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Benefici delle piante per il drenaggio aspecifico
Aloe❖ Equiseto❖ Betulla❖ Carciofo❖ Tarassaco❖ Molte di queste piante agiscono particolarmente contro il drenaggio aspecifico.
Aloe: viene sfruttata sia per il suo uso interno che a livello topico.
- Può essere sfruttata per la depurazione e la stimolazione del sistema immunitario.
- Viene utilizzata spesso in autunno in associazione con l'Echinacea per prevenire le infezioni dei bronchi respiratori.
- Un altro trattamento può essere l'utilizzo con Ganoderma lucidum, che stimola il sistema immunitario a livello della flora batterica intestinale.
- In genere, è consigliata una terapia con l'assunzione di 2 cucchiai di succo puro per una durata variabile intorno ai 40 giorni.
- È consigliata l'assunzione con il tè verde che presenta al suo.
internocaffeina e polifenoli che vanno a controbilanciare l'effetto lassativo generato dai tannini del theverde favorendo l'effetto simile ad un prebiotico.
Betulla alba: in particolare, di questa pianta andiamo ad utilizzare la linfa che, oltre ad essere un depurativo generale, viene utilizzata perchè ha anche un effetto importante a livello della pelle andando a migliorarla.
La betulla viene considerata una pianta versatile e, come abbia già detto, viene utilizzata come un depurativo semplice, anche se è in grado di generare un effetto secondario sull'aspetto della pelle.
Si raccoglie in primavera facendo dei fori a livello del tronco e viene inserito un piccolo raccoglitore de3ldrenaggio nei vasi di raccolta. La Linfa che viene raccolta, poi necessita di una diluizione oppure può essere utilizzata pura.
Dosaggio: è consigliata l'assunzione di circa 30 gocce di linfa per 2 volte al giorno, la durata della terapia deve essere
intorno ai 40 giorni. È consigliato utilizzare la linfa prima di colazione e pranzo oppure è possibile seguire una doppia ciclizzazione durante l'anno che è molto versatile come tutti gli altri depurativi esistenti. Cardo mariano: stiamo parlando di una pianta erbacea, che viene utilizzata principalmente come protettivo tonico epatico a livello dei problemi digestivi e contro tutte le malattie che generano un effetto depurativo del fegato. Viene generalmente utilizzato come infuso, ma in genere è preferito il consumo di capsule per un massimo di 3 volte al giorno. Con il Cardo mariano andiamo a sfruttare le sue attività antiossidanti e epatotossiche in modo da eliminare i radicali liberi e generare anche un effetto detossificante a livello del fegato. Ha anche una blanda azione lassativa che è una capacità che è meglio non sfruttare nei pazienti con ostruzioni biliari. Carciofo: il principio che viene sfruttato, in genere, derivadovrebbe essere assunto con moderazione e non in grandi quantità.viene sfruttato per la sua capacità di aumentare la produzione della bile e del succo epatico. Non bisogna consigliare l'uso di Carciofo nei pazienti che soffrono o hanno sofferto di problemi di ulcera gastrica, oltre che i pazienti con problemi alla pompa protonica; in quanto in questi soggetti potrebbero generare molti problemi a livello epatico. Bisogna fare attenzione anche a consigliare l'utilizzo di questo fitocomplesso ai pazienti che hanno dei problemi a livello biliare; inoltre a questi è anche consigliato la limitazione dell'assunzione di cibi ricchi di sale. In quanto, non esistono degli studi validi che confermano o negano che ci siano effetti positivi sulla donna in periodo di gravidanza, né in fase di allattamento, allora anche in questi casi non è consigliata la consumazione del Carciofo né di sottoprodotti derivati da questo. È molto importante sapere che il Carciofo non è un fitocomplesso che provoca.interazioni con altri farmaci. Per quanto riguarda i soggetti che stanno seguendo una terapia a base di anticoagulanti e antiaggreganti, è meglio evitare il consumo di questo prodotto; per tutti gli altri casi, invece, sulla carta non dovrebbero generarsi delle interazioni problematiche. Taraxacum officinale Weber: in questo caso, vengono utilizzate le parti aeree e le foglie per la produzione della droga. È semplicemente nota come "insalata matta" e viene utilizzata per la sua funzione depurativa. La droga, inoltre, può anche essere ricavata dalla radice che nel complesso, al suo interno, contiene terpeni, sesquiterpeni e inulina. Oltre a queste contiene anche le pectine e delle sostanze amare per cui è molto famoso. Inulina: si tratta di un carboidrato complesso, che una volta assunto arriva direttamente a livello dell'intestino, viene digerito dai batteri e agisce da probiotico. Il Taraxacum viene considerato come una delle piante.Ancillari e NON viene considerata come una pianta principale. In genere, viene consigliata in associazione con il Cardo mariano;
Invece, NON è consigliata l'associazione al Carciofo perché andrebbe ad aumentare la secrezione di acido e, di conseguenza, potrebbe aumentare le problematiche che già di per sé possono essere lesive.
Un'altra ottima idea è data dall'associazione con la Betulla con effetto depurativo, perché nelle donne è rimasto ancora di buon uso il Tarassaco per questo motivo.
Ci sarebbe da precisare, però, che la diuresi aumenta semplicemente per l'idratazione che aumentando fasi che si generi un maggior effetto depurativo.
Nel Tarassaco, inoltre, possiamo trovare anche presenti dei lattoni sesquiterpenici, che vengono sfruttati nel caso volessimo sfruttare un processo depurativo.
Anche qui, come per il Carciofo è SCONSIGLIATO l'utilizzo in soggetti che presentano delle
problematiche biliari perché non funziona.
IL DRENAGGIO SPECIFICO:
Il Drenaggio Specifico, a sua volta, viene diviso in altre diverse categorie che si suddividono in base allalocalizzazione dell'effetto:
DRENAGGIO RENALE: che viene molto utilizzato negli sportivi, per la detossificazione a livello renale per il sovraccarico di metaboliti derivati dalle diete iperproteiche.
Tè di Giava: è fondamentale per la diuresi e può anche essere sfruttata perché è in grado di generare un contenimento del risparmio del K in modo da evitare che il paziente vada incontro a ipotensione o ad ipopotassiemia. Il suo utilizzo è molto importante anche per contrastare la ritenzione idrica e la cellulite. Al suo interno NON sono presenti Alcaloidi psicostimolanti, ma può essere utilizzato anche per le perdite di peso oltre che per il trattamento di eczemi o per dei trattamenti interni, come nel caso di dolori articolari o insufficienza renale.
Dose:
di norma, viene consigliato l'utilizzo di questo prodotto come un infuso dove vengono inseriti 2 cucchiai per 0,5L di acqua bollente, viene lasciato il tutto in infusione per 10 minuti e poi consumato. Oppure possono venir consumati 15 mL di estratto fluido in un L di acqua da bere durante la giornata. In questo caso, oltre alla preparazione liquida da bere è sempre consigliata una corretta idratazione durante l'arco della giornata. In questo caso, non esiste un timing ideale per il consumo, ma può essere modulato in modo diverso durante la giornata come si preferisce. DRENAGGIO CONNETTIVALE: Centella asiatica: questo è un tipico esempio di farmaco a totale componente vegetale; stiamo parlando del Centellase che è un farmaco in fascia C che è a base di estratto di centella asiatica. Essendo un prodotto venotopico, viene soprattutto usato per la prevenzione dell'insufficienza venosa profonda oppure nel trattamento dellacellulite. Un altro utilizzo importante può essere quello del trattamento delle emorroidi, anche se va a stimolare l'iperproduzione interna e non presenta al suo interno le cumarine che ci servirebbero. Quindi, in questo caso, gli viene preferito l'ippocastano. Viene utilizzato anche per contrastare la cellulite e le fragilità capillari, oltre che gli eczemi, le smagliature e le ustioni o le cicatrici generate dalle aderenze. Come ben sappiamo, però, uno dei prodotti più utilizzati nelle ustioni è Helix o l'Aloe che entrambi funzionano molto bene.
DRENAGGIO VENOSO:
Ippocastano: che principalmente formato dal complesso delle saponine, ma al suo interno sono presenti anche le cumarine. L'Escina, è molto importante, in quanto si tratta di una miscela di saponine venotopiche; inoltre al suo interno troviamo anche la Scopolamina e l'Ouabaina che sono delle importanti cumarine connettivanti. In questo caso, viene utilizzata
Molto la tintura madre, che è ottenuta mediante la macerazione in alcool delle foglie con un rapporto droga solvente pari a 1:10.
Dose: viene consigliato l'utilizzo di 30 gocce per 3 volte al giorno oppure può essere consigliato l'utilizzo del macerato glicerico che viene ottenuto per macerazione della droga in una miscela di alcool e glicerolo.
Delle ottime associazione di Ippocastano, per le detossificazioni epatiche possono essere con la Centella, con il Carciofo o con la Betulla.
Per l'inizio della terapia, in genere, viene consigliato partire dalla metà del dosaggio consigliato e, quindi, si inizia la terapia con 15 gocce per 3 volte al giorno oppure si può iniziare subito con 30 gocce però per 2 volte al giorno.
Questo accorgimento va tenuto nei riguardi di tutti i farmaci, specie se parliamo di un fitocomplesso che può generare un adattamento rapido del soggetto al complesso.
DRENAGGIO LINFATICO:
Meliloto: dal
Melilotus officinalis vengono ricavate le sommità fiorite per il ricavo della droga.