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Appunti Fecondazione medicalmente assistita, prof. Di Nicola Pag. 1
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Procreazione Medicalmente Assistita e il Rapporto Genitori-Figli nelle Coppie dello Stesso Sesso

La procreazione medicalmente assistita è diventata un tema di grande rilevanza, soprattutto con l'introduzione della Legge Cirinnà, che ha concesso alle coppie omosessuali il diritto alla filiazione. Tuttavia, il rapporto genitori-figli all'interno delle coppie dello stesso sesso presenta alcune sfide particolari.

Innanzitutto, solo uno dei due partner può avere una relazione biologica con il bambino, nel caso delle coppie formate da due uomini si deve ricorrere all'utero in affitto. Questo solleva importanti questioni riguardo all'inserimento delle pratiche di procreazione medicalmente assistita.

La Legge n.40 del 2006, modificata radicalmente da sentenze della Corte Costituzionale, ha aperto la possibilità per le coppie non coniugate di avere figli attraverso la procreazione medicalmente assistita. Questo significa che anche le coppie non sposate possono accedere a queste tecniche.

Un altro cambiamento significativo riguarda le coppie che sanno di poter trasmettere malattie genetiche ai loro figli. Queste coppie hanno chiesto di poter accedere alla procreazione eterologa, utilizzando gameti di donatori esterni per evitare la trasmissione di tali malattie.

È importante considerare anche le coppie che presentano un'alta probabilità di trasmettere malattie genetiche ai loro figli. Queste coppie hanno richiesto di poter accedere alla procreazione medicalmente assistita per garantire la salute dei loro futuri bambini.

malattie rivendicano diritto di far fare la diagnosi pre-impianto e poi sulla base dell'esito del test decidere se procedere o meno all'innesto dell'embrione. Infine il fatto che dovessero essere inseriti in contemporanea i 3 embrioni che però era qualcosa di problematico: la riuscita era il 30% e in ogni caso era altamente possibile un parto gemellare. È il medico assieme alla donna a decidere se e quando innescare uno o più embrioni sulla base delle condizioni cliniche della donna, di solito viene fatto un impianto unico.

Ad oggi possono accedere all'omologa e all'eterologa coppie con difficoltà e viene resa possibile la diagnosi pre-impianto. Non è possibile soprattutto per una coppia gay in Italia ricorrere all'utero in affitto ma anche in quasi tutti gli altri Paesi europei. È possibile in Spagna e Portogallo, ad esempio, ma vi sono limiti.

La legge Cirinnà ha sollevato il problema di come captare e

Rapportarsi ai bambini figli di queste coppie, soprattutto quando la coppia ha programmato figli (tipo due donne vogliono figli e quindi una delle due ricorre alla procreazione eterologa: che ruolo dare alla compagna rispetto al bambino?). In tutta Europa si sta cercando di arrivare ad un DIRITTO DI FAMIGLIA. Se per esempio una coppia adotta in Inghilterra, in Italia bisogna trascrivere che quelle due persone sono sposate (non unione civile!) e che il figlio è figlio di entrambi! In Italia questo viene regolamentato dalla giurisprudenza: sono i giudici a decidere come comportarsi. Gli embrioni eccedenti comunque vengono conservati. - Eccessi di individualismo? Scegliere tutto. - La mercificazione dei gameti e del corpo femminile? Parliamo sempre di donatori ma in realtà si viene pagati. - La razionalità economica applicata alla procreazione? Con i soldi è possibile accedere a queste tecniche quindi i figli hanno un costo e chi ha più soldi può avere figli.

migliori?

I figli hanno un costo?

Il superamento dell'imponderabile connesso alla procreazione? Ne parla Habermas: non si era mai riusciti ad entrare al momento della fecondazione prima.

Il tema ha aperto un grandissimo dibattito sui DILEMMI ETICI. Si tratta di affrontare il problema del rapporto tra TECNICHE, TECNOLOGIE e la NATURA UMANA.

La tecnica viene dal greco tecné e significa arte nel senso di perizia, saper fare, sapere operare, è l'insieme delle norme applicate e seguite in un'attività sia intellettuale che manuale. Es: tecnica respiratoria, tecnica del tiro con l'arco ecc. Tali norme possono essere trasmesso dalla tradizione (es. lavoro artigianale) o applicando conoscenze scientifiche specializzate ed innovative quando si verifica il passaggio dalla manifattura alla produzione industriale.

TECNOLOGIE termine che si applica ai manufatti creati per trasferire, tramite l'applicazione delle conoscenze scientifiche, funzioni umane agli oggetti.

Come sostiene Antiseri, "la tecnica non è la figlia stupida della scienza, la ricerca trova nella tecnica strumenti di controllo delle teorie prodotte... Il tecnico è colui che sa e spesso sa anche come. Ma è lo scienziato che sa perché" (Il 27 febbraio 2009, p.19).

Riformista, la scienza è strettamente legata alla tecnica e alla tecnologia dal momento che le conoscenze scientifiche sono prese in prestito dalla scienza applicata per la progettazione e realizzazione di manufatti, oggetti, strumenti, opere ed infrastrutture; viceversa la tecnica offre alla scienza strumenti di indagine scientifica (strumenti di misurazione e osservazione) sempre più avanzati, che consentono l'evoluzione delle conoscenze scientifiche (es. telescopio, microscopio, raggi X...). Quindi scienza e tecnica sono fattori indissolubili di parte del progresso della società noto come progresso tecnico e scientifico, favorito a sua volta dai processi di

ricerca scientifica e tecnologica.

3 autori per motivi diversi che sono fortemente critici nei confronti di alcune tecniche di procreazione medicalmente assistita.

  1. Hans Jonas, Tecnica, medicina ed etica

    Poiché la tecnica è entrata a far parte di quasi tutto ciò che riguarda l'uomo - vivere e morire, pensare, sentire, agire e patire, ambiente e cose, desideri e destino, presente e futuro - in breve poiché è divenuta un problema centrale e pressante per l'intera esistenza dell'uomo sulla terra, essa concerne anche la filosofia e deve esistere perciò una sorta di filosofia della tecnologia... A tale fine è necessario accertarsi dapprima in via descrittiva del fenomeno stesso e ricavarne analiticamente i singoli aspetti filosoficamente rilevanti, con i quali si può proseguire nell'opera di interpretazione del tutto.

    Distinzione tra: forma e materia. La dinamica formale della tecnologia intesa come una

ininterrotta impresa collettiva che progredisce secondo proprie "leggi di movimento". Il contenuto sostanziale delle tecnologie, costituito dalle cose che mette a servizio dell'uomo che ci prospetta, dalle possibilità e dalle forze che ci conferisce, dai nuovi obiettivi che ci prospetta o impone, e dalle mutate modalità dell'agire e del comportamento umani. Tra queste ci rientra la tecnica della procreazione medicalmente assistita perché permette di scegliere alcune caratteristiche del figlio. Nel passato, sia nella routine che nell'apparato di strumento le arti apparivano adeguate ai loro scopi e rimanevano stabili nel tempo. Le innovazioni tecniche erano molto lente. Per la tecnica moderna vale l'esatto contrario di tale quadro. Per quanto riguarda la tecnica moderna infatti, dice lui, ogni nuovo passo in una qualsiasi direzione di un qualsiasi campo tecnico non mira a raggiungere un punto di equilibrio e di"saturazione" nell'adattamento dei mezzi a scopi precostituiti, bensì - al contrario - in caso di successo diventa' occasione di ulteriori passi in altre direzioni. Ogni invenzione tecnica è certa di diffondersi velocemente nell'ecumene tecnologico, proprio come accade per le scoperte scientifiche. Il rapporto tra mezzi e scopi non è univocamente lineare ma dialetticamente circolare. Scopi noti, possono essere perseguiti meglio con nuove tecnologie; nuove tecniche possono suggerire, produrre, persino imporre nuovi scopi a cui nessuno aveva prima pensato. Il "progresso" quindi non è un ornamento ideologico della moderna tecnologia e neppure una semplice opzione che essa ci offre e che noi possiamo esercitare se lo vogliamo, bensì un immanente impulso che si ripercuote a prescindere dalla nostra volontà. Progresso non è un concetto valutativo ma descrittivo. Il potenziale apocalittico della tecnica - lasua capacità di mettere in pericolo la sopravvivenza del genere umano o di danneggiare la sua incolumità genetica, di modificarla arbitrariamente o persino di distruggere le condizioni che consentono una vita superiore sulla terra - pone infine il problema metafisico, con il quale l'etica non si è mai confrontata in precedenza, e cioè se e perché debba esistere una umanità; perché dunque l'uomo debba mantenersi così come l'evoluzione l'ha portato ad essere; perché si debba rispettare la sua eredità genetica; perché addirittura debba esserci vita. La domanda non è così oziosa come sembra perché la risposta è rilevante al fine di determinare quanto possiamo lecitamente rischiare nella nostra grande scommessa tecnica e quali rischi siano del tutto inammissibili. Se esistere è un imperativo categorico per l'umanità, allora giocare in modo

suicida contale esistenza è categoricamente proibito e quelle imprese rischiose della tecnica nelle quali ciò costituisca anche solo lontanamente la posta in gioco sono da escludersi fin da principio. In nome del principio “responsabilità” noi siamo i custodi/responsabili di noi stessi e del mondo (anche quindi di tutto l’ambiente che ci circonda) —> mettersi nella prospettiva di dire che ALCUNE COSE SI POSSONO E ALTRE NON SI POSSONO FARE!

2. Jurgen Habermas, Il futuro della natura umana. I rischi di una genetica liberale

Nel 1973 si è risicati a separare e a ricambiare elementi fondamentali di un genoma. A partire da quella artificiale ricombinazione di geni, l’ingegneria genetica ha oggi accelerato sviluppi, soprattutto nella medicina della riproduzione, che avevano preso le mosse sia dai metodi della diagnosi prenatale (viene fatta quando il feto è già inserito nell’utero della madre) sia (dopo il 1978) della

Fecondazione artificiale. Il procedimento della fusione "in vitro" di ovuli e spermatozoi rende disponibili alla sperimentazione cellule staminali umane al di fuori del corpo materno. Già in passato la medicina della procreazione assistita aveva condotte e pratiche che interferivano in modo spettacolare nel nesso delle generazioni e nel rapporto prima esistente tra paternità sociale e discendenza biologica (donatori ovuli e liquido seminale, maternità per procura). Ma solo l'incontro tra la medicina riproduttiva e l'ingegneria genetica ha finalmente condotto al metodo della diagnosi preimpianto e aperto la strada alla coltivazione di organi e agli interventi di modifica terapeutica del genoma. La diagnosi preimpianto rende possibile sottoporre a test preventivo l'embrione che ha raggiunto lo stadio delle otto cellule. Una procedura utile soprattutto ai genitori che vogliono evitare il rischio di trasmettere malattie ereditarie.

studiato l'embrione in provetta, si può eventualmente decidere di non impiantarlo nella madre. A lei viene così risparmiata l'interruzione di gravidanza, normalmente intrapresa dopo una diagnosi prenatale. Anche la ricerca scientifica ha beneficiato di questa tecnologia, consentendo lo studio dell'embrione in fase precoce di sviluppo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
4 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fedlou di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia dei sistemi simbolici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Di Nicola Paola.