Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 45
Appunti Geometria Pag. 1 Appunti Geometria Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Geometria Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Geometria Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Geometria Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Geometria Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Geometria Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Geometria Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Geometria Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Geometria Pag. 41
1 su 45
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

DEFINIZIONE DI MATRICE

Sia X un insieme e siano (m,m) una coppia di interi positivi,

si dice matrice di tipo (m x m) con coefficienti in X una

applicazione A: Nm x Nm → X.

Se m = m, allora la matrice si dice quadrata di ordine m.

DEFINIZIONE DI PERMUTAZIONE

Sia m un numero naturale, si dice permutazione o sostituzione

su m oggetti ogni applicazione p: Nm → Nm

Il numero delle permutazioni su m oggetti (per m ≥ 1) è m!

DEFINIZIONE DI COPPIA IN INVERSIONE

Sia p ∈ Sm, E = Im = {(i,j) ∈ Nm x Nm | i < j}.

Una coppia (i,j) ∈ Im si dice in inversione rispetto a p se p(i) > p(j).

Il numero di coppie in inversione rispetto a p sarà indicato

con μ(p).

DEFINIZIONE DEL SEGNO DELLA PERMUTAZIONE

Fissato un campo K e una permutazione p ∈ Sm, si dice segno

di p, ι: N < K, l'elemento sign(p) = (-1)μ(p) ∈ {-1,1} ⊆ K

DEFINIZIONE DI DETERMINANTE

Se A = (aij)(i,j) ∈ Mm(K), si dice determinante di A, indicato come

detA o |A|:

detA = ∑p ∈ Sm sign(p) ⋅ a1p(1) ⋅ a2p(2) ⋅ ... ⋅ amp(m)

DEFINIZIONE DI SOTTOMATRICE

DATA UNA MATRICE A = (aij) ∈ ℳm×n(ℒ) SI DICE SOTTOMATRICE DI TIPO (k×h) (con k≤m e k≤m) ESTRATTA DA A OGNI MATRICE AVENTE PER ELEMENTI GLI ELEMENTI DI A APPARTENENTI CONTEMPORANEAMENTE A h RIGHE E k COLONNE ENTRAMBE FISSATE.

DEFINIZIONE DI MINORE

DATA UNA MATRICE A = (aij) ∈ ℳm×n(ℒ) SI DICE DI MINORE (DI ORDINE k CON k≤m∧m≤n) DI A OGNI SOTTOMATRICE DI ORDINE (k) (QUADRATA) ESTRATTA DA A.

NEL CASO IN CUI A = (aij) ∈ ℳm×n(ℒ), SI DICE MINORE COMPLEMENTARE ALGEBRICO DELL'ELEMENTO aij LA MATRICE Mij DI ORDINE DA A CANCELLANDONE LI-esima riga e LAj-esima COLONNA.

DEFINIZIONE DI COMPLEMENTO ALGEBRICO

DATA UNA MATRICE A = (aij) ∈ ℳm×n(ℒ) aij = (-1)i+j⋅ detMij ∈ ℒ - - - - - - - - - - - - - - - - - -

TEOREMA DI LAPLACE SE A = (aij) ∈ ℳm×n(ℒ), PER OGNI h ∈ ℕ, ∑j=1n aij⋅ Aij = ∑i=1n Aik = detA

DIMOSTRAZIONE

PRENDO detA = det |a11 a12 ... a1n| |a21 a22 ... a2n| |am1 am2 ... amn|

ORA VEDENDO MEGLIO LA h-ESIMA RIGA E APPLICO RIPETUTAMENTE LE PROPRIETÀ IVa E IV

detA = det

(COME A)

detA = det |ah1 ... 0| + ... + det |0 ... ahm| (COME A) (COME A)

Un sistema lineare S=(A,0) avente il m-pla dei termini noti nulla è detto omogeneo.

Un sistema S=(A,0) sarà sempre compatibile in quanto (0,...,0) ε ℝn.

Proposizione dim(Sol(S)) = m-p(A)

Lo spazio Sol(S) del sist. lin. omog. S= (A,0) in m incognite è un ssv di ℝm di dim m-p(A).

Dimostrazione:

Sia f: ℝm → ℝk la trasformazione lineare standard associata ad S. Essendo S omogenea ho per la definizione di spazio delle soluzioni Sol(S) = f-1(0) = ker f. Ricordando che dim(Im f) = p(A) per l'equazione dimensionale ottengo che: Sol(S) = m-p(A). Perciò S ammette m-p(A) soluzioni.

Definizione di sistema di Cramer

Un sistema si dice normale o di Cramer se A è regolare e quadrata, quindi il sistema ha lo stesso numero di incognite ed equazioni = det(A) ≠ 0, quindi p(A) = m.

Teorema di Cramer

Ogni sistema di Cramer ammette una e una sola soluzione X= (x1,...,xm), X.A-1=(b).

Formula di Leibniz-Cramer

∀i∈N, xi = (det Di) / (det A)

  • Di: la matrice ottenuta da A sostituendo alla sua i-esima colonna la colonna dei termini noti.

Definizione di sistema lineare minimo

Un sistema lineare S è minimo se il rango della matrice coincide con il numero di equazioni.

Teorema sulla soluzione

Se S = (A, b) è un sistema lineare compatibile (in m incognite) e x ∈ Sol(S), allora si ha che Sol(S) = {x ∈ ℝm | x = x̄ + x̄ ∈ Sol(So)}

Suppongo che ∃V₁,V₂: V₁ ≠ V₂, T(V₁) = T(V₂)

T(V₁) - T(V₂) = OW ⟹ T(V₁ - V₂) = OW ⟹ ∈ KerT per Hp (KerT = {OV} quindi V₁ - V₂ = OV ⟹ V₁ = V₂ Assurdo

DIMOSTRAZIONE

Hp: T iniettiva (inf. KerT = {OV})

Suppongo che 1 ∈ V ∀0V T(V) = OW ma T(OV) = OW assurdo V ∈ OV devono coincidere avendo la stessa immagine.

TEOREMA

Sia T: V→W una trasformazione lineare, allora:

  • a) Se H ⊆ G per V, allora T(H) sarà SOG per ImT.
  • b) Se (V₁,V₂,...,Vn) è una k-upla di vettori di V (k ∈ N) tale che (T(V₁),...,T(Vn)) è L.I. in W allora (V₁,V₂,...,Vn) ∈ L.I. in V.
  • c) Se T è iniettiva e (V₁,...,Vn) è una k-upla (k ∈ N) L.I. in V, allora (T(V₁),...,T(Vn)) è L.I. in W.

Teorema fondamentale delle trasformazioni lineari

Sia B una base di V, per ogni applicazione ψ: B→W, ∃! T: V→W tale che T|B = ψ, essendo T|B: B→W la restrizione di T a B.

Teorema dell'equazione dimensionale

Sia T: V→W una trasformazione lineare; se V ha dimensione finita allora anche KerT e ImT hanno dimensione finita tale che:

dim V = dim KerT + dim ImT

DIMOSTRAZIONE

Per Hp, V ha dim finita n, di conseguenza KerT avrà dim k ≤ m.

Sia B = {e₁,...,em} base di KerT applico il teorema del completamento a una base ovvero aggiungo a B altri m-h vettori

B⋃{e₁,...,em, fm+1,...,fm-n} → è anche un SOG

Quindi con T(B) = {T(e₁),...,T(em), T(f₁),...,T(fm-n)} è SOG per ImT

T(B) = {T(f₁),...,T(fₘ₋ₙ)} → devo sapere se è L.I.

Applico la definizione di L.I. ⊙ tale che

j=1n αj T(fi) = OW ⟹ T(∑j ∈ KerT αj · fi) = OW

DEFINIZIONE DI AUTOVALORE, AUTOSPAZIO, AUTOVETTORE

SIA λ∈K, λ È DETTO AUTOVALORE DELL'OPERATORE LINEARE T SU V SE IL SOTTOSPAZIO Uλ(T) NON SI RIDUCE AL SOLO VETTORE NULLO, DOVE Uλ(T) CONTIENE {v∈V | T(v) = λv} CUI ELEMENTI SONO DETTI AUTOVETTORI DI T RELATIVI ALL’AUTOVALORE DI λ.

DIMOSTRAZIONE CHE Uλ(T) È SSV

SIA Uλ(T) = {v∈V | T(v) = λv} SOMMO AD AMBO I MEMBRI -T(v)

Uλ(T) = {v∈V | λv - T(v) = 0V}

T LO VEDO COME TRASFORMAZIONE IDENTICA OVVERO:

IdV:V→V HO CHE Uλ(T) = {v∈V | IdV(v) - T(v) = 0V}

PER LA PROPRIETÀ DI LINEARITÀ: (T + U)(v) | T(v) + T(v)

POSSO VEDERE Uλ(T) COME:

Uλ(T) = {v∈V | (IdV - T)(v) = 0V} → MI RICONDUCO ALLA DEFINIZIONE DI NUCLEO

QUINDI:

Uλ(T) = Ker(IdV - T) → PER DEFINIZIONE IL NUCLEO È UN SSV.

POLINOMIO CARATTERISTICO

SIA B UNA BASE ORDINATA DI V, E SIA A LA MATRICE ASSOCIATA A T RISPETTO ALLA BASE B SI HA CHE:

(a) ∀λ∈K, SIA (x) LA COLONNA DELLE COMPONENTI DI UN GENERICO VETTORE RISPETTO A B, IL SOTTOSPAZIO Uλ(T) VIENE RAPPRESENTATO CON L’EQUAZIONE: (λ Idm - A)(x) = 0

SI HA PERTANTO CHE: dim(Uλ(T)) = m - dim(λ Idm - A)

(b) DATO λ∈K, SI DICE AUTOVALORE DI T SU V SE det(λ Idm - A) = 0

IN PARTICOLARE λ=0∈K SE detA=0.

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
45 pagine
6 download
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/02 Algebra

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Woz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Algebra e geometria lineare e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Casali Maria Rita.