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APPUNTI LISAVARIAZIONI DI PREZZO

• BENI ORDINARI: al variare del prezzo, la quantità domanda si riduce;

• BENI DI GIFFEN: all’aumentare del prezzo del bene, aumenta la quantità domandata di quel bene comportamento irrazionale, ma razionalizzabile in termini di analisi.

àCURVA PREZZO – CONSUMO: se faccio variare il prezzo del bene 1, posso trovare la serie di panieri ottimali, la cui unione di punti costituisce la curva prezzo – consumo. Queste informazione le posso utilizzare per trovare la CURVA DI DOMANDA.

Per beni ordinari, la relazione è negativa; per i beni di Giffen la relazione è positiva.

ESEMPI FUNZIONI DI DOMANDA

- BENI PERFETTI SOSTITUTI: non dobbiamo far variare il reddito, ma il prezzo.

p1 Quando p1 = p2, la quantità domandata è indefinita qualsiasi punto sul à vincolo di bilancio.

p2 Quando p1 > p2, la quantità domandata del bene 1 è zero.

x1PREFERENZE RIVELATE

APPUNTI GRUPPO

ASSIOMA FORTE

DELLE PREFERENZE RIVELATE (SARP): preferenza rivelata indiretta NUMERI INDICI: servono per confrontare due periodi (ad esempio, confrontare il livello dei prezzi lungo gli anni: inflazione) ci dicono come variano delle variabili di interesse. Preferenza rivelata: quantità moltiplicate per prezzi, che possono essere visti come pesi relativizzati prendendo il rapporto, diventano indici. Il rapporto (I) può essere interpretato come indice delle quantità consumate in un certo anno di riferimento (t) in un anno base (b). Se prendiamo come pesi delle quantità consumate i prezzi nell'anno t, cioè il nostro anno di riferimento, indice di Paasche; se prendiamo come pesi delle quantità consumate i prezzi dell'anno base, indice di Laspeyres. Possiamo applicare la preferenza rivelata a questi numeri indici per dimostrare che i numeri indicici mostrano come varia la soddisfazione dei consumatori nel tempo. INDICE DICONSUMO:

INDICE DI PAASCHE: Se è maggiore di uno si conclude che il numeratore è maggiore del denominatore. Se il consumatore è razionale, x (paniere di oggi, che comprende x2, b1, b2, e x) è preferito a x (x, x), in base alla preferenza rivelata. Quindi se l'indice di Paasche è maggiore di uno vuol dire che il consumatore è più contento oggi rispetto all'anno base che consideriamo.

Se è minore di uno numeratore minore del denominatore. Non si può concludere nulla per quanto riguarda la soddisfazione dei consumatori negli anni.

INDICE DI LASPEYRES: Se è minore di uno numeratore minore del denominatore. Si conclude che il paniere b è preferito al paniere t. Se è maggiore di uno non si può concludere nulla.

INDICE DEI PREZZI (si avvicina al concetto di indice di inflazione): misura l'andamento dei prezzi, il prezzo di un bene nell'anno di

interesse riferito all'andamento dei prezzi del bene nell'anno base. Se peso i prezzi dei beni con il consumo di quei beni, si possono costruire gli indici precedenti. La nostra preferenza rivelata si basa sulla relazione tra scelta (legata alle quantità) e possibilità.

- INDICE DI PAASCHE: sono costanti i prezzi, si cambiano i pesi (quantità) nell'anno di riferimento

- INDICE DI LASPEYRES: sono costanti i prezzi, si cambiano i pesi (quantità) nell'anno base

INDICE VARIAZIONE SPESA: ci serve per confrontarlo con gli indici dei prezzi

Se l'indice dei prezzi di Paasche è maggiore dell'indice variazione spesa (M), allora la soddisfazione del consumatore è maggiore in b.

Se l'indice dei prezzi di Laspeyres è minore di M, allora la soddisfazione del consumatore è maggiore in t.

EQUAZIONE DI SLUTSKY (quali sono gli effetti sulla scelta del consumatore della variazione dei prezzi?)

Per beni ordinari,

l'aumento del prezzo porta a una diminuzione della quantità; per beni di Giffen, l'aumento del prezzo porta a un aumento della quantità.

Slutsky era un economista sovietico che per primo, studiando problemi di scelta e domanda, ha scomposto la variazione di prezzo di un bene in due componenti, chiamate effetto di reddito ed effetto di sostituzione. Sono legate al vincolo di bilancio del consumatore ruota e cambia la sua inclinazione (legata alla capacità del consumatore di sostituire un bene con un altro), quindi è legata all'effetto della sostituzione + varia in estensione, quindi cambia il potere d'acquisto del consumatore (reddito).

Variazione del reddito del consumatore per permettergli, ai nuovi prezzi, di comprare il paniere = cambiamento del potere d'acquisto del consumatore la scelta così dipende solo dalla variazione dei prezzi (nuovi prezzi = inclinazione rossa).

La retta verde è la costruzione di

un nuovo vincolo di bilancio, con inclinazione uguale allaprecedente (retta rossa) ma che passa per la scelta iniziale del consumatore. L'equazione del sovietico mette insieme l'effetto di sostituzione e l'effetto di reddito.

EFFETTO DI SOSTITUZIONE: variazione della domanda compensata (variazione del prezzo, ma si favariare anche il reddito per mantenere costante il potere d'acquisto) se p1 varia con continuità e anche m, allora x1 diventa la nuova scelta ottimale. Il fatto di volere mantenere costante il potere d'acquisto è un'idea principalmente di Slutsky, successivamente si vorrà mantenere costanti altri elementi.

EFFETTO DI REDDITO: la variazione di domanda del bene 1 è la differenza tra la quantità domandata del bene 1 ai nuovi prezzi e al reddito iniziale e la quantità domandata del bene 1 ai nuovi prezzi e al reddito compensato. Cambia il reddito, a prezzi costanti ma l'effetto di reddito haun

segno che dipende dal fatto che i beni siano normali (segno positivo) o inferiori (segno negativo). Quando i due effetti sono entrambi negativi, l'effetto totale è sicuramente negativo. Se invece l'effetto di reddito è positivo mentre quello di sostituzione è sempre negativo, allora l'effetto totale può essere positivo.

VARIAZIONE COMPLESSIVA DOMANDA: l'effetto sostituzione ha segno negativo, l'effetto di reddito lo può avere positivo o negativo (in base al tipo di beni).

SAGGI DI VARIAZIONE: conviene usare Slutsky per chiederci qual è la variazione della quantità domandata relativa alla variazione del prezzo. La compensazione di Slutsky prevede di compensare il consumatore aumentando il reddito per portarlo all'acquisto iniziale (se aumenta il prezzo). Se diminuisce il prezzo del bene 1, a reddito costante, il vincolo di bilancio diventa più inclinato Slutsky ci dice di compensare il reddito del

consumatore per mantenere invariato il potere d'acquisto. La DOMANDA DI SLUTSKY è la quantità domandata del bene 1 al variare del prezzo del bene 1, ma compensando il reddito del consumatore per permettergli comunque l'acquisto iniziale. LEGGE DELLA DOMANDA: conseguenza di Slutsky; se la quantità domanda di un bene aumenta all'aumentare del reddito (quindi siamo nel caso di beni normali) la quantità domandata di quel bene deve diminuire all'aumentare del prezzo per beni normali la funzione di domanda è inclinata negativamente. Per i beni inferiori questa cosa non è necessariamente vera. - Beni perfetti complementi non possono essere sostituiti tra di loro, quindi effetto di sostituzione pari a zero - Beni perfetti sostituti: effetto di reddito pari a zero. Dobbiamo considerare una variazione del prezzo tale per cui se inizialmente si acquista il bene 1, al seguito della variazione dei prezzi, alla fine siacquista il bene 2.

ACQUISTARE E VENDERE

Come cambia il problema di scelta del consumatore quando si abbandona l'ipotesi che il reddito sia costante?

DOTAZIONE INIZIALE: ipotizziamo che il consumatore nasca con una dotazione iniziale (= vettore di quantità di beni con il quale il consumatore nasce.

DOMANDA LORDA di un bene: quantità di un bene che il consumatore vuole consumare.

DOMANDA NETTA di un bene: differenza tra quanto voglio consumare di un bene e la dotazione che ho del bene stesso.

VINCOLO DI BILANCIO nel caso di dotazioni iniziali (e non di reddito iniziale, come abbiamo sempre previsto fino ad ora) supponiamo che il consumatore sia piccolo rispetto al mercato (= qualsiasi cosa decida di fare, considera i prezzi dei beni come un dato mercato concorrenziale). La quantità di beni che posso acquistare (in termini di valore) è uguale alle quantità di beni che possono vendere (in termini di valori).

La somma dei valori delle domande nette

è uguale a zero, per la definizione di vincolo di bilancio. Se una domanda netta è positiva per prezzi positivi, l’altra domanda netta deve essere negativa. Se il consumatore vuole consumare una quantità maggiore di un bene rispetto a quello iniziale, deve cedere parte dell’altro bene. Quanto deve acquistare o cedere dipende dai prezzi dei relativi beni. Qualsiasi siano i prezzi p1, p2, il consumatore può sempre consumare la dotazione iniziale, che è quindi sempre sulla retta di bilancio. Il rapporto dei prezzi dei beni, con segno negativo, costituisce l’inclinazione del vincolo di bilancio. Il consumo lordo corrisponde al punto di tangenza tra il vincolo di bilancio e la scelta del consumatore (retta nera e curva rossa). VARIAZIONE DI DOTAZIONE: supponiamo che la dotazione iniziale aumenti. I prezzi, per ipotesi, non cambiano, il vincolo di bilancio si sposta in una maniera equivalente a un aumento del reddito. Questo vale anche.quando aumenta solo una quantità di un bene della dotazione le dotazioni sono quantità di beni che ha a disposizione il consumatore, se questi variano il prezzo non cambia, proprio perché presupponiamo di essere in un mercato concorrenziale. VARIAZIONE DI PREZZO: quando cambiamo i prezzi, cambiamo il valore della dotazione iniziale. CURVA PREZZO – CONSUMO: nel caso di dotazione data, esiste un particolare rapporto dei prezzi tale per cui il vincolo di bilancio è tangente alla curva nel punto della dotazione. Se aumenta il prezzo del bene 1, il vincolo di bilancio diventa più inclinato (non cambia la dotazione iniziale). OFFERTA DI LAVORO: immaginiamo che il consumatore voglia consumare un paniere di beni composito C (consumo del consumatore) con prezzo p spesa totale: pC (valore del consumo del consumatore). Egl
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
26 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bergas di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Bacchiega Emanuele.