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PER GLI ESERCIZI:
Identica le variabili lagrangiane e le grandezze e Calcola , e di conseguenza Scrivi l'equazione di Lagrange.
→ L →
q q̇ T U
−
STABILITA' PUNTI DI EQUILIBRIO:
Se supponiamo esistano solo 2 integrali del moto e , troviamo i punti di equilibrio annullando il gradiente di :
• q q q q U
h k h k
0 0
2 2
∂ U ∂ U
∂q ∂q ∂q ∂q
h h h k
q q
,q ,q
∂U ∂U h h
h k
0 0
0 0
trovo e calcolo H
pongo ⇒
∇U ≡ , > 0
= (0, 0) q det[ ] = det
h ,k
0 0
∂q ∂q
2
2
h k ∂ U
∂ U
∂q ∂q ∂q ∂q
k h k k
q ,q q ,q
k h k k
0 0 0 0
Se chiede di discutere l'equilibrio al variare di alcuni parametri, svogli la matrice H relativa ad un punto di equilibrio, trova il
• determinante ed impostalo (dobbiamo dimostrare che il punto è un punto di minimo relativo per )
> 0 q , q U
h k
0 0
Poi svolgi le disequazioni in funzione dei parametri richiesti: se il punto rientra nelle soluzioni delle disequazioni, il punto è di
equilibrio stabile
stabile, altrimenti è di equilibrio instabile
instabile.
PER GLI ESERCIZI:
Trova e ponendo Calcola [H] Studia come al variare di certi parametri cambia la disequazione [H]
∇U → →
q q = 0 det det > 0
h k
0 0
FREQUENZE DELLE PICCOLE OSCILLAZIONI:
Scelto un punto di equilibrio stabile, trovo le frequenze delle piccole oscillazioni attorno a quel punto, sfruttando la relazione:
• ω 2 2 2
2
∂ T ∂ U ∂ T
∂ U 2 2
− −
ω ω
∂q ∂q ∂ q̇ ∂ q̇ ∂q ∂q ∂ q̇ ∂ q̇
h h h h h k h k
q ,q q ,q q ,q q ,q
h h h h h k h k
0 0 0 0 0 0 0 0
2
−
det[U ω T ] = det = 0
hk hk
2 2
2 2
∂ T ∂ T
∂ U ∂ U
2 2
− −
ω ω
∂q ∂q ∂ q̇ ∂ q̇ ∂q ∂q ∂ q̇ ∂ q̇
k h k h k k k k
q ,q q ,q q ,q q ,q
k h k h k k k k
0 0 0 0 0 0 0 0
2
∂ U
∂ U sono le componenti della matrice hessiana H
≡
U
hk ∂q ∂q
h k q ,q
h k
0 0 n
2
∂ T 1
ma puoi semplicarti i calcoli sapendo che vedi la scritta ed estrapoli
X
≡ ⇒
T T = T q̇ q̇ T T
hk hk h k hk
∂ q̇ ∂ q̇ 2
h k q ,q h,k=1
h,k=1
h k
0 0
1 3 3
2 2
− −2M
Es. T = M ẋ M Rθ̇ + M R sin θẋ θ̇ T = M T = R T = T = M R sin θ
ẋ ẋ θ̇ θ̇ ẋ θ̇ θ̇ ẋ
2 4 2
PER GLI ESERCIZI:
Trova e calcola il determinante e ponilo uguale a Risolvi l'equazione in e prendi solo i valori positivi.
→ →
U T 0 ω
hk hk
INTEGRALI PRIMI DEL MOTO:
Sono funzioni che rimangono costanti lungo soluzioni di equazioni dierenziali, quindi grandezze siche che si conservano;
• Teoremi utili:
• 1. Se la variabile non compare in , il corrispondente momento coniugato si conserva
L
q P
h h
∂L const.
≡
P =
h ∂ q̇ h
2. Se non compare in , si conserva il la quantità di moto :
L
x p
∂L const.
p = =
∂ ẋ
3. Se non compare esplicitamente in , si conserva l'energia totale :
L
t E = T + U
n 1
const.
X
H≡ − L(q,
P (q, q̇, t) q̇ q̇, t) = T + U =
h h
h=1
PER GLI ESERCIZI:
Vedi quale variabile non compare in Calcola il che si conserva Spiegane il signicato sico.
L → →
P h
TRASFORMAZIONI CANONICHE:
Una trasformazione che fa passare da variabili di stato a nuove variabili è canonica se si ha:
• 2n (q , p ) 2n (Q , P )
h h h h
0 0
∂H ∂H
−
Q̇ = Ṗ =
h h
∂P ∂Q
h h
Se la nuova hamiltoniana è una trasformazione diretta della hamiltoniana originaria , ovvero se
0
• H H
allora la trasformazione è canonica;
0
H (Q, P, t) = H(q(Q, P, t), p(Q, P, t), t)
Se la trasformazione è canonica ed indipendente dal tempo, la trasformazione è completamente canonica.
• Anché la trasformazione sia canonica, bisogna avere . Se ho una sola coppia di e (quindi ), basta
• [Q , P ] = δ Q P i = j = 1
i j q,p ij
vericare che : ∂Q ∂P ∂Q ∂P
≡ −
[Q, P ] =1
q,p ∂q ∂p ∂p ∂q
La funzione generatrice della trasformazione la trovo sapendo che:
• F Z Z
Se oppure
⇒ ⇒
1. F = F (q, Q) dF = pdq + P dQ F = pdq F = P dQ
Z Z
Se oppure
⇒ ⇒
2. F = F (p, Q) dF = qdp + QdP F = qdp F = QdP
Z Z
Se oppure
⇒ ⇒
3. F = F (q, P ) dF = pdq + QdP F = pdq F = QdP
Z Z
Se oppure
⇒ ⇒
4. F = F (p, P ) dF = qdp + QdP F = qdp F = QdP
Possiamo avere 4 tipi di funzioni generatrici che producono una trasformazione canonica:
• ∂F ∂F ∂F
∂F Se
Se − ⇒ − −
⇒ P = 2. F = F (p, Q) q = P =
1. F = F (q, Q) p = h h h
h ∂q ∂q ∂p ∂Q
h h h h
∂F ∂F ∂F ∂F
Se Se
⇒ ⇒ −
3. F = F (q, P ) p = Q = 4. F = F (p, P ) q = Q =
h h h h
∂q ∂P ∂p ∂P
h h h h
PER GLI ESERCIZI:
Vedi se è canonica ponendo Trova partendo dagli integrali Trova le variabili mancanti in base a .
→ →
[Q, P ] = 1 F F
q,p
1 Se i vincoli sono indipendenti dal tempo, si verica il teorema di 3 e la funzione con l'energia totale .
H E
TRASFORMAZIONI DI LORENTZ:
Trasformazioni:
• v
− x
t
−
x vt 2
c
0 0 0 0
x = y = y z = z t =
r r
2 2
v v
− −
1 1
2 2
c c
0
∆t
Conseguenze: Dilatazione del tempo:
• ∆t = r 2
v
−
1 2
c
intervallo
è l'intervallo di tempo proprio
proprio, cioè l'intervallo tra 2 eventi misurato da un osservatore a riposo rispetto a essi.
0
∆t
Su un astronave l'orologio è , sulla Terra è (per l'astronauta il tempo scorre "più lentamente", nel senso che ciò che
0
∆t ∆t
accade in un tempo sulla Terra, per l'astronauta è avvenuto in un tempo ).
0
∆t ∆t < ∆t
Le persone sulla Terra vedono le persone sull'astronave muoversi al rallentatore.
r 2
v
Conseguenze: Contrazione dello spazio: 0
• −
∆x = ∆x 1 2
c
intervallo
è l'intervallo di spazio proprio
proprio, cioè la distanza fra 2 punti misurata da un osservatore a riposo rispetto a essi.
0
∆x
Se la distanza fra due pianeti è , per l'astronave è (per l'astronauta lo spazio "si restringe", nel senso che la di-
0
∆x ∆x
stanza fra la Terra e il pianeta verso cui è diretto è ).
0
∆x < ∆x
Le persone sulla Terra vedono le persone sull'astronave restringersi e appiattirsi.
In un viaggio dalla Terra a un pianeta X, per gli astronauti passa un tempo e la distanza tra i due pianeti è .
0
• ∆t ∆x
Per le persone sulla Terra, quando gli astronauti hanno raggiunto il pianeta X è passato un tempo e la distanza percorsa è .
0
∆t ∆x
PER GLI ESERCIZI:
Se l'astronauta A viaggia a velocità e inverte la velocità dopo un tempo , mentre l'astronauta B inverte la velocità dopo
v T
1
ed entrambi tornano all'origine con velocità , al momento del ritorno B è più giovane di A
A.
−v
T > T
2 1 r
r 2 2
v v
0
0 − −
−
1 1
+ 2T 2T ∆t = 2T
∆t = 2T 2 1 2
1 B
A 2 2
c c
inteso come il tempo calcolato sulle astronavi in cui l'astronauta A,B parte e ritorna all'origine.
Con 0
∆t A,B
è il tempo in cui A aspetta che B ritorni all'origine.
−
2T 2T
2 1
Poiché , l'astronauta A sarà più giovane
0 0
∆t < ∆t
A B
(il caso è molto simile se le velocità di partenza e di arrivo sono diverse o se le velocità con cui viaggiano gli astronauti sono
diverse). −
SPAZIO TEMPO DI MINKOWSKI:
Quadrivettori: ~ 2 20 21 22 23
• ≡ |A| − − −
A (A , A ) = (A , A , A , A ) = A A A A
0 0 1 2 3
Dati 2 eventi e , l'intervallo spazio-temporale è
• E = (ct , x , y , z ) E = (ct , x , y , z )
1 1 1 1 1 2 2 2 2 2
2 2 2 2 2 2
|E | − − − − − − −
E = c (t t ) (x x ) (y y ) (z z )
2 1 2 1 2 1 2 1
1 2
In base al valore della norma, possiamo trovare diversi signicati sici:
Intervallo di tipo tempo
tempo: esiste un un sistema di riferimento in cui gli eventi sono in loco
loco. 0
2
|E | ⇒ ∆x
E > 0 (∆x = 0
0)
1 2 Intervallo di tipo spazio
spazio: esiste un un sistema di riferimento in cui gli eventi sono simultanei
simultanei. 0
2
|E | ⇒ ∆t
E < 0 (∆t = 0
0)
1 2 Intervallo di tipo luce
luce: Gli eventi possono essere collegati solo da un segnale che viaggia a velocità della luce
2
|E | ⇒
E = 0 c.
1 2
Velocità del sistema di riferimento : calcola e trova un sistema di riferimento che contenga ed sull'asse .
0 0
2
• |E |
v E S E E x
1 2 1 2
Se l'evento è di tipo spazio avrai 00 0 0
−
∆x = ∆x v∆t = 0
v
Se l'evento è di tipo tempo avrai 0
00 0 −
∆t = ∆t ∆x = 0
2
c
Da queste equazioni è immediato trovare .
v
Per trovare , usa traslazioni o rotazioni: e (con noto).
0 0 0
• −x
S x = x cos θ + y sin θ y = sin θ + y cos θ θ
PER GLI ESERCIZI:
Trova norma Scrivi il tipo di intervallo Trova (con traslazioni o rotazioni) Trova .
0
2
|E → → →