Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
STRUTTURA DI CALCOLO CHE SOMMA E SOTTRAE TERMINI E
PAROLE -> PARLARE E RAGIONARE è UN ATTIVITA' DI CALCOLO.
parole sono come i numeri nell'aritmetica.
due sono gli elementi di hobbes:
1. razionalità calcolante
2. nominalismo -> prospettiva filosofica che considera la realtà
fatta di notazioni, di nomi non oggetti
hobbes aggira dicendo che il suo calcolo è il linguaggio. -> eccettua da
critica di reificazione. un nome è un nome, non posso reificarlo. razionalità
umana è calcolante non rispetto agli enti ma ai nomi che utilizzo per
questi. quindi il calcolo non porta a reificazione. ma è calcolo di segni.
la prospettiva calcolante è ultra radicale, il linguaggio è calcolo di segni.
allora anche il pensiero politico e giuridico è un insieme di calcoli che
vengono svolti su nomi. HOBBES RISOLVE LA QUESTIONE DELLA
REIFICAZIONE DI TUTTO
HOBBES -> tiene sempre presente che costruisce catene calcolando
con i segni. lo strumento che utilizza per spiegare in termini di razionalità
calcolante come vanno le cose -> si chiede come andrebbe il mondo se le
cosa andassero come in realtà vanno? abbiamo un sovrano, relazioni
commerciali.. proviamo a toglierle. cosa rimane? l'individuo. ha qualche
limitazione? c'è qualcuno che gli dice che cosa non può fare? no, abbiamo
sottratto tutto e rimane l'individuo assoluto. quindi smonta la macchina
del mondo, elimina tutti gli elementi finchè non restano elementi primari ->
individuo allo stato di natura in cui non c'è nulla di artificiale , c'è solo la
sua capacità, la ius in omnia, è potere su tutte le cose. -> uomo in un
stato di natura. è un elemento storico dato nel mondo? come la moneta
per locke? per hobbes lo stato di natura e il contratto sociale che segue
non è un'ipotesi storica, ma nasce dalla ragione calcolante -> ha
preso la realtà e ha tolto tutte le prerogative. questo potere su tutte le
cose è un potere senza limite perchè l'uomo è mosso da un conatus ->
voglia di avere tutto. conatus è un problema logico -> stato di natura è
questione logica. ma se tutti hanno diritto a tutto, qual è l'esito di questa
prerogativa? esito deflagrante -> ogni individuo può esercitare potere
su tutte le cose ->accade un necessario conflitto fra individui.
conflitto come questione fondativa della società.
nello stato di natura esercita ius in omnia e necessariamente conflitto.
qual è la natura? quando cessa? cessa quando uno dei due muore, unico
modo in cui si è certi. è un conflitto senza mediazioni. -> a questo punto
hobbes dice che in questa prospettiva l'uomo è homo hominis lupus -> se
c'è scontro uno dei due perde e dunque l'uomo fa la scoperta (sempre
tutto ipotetico e logico, non storicamente dato) di avere un istinto di
sopravvivenza che lo fa vivere e lo porta a scoprire la prima legge di
natura -> autoconservazione (idea istintuale e razionale) agire in linea
con la conservazione. si verifica quindi la sospensione del ius in omnia a
favore della sopravvivenza, della ragione calcolante che calcola costi
e benefici. la ragione mi ordina di non scatenare un conflitto per
quell'oggetto. -> ragione scopre esistenza di teoremi che sono le leggi
naturali e al contempo razionali.
LEGGI DI NATURA
1. autoconservazione
2. pacta sunt servanda (grozio) -> se no l'alternativa è il conflitto
1. patto di unione -> individui per evitare conflitti che portano alla
distruzione e generano paura per la propria sopravvivenza,
porta avanti questo patto in base al quale gli individui decidono
di smettere il loro ius in omnia e di trasferirlo ad un ente che è il
sovrano (persona fisica o un gruppo)
2. patto di sottomissione -> cedere il ius in omnia all'ente
sovrano, che è artificiale, non esiste in natura e viene definito
un dio mortale, stesse prerogative del divino ma mortale in
quanto artificiale e sottoposto alle venture del tempo. dio
mortale è il leviatano -> mostro costituito da individui ma è
qualcosa di più, immannentizzazione di un concetto divino.
hobbes tenta di tenere assieme il razionalismo e il
volontarismo che dal medioevo in avanti andavano per vie
parallele, e come li tiene assieme? o sono realtà razionali o
legate alla scienza. trova una formula in cui si tengono
assieme -> il leviatano ha il ius in omnia è ancora in uno stato
di natura quindi. può tutto, ciò non ha limiti, ha poteri su ogni
cosa, anche su ogni individuo? non è chiaro in hobbes. quando
il leviatano ordina qualcosa, c'è limite al suo comanda? non ha
limiti, non ha nemmeno partecipato al contratto, perchè il ius in
omnia non può essere in mano a molti perchè porterebbe al
conflitto. che contenuto deve avere la legge del sovrano? ad
esempio carattere della razionalità? no perchè ciò che vuole
diventa legge, senza discussione. il leviatano è l'unico che
può volere, perchè una volta spogliati dello ius in omnia
hanno perso la prerogativa del volere. possono solo
obbedire.
leviatano vuole, suddito obbedisce. e questa obbedienza è razionale
perchè se non lo faccio rompo il patto, acquisto il ius in omnia e dunque
conflitto tra me e leviatano che non posso battere. istinto di conservazione
cioè la razionalità mi dice che devo obbedire. ogni legge del leviatano è un
elemento che va osservato e obbedito in ragione della raionalità perchè
l'alternativa all'obbedienza è contraria alla sopravvivenza mia -> paura
muove il contratto, fa scoprire le leggi di natura.
-> unione di volontarismo e razionalità.
fornisce alle corti di europa un testo con spiegazioni razionali pone in chi lo
legge un riconoscimento di avere diritto su tutto.
che garanzia ha il singolo nei confronti del leviatano? secondo bobbio il
suddito ha garantita la vita. per oppoker -> contratto a favore di terzi, il
leviatano non ha preso parte. non hanno garanzia. (2.05 h)
hobbes probabilmente fonda ipotesi logica in cui da un lato il leviatano ha il
potere ma è meglio se governa meglio + ipotesi solo logica per cui
determina il fatto che mettere a morte un suddito senza motivo, è illogico
che il sovrano metta a morte l'individuo.
il leviatano è talmente sciolto dal patto che non è nemmeno obbligato alle
proprie stautizioni, nel corso di tempo può averne di differene, quello che
muta è l'atteggiamento dei sudditi. il passaggio del tempo può fungere da
garanzia, e lo è sempre stato al di là di hobbes.
il leviatano è una creatura creata dagli individui. vero motore della
prospettiva hobbsiana.
registrazione 2.16 h
ogni statuizione del leviatano è diritto positum e contravvenire a
questo diritto è contrevvenire al patto sociale e contravvenire ad un
volere decisivo del sovrano
27/03/2017
DIMENSIONE SOCIALE IN HOBBES -> è un accidens, è resa possibile
dall'educazione non dalla natura. la socializzazione è una sorta di onere.
l'idea di Hobbes -> previa risoluzione dei conflitti, come evito che i
componenti di una società non confliggano? spiegazione razionale sullo
spoglimento dello stato di natura.
nello stato di natura di Hobbes -> bellum omnium contra omnes ->
perenne guerra (non edenico come altri giusnaturalisti) -> lì nulla era
giusto o ingiusto perché non c'era autorità comunque, quindi legge, quindi
giustizia. sono parole prive di significato. in guerra valgono solo la forza e
la frode. non ci sono diritti soggettivi innati, ma solo la facoltà di fare quello
che si vuole.
non confondere leggi di natura con stato di natura -> due cose
completamente diverse. nel pericolo per la propria conservazione si
sospende il ius in omnia -> autoconservazione e comincia a pensare e a
calcolare. nello stato di natura no norme di condotta. unica cosa che
spinge l'uomo è ritorno di un tornaconto ed è cosa necessaria.
la ragione è al servizio della natura individualistica dell'uomo. la prima
legge naturale può essere letta anche come cercare la pace -> assenza di
rischio per la propria sopravvivenza. -> la guerra è dannosa per il singolo -
> PROSPETTIVA INDIVIDUALISTICA. individuo è il punto da cui si
parte per idea di stato, socialità... dalla prima legge naturale egli
conta di dedurre tutte le altre (circa una ventina) -> riassumibile nel
precetto "non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te" ->
per ragioni di autoconservazione.
nel "leviatano" le leggi naturali sono immutabili ed eterne. uguali nel
contenuto e rimangono nel tempo.
Hobbes dice che non sono delle vere e proprie leggi. -> utilizza lessico
comune ai giusnaturalisti dell'epoca, ma specifica che se la legge è solo il
comando del sovrano come può essercene una che la precede? non può
essere una vera e propria legge. le leggi naturali non sono leggi perché
manca il sovrano che le produce. sono allora dettami della ragione. le
chiamiamo leggi perché tutto sommato la volontà di un sovrano c'è -> è
dio. serve perché possiamo utilizzare il vocabolo legge. Hobbes infatti
riesce a tenere insieme volontarismo e razionalismo. -> con stato di natura
e leggi naturali la prospettiva diventa razionale. tutto quello che è detto
finora è razionale, e la matrice è la paura.
il patto sociale allora avviene tra patto di unione e sottomissione. è
artificiale completamente. nasce allora la civitas o Commonwealth. -> è
un'unica persona funzionale la cui volontà in virtù dei patti dei molti
individui fatti reciprocamente si deve ritenere la volontà degli stessi
individui. -> idea di sovranità non è astratta ma concreta, raffigurata come
persona artificiale, e viene intesa non solo come struttura a servizio del
sovrano, ma elemento cardine. persona artificiale formata da individui che
non starebbero naturalemente assieme -> si chiama stato -> è un automa
dotato di capacità. lo stato che nasce può definirsi assoluto, perché i
singoli individui si spogliano in favore del sovrano di qualsiasi loro
prerogativa che hanno naturalmente. -> assenza di limite sacrificata in
favore dello stato. lo stato stesso che fa le leggi (che sono sua volontà)
non vale per lo stato stesso (persona ficta)
moralità dello stato -> è dubbia, senza etica e senza morale -&