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Elettromagnetismo
Capitolo 1
Il sistema di misura utilizzato è quello MKS (metro, kg e secondi) ampliato dell'ampere, unità di corrente elettrica.
Viene definita da:
1 m F = 2 · 10-7 N
Si introduce la misura della carica elettrica, ovvero il coulomb definito come la quantità di carica che fluisce all'interno
del sistema del filo quando in questo scorre 1 A in 1 s.
1 C = 1 A · 1 s
1 C = 6,24 · 1018 e
1 e = 1,6 · 10-19 C
Legge di Coulomb
Allesti un esperimento con un pendolo di torsione equilibrato
dal punto di vista della gravitazione
Misurando il θ formato si è riusciti a misurare la forza di interazione.
Se le cariche sono dello stesso segno |F| > 0 e quindi si respingono.
La costante K dipende dal sistema di misura utilizzato:
k = 1/4πε0 nel vuoto = 8,98 • 109 N, m2/C2
ε0 è la costante dielettrica del vuoto.
Confrontando la Fg e la Fe:
Fg = ɣ m1m2/r2 = 3,61 • 10-42 N
Fe = k q1q2/r2 = 8,20 • 10-8 N
La forza elettrica domina!
CAMPO ELETTROSTATICO
Il campo elettrico E prodotto nel vuoto da un sistema di cariche in un punto qualsiasi dello spazio è definito come il rapporto tra la forza E che agisce su una carica di prova q0 posta in quel punto e la carica q0 stessa.
E = F/q0
Il campo E è prodotto da una carica puntiforme in P e è
E = q/4πε0r2
V(CA) - V(CB) ≧ 0
V(CA) ≧ V(CB)
Si sposta una carica q0 da A → B. Si hanno due casi:
- q0 > 0
U(CA) > U(CB)
WAB > 0
- q0 < 0
U(CA) < U(CB)
WAB < 0
CAMPO ELETTRICO
In generale, non è conservativo.
Ciò implica che la circuitazione di è diversa da 0.
Si definisce forza elettromotrice:
C ∮ C E ds
Esiste una forza di tipo elettrico che è in grado di far circolareuna carica qd lungo una linea chiusa.
NON È UNA FORZA!
|Δ| = |Ε| = c / c = V
|E| = N / C = V / m
Uq₀= q₀/4πε₀r (q₁+q₂+q₃)
Esempio lavorativo
Come si calcola il lavoro per portare q₀ dal centro del triangolo all'infinito?
Portiamo molto lontano la carica in modo che non risenta della distribuzione di cariche
WAB= V(CA) - V(CB)
L'unica energia potenziale che cambia è quella che compete a q₀. Il lavoro dipenderà solo dalla variazione di Uq₀.
W = Uq₀(CA) - Uq₀(CB)
Divergenza
Dato un campo vettoriale ^\span>A(x, y, z) = A_x \hat{i} + A_y \hat{j} + A_z \hat{k} si definisce divergenza
∇ · A = (∂A_x/∂x) + (∂A_y/∂y) + (∂A_z/∂z)
È una grandezza scalare che quantifica il concentrarsi o il rarefarsi delle linee di flusso del campo vettoriale
Rotore
∇ × A = (∂A_z/∂y - ∂A_y/∂z) \hat{i} + (∂A_x/∂z - ∂A_z/∂x) \hat{j} + (∂A_y/∂x - ∂A_x/∂y) \hat{k}
È una grandezza vettoriale che indica la proprietà di rotazione locali del campo vettoriale A.
Esistono alcuni teoremi matematici che collegano le proprietà locali dei campi vettoriali con quelle integrali. Questi teoremi sono particolarmente utili per la definizione delle equazioni che regolano l'elettromagnetismo.
Teorema del Gradiente
Dato il campo scalare φ si ha che:
φ(C, B) - φ(C, A) = ∫AB ∇φ · ds
Ovvero che il campo vettoriale costruito come ∇φ è conservativo infatti i campi costruiti col gradiente sono conservativi.
Le vogliamo possiamo calcolare il campo E.S.:
E = - ∇V = (∂V/∂x ûx + ∂V/∂y ûy + ∂V/∂z ûz)
= - ∂V/∂x ûx cioè è diretto tutto lungo il verso û.x
∂V/∂x = q/4πε0 ∂/∂x (Rx2 + x2)-1∕2
= q/4πε0 (-1/2) (Rx2 + x2)-1∕2 - 1 2x
= -q/2 1/4πε0 2x / (Rx2 + x2)3∕2
ovvero E = q/4πε0 Rx + x2)3∕2
ûx
Per calcolare la derivata parziale di una certa funzione chedipende da più parametri, vuol dire che di questa funzionedi cui sto valutando la derivata la variabile rispetto ad x tutte lealtre variabili è come se fossero delle costanti:
Forze sul dipolo
-
Campo E elettrostatico uniforme
dove \(\vec{F}_2 = q \vec{E}\) e \(\vec{F}_4 = -q \vec{E}\)
Il calcolo del moto deriva dalla meccanica classica:
Eq. cardinali del corpo rigido
- \(\bar{R}^{(C)} = \frac{d\Theta}{dt} - m \bar{x}\)
- \(\bar{M}^{(C)}_n = \frac{dL_2}{dt} = I\bar{2}\)
\(\vec{F}_1\) e \(\vec{F}_2\) sono una coppia di forze
- \(\bar{R}^{(C)} = \vec{F}_1 + \vec{F}_2 = 0\)
- \(\bar{M}^{(C)}_2\)
Il centro di massa è fermo
Il momento delle forze è indipendente dal polo!
- \(\bar{M}^{(C)}_0 = -\bar{s}_1 \wedge \vec{F}_2 + \bar{n}_2 \wedge \bar{F}_2 =\)
- \(-q\bar{r}_1\wedge\bar{E} + q\bar{n}_2 \wedge\bar{E} =\)
- \(= q(\bar{r}_2 - \bar{r}_1)\wedge\bar{E} =\)
Interazione dipolo-carica puntiforme
In un campo E non uniforme
E = E(x)ûx
E(x) = 1/4πε₀ q/r²
E // p con p̂ - pûx
F = - p dE/dx ûx = 2p q/4πε₀x³ûx
Dimostra ora due casi:
q>0
- 1. p > 0 → F < 0 Discordi
- 2. p < 0 → F > 0
q<0
- 1. p > 0 → F > 0 Concordi
- 2. p < 0 → F < 0
Il flusso non dipende da r e dΣ ma solo da dΩ
dΣ = r2 dΩ
d Σ(E) = q / 4πε0 dΩ
Nel caso si usasse una superficie aperta:
Φ(ΣE) = 1/2 Φ(ΣE) = q / 4πε0 Ω
Invece nel caso della superficie chiusa
Ω = 4π
Φ(ΣE) = q / ε0
Il flusso dipende solo dalla carica contenuta.
Infine il caso delle cariche esterne:
dΦ1(ΣE) = q1 / 4πε0 dΩ
dΦ2(ΣE) = -q1 / 4πε0 dΩ perché ha il verso opposto e quindi è negativo
dΦ1 + dΦ2 = 0
INTEGRAZIONE
Φ(ΣE) = 0