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IRAQ
Guardando questa mappa si nota un cambiamento continuo derivante da una situazione
notevole, che si è determinata per una auto proclamazione non riconosciuta dalla
comunità internazionale e questo fa si che non si può parlare di Stato vero e proprio.
Questo continuo cambiamento crea imbarazzo tra i cartografi nel registrare i cambiamenti
derivanti anche dalla situazione bellica. Ma in tutto questo la carta serve anche per
informare.
La carta può essere anche distorta per due ragioni: per ottenere un obiettivo
propagandistico secondo due principali prospettive(per il contenuto e quello che realmente
quella carta comunica) e grazie alle tecniche che la cartografia consente ( segni e simboli
che possono essere apposti sulla carta); per la collocazione dove viene appesa una carta
geografica.
La carta geografica rispecchia tre punti:
Approssimazione
Riduzione
Simbolizzazione
In tutto questo il cartografo deve fare delle scelte, perche la carta è approssimata nel
senso che non può raffigurare tutto il mondo e deve approssimarlo su carta facendo
delle scelte di volta in volta.
La riduzione perche deve chiaramente ridurre ciò che è reale e riprodurlo sulla carta,
usando una scala di riduzione
La simbolizzazione perche deve far riferimento a quello che abbiamo definito sistema
semiotico che è rappresentato dai segni di confine, dai colori e elementi grafici, ecc...
Dilemma cartografico: è il dilemma che ogni cartografo ha di fronte ogni volta che deve
realizzare una carta, e cioè deve far riferimento a tutti e tre i punti fondamentali.
La carta è sempre egocentrica perchè parte da un contesto culturale sulla base di
elementi politici e culturali, ma la prospettiva è sempre quella del cartografo, che agisce
in un determinato tempo e in luogo ben preciso.
Approssimazione riportare su carta bidimensionale qualcosa che è tridimensionale
in questo grafico vengono riportate 4
possibilità; l'ultima ci mostra cosa avviene sui planisferi : una realtà che viene
trasformata da questo passaggio.
Che tipo di proiezione utilizzo? Figura Proiezione di
Mercatore
Mercatore era un cartografo olandese della metà del 16° sec. Riporta l'Europa al centro
secondo questa proiezione. Qui vengono privilegiate le forme dei continenti
Nella metà degli anni '60 - '70 in pieno periodi di decolonizzazione Arno Peters si
interroga sulla proiezione di Mercatore, ed elabora questo tipo di proiezione
Figura Proiezione di Peters
Qui si mantiene l'estensione dei continenti stessi, perchè riportare su carta la realtà
tridimensionale obbliga il cartografo alla scelta tra queste due diverse opzioni.
Dando la priorità alle forme ( Mercatore) : verranno distorte le estensioni. Verso i poli le
terre vengono naturalmente allungate, estese Figura Proiezione di Mercatore
Dalla proiezione di Peters emerge l'Africa avendo un ruolo prioritario con la sua
estensione, ma i cartografi del 16° secolo non potevano accettare, per questo preferirono
quella di Mercatore.
Simbolizzazione
1°carta: quasi completamente muta
2° carta: confine al nord, c'è uno stato ben definito dal proprio confine
3° carta: c'è il confine e il suo toponimo "Italia"
4° carta: oltre al nome dello stato c'è la capitale
5° carta: suddivisione amministrativa in regioni con l'indicazione di Roma
6° carta: presenza dei capoluoghi di regione
La carta può essere usata anche come elemento di persuasione politica oltre che di
propaganda verso la popolazione. 27/02/2017
Nelle diverse lingue mondiali, la carta viene espressa in questo modo nei suoi diversi
significati:
- Pinax (in greco) = tavoletta di legno dipinta
- Carta (in latino) = documento scritto
- Tu (in cinese) = disegno
- Surah (in arabo) = figura
La carta così assume un duplice significato:
- documento scritto;
- documento disegnato/rappresentativo.
Un tempo, questi due elementi erano uniti nel complesso di rappresentazione cartografica,
ad esempio nell'epoca medievale. Le incisioni decorative più utilizzate facevano
riferimento alla sacra Bibbia, il testo di riferimento per eccellenza dell'epoca. Difatti, ogni
riferimento geografico aveva un supporto scritto relativo alle sacre scritture. Per tali
elementi grafici e disegnativi la carta fu intesa come vero e proprio bene culturale.
A causa della sua soggettività ed egocentrismo, la carta fu utilizzata come strumento di
informazione distorto (propaganda politica), e come strumento di operazioni militari.
Tuttavia, l'oggetto cartografico è diverso da quello artistico vero e proprio. Tra gli elementi
comuni troviamo:
- Rappresentazione (riguardo il comune obbiettivo di rappresentare un qualcosa)
- Uso di immagini
- Punto di vista (nel rappresentare il mondo, entrambe le soluzioni portano al centro il
punto di vista dell'autore)
- Prospettiva (la prospettiva, figlia sia del pittore che del cartografo, è anche figlia del
tempo e della collocazione geografica. In quanto tale, la prospettiva ha un imprinting
geografico particolare che assume cambiamenti a seconda della cultura con cui ha a che
fare).
- Legame con l'osservatore (l'idea della grafia del mondo presuppone i punti di vista di chi
la fa e di chi la legge. Il cartografo però, a differenza con l'artista, ha sempre l'obbiettivo di
produrre l'opera unicamente per gli osservatori e mai per se stesso)
- Legame con i mondo politico (sia il cartografo che l'artista intendono esprimere un
messaggio politico critiche sociali. Un esempio di ha con la Proiezione di Peters, in cui si
rimarca il ruolo centrale del terzo mondo nelle dinamiche internazionali).
Tra le differenze:
- Tecniche rappresentative (rappresentazione riguardo un proprio linguaggio semiotico)
- Soggettività/oggettività (la carta tende all'oggettività della rappresentazione in quanto
finge di esserlo. Del mondo artistico la soggettività, invece, è estremizzata perché si
conosce sempre l'autore di una determinata opera, a differenza della carta della quale
l'autore è nella maggior parte dei casi ignoto. Quindi nell'arte, l'autore è posto al centro
dell'opera. Mentre nel passato vi era sempre uno stretto rapporto tra carta e autore di
essa, negli ultimi tempi ciò è sparito, in quanto il cartografo si pone sempre più al di fuori
della carta assumendo caratteri di analisi e rappresentazione scientifica).
- Identificazione dell'autore
- Motivazioni dell'opera ( per il cartografo del passato le motivazioni erano legate
pressoché a fini propagandistici. Per il mondo artistico le motivazioni possono sempre
cambiare).
Può accadere, nel mondo dell'arte, che l'elemento artistico e cartografico possano
coincidere (come nel caso dei quadri di Vermer).
Sia il ruolo della geografia che della rappresentazione cartografica si avvalorano con la
nuova epoca della globalizzazione attuale. Per globalizzazione di intende quella capacità,
attraverso le varie tecnologie, di connettere punti del mondo secondo diverse possibilita
(politiche, economiche-finanziarie-umane etc..). In fenomeno della globalizzazione ebbe
inizio con il crollo del muro di Berlino. Tuttavia, da ciò, ne deriva un "appiattimento del
pianeta". Perchè? Nonostante questo sia un mondo globalizzato e fortemente connesso,
essa risulta essere una connessione "effimera". Sappiamo esattamente cosa stiamo
comunicando tutti i giorni con le nuove tecniche di connessione immediate? Se si guarda
alla situazione in Italia o più generalmente alla situazione europea (Brexit), si possono
notare immediatamente che molte connessioni e comunicazioni effettive non esistono. Per
quanto riguarda il punto di vista umano, l'appiattimento è dato soprattutto l'innalzamento
dei muri.
Quando si parla di potere politco, a cosa si fa riferimento precisamente? Il potere può
essere suddiviso così:
- potere persuasivo (soft power)
- potere coercitivo (hard power)
Entrambi sono utilizzati in campo sia esterno che interno.
Con potere persuasivo si intende la capacità di uno stato di raggiungere consensi senza
l'uso effettivo della forza, tramite elemnti cartografici, mediativi-comunicativi, artistici o
commerciali. Internamente si esprime, ad esempio, in momenti di elezioni politiche. In
campo esterno, si può far riferimento alla produzione cinematografica di provenienza
principalmente statunitense.
Il potere coercitivo si avvale, al contrario, dell'uso della forza.
Tutto questo esiste quando vengono a crearsi mancanze di controllo territoriale da parte
degli organi di governo (creazione dello Stato fallito). Lo Stato deve mantenere l'ordine
interno, potenziando i confini territorali e proteggere i cittadini da eventuali minacce
esterne dal punto di vista geografico. Ovviamente il concetto appena espresso è
riconducile ai paesi occidentali a partire dal XVI secolo. Per quanto riguarda il paesi
orientali, le minacce non sono concepite esterne ai propri territori dal punti di vista
geografico, ma i confini sono da proteggere da minacce di tipo religioso.
La concezione di Stato nazionale nasce solamente a partire dall'età moderna, quando
iniziano a crearsi le prime relazioni tra i diversi Stati monidali.
Riguardo l'intendimento di politica, nell'ambito del potere, si fa riferimento al controllo del
terriorio tramite carta geografica e conquista del territorio secondo varie forme. Il controllo
può assumere velenza politica (nei regimi dittatoriali) e controllo riguardo la gestione del
territorio (come le aree protette).
La perdita di controllo in questi senso, provoca falle nel sistema ricoperte talvolta da forme
alternative di statualità, come avviene per la mafia. La mafia si afferma nel momento in cui
uno Stato non garantisce un'adeguata gestione del territorio da parte sua. La mafia è
garanzia di controllo territoriale.
Un altro caso analogo alla mafia è la nascita dell'ISIS.
La conquista di un territorio, in epoca passata, era ferma alla semplice conquista
territoriale. Ma in geografia la conquista si lega alla territorializzazione, ovvero un processo
di antropizzazione dello spazio. Il territorio, al contrario dello spazio, conosce l'azione
dell'uomo, conoscendo contatti con le diverse culture. La territorializzazione è un
fenomeno che continua nel corso del tempo ed avviene in tre fasi:
- appropriazione intellettuale attraverso i simboli
- controllo effettivo del territorio attraverso l'appropriazione fisica
- dominio del senso ( una conoscenza globale del territorio che permette l'edificazione di
strutture sociali)
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