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Disturbi della percezione dei colori
Esistono diversi disturbi legati alla percezione dei colori:
- Anomia per i colori
- Amnesia per i colori
- Agnosia per i colori
- Acromatopsia
L'acromatopsia è l'incapacità di vedere i colori, con la visione limitata solo alle tonalità di grigio. Nei casi più gravi, i pazienti possono vedere i colori come se fossero sbiaditi o filtrati da un colore specifico. Questo disturbo può coinvolgere l'intero campo visivo o solo una parte di esso. Le lesioni possono interessare diverse aree della corteccia occipitale, come il girofusiforme o il giro linguale, che fanno parte del sistema visivo ventrale noto come "what".
Nonostante la difficoltà nel distinguere le varie tonalità di uno stesso colore, i pazienti affetti da acromatopsia riescono comunque a percepire i contorni e a disegnare. Tuttavia, la loro prestazione visiva può essere compromessa a causa della confusione causata dalla mancanza di percezione dei colori.
ma li vede in modo impreciso non si parla di acromatopsia ma di DISCROMATOPSIA. C'è il test di Ishiara per testare la capacità di percezione dei colori: ci sono dei numeri colorati su sfondo colorato e per vedere il numero c'è bisogno di distinguere i colori; nei bambini che non sanno leggere si utilizzano delle immagini. AGNOSIA In generale possiamo dire che il soggetto con agnosia ha difficoltà di riconoscimento limitate ad un canale sensoriale (v. esempi sopra), che non sono spiegabili da disturbi percettivi elementari, bisogna escludere che ci sia un deficit a livello sensoriale, che ci sia una compromissione dell'attenzione o un'alterazione del linguaggio; dobbiamo quindi escludere con la diagnosi differenziale che ci siano altre cause. Il termine "agnosia" fu introdotto da Freud. Le agnosie possono riguardare selettivamente diverse categorie di stimoli: gli oggetti, i colori, le facce, le parole. Avrà nomi diversi a seconda delle.categorie di stimoli interessate. Andiamo al deficit di RICONOSCIMENTO DEI COLORI: ANOMIA PER I COLORI: incapacità di nominare i colori; per trovarci davanti a questo caso la lesione deve essere in una specifica area: occipito-temporale sinistra ed associata ad una disconnesione, quindi ad una lesione del corpo calloso (splenio), perché? La percezione è bilaterale quindi se io ho una lesione a livello sinistro ed uno splenio io non riesco a nominare, perché? Quando vedo un colore viene elaborato da tutti e due gli emisferi occipitali, per richiamare il nome devo andare a sinistra nell'etichetta del nome e recupero quindi associo ciò che vedo (ad es. il "rosso") con la relativa etichetta verbale ("rosso"); supponiamo di avere una lesione a livello dell'occipitale destro, riesco ancora a nominare? Si perché il sinistro mi da la percezione del colore e può connettersi con l'area dell'etichetta verbale chesi trova sempre a sinistra. Se io invece ho unalesione a livello dell'emisfero occipitale di sinistra riesco ancora a nominare? Si perchè lapercezione che avviene nell'emisfero destro data la sua interezza è preservata, questatramite il corpo calloso arriva all'emisfero sinistro dove è collocata l'etichetta verbale.Se io ho una lesione a sinistra e uno splenio non riesco più a nominare, perchè non c'èpiù una via, ed è SOLO IN QUESTO CASO che mi trovo di fronte ad un'anomia per i colori.Quindi questo deficit è causato da una disconnessione visuo-verbale: a quello che vedodevo associare un'etichetta verbale, cosa che qui è impossibile fare.Il paziente con anomia per i colori riesce a percepire il colore, a categorizzarlo, adistinguere ad esempio il blu dal rosso (capacità intatte grazie all'interezza dell'emisferodestro che continua a percepire i colori) però
non riesce a nominarli, perché c'è un'interruzione della via di accesso; il colore può però essere recuperato su definizione verbale, ad esempio chiedendo al paziente: di che colore è la fragola? Lui sa rispondere che è rossa perché non ha uno stimolo davanti a sé ma è tutto a livello mentale e riesce quindi a rispondere. AMNESIA PER I COLORI: deficit di associazione tra le conoscenze relative agli oggetti e quelle relative al colore prototipico; il paziente in questo caso non sa che la banana è gialla, oppure se chiedo al paziente di scegliere tra vari colori il colore prototipico di un oggetto, questo non riesce a scegliere quello giusto, oppure se chiedo di colorare un oggetto con il suo colore prototipico il paziente non esegue correttamente il compito. La lesione è a livello della via ventrale quindi temporo-occipitale inferiore sinistro e come per altre patologie la causa può essere di vario tipo, traumatica.- vascolare
- tumorale
AGNOSIA PER I COLORI: agnosia significa che si prende in considerazione il significato; se prendiamo ad esempio una bottiglia è facile capire cos'è l'agnosia poiché non si riesce a riconoscere la bottiglia in quanto bottiglia, non si riesce a capirne il significato, ma nel caso del colore quale è il significato? Qui siamo a livello più concettuale del colore ossia a livello della categoria, ma che cosa significa la categoria dei colori? Ad esempio la categoria del blu in cui si trovano tutte le sue sfumature (celeste, azzurro, azzuro chiaro e così via) oppure per la categoria del rosso in cui si può trovare anche il rosa chiaro; ed è proprio questo che viene compromesso, il colore come concetto: quindi mancata capacità di categorizzare tonalità diverse di colore. Ad esempio io ho una serie di colori e due grandi categorie (ad esempio giallo e blu) e chiedo al paziente di dividere i colori in
a rispondere, significa che ha un problema di categorizzazione dei colori.a nominarlo siamo nel caso dell'amnesia, se invece non riesce a categorizzare si parla di agnosia. Vediamo come si usa una valutazione; qui di seguito sono elencati tutti i test a livello visivo-visivo ossia lo stimolo viene presentato in modalità visiva: possiamo trovare il Test di Ishiara che abbiamo visto di che cosa si tratta; il test del confronto tra colori tramite cui si può vedere se c'è un problema a livello percettivo; il test "colorazione di figure in bianco e nero" con cui si vuole vedere se il soggetto riesce ad associare un colore prototipico al relativo oggetto; il test "ordinare i colori e raggruppare i colori" che testa l'agnosia (es: mettimi nella categoria del giallo tutti quelli che secondo te vanno nella categoria del giallo). Ci sono test anche a livello verbale-verbale quando non si ha lo stimolo visivo davanti ma si chiede al soggetto di denominare i colori (di che colore è...?), oppure se si chiede alsoggetto l'affluenza dei colori ossia "dimmi tutti i colori che conosci"; oppure denominazione di oggetti di colori specifici. Oppure esiste anche il livello visivo-verbale: denominazione di colori presentati visivamente oppure su indicazione. Queste sono tutte prove che si fanno per circoscrivere bene il disturbo. C'è un altro disturbo invece che interessa il MOVIMENTO: pochi casi; il paziente non riesce a percepire il movimento degli oggetti, ad esempio se vede una macchina non ne vede il movimento ma come se fossero dei fotogrammi isolati, la vede in lontananza e dopo pochissimo la vede vicino, oppure il movimento dell'acqua versata in un bicchiere. L'area più coinvolta è la MT o la V5 che è l'area del movimento. (anche per questo c'è un video dell'83 che lo farà vedere lunedì; questo video è di una donna che parla della visione che ha di una macchina: la vede lontana e staper attraversare la strada maquando attraversa la strada immediatamente la vede vicina). Lesione del lobo parietale,è implicata la via dorsale superiore ed il giro fusiforme.
Passiamo a parlare dell'ATASSIA OTTICA O AGNOSIA VISUO-MOTORIA SENZA AGNOSIA VISIVAPER GLI OGGETTI: per raggiungere un oggetto (una bottiglia) mentre mi avvicinoposiziono la mano in modo tale da afferrare l'oggetto, faccio quindi una valutazione ditipo visuo-motorio organizzando ed adattando la mano in funzione della forma fisica edell'oggetto che devo afferrare; pazienti affetti da questo disturbo non riescono a farequesti movimenti e quindi ne risulta un'incapacità di raggiungere con la mano unostimolo visivo. Vengono fatti molti errori di localizzazione ad esempio valutando male ladistanza (ad esempio per afferrare una bottiglia vado oltre ad essa o mi fermo primaoppure ci arrivo con la mano messa in modo sbagliato), di prensione e di manipolazione.
Può riguardare oggetti
posti o in tutto il campo visivo o in un solo emicampo a seconda della lesione e può riguardare o un solo arto o entrambi; solitamente la lesione si trova al livello della via dorsale (analisi visuo-motoria, visuo-spaziale e del movimento) nella regione parietale, in particolare nel solco interparietale e nel lobulo parietale superiore. Il paziente con atassia ottica ha difficoltà a raggiungere gli oggetti sotto la guida della vista.
Ora entriamo invece in un disturbo un po' più complesso ossia l'AGNOSIA PER GLI OGGETTI: il concetto di agnosia fu introdotto da Lissauer nel 1890; descrive un'incapacità di identificare gli stimoli, l'informazione arriva elaborata a livello corticale quindi bisogna escludere deficit sensoriali; il disturbo agnosico riguarda una sola modalità sensoriale (visiva, uditiva, tattile) quindi si potrà avere un'agnosia visiva, un'agnosia uditiva ed un'agnosia tattile.
Definizione classica di
particolare. L'agnosia può manifestarsi in diversi modi, ad esempio l'agnosia visiva implica la difficoltà nel riconoscere oggetti tramite la vista, mentre l'agnosia uditiva riguarda la difficoltà nel riconoscere suoni o parole. Altre forme di agnosia possono coinvolgere il senso del tatto, del gusto o dell'olfatto. L'agnosia può essere causata da lesioni cerebrali, come ad esempio un ictus o un trauma cranico. La diagnosi di agnosia viene effettuata attraverso test specifici che valutano la capacità di riconoscimento degli oggetti tramite i diversi canali sensoriali. Il trattamento dell'agnosia dipende dalla causa sottostante e può includere terapie di riabilitazione e l'uso di ausili tecnologici per facilitare il riconoscimento degli oggetti.