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CAPITALISTICO VOLTO PERO’ A MIGLIORARE IL COLLETTIVO.
Afferma che il capitalismo nasce da una mentalità tipicamente protestante, non a caso nei paesi del
nord che hanno vissuto calvinismo e protestantesimo vediamo questa mentalità espressa anche in
architettura. PRINCIPIO DOPPIA PREDESTINAZIONE = protestanti pensano che ogni
uomo è predestinato al bene o al male e può leggere e interpretare come vuole i segni
provenienti dal cielo.
Vediamo questo principio nella politica americana. Trump è incarnazione perfetta di quel modello,
cioè di quell’uomo che deve avere successo ad ogni costo, aldilà delle proprie capacità perché ciò è
il volere di Dio che da loro un segno.
No tende = no differenza tra pubblico e privato.
Si ha ECONOMIA CAPITALISTA quando:
tempo è denaro
credito è denaro
denaro fecondo e produttivo
chi paga puntuale è puntuale della borsa di ciascuno
1 Bisogna massimizzare profitto riducendo i tempi di produzione, cosa incarnata in diversi
settori tra tutti il commercio ittico ed estero oltre a produzione di grano,navi e cartografia.
Questa prima condizione ha la maggiore espansione nel settore ittico con pesca e commercio
delle aringhe, che rappresentava il 45% del commercio nei mari del nord e del baltico.
Economia a spirale concorreva al benessere e all’avanzamento collettivo.
Si basava su avanzamenti tecnologici navali, cartografia aggiornata e dinamiche conflittuali
con Inghilterra. Il monopolio era garantito dal Fluyt che garantiva stabilità in altomare e
permetteva di approdare molto più rapidamente nei porti olandesi e nelle loro coste
frastagliate, nonostante fosse più limitato nell’equipaggio, dimezzava tempi di spostamento e
quindi di commercio. Pesce era direttamente lavorato a bordo e merce arrivava pronta per
essere messa in commercio. Amsterdam era anche primo porto europeo, per imbarcazioni e
attività produttiva. Tutto è parte dello stesso sistema.
Borsa di Amsterdam edificata nel 1613, esistevano già quelle di Bruges, Anversa, Londra e
Tolosa. Novità Amsterdam però è nei titoli scambiati e nella frenesia del gioco speculativo che
riguardò tutti gli strati della popolazione, facendo arrivare alla prima crisi dopo speculazione sui
titoli dei bulbi di tulipano.
Tulipani sono coltivati per abbellire terre appena bonificate, alcune qualità arrivano a prezzi
altissimi. La crisi prende forma collettiva e sistemica perché non era semplicemente un commercio
di tulipani ma sui loro bulbi, con la speculazione che avveniva in quell’arco temporale prima della
fioritura e quindi su un bene futuro, coinvolgendo tutti coloro che acquistavano beni convinti di
rientrare nell’acquisto una volta venduti i tulipani.
Essendo i titoli d’acquisto comprati con 10% all’inizio e restante parte alla fine della maturazione,
questa speculazione coinvolse negativamente tutta la società. C’erano 2 metodi di scambi:
Metodo della tavoletta: venditore e acquirente scrivevano loro prezzo desiderato, e se si
incontravano, i due arbitri procedevano all’acquisto, in caso contrario c’era una nuova
consultazione.
Metodo del cerchio (o asta all’olandese) dove ognuno di essi dichiarava il proprio prezzo di
acquisto con il prezzo più alto che vinceva.
Webber dice che il denaro non è più il mezzo con il cui si afferma il volere di dio perché nella
speculazione il denaro diventa l’unico fine e nel gioco di borsa è escluso il principio dell’etica
del lavoro. Non c’è ethos e si supera la concezione religiosa, mentalità che arriva ai giorni nostri
con borse che dominano mercati e mentalità delle persone.
Elemento caratteristico dell’olanda del 600’ è che era una realtà globalizzata, all’avanguardia e con
l’elemento urbano veramente centrale nella vita del paese. CITTA = PERNO DELLA SOCIETA’
Amsterdam = porto e granaio d’Europa e simbolo del capitalismo votato alla scala globale.
Quarto elemento, cosmopolitismo, migrazioni e accoglienza portano a crescita, anche grazie alla
tolleranza religiosa.
Il liberalismo economico fu alla base dello sviluppo.
Stretta relazione tra economia e politica che vanno di pari passo. E’ la politica che segue l’economia
per avanzare pretese e conquiste, affermandosi su altri territori.
SI parla di un disagio derivante dall’abbondanza. Invidia portò Inghilterra e Francia a fare la guerra
con l’Olanda.
VOC nacque nel 1602 e reincarna tutti questi principi, 76 commercianti locali capirono che
bisognava trovare punto d’incontro per massimizzare il proprio benessere individuale
(individualismo al primo posto). Aveva diritti sovrani all’estero, poteva fondare colonie, dichiarare
guerra e firmare trattati con altri stati. La sua presenza nel mondo fu piuttosto diffusa ed ebbe
controllo su territori strategici per commercio sulle indie. La possiamo chiamare stato nello
stato, per oltre 20 anni ebbe monopolio di rotte con indie, portando olanda ai vertici mondiali.
Colonie erano in punti strategici.
Stati generali avevano stabilito quote prestabilite tra le varie province (olanda 50%), l’organo
direttivo era il collegio dei grandi signori che stabilivano le direttive.
Gli elementi vincenti erano:
Una salda struttura di terra.
Forti obiettivi condivisi e comune strategia economica volta ad aumentare il benessere
individuale
Autonomia rispetto agli stati generali
Reinvestimento di parte dei proventi.
Le imprese della VOC erano coloniali e militari. Nel 1669 aveva circa 30 insediamenti in asia per
150 navi mercantili e 40 navi di guerra. Impegnava più di 50.000 persone e un esercito di 10.000
uomini. E’ per questo è considerata prima multinazionale. Porta Amsterdam a diventare centro
culturale e cosmopolita d’Europa. 40% VOC erano stranieri. 1 uomo su 6 era impegnato nelle
attività commerciali e di navigazione.
Martino Martini era un gesuita di Trento che fu catturato a Batavia con obiettivo di conoscere e
cartografare la realtà cinese, in modo da entrare nella sua realtà commerciale.
Dette un impulso notevole alla conoscenza e alla cartografia cinese in quel periodo e fu trattato
come un grande luminare e ricompensato. Arrivato ad Amsterdam pubblicò una storia cinese e nel
1655 pubblica con Joan Blaeu (maggior cartografo olanda) l’atlante della Cina, opera tradotta in
diverse lingue.
Dopo qualche anno raccolgono i maggiori atlanti del mondo, creando più completa e costosa opera
di cartografia, pubblicata nel 1662. Blaeu era il cartografo ufficiale della VOC, figura di
primissimo piano per i fini strategici commerciali e politici della compagnia.
Connubio tra arte e compagnia molto importante. Svetlana Alpers scrive “l’arte del descrive” dove
parla di arte del descrivere (propria del contesto olandese) e quella narrativa (propria del contesto
italiano). Nel primo caso non si ha più vincolo religioso e nel secondo si ha ancora quel tipo di
forma mentis. Per lei pittori olandesi sono fotografi mentre Italiani sono narratori. In questo si
sviluppa una vocazione cartografica, cioè di realismo rappresentativo secondo tecniche scientifiche
grazie a Keplero e sue scoperte. C’è coincidenza netta tra realtà e rappresentazione, si sviluppa idea
dello speculum non solo in arte ma anche in cartografia. Ovviamente cambiano i soggetti
rappresentati, infatti ora sono soggetti di vita quotidiana. Questo avviene anche nella
cartografia per tentativo di vivere e incarnare la storia che è quotidiana e universale.
Arte e cartografia s’intrecciano in un’unica rappresentazione.
La vita quotidiana tiene conto degli elementi cartografici. Ci sono casi molto eclatanti in Vermeer,
es: geografo che guarda la vita all’esterno ma con strumenti per misurazione della realtà
rappresentata. In un altro dipinto vediamo che fede domina il mondo. Erano molto presenti perché
carte erano strumento essenziale e quotidiano per il popolo e quindi se arte rappresenta
realtà, le carte devono esserci anche nel dipinto. Carta è elemento così essenziale per il proprio
lavoro che diventa diffusissima. Si arriva a produrre circa 160.000 carte, alcuni autori parlano di
industria felix per questo settore.
Emergono 4 tipologie fondamentali di carte:
Carte militari servivano per dare immagine realistica della realtà geografica e degli
avanzamenti militari.
Carte per gestione acque, bonifica, gestione canali e amministrazione del fattore acqua che
andava gestito tramite carte.
Carte nautiche, utili alla navigazione e sono alla base dell’espansione coloniale
dell’Olanda.
Globi, essenziali perché conformi ed equidistanti. Utili per praticità in orientamento e
didattici perché trasmettevano conoscenze geografiche.
Se consideriamo carta come oggetto del potere, la carta diventa anche simbolo del potere acquisito
globalmente da parte dell’Olanda. Il fatto che si fosse democratizzato lo strumento cartografico è il
segno piu evidente dell’acquisizione di questo potere. La carta geografica non è più relegata in
luoghi strategici e del potere ma è di tutti perché tutti contribuiscono al successo dell’olanda.
Guerre si combattono nel commercio, fuori dai confini ma anche attraverso elementi simbolici
propagandistici, carte sono segno e metafora di un’indipendenza nazionale in questo caso .
Leo Belrgicus segue tappe dell’indipendenza, da Utrecht fino a 1648 (Westfalia) che da piena
indipendenza. Von Aitzing nel 1583 sceglie di rappresentare l’Olanda nella forma di un leone
perché 13/17 stemmi raffiguravano un leone e anche per un motivo simbolico, leone infatti era
animale di sovranità sul territorio. Ha coda verso l’Inghilterra, chiaro simbolo di contrapposizione e
guerra con altra potenza commerciale.
Nella carta di Van Doetecum ci sono sovrani Olanda. Parte storica spesso fusa a geografia.
Nel 1609 si firma tregua di 12 anni che sarà alla base di questa ricchezza. Olanda comincia a
mostrare caratteri della propria potenza espansiva verso l’esterno, vivendo il suo periodo di maggior
ricchezza. Non a caso l’immagine del Leone cambia: non più ruggente e sovrano ma
inoffensivo per periodo di tregua. E’ contornato da elementi simboli importanti, molti simboli
di benessere. Ci sono due figure che dialogano. Realtà sovrana che minaccia olanda. Sullo stinco
c’è scritta “paesi bassi liberi” che schiacciano vecchia discordia tra Olanda e Spagna. Spada del
leone rivolta verso il terreno (inoffensiva) e ha due medagliette a simbolizzare tregua dei 12 anni.
Poi c’è figura di un militare dormiente con cannone spento.
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- Tradurre una frase
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