio (la composizione della
compagine ha un influsso sulla distribuzione del potere di governo, sul grado di influenza
nella nomina dei membri, sulle modalità di rappresentanza e contemperamento degli
interessi, sui processi decisionali e sulla condotta strategica)
- Settore di intervento o oggetto sociale (produzione ed erogazione di servizi pubblici;
costruzione opere ed infrastrutture pubbliche ed interventi di trasformazione a sostegno
dello sviluppo economico)
Lezione 18 del 4 Aprile 2017
Elementi di progettazione:
- Scelta del socio privato (diverse modalità per la scelta del socio privato)
- Durata della società (c’è un trade-off tra società che perdura nel tempo e la possibilità che
si creino posizioni di dominanza)
- Oggetto sociale (immaginare un oggetto sociale potrebbe significare di realizzare delle
economie di raggio d’azione ma se lo amplio troppo corro il rischio di non trovare un partner
privato con competenze così ampie su settori diversi)
- Affidamento di servizi (inhouse e gara)
- Spazio di azione della società (i provvedimenti normativi più recenti hanno introdotto la
possibilità di operare non solo per il beneficio della collettività di riferimento del territorio
ma per realizzare sinergie ed economie, può per un 20% rivolgersi al di fuori del territorio
stesso)
- Meccanismi di governance (si devono conciliare istanze diverse, da un lato salvaguardare il
tema dell’interesse pubblico e dall’altro dare voce ai legittimi interessi privati che avendo
messo a disposizione capitali per l’attività d’impresa hanno tutti i diritti ad avere titolarità e
governo dell’impresa)
I meccanismi di tutela dell’interesse pubblico si sviluppano su due fronti e vedono in capo all’ente locali ruoli
differenti e a volte contrastanti:
- Azionista/proprietario ha interesse a far prevalere una voce pubblica negli assetti di
governance; nei meccanismi per mantenere stabilità ed assicurare contendibilità (per
assicurare che l’assetto organizzativo e il partner permangano nel tempo) e patti parasociali
- Titolare funzione/committente –> essere titolari della funzione significa di avere una
responsabilità complessiva sull’individuazione della domanda e sull’individuazione delle
politiche di offerta, fino a gestire la funzione (ma non necessariamente). Essere titolare della
funzione significa avere un ruolo di committenza. Come il pubblico esercita questo ruolo di
committente? Contratto di servizio (strumento con cui la PA si rapporta con il soggetto
gestore) e la carta dei servizi (la PA definisce un patto con l’utenza, cioè quali sono gli
standard qualitativi su cui la PA si impegna di assicurare).
Aspetti critici della privatizzazione:
- Potenzialità limitate da non piena liberalizzazione (ricorda privatizzazione è diverso da
liberalizzazione)
- Difficoltà dell’ente locale di tutelare l’interesse pubblico, in parte perché gli strumenti (sopra
citati) sono usati con logica di adempimento ma il rischio è che lo strumento non sia l’esito
di una riflessione organizzativa
- Rischio che lo scopo di lucro penalizzi aspetti della qualità del servizio
- Qualità dell’informativa esterna (la PA è tenuta alla massima trasparenza, il privato non è
della stessa idea, le strategie non devono essere svelate se non per i comportamenti che
esse ispirano –> c’è l’idea che la presenza del socio privato limiti l’informativa esterna)
Vantaggi del modello societario:
- Autonomia gestionale dell’impresa (soggetto che non è più ingabbiato tra le norme del
diritto pubblico e del diritto amministrativo; l’impresa ha la capacità di stare sul mercato)
- Autonoma formazione del sistema di valori aziendali (bilancio a sé che consente valutazioni
sui risultati conseguiti)
- Maggiore livello di efficienza
- Presenza del socio privato conferisce: elasticità nella formulazione della strategia;
competenze manageriali e flessibilità organizzativa
- Tensione alla crescita (che nella PA non c&rsquo