Appunti di Geografia, rappresentazione e potere (Seconda parte)
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Cambia modo di rappresentare il mondo perché c’è cambiamento nella mentalità dell’uomo e di
concepire il mondo, le sue azioni ora non sono volte a “maggior gloria” ma la piena centralità è
assunta dall’individuo.
Questo è il riflesso di ciò che avviene in ambito geografico e cartografico, avuta piena concezione
del mondo ogni punto e quindi ogni individuo può essere visto come centrale.
C’è Evidente riverbero in ambito filosofico con cogito ergo sum di Cartesio.
SOGGETTO = CENTRALE E CARTOGRAFO/GEOGRAFO = RUOLO FONDAMENTALE.
La modernità inizia simbolicamente con 1492 e arriva ai giorni nostri, enorme contenitore storico e
di forma mentis nella quale è racchiusa la contemporaneità. Si contesta l’idea di un centro dalla
quale l’ordine del mondo possa prendere forma, sia in ambito religioso (riforma protestante) che
mette in discussione dogmi della chiesa cattolica ma ancor prima in ambito geografico con
discussione di modelli medievali, no superamento colonne d’ercole, Gerusalemme centro del
mondo etc.
Jan Huss, promuove cambiamenti e rivoluzioni giudicate eretiche. E’ una figura importante perché
anticipa Calvino e Lutero circa un secolo prima, le sue tesi non si diffusero per assenza di
terreno fertile per una divulgazione sistematica. Il suo impianto d’idee è ripreso in forma diversa
da Lutero che avvia una svolta nell’ottica della secolarizzazione, la deriva di iconoclastia dei
riformati europei assumono una propria fisionomia soltanto a partire dal 1517, anno di affissione
delle tesi.
Secolarizzazione e modernità portano a progressiva perdita di centralità della religione, si afferma
che l’uomo è capace di leggere e interpretare le sacre scritture per pervenire a un’indipendenza
personale e collettiva.
La secolarizzazione cartografica porta a una rappresentazione con maggiore occhio alla fedeltà dei
confini e il realismo.
1490 – 1508 (rosselli) si vede grande differenza, contorni Americhe ancora poco definiti, ma prende
connotazione realista e più geometrica.
Il planisfero di Waldeseemuller è importante indica per la prima volta il toponimo di America.
La mappa Oliveriana (1505-10 ca) fa vedere che si comincia a percepire il mondo anche nei suoi
vuoti, ci mostra tramandazione della carta, che è sempre rivisitata, aggiornata e trasmessa tra
cartografi.
Planisfero Salviati solo i contorni sono individuati ma la parte centrale inesplorata non viene
rappresentata, vediamo che spariscono elementi simbolici e facenti parte dell’immaginazione
dell’uomo.
Vesconte Maggiolo, qui vediamo perdita della centralità dell’Europa che quasi scompare lasciando
la centralità all’America.
Il mondo è ora visto come un teatro, ognuno può giocare un ruolo fondamentale, come dice
Shakespeare. I primi atlanti, infatti, sono chiamati “Teatri del mondo”. Raccolta di carte che
seguono gli stessi modelli rappresentativi mostrando mondo o realtà geografica ampia nelle sue
autonomie, seguendo gli stessi criteri rappresentativi e scientifici. Carl Schmitt lo definisce un
teatro tragico.
Tragedia è nasce dall’incapacità di leggere il mondo e di comprendere le sue leggi. Prima sacra
scrittura dettava condizioni ma ora uomo è primo interprete e non ha riferimenti e regole certe,
nonostante maggiore realismo rappresentativo.
Secondo Carl Schmitt dramma è gioco di pura finzione, si sa che è una rappresentazione e si ha
consapevolezza che non si ha nella tragedia dove c’è commistione tra pubblico e palcoscenico.
La tragedia non dà soluzione al dramma. In opera xxxx dice che Amleto è figura paradigmatica
dell’età moderna.
Lombardo invece individua 3 figure che secondo lui simbolizzano l’età moderna: Faust, Amleto e
Otello
Faust = precarietà e solitudine dell’esistenza umana; è consapevole dei limiti umani e in
questa consapevolezza ha l’intento di superare quei limiti con magia e richiamo a forze degli
inferi. Vuole superare il limite essendone consapevole, brama l’immortalità ormai non
data dalla versione trascendentale. Ambientazione a Wittenberg non casuale.
Con lui nasce il teatro tragico moderno.
Amleto = ragiona ed è consapevole dei limiti, è incapace però di scegliere e decidere
perché non ha punti di riferimento stabili. Questa mancanza porta al caos e al disordine è
solo di fronte ai cambiamenti che lo circondano. HA PERSO RIFERIMENTI MEDIEVALI,
LINGUAGGIO VALIDO PER TUTTI. Rappresenta condizione umana in quella fase
storica.
Otello = Pur avendo sistema valoriale subisce la tragedia perché non sa leggere e
interpretare le situazioni intorno a lui. Non c’è verità assoluta ma in un pieno
soggettivismo ognuno ha una sua verità. Antagonista Iago distorce la realtà secondo i suoi
personalissimi obiettivi, tramite il linguaggio.
Kurosawa mostra stesso fatto in 4 interpretazioni diverse di 4 persone riguardo a un omicidio.
Don Chichotte = fuori dal mondo, persegue la propria visione del mondo non tenendo conto dei
cambiamenti intorno a lui.
Queste tre figure possono rappresentare 3 figure di cartografi:
Faust è geografo viaggiatore, che supera i confini ed è pronto a morire per la conoscenza.
Amleto è geografo di laboratorio, riduce conoscenza all’intelletto e la rappresenta alla propria
maniera, incapace di dare leggi universali a questa rappresentazione per assenza di riferimenti certi.
Otello mostra la vicenda cartografica della modernità, ogni rappresentazione deve seguire delle
proprie logiche, corrisponde all’egocentrismo cartografico.
Quali linee globali e direzioni geografiche sono prese? Carta cantino
RAYA = linea di demarcazione stabilita dopo la scoperta dell’America; divide le due maggiori
potenze mondiali, scritta in corrispondenza della Raya, mostra divisione tra Portogallo e Spagna.
E’ stabilita dal trattato di Tordesillas, questo ci spiega perché in brasile si parla portoghese.
Inizialmente era 100 leghe a ovest di Capo Verde 1493 (Alessandro VI) poi Papa Giulio II la sposta
a 370 leghe a ovest.
Due sovrani della stessa religione riconoscono sovranità del papa. Con questo trattato si giustifica
l’annessione di nuovi territori attraverso alcune idee:
missione evangelica
diffiusione della fede cattolica e della christiana lex.
Nuovo mondo è spazio libero e l’occupazione degli europei. Le linee globali separano nuovo e
vecchio mondo, anzi diventa fuga da vecchio al nuovo. La lotta è coloniale e coinvolge diversi
aspetti.
Il mondo europeo cambia assumendo connotazione secondo il principio cuius regio eius religio che
implica l'inviolabilità della religione nazionale. La frammentazione politica Europea nasce dalle
spinte centrifughe e l’indebolimento del centro, c’è moltiplicità nella realtà politica. In una foto
vediamo che Carlo V è intento a tenere il mondo nella sua mano.
Obiettivo della galleria era far percorrere la penisola al papa dandogli piena idea di passeggiata su
dorsale appenninica per rivendicare la missione universale della chiesa cattolica a partire dal
territorio italiano. Palcoscenico primo d’azione.
Somma delle conoscenze geografiche,teologiche e storiche dell’epoca. Opera commmissionata da
papa Gregorio VII ad Alessandro Danti, un matematico cartografo che riunisce menti da tutto il
mondo per realizzarla.
Galleria è posta in un luogo simbolico, suo obiettivo era: rivendicare presenza della chiesa per
contrastare la perdita di certezze causata dai movimenti riformatori e ristabilire ruolo politico
temporale, per far fronte a minacce dell’epoca, dai turchi e dai riformati.
Ci sono battaglie del passato con ricongiungimento nella storia della penisola e nell’idea di
trasmettere la sensazione di fondere le vicende storiche con quelle della chiesa.
Vengono mostrate anche battaglie recenti come battaglia di Lepanto e malta, strettamente collegate
quindi a quel momento storico. L’intento di Gregorio XVI era usare un soft power sulla base dei
precedenti storici (Battaglia di Lepanto, Notte S. Bartolomeo –uccisione Ugonotti a Parigi- e
Concilio di Trento). Questi avvenimenti fanno comprendere realtà tragica del tempo e necessità di
rispondere a ciò. GALLERIA RISPONDE A QUESTE ESIGENZE.
Soltanto 17 anni prima si era concluso il grande concilio di Trento che aveva ristabilito dogmi in
risposta alla riforma, dando una forma definita alla controriforma. Nell’Agosto del 1572 strage
degli Ugonotti che erano stati sconfitti attraverso la coercizione dalle forze cattoliche.
Necessità era ristabilire la sua presenza in modo militare ma anche propagandistico.
Ai lati ci sono 4 isole (Elba,Tremiti,Corfù e Malta e nell’altra estremità Ancona,Venezia,Genova e
Civitavecchia. Rappresentazioni Italia Antigua e Nova per sottolineare idea di trasmissione tra Italia
del passato e del momento.
Vediamo battaglie nella cartografia. Ci sono ancora soggetti immaginifici e richiami allegorici, c’è
fusione perfetta tra cartografia moderna e medievale.
Papa Silvestro battezza imperatore Costantino e si mostra edificazione principali basiliche nella
Roma costantiniana.
Raffigurazione S. Michele Arcangelo nel Gargano.
Rosa dei venti e figure immaginifiche sulle carte.
Sussistono ancora elementi scritti. Galleria ci mostra ancora persistenza dell’elemento
medievale/divino con visione del mondo che assume tratti realistici.
Cartografia in età moderna prende 2 direzioni:
Cattolica, propria della chiesa che tenta tramite cartografia di rimarcare il proprio potere dalla
penisola italiana, tenendo conto sia dei modelli rappresentativi tipicamente moderni, sia
dell’impostazione propria della chiesa, che guarda ancora alla propria storia millenaria e alla visione
trascendentale divina. Sulla volta, infatti, sono rappresentati 51 episodi miracolosi.
Qui si ritrova completamente la forma mentis medievale perché c’è horror vacui ma lungo il
corridoio c’è rappresentazione realistica delle regioni italiane. La carta ha ricchezza cromatica e
toponomastica principale che individua luoghi più rappresentativi delle popolazioni locali oltre a
riferimenti scientifici. Rosa dei venti e vedute prospettiche delle città.
La galleria ci fa pensare a sovrapposizione dell’elemento artistico e cartografico, rappresenta
sia modernità sia medioevo. S’impone questo modello che prende le mosse da cartografia
medievale e si afferma parallelamente con altro modello rappresentato da olanda 500/600. Olanda
rappresentava, infatti, rifugio dei riformati europei per la loro apertura mentale e il tessuto
economico sociale pronto ad accogliere quelle idee.
OLANDA
Olanda rappresentava anche lei novità perché faceva parte della monarchia Spagnola ma durante la
guerra degli ottant’anni (1568-1648) sceglie di affrancarsi da potere spagnolo per essere
autonoma politicamente, economicamente e religiosamente.
Caso olandese di estrema importanza perché è primo paese a integrare economia e politica nella
mentalità nazionale, l’economia di stato, infatti, coincideva con le proiezioni politiche ed è la
prima forma politica innovativa e all’avanguardia perché realizza sue potenzialità politiche
grazie all’elemento acquatico.
Loro identità è forgiata dall’elemento acquatico ed è il miglior interprete di quelle trasformazioni,
cosa che la porterà a essere la più grande potenza economica in Europa e nel mondo vivendo il suo
secolo d’oro nel ‘600. La cartografia è la punta dell’iceberg più evidente ma lo vediamo anche dal
punto di vista artistico, innovativo, urbanistico e commerciale.
Religiosamente = centro del protestantesimo, in modo particolare del calvinismo.
E’ il centro di raccolta dei riformati europei che diedero forte impulso a economia olandese.
Repubblica che anticipa di un paio di secoli la tendenza Europea.
Nome province unite perché paesi bassi 17 province, 10 del sud (rimangono assoggettate alle
spagne), le 10 del nord –tra cui l’olanda, provincia più importante politicamente ed
economicamente- diventano indipendenti.
Aspetto culturale = libertà espressiva e innovazioni perché raccoglieva persone da tutta Europa.
Anche la cultura è legata a economia e a sviluppo urbanistico (dovuto anche all’essere centro di
raccolta dei riformati) che fu molto importante. Il sistema migratorio era fondamentale perché ogni
anno spostava 200.000 persone da Olanda e verso l’olanda.
TEATRO OLANDESE = innovativo perché rappresentazioni erano sia tragiche sia comiche.
Tedeschi nel 1590 = 11%
Tedeschi nel 1659 = 30%
tra 1635 e 1672 (anno di fine del periodo d’oro) si passa da 120.000 persone ad Amsterdam a
200.000.
Sono chiamati paesi bassi perché hanno depressione territoriale e quindi sono sotto il livello del
mare. Quindi Amsterdam è costruita sull’acqua.
Il loro spirito molto progressista e di apertura è dovuto dalla loro storia geografica, il primo
capitolo di un libro che racconta il secolo d’oro si chiama “geografia morale”, la loro geografia
forgia il loro spirito in tutti gli ambiti. Gestione delle acque primo momento della costruzione
dell’identità olandese. Riuscirono a strappare la terra all’acqua perché dovevano reagire alla
minaccia interna di quest’ultima.
Il primo fattore di nascita del capitalismo olandese fu l’opera di bonifica che permise
l’urbanizzazione di Amsterdam. Spirito tollerante fu forgiato dall’acqua, opere di bonifica
necessitavano contributo di tutti indifferentemente da classe. Dam = diga
Stemma ha significato storico con doppia interpretazione, per alcuni richiamo religioso (croci di
S.Andrea) per altri 3 minacce della città, cioè incendi, peste e acqua.
C’è parallelismo con popolo ebraico, salvato dalle acque. Stemma della Zelanda anche richiama a
questo salvataggio con 2 leoni che reggono lo stemma con il terzo leone che è salvato dalle acque.
Olanda = prima vera forma di capitalismo mercantile, diverso da mercantilismo.
Mercantilismo = sistema economico stabilito dall’alto che presuppone guida politica. E’ lo
stabilito dai vertici.
Capitalismo mercantile invece ha a che fare con libertà individuale e si basa sul
commercio individuale fatto sistema con perfetta integrazione di religione, economia e
politica, con quest’ultima che garantisce espressione individuale nell’economia non
imponendo regole.
Il benessere collettivo era inteso come somma di benesseri individuali, non era quindi solo
quello dello stato. Liberismo eccessivo nel 1637 porta a prima grande crisi economica.
Max Webber individua olanda come primo esempio di economia capitalista perché aveva mentalità
votata al guadagno non soggettivamente ma collettivamente, diventando quindi un sistema.
Prima c’erano casi di persone considerate capitaliste ma erano casi separati e non c’era mentalità
collettiva.
BENESSERE INDIVIDUALE FAUTORE PRINCIPALE DI UN SISTEMA
CAPITALISTICO VOLTO PERO’ A MIGLIORARE IL COLLETTIVO.
Afferma che il capitalismo nasce da una mentalità tipicamente protestante, non a caso nei paesi del
nord che hanno vissuto calvinismo e protestantesimo vediamo questa mentalità espressa anche in
architettura. PRINCIPIO DOPPIA PREDESTINAZIONE = protestanti pensano che ogni
uomo è predestinato al bene o al male e può leggere e interpretare come vuole i segni
provenienti dal cielo.
Vediamo questo principio nella politica americana. Trump è incarnazione perfetta di quel modello,
cioè di quell’uomo che deve avere successo ad ogni costo, aldilà delle proprie capacità perché ciò è
il volere di Dio che da loro un segno.
No tende = no differenza tra pubblico e privato.
Si ha ECONOMIA CAPITALISTA quando:
tempo è denaro
credito è denaro
denaro fecondo e produttivo
chi paga puntuale è puntuale della borsa di ciascuno
1 Bisogna massimizzare profitto riducendo i tempi di produzione, cosa incarnata in diversi
settori tra tutti il commercio ittico ed estero oltre a produzione di grano,navi e cartografia.
Questa prima condizione ha la maggiore espansione nel settore ittico con pesca e commercio
delle aringhe, che rappresentava il 45% del commercio nei mari del nord e del baltico.
Economia a spirale concorreva al benessere e all’avanzamento collettivo.
Si basava su avanzamenti tecnologici navali, cartografia aggiornata e dinamiche conflittuali
con Inghilterra. Il monopolio era garantito dal Fluyt che garantiva stabilità in altomare e
permetteva di approdare molto più rapidamente nei porti olandesi e nelle loro coste
frastagliate, nonostante fosse più limitato nell’equipaggio, dimezzava tempi di spostamento e
quindi di commercio. Pesce era direttamente lavorato a bordo e merce arrivava pronta per
essere messa in commercio. Amsterdam era anche primo porto europeo, per imbarcazioni e
attività produttiva. Tutto è parte dello stesso sistema.
Borsa di Amsterdam edificata nel 1613, esistevano già quelle di Bruges, Anversa, Londra e
Tolosa. Novità Amsterdam però è nei titoli scambiati e nella frenesia del gioco speculativo che
riguardò tutti gli strati della popolazione, facendo arrivare alla prima crisi dopo speculazione sui
titoli dei bulbi di tulipano.
Tulipani sono coltivati per abbellire terre appena bonificate, alcune qualità arrivano a prezzi
altissimi. La crisi prende forma collettiva e sistemica perché non era semplicemente un commercio
di tulipani ma sui loro bulbi, con la speculazione che avveniva in quell’arco temporale prima della
fioritura e quindi su un bene futuro, coinvolgendo tutti coloro che acquistavano beni convinti di
rientrare nell’acquisto una volta venduti i tulipani.
Essendo i titoli d’acquisto comprati con 10% all’inizio e restante parte alla fine della maturazione,
questa speculazione coinvolse negativamente tutta la società. C’erano 2 metodi di scambi:
Metodo della tavoletta: venditore e acquirente scrivevano loro prezzo desiderato, e se si
incontravano, i due arbitri procedevano all’acquisto, in caso contrario c’era una nuova
consultazione.
Metodo del cerchio (o asta all’olandese) dove ognuno di essi dichiarava il proprio prezzo di
acquisto con il prezzo più alto che vinceva.
Webber dice che il denaro non è più il mezzo con il cui si afferma il volere di dio perché nella
speculazione il denaro diventa l’unico fine e nel gioco di borsa è escluso il principio dell’etica
del lavoro. Non c’è ethos e si supera la concezione religiosa, mentalità che arriva ai giorni nostri
con borse che dominano mercati e mentalità delle persone.
Elemento caratteristico dell’olanda del 600’ è che era una realtà globalizzata, all’avanguardia e con
l’elemento urbano veramente centrale nella vita del paese. CITTA = PERNO DELLA SOCIETA’
Amsterdam = porto e granaio d’Europa e simbolo del capitalismo votato alla scala globale.
Quarto elemento, cosmopolitismo, migrazioni e accoglienza portano a crescita, anche grazie alla
tolleranza religiosa.
Il liberalismo economico fu alla base dello sviluppo.
Stretta relazione tra economia e politica che vanno di pari passo. E’ la politica che segue l’economia
per avanzare pretese e conquiste, affermandosi su altri territori.
SI parla di un disagio derivante dall’abbondanza. Invidia portò Inghilterra e Francia a fare la guerra
con l’Olanda.
VOC nacque nel 1602 e reincarna tutti questi principi, 76 commercianti locali capirono che
bisognava trovare punto d’incontro per massimizzare il proprio benessere individuale
(individualismo al primo posto). Aveva diritti sovrani all’estero, poteva fondare colonie, dichiarare
guerra e firmare trattati con altri stati. La sua presenza nel mondo fu piuttosto diffusa ed ebbe
controllo su territori strategici per commercio sulle indie. La possiamo chiamare stato nello
stato, per oltre 20 anni ebbe monopolio di rotte con indie, portando olanda ai vertici mondiali.
Colonie erano in punti strategici.
Stati generali avevano stabilito quote prestabilite tra le varie province (olanda 50%), l’organo
direttivo era il collegio dei grandi signori che stabilivano le direttive.
Gli elementi vincenti erano:
Una salda struttura di terra.
Forti obiettivi condivisi e comune strategia economica volta ad aumentare il benessere
individuale
Autonomia rispetto agli stati generali
Reinvestimento di parte dei proventi.
Le imprese della VOC erano coloniali e militari. Nel 1669 aveva circa 30 insediamenti in asia per
150 navi mercantili e 40 navi di guerra. Impegnava più di 50.000 persone e un esercito di 10.000
uomini. E’ per questo è considerata prima multinazionale. Porta Amsterdam a diventare centro
culturale e cosmopolita d’Europa. 40% VOC erano stranieri. 1 uomo su 6 era impegnato nelle
attività commerciali e di navigazione.
Martino Martini era un gesuita di Trento che fu catturato a Batavia con obiettivo di conoscere e
cartografare la realtà cinese, in modo da entrare nella sua realtà commerciale.
Dette un impulso notevole alla conoscenza e alla cartografia cinese in quel periodo e fu trattato
come un grande luminare e ricompensato. Arrivato ad Amsterdam pubblicò una storia cinese e nel
1655 pubblica con Joan Blaeu (maggior cartografo olanda) l’atlante della Cina, opera tradotta in
diverse lingue.
Dopo qualche anno raccolgono i maggiori atlanti del mondo, creando più completa e costosa opera
di cartografia, pubblicata nel 1662. Blaeu era il cartografo ufficiale della VOC, figura di
primissimo piano per i fini strategici commerciali e politici della compagnia.
Connubio tra arte e compagnia molto importante. Svetlana Alpers scrive “l’arte del descrive” dove
parla di arte del descrivere (propria del contesto olandese) e quella narrativa (propria del contesto
italiano). Nel primo caso non si ha più vincolo religioso e nel secondo si ha ancora quel tipo di
forma mentis. Per lei pittori olandesi sono fotografi mentre Italiani sono narratori. In questo si
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fraru92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia, rappresentazione e potere e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Tor Vergata - Uniroma2 o del prof Ricci Alessandro.
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