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Il cambiamento nel processo di sviluppo del prodotto

Un primo cambiamento si è avuto con l'integrated product development (per fare in modo che tutti gli stakeholders potessero interagire, al fine di ridurre il time to market). Poi con la LEAN MANUFACTURING, che è una teoria di gestione focalizzata sulla creazione di valore per il cliente, eliminando qualsiasi attività che non aggiunga al prodotto un valore percepibile dal cliente, come rifiuti e funzioni non essenziali. Serve a ridurre i costi e affrontare la concorrenza su un mercato globale. Riduco quindi i trasporti, le scorte, le movimentazioni, i tempi di attesa, le NVAA e co. Si utilizza quindi il sistema PLM (Product Lifecycle Management), con regolamenti interni chiari e condivisi, progettazione assistita al calcolatore (CAD), gestione dei dati di prodotto (PDM) e della documentazione centralizzata (EDM) e coordinamento delle attività. Per quanto riguarda il CAD, la progettazione assistita dall'elaboratore consiste nell'utilizzo di.

Tecnologie informatiche per l'attività di sviluppo di prodotto, con modelli geometrici tridimensionali, creando veri prototipi virtuali (come i prototipi fisici, ma non si porta dietro i costi di produzione). I prototipi virtuali consentono di simulare esperimenti coerenti con le leggi fisiche e rivedere ingegnerizzato criticamente il progetto anche quando non è ancora abbastanza da permettere la realizzazione di un prototipo fisico; ma esso non si sostituisce al vero prototipo, poiché può essere soggetto ad errore.

Per il PDM, è un insieme di attività finalizzate alla collaborazione, scambio e condivisione dei dati del progetto, al garantire l'attualità delle info, alla gestione delle varianti, dei privilegi di accesso, della tracciabilità, l'affidabilità dei dati e l'accesso in contemporanea.

Per l'EDM, parlo di un sistema software per l'organizzazione e l'archiviazione di diversi tipi di documenti.

sia digitali che cartacei, per archiviarli in maniera centralizzata in un grande volume di documenti digitali a cui hanno accesso tutti i reparti aziendali (anche da sedi diverse) con le stesse modalità. Include la gestione dei privilegi, l'indicizzazione basata su identificativo univoco, l'approvazione basata su revisione, il motore di ricerca interno, etc. La PBS (Product Breakdown Structure) descrive un prodotto in termini dei suoi sotto assiemi e parti. Essa è la prima operazione che si compie quando si comincia ad 'ingegnerizzare' un prodotto e non necessita di un prodotto fisico necessariamente. Operativamente è una struttura ad albero di tipo gerarchico, in cui la radice è il prodotto finito e ogni elemento è un nodo. La scomposizione si arresta infatti ai nodi-foglia, che possono essere singole parti (prodotte dall'azienda) o sotto-assiemi e parti (comprate dai fornitori qui un nodo foglia può essere prodotto).

radice della PBS di un fornitore). Ad ogni elemento è assegnato un identificativo univoco e una posizione (o istanza) e i nodi sono legati da una relazione d'ordine padre/figlio, utile a definire la giusta tempistica di realizzazione e di compara. La stessa parte (o sotto assieme) può essere istanziata più volte nello stesso prodotto. Catia v5 gestisce la PBS mediante il workbench di Struttura del prodotto.

Prodotto: Ho il , che non contiene generalmente geometrie, ma solo istanze di parti e di altri prodottiParte[indicato con la doppia rotella]; la che contiene i dati geometrici nonché i riferimenti relativi all'istanza tale parte e. Se un prodotto ha 4 viti, ogni replica della vite generata è detta Istanza. La vita è sempre una, solo che viene 'replicata' in più istanze. Visivamente ho il foglio, le due rotelle (gialla e blu) e gli assi rossi: (nell'istanza ho cose che mi definiscono la posizione

dell'oggetto e la sua funzione nell'assieme (es. se è nella staffa di destra o di sinistra). Doppio click su una parte, un progetto e entro in quel 'contesto'. I vincoli che metto là stanno là. Posso cambiare il contesto di prodotto con un doppio click sul nodo che voglio rendere attivo.

Ogni elemento di prodotto viene taggato con un identificativo univoco (detto 'part number'), e va fatto perché quando avrò un prodotto, ho tutte le documentazioni e queste devono fare capo a un determinato part number. Anche i sotto assiemi possono avere nomi di part number, potrei comprarli 'belli e fatti'.

La codifica è importante per non avere ambiguità (durante tutto il ciclo di vita si farà riferimento al pezzo con quel codice, anche per revisionarlo e gestirne le configurazioni). Ogni azienda adotta il metodo che preferisce, ma non chiamo le cose 'staffa', 'puleggia' e co, perché

creo confusione. Preferisco l'uso di stringhe alfanumeriche e lo faccio con vari criteri: - ParlanteCodice: cioè è fatto in modo tale che ogni posizione in quel codice ha un significato specifico. Ogni lettera del codice ha un significato, gli addetti ai lavori sanno di cosa sto parlando. Il significato è quindi chiaro e riduco la probabilità di errore nel compilare i documenti. Però se inserisco delle caratteristiche nuove, devo cambiare lo schema di codifica. E devo addestrare per questo gli operatori. - Non parlante/non intelligente: Codice molto usato con l'avvento dei computer (facili da generare in automatico). Stringhe relative al PBS, senza alcun significato reale che li collega all'oggetto in sé. QUELLI CHE NOI USEREMO. Sono generalmente generati automaticamente, non richiedono addestramento e sono codici brevi, quindi la gestione è più facile, meno costosa. - Codici 'misti': una parte è parlante

E una parte no.

Il codice parte non serve per la tracciabilità, quello è il numero di serie. Il numero di serie è un codice che identifica ogni singolo componente finito (non per categoria): ex le 4 viti (ogni vite ha lo stesso codice parte, ma le istanze sono diverse: se mi serve tracciare una componente, qui il codice istanza corrisponde al numero di serie.).

Per ogni componente, nella parte proprietà, ho sopra il codice istanza e sotto il codice parte.

IMP: In Catia non posso avere due parti diverse dello stesso assieme con uguale codice articolo, né due istanze con lo stesso codice istanza.

I componenti di un prodotto hanno anche essi un ciclo di vita: durante lo sviluppo sono 'in lavorazione' (InWork) e subiscono numerose modifiche, quando la progettazione soddisfa tutti i requisiti richiesti, diventa 'bozza' (DRAFT), che è promossa da chi è in controllo a 'in controllo' (inCheck) e se lo supera, diventa

approvata (APPROVED) e pronta per la produzione. In ogni fase del ciclo (anche dopo la commercializzazione) un design può essere bocciato con una richiesta di modifica (anche per riutilizzarlo per una versione alternativa). In questo caso, è necessaria una revisione della parte, che dovrà avere necessariamente un codice diverso dal precedente. È importante tenere traccia della maturità del design e della revisione di una parte, così che il management possa controllare lo stato di avanzamento del progetto, i progettisti sappiano su cosa e come intervenire, posso avere più alternative di uno stesso progetto e utilizzo documenti intermedi per riferirmi ad una certa revisione. Fondamentale è riferirsi alle diverse versioni senza ambiguità; diversi standard di riferimento suggeriscono di aggiungere al codice articolo iniziale un codice di lettere (al massimo 2, tranne I, O, Q, S, X e Z, confondibili con numeri), separate con un

trattino.Anche in Catia, nelle proprietà della parte esiste il campo revisione, ma più che indicarci la revisione(non conviene, poiché il controllo avviene solo sulla parte), conviene usare il campo per gestire lamaturità del design (es InWork).

Una relazione d'ordine R di un insieme è una relazione binaria tra elementi appartenenti allo stesso insieme, che è:

  • Asimmetrica
  • Transitiva

Un insieme parzialmente ordinato è costituito da un insieme e da una relazione d'ordine su di esso (es. è ordinato da una relazione del tipo minore, maggiore). Ma, dati due elementi qualsiasi appartenenti all'insieme, non è detto che tra loro vi sia sempre una relazione d'ordine (es. divisibilità numeri interi).

Una relazione d'ordine è larga se proprie della proprietà riflessiva (ovvero se ogni elemento può essere messo in relazione con se stesso, tipo 'minore o uguale',

Poiché 3≤4, ma anche 3≤3. Senessuno può essere messo in relazione con se stesso, come per minore, allora è stretta e ha proprietà antiriflessiva.

Una relazione è totale se gode di totalità:

La rappresentazione di un insieme totalmente ordinato è sempre un grafo lineare, non ramificato.

La FEATURE è un'operazione che concorre a costituire una parte, non per forza solida. Ne esistono:

  • Basate su schizzo (es estrusione, rivoluzione);
  • Di Dettagliatura (es raccordo, smusso);
  • Basate su superfici (es taglio, unione);
  • Di trasformazione (simmetrie, matrici);
  • Booleane (unione, intersezione).

Le più usate nel corso sono SCHIZZO, ESTRUSIONE, FORO, MATRICE e RACCORDO.

featureSe un insieme di è legato da una relazione stretta (tipo precedente-successivo), alloral'insieme è totalmente ordinato e una nuova operazione può assorbire (coprire) la precedente (es. sefaccio un raccordo, dopo non

posso più operare sullo spigolo originario). Una struttura ordinata ammette un solo risultato, non posso avere un digrafo ramificato. Se un insieme di feature fa parte di una struttura parzialmente ordinata, esistono coppie di features non confrontabili in termini cronologici, ma indipendenti le une dalle altre; qui le operazioni non sono mai assorbite, ma posso usare i risultati intermedi per applicare nuove features. Tale struttura ammette tanti risultati quante sono le feature che contiene. Un body è un insieme totalmente ordinato di features concorre a formare una parte solida. Il body solido (Body_Solid) contiene esclusivamente feature solide. Le feature non solide, come le operazioni sulle curve dello sketch, devono trovarsi in una struttura geometrica apposita, detta Geometrical Set). Il body ibrido (Body_Hybrid) invece può contenere anche feature non solide, come volumi o operazioni su curve, ma resta comunque una struttura ordinata da relazioni padre-figlio, quindi anche le feature non possono più operare sullo spigolo originario). solide risulteranno ordinate e cioè soggette ad assorbimento. La modellazione ibrida, con solidiibridi, da
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Publisher
A.A. 2019-2020
10 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Antonella912 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione del ciclo di vita del prodotto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Tarallo Andrea.