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MODELLO GROSSMAN-HART

Gli autori ci mostrano che, in seguito a un cambiamento dell'ambiente in cui l'impresa contratti opera, i che regolano il comportamento tra azionisti e manager risulteranno cambiamenti ambientali superati, cioè non sono più validi. I sono un'ottima ragione per il management per modi care il proprio comportamento e a volte anche di appropriarsi del valore dell'impresa. Un simile atteggiamento può venire controllato dall'esercizio dei take-ruolo di controllo overs, che possono esercitare un e di conseguenza aumentare il livello di e cienza nel comportamento aziendale e incentivare la redazione di nuovi contratti, nuovi accordi, sempre più coerenti con il cambiato contesto.

Grossman e Hart enfatizzano il che deriva dalla rinegoziazione continua dei contratti e di conseguenza dall'in uenza che questa possibilità esercita sul management, che sarà più cauto nel

di potere e prestigio all'interno dell'impresa. Pertanto, il controllo da parte di take-overs può essere vantaggioso perché induce il manager a prendere decisioni che massimizzano il profitto dell'impresa e a evitare comportamenti che possano danneggiarne il valore. Questo è particolarmente importante in contesti di cambiamento ambientale, come la pandemia o l'ingresso di nuovi concorrenti nel mercato, in cui il manager potrebbe essere tentato di agire come un free-rider. Inoltre, il controllo da parte di take-overs può portare alla rinegoziazione dei contratti che disciplinano i rapporti tra proprietà e controllo, consentendo ai manager di migliorare il proprio potere e prestigio a spese dell'impresa.

dirigenziale—> l’evidenza empirica ci dimostra, però, che manager che hanno svolto un cattivolavoro possono anche essere liquidati in maniera sostanziosa: questo può derivare dacontratti, che forse lo prevedono, o dal prestigio che ha guadagnato il manager durante lasua carriera o da asimmetrie informative (magari la nuova proprietà non conosce il livellodi responsabilità di un singolo manager e potrebbe non punirlo abbastanza).

[Il take-over è un potenziale acquirente, non qualcuno che ha già acquistato —> ruolodella minaccia nella teoria dei giochi.] da soggetti interni all’impresa

L’acquisizione può avvenire anche che sono —>management buy-out, che può estendersi no a diventare workers buy-out:

  • management buy-out: il management acquisisce la proprietà dell’impresa;
  • workers buy-out: estensione del primo caso, ovvero un’operazione che estende aclassi più.

Le acquisizioni possono coinvolgere diversi soggetti, come il management o i lavoratori di livello intermedio o medio-basso, che investono nell'acquisto di azioni della società. Questo può avvenire per evitare che la proprietà dell'impresa cada in mani straniere o che si verifichino scalate che riducano il valore dell'impresa. Inoltre, possono essere coinvolti investitori, istituzionali e enti finanziatori come le banche che garantiscono il debito stipulato.

Tuttavia, l'acquisizione non è priva di costi. Ci sono problemi associati a questa pratica e effetti perversi e indiretti che derivano dalla perdita di controllo dell'impresa.

valore e sia soggetta ad acquisizione da parte di soggetti esterni.

- free-riding: comportamento il base al quale, quando non è possibile esercitare sempre il controllo, alcuni soggetti possono adottare comportamenti non coerenti oppure godere di beni senza essere disposti a pagare i costi per un determinato servizio —> secondo Grossam e Hart il free-riding può essere un potenziale incentivo: in caso di possibile scalata un azionista potrebbe non volere cedere le proprie azioni cercando di beneficiare di un aumento di prezzo delle azioni stesse che potrebbe essere indotto dal passaggio di proprietà; al tempo stesso, il predatore (take-over) potrebbe ottenere un profitto solo se riesce ad acquistare a un prezzo più basso di quel che varrà l'azienda quando sarà nelle sue mani.

- potenziali acquirenti: da un lato abbiamo che vogliono acquistare a un prezzo più basso e dall'altro abbiamo azionisti che non vogliono vendere le loro azioni.

proprie azioni perché sanno che una volta che l'impresa verrà acquistata varranno di più -> due soggetti con obiettivi contrapposti • possibile soluzione è l'annacquamento del capitale, (diluition) che rappresenta il fattore di incentivo: si tratta della possibilità che il nuovo azionista di controllo possa vendere parte delle attività di impresa a un'altra impresa, che magari controlla lui stesso, a svantaggio degli azionisti di minoranza, emettendo lui stesso altre azioni -> la diluition aumenta i ricavi del predatore ma anche la probabilità di successo dell'ascalata, quindi l'acquisitore compra delle azioni e le vende immediatamente a un'altra impresa di suo controllo, a condizioni svantaggiose per gli azionisti di minoranza, rallentando quindi la fase di aumento del valore delle imprese che danneggia gli azionisti che non vogliono vendere- la resistenza del management -> i managerpossono opporsi alla scalata facendo ricorso alle autorità di controllo di concorrenza e anti-trust o facendo azioni di disturbo varie, cercando di colludere con il predatore e comprare le sue azioni, ostacolando il processo di scalata se questo è per loro non interessante, visto che per il manager rappresenta una minaccia. La minaccia della scalata, quindi, è una forma di controllo che esiste ma non è priva di effetti perversi in termini di incentivi. Invece di indurre il management a modificare il suo comportamento, questa minaccia può portarlo a cercare di perseguire dei profitti di breve periodo a scapito dei risultati di lungo periodo per l'azienda. Il manager potrebbe avere un atteggiamento a sua volta predatorio nei confronti dell'impresa, danneggiandola, poiché perseguire obiettivi di breve periodo può non essere l'obiettivo che l'azienda si è prefissata.ssata di ottenere. Questo comportamento può non venire mai controllato, da un lato perché i mercati azionari non sono in grado di valutare i profitti futuri, dall'altro perché molto spesso i manager possono incentivare i risultati di breve senza che l'azionariato se ne accorga -> questi sono comportamenti che impattano negativamente sulla salute dell'impresa. MODELLO DELL'OTTIMIZZAZIONE E DEL LIVELLO DI SODDISFAZIONE In base all'approccio che veniva proposto da Herbert-Simon (teorico dell'organizzazione, 1965 libro fondante nella teoria dell'organizzazione), l'impresa neoclassica si muove in un contesto di informazione imperfetta. Qualora esistesse un contesto effettivo di perfetta informazione, l'impresa non avrebbe bisogno di nessun tipo di organizzazione, ma nel momento in cui l'informazione viene meno è necessaria un'organizzazione per l'impresa.contesto di incertezza e la velocità con cui le informazioni si trasformano non può prescindere da un fattore organizzativo. L'impresa non è un'entità individuale ma un complesso di individui e centri di potere che interagiscono tra di loro e insieme, giungono a compromessi. Di conseguenza solo uno studio del modo in cui i soggetti interagiscono tra di loro ed evolvono i comportamenti non solo individuali ma di gruppo ci permette di arrivare a capire come un'impresa si comporta: - l'azienda è un sistema di individui e regole e ruoli che interagiscono tra di loro all'interno di una rete organizzativa; - l'impresa è un organismo in cui convivono centri di potere con obiettivi diversi dove è necessario esercitare coordinamento per raggiungere un obiettivo comune. Partendo dalla teoria del controllo e dei sistemi complessi deriva il concetto della omeostasi = capacità di un organismo di conservare la

La propria struttura a prescindere dell'impresa è un organismo omeostatico, dalle variazioni e dalle sollecitazioni ambientali, che assume forme adeguate a generare processi di autoregolazione strettamente legati alle proprie strutture interne, che sono capaci di reagire a mutamenti esterni al fine di stabilire il proprio equilibrio.

L'impresa è in grado di adattarsi e di riorganizzarsi in funzione del cambiamento e in base a questo deriva il fatto che l'impresa, come organizzazione, ha come obiettivo non tanto la massimizzazione del profitto ma la sopravvivenza all'interno di un contesto mutevole.

Come si traduce in termini economici questo concetto di sopravvivenza? Sopravvivere vuol dire raggiungere una soluzione soddisfacente per tutti i gruppi all'interno dell'impresa, dove ovviamente il livello soddisfacente è comunque un livello di profitto soddisfacente, piuttosto che massimo. Il profitto soddisfacente deriva dal fatto che le imprese,

assoluta. Le organizzazioni di persone sono in grado di considerare tutte le opzioni esistenti e valutare tutti gli esiti differenti che possono generare. Pertanto, possono perseguire il profitto massimo come obiettivo principale. Tuttavia, Simon sostiene che questa visione è valida solo in condizioni di equilibrio stabile di lungo periodo. In queste condizioni, il comportamento massimizzante e quello soddisfacente coincidono. L'equilibrio di stato stazionario è un equilibrio di lungo periodo in cui tutti i sistemi raggiungono gli obiettivi prefissati. Secondo Simon, le imprese seguono un comportamento di razionalità limitata, in quanto sono in grado di conoscere e valutare solo un numero limitato di informazioni. Pertanto, perseguire uno stato soddisfacente è più fattibile del perseguire il profitto massimo.

proceduralecomportamento di = comportamento razionale

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Publisher
A.A. 2020-2021
42 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bergas di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria dell'impresa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Pedrini Sabrina.