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PROPOLI VERDE:
La propoli verde è una tipologia di propoli tipica dei paesi tropicali, che deriva dalla resina presa dagli apicidelle Baccharis dracunculofia che è una pianta tipica del Brasile. Questa propoli si è visto che contiene una grande gamma di componenti chimiche, dal quale ne deriva il fatto che sembra essere più attiva della nostra. Presenta attività numerose, tra le quali può fungere da anti-infiammatorio, anti-ulcera, astringente o da spasmolitica. Qui, metaboliti traccianti che sono caratteristici sono derivanti dell'Acido cinnamico, derivante della α-β-insaturo, cannella. È formato da un anello aromatico questo è il composto a cui si deve l'attività altamente reattiva di questo legame. La propoli verde, ha un'alta attività, su diversi batteri tra cui lo Streptococco mutans e l'Escherichia coli, viene anche usato contro le carie dentali, e può anche fungere da
antibatterico e da anestetico
PROPOLI ROSSA:
- È un tipo di propoli, sempre di origine Brasiliana; che ha un’elevata potenzialità antibatterica e un minorerischio allergico rispetto alle comuni propoli europee. La propoli rossa è anche lei un residuo dell’Acidocinnamico e per questo motivo esiste una logica biosintetica tra questa propoli e quella verde.
- La composizione di questa propoli è del tutto diversa perché è formata da pterocarpani e compostidi benzofenoni isoprenilati, che donano a questa propoli una capacità antibatterica.
PROPOLI CINESE:
- La propoli cinese, insieme a quella delle zone europee, è quella che contiene più allergeni in assolutoderivanti dal pioppo che possono creare problematiche a quella fascia di persone che soffrono dimanifestazioni allergiche.
PROPOLI ITALIANA:
- La propoli italiana, presenta nella sua componente quella con maggior importanza è data dai flavonoidi, chesono
composti chimici che hanno molteplici attività. La propoli italiana, nella sua composizione non presenta l'acqua, ma presenta cera e polifenoli oltre che oli, e anche un 30% di cera. Nella sua composizione sono inoltre presenti gli Acidi organici, i fenolici, le aldeidi aromatiche, oltre che flavonoidi, vanillina, polisaccaridi, AA, vitamine e sali minerali.
Di conseguenza, possiamo arrivare alla conclusione che la propoli è una vera e propria miscela terapeutica!
In gravidanza, non è ben chiaro se è corretto consigliarla come prodotto. Nel 2002, si diceva che la propoli era consigliata nelle donne in gravidanza e, durante il periodo di allattamento era meglio utilizzarla solamente se era una miscela senza alcool né solventi.
Valutando il complesso, però, si è capito che un danno eventuale, non poteva avvenire dalle gocce di etanolo presenti nella propoli, anche perché in un bicchiere di vino è presente una concentrazione
La propoli è un prodotto derivante dalle api, che ha un colore che varia dal giallo scuro al nero. La consistenza, anche lei, varia in base alla temperatura; ad esempio se ci troviamo a 15°C è dura e dietanolo maggiore. È tuttora viva l'idea che i bioflavonoidi, presenti nella propoli, contribuiscono all'aumento del rischio di insorgenze di leucemie infantili acute in seguito all'assunzione di propoli dalla madre in gravidanza. Quindi, è meglio evitare l'uso.
Per quanto riguarda l'utilizzo di propoli acquosa, ossia una propoli che sappiamo che ha effetti ridotti se non nulli sul paziente, non ha senso consigliarla. Di conseguenza, è sconsigliato utilizzare propoli nelle donne in gravidanza nel periodo di organogenesi, ma anche dopo. Invece, nel periodo di allattamento, può essere consigliata ma c'è da valutare i casi; ad oggi, non esiste un vero e proprio studio.
CARATTERISTICHE DELLA PROPOLI:
- La propoli è un prodotto derivante dalle api, che ha un colore che varia dal giallo scuro al nero.
- La consistenza, anche lei, varia in base alla temperatura; ad esempio se ci troviamo a 15°C è dura.
Perché come abbiamo visto, si tratta in generale, di una sola componente da valutare. Mentre, per quanto riguarda la propoli, non può essere assolutamente così in quanto esistono diversi tipi di propoli, e andando a cambiare la composizione delle varie sostanze che la compongono rendiamo lo spettro terapeutico di una maggior difficoltà d'interpretazione.
Con i vari studi, si è optato per una valutazione dei vari componenti secondo una standardizzazione di composti chimici più presenti, valutabili con le diverse media europee. Si parla quindi, di presenza di una percentuale di Flavoni e Flavonoli di 8 +- 4 %, mentre i Flavononi e i diidroflavononi variano tra il 6 +- 2%, mentre i fenoli totali sono sul 28 +- 9%.
Di conseguenza, le sostanze presenti nella propoli hanno una deviazione molto alta, il che rende molto difficile il loro studio che varia in base alla conservazione e alla metodica e il tempo per la raccolta.
CLASSE PIÙ PRESENTE:
Sono le resine, anche in questi casi è un O-glicoside ad essere presente in quantità maggiore e svolge un'attività di aiuto per l'assorbimento. È stata valutata anche la presenza dei polifenoli; dove si è visto che i più rappresentativi sono: la Pinocembrina (Flavanoni) che è ubiquitaria e presente anche in altri fitocomplessi; l'Apigenina e la Crisina, sono dei Flavoni, che sono presenti in ogni estratto o preparazione, anche se a dosaggi diversi. Mentre tra i Flavonoli, il più presente è la Quercetina che con i suoi derivati svolge il ruolo di essere i composti più importanti di questa classe.
LA STORIA DELLA PROPOLI:
La Propoli, nella storia, è sempre stata molto usata; un primo esempio di utilizzo lo si trova sulle salme degli antichi Egizi, che andavano a usare la propoli per le sue proprietà anti-putrefattive e veniva usata anche per l'imbalsamazione dei corpi.
della storia, però, si perse la frequenza di uso della propoli, almeno fino al 1970. Poi, venne riutilizzata e ci furono, addirittura, delle pubblicazioni sulle riviste scientifiche che fecero aumentare l'interesse e si vide come l'utilizzo di propoli era tornato in voga. L'utilizzo di propoli continuò anche grazie al fatto che si vide che aveva ottime potenzialità per creare dei prodotti di dermocosmesi, oltre che produrre spray, collutori, caramelle o pastiglie e tintura madre. Nella moderna Farmacognosia, propoli viene usata come antibatterico, anti-fungineo, antivirale, e in pochi casi anche come anestetico. La capacità di resistenza da infezioni, per via della capacità di antibatterico, non può essere usato nei casi di herpes zooster, ma se si tratta di un herpes labiale si può benissimo usare una cura che prevede l'uso di tocchettature di propoli, magari anche quella alcolica; questo è un.esempio di utilizzo attuale e interessante di propoli
Può venire usata anche come pomata per le infezioni batteriche da funghi, e per la cura delle ferite e promuove la rigenerazione tissutale oltre che il trattamento di piaghe o di ulcerazioni degli arti; anche in questo caso, dipende dalle situazioni, può venire associata ad una cura con la bava di lumaca.
PROBLEMA: non esistendo una standardizzazione dei derivati della propoli, e non venendo monografata in nessuna Farmacopea, nemmeno la nostra viene, in genere, usata come antibatterico, anche se di per sé non esiste una standardizzazione dell'uso.
Il meccanismo d'azione è in grado di provocare un'autolisi cellulare, oltre all'effetto batteriostatica o battericida. La degradazione della membrana cellulare, con la rispettiva autolisi cellulare, comporta una perdita di ioni K+. Di conseguenza, la propoli è molto attiva sui molti batteri che possono essere presenti nella cellula, la
La sua azione svolta è molto importante nei confronti dei Gram + che vanno a colonizzare il tratto orofaringeo, come lo Straphylococco e lo Streptococco. Per quanto riguarda la propoli, ha un tropismo selettivo che le consente di poter avere effetti positivi nei confronti di diversi microrganismi, quali essi siano: sia contro Gram + che contro i Gram-; può venire usata anche contro funghi unicellulari, ma anche altri diversi virus o protozoi, alcuni esempi sono gli studi contro l'HIV o l'herpes virus. Tra i molti batteri sensibili alla propoli, rientrano i principali agenti eziologici delle vie respiratorie e del cavo orale; come ad esempio, gli Streptococchi meticillino-resistenti che sono difficili da combattere. L'attività della propoli contro questi microrganismi le conferisce un'attività batteriostatica a basse concentrazioni, ossia che riesce ad inibire il microrganismo; oltre che un'attività battericida.
ALTRE ATTIVITÀ TERAPEUTICHE DELLA PROPOLI:
- È in grado di inibire la sintesi proteica, con la rispettiva riduzione e blocco della sintesi del DNA.
- Permette l’inibizione della RNA-POLIMERASI con la rispettiva perdita di capacità a formare legami con il DNA.
- Ha la capacità di scompaginare la membrana citoplasmatica ed è inoltre in grado di inibire l’enzima DIIDROFOLATO REDUTTASI, che è fondamentale per il metabolismo batterico.
Ma quali sono i principali protagonisti di queste attività conferiti alla propoli?
❖I dati riportati finora hanno evidenziato che le proprietà antimicotiche della propoli concorrono a formare un fitocomplesso particolare, misto, dove i principali protagonisti sono la Pinocembrina, la Galangina e la Pinobanksina. Il derivato misto, però, porta con se anche un fitocomplesso vegetale che viene
portato dietro▪ dall'ape; questo fitocomplesso è molto importante ed è