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HEINE HARTMANN

Aggiunge e in un certo senso estremizza alcuni concetti di Anna Freud soprattutto per quanto riguarda i conflitti e i meccanismi di difesa:

  1. Definisce una sfera dell'io libera da conflitti, che si sviluppa cioè senza di essi nella relazione armoniosa con le altre istanze e con l'ambiente esterno
  2. Parla di IO ADATTIVO collegando questo aggettivo all'uso stesso dei meccanismi di difesa che guidano l'io e rendono più semplice il processo di adattamento. Secondo Hartmann l'Io si evolve secondo: ereditarietà, influenza personale ed influenza della realtà. La possibilità di influire sullo sviluppo adattivo individuale è bassa, ma non il contrario infatti la modifica della capacità adattiva si esprime attraverso 3 modalità: autoplastica, alloplastica e la ricerca di un nuovo ambiente più favorevole.
  3. Hartmann afferma una certa autonomia dell'Istanza egoica che è in grado di

Attingere ad un'energia psichica tutta sua nata dalla neutralizzazione delle pulsioni libidiche o aggressive.

RENE' SPITZ- Si occupa di psicologia infantile e, in particolare, di quella che chiama SINDROME DA OSPEDALIZZAZIONE (osserva i bambini in orfanotrofio separati da più di tre mesi da una figura materna)

Identifica una condizione che chiama DEPRESSIONE ANACLITICA per cui il bambino in mancanza di un appoggio affettivo ha un ritardo in ogni sfera cognitiva, se prolungata la condizione sfocia nel MARASMA caratterizzato da forti grida senza valenza comunicativa e dalla posizione patognomonica (faccia in giù e gamba infilata tra le sbarre della culla), Spitz osserva che se questo stato non viene risolto ci sono altissime probabilità di morte.

Si occupa inoltre dello sviluppo dell'io nei bambini in particolare nel processo di formazione di legami oggettuali, che avvengono attraverso la strutturazione di quelli che chiama ORGANIZZATORI:

SORRISO

INDIFFERENZIATO

Il sorriso viene espresso indipendentemente dalla persona a cui è rivolto poiché il bambino non ha chiara consapevolezza di una rudimentale separazione dal mondo esterno dato che il suo io è poco strutturato.

ANGOSCIA DELL'ESTRANEO

Il bambino differenzia i "oggetti preferiti" rispetto a tutti gli altri.

RICORDA: le esperienze di accudimento gratificanti aiutano il bambino a gestire le sue pulsioni (per esempio non reagire in modo troppo negativo all'assenza della madre) se le esperienze sono frustranti il bambino mette in atto una separazione tra se e l'oggetto e non riesce a costruire una relazione positiva.

NO SEMANTICO

Serie di comportamenti in contrasto con le regole dell'oggetto prediletto interiorizzate (super io rudimentale), ma con l'espressione della consapevolezza della colpa. Questo perché nonostante la formazione della relazione importante, le spinte dall'Es sono ancora molto forti.

(scontro)MARGARET MAHLER- si occupa del modo in cui il bambino cresce psicologicamente teorizzando il PROCESSO DI SEPARAZIONE INDIVIDUAZIONE (che si conclude a 2 anni ma rimane attivo tutta la vita, ogni volta cioè che l'individuo deve adattarsi ad una nuova relazione). FASE AUTISTICA NORMALE:
  1. il bambino non investe nell'oggetto esterno (la madre) poiché per lui non esistono, non è responsivo (analogo ai bambini autistici)
  2. FASE SIMBIOTICA NORMALE: il bambino si trova in uno stato di indifferenziazione rispetto all'oggetto (analogamente ai bambini con comportamento simbiotico) e si sente inglobato in un sistema onnipotente (che nella realtà è questo sistema duale e tutti gli stimoli percepiti vengono colti all'interno di questo)
FASE DI SEPARAZIONE INDIVIDUAZIONE:
  1. si divide in 4 sottofasi
Sottofase di differenziazione:
  1. Il bambino comincia a percepire la madre come oggetto separato e la differenziazione avviene
principalmente attraverso: - Il PROCESSO DI SCHIUSURA (guardare e focalizzare gli oggetti con un certo senso di allerta) - l'ISPEZIONE DOGANALE che il bambino fa del corpo della madre (dove finisce il corpo della madre comincia il suo) - Il RIVOLGIMENTO indietro a guardare la madre Sottofase di sperimentazione b. Il bambino esercita la propria autonomia e ne è entusiasta, ma ha sempre bisogno di un rifornimento affettivo da parte della madre. Tre aspetti contribuiscono all'istaurarsi di questa fase: - improvvisa differenziazione con la madre - instaurarsi di un legame specifico con lei - sviluppo e funzionamento di apparati autonomi dell'Io in stretta prossimità con la madre (si ha infatti una fase di sperimentazione precoce ed una effettiva quando inizia la locomozione in posizione eretta) Sottofase di riavvicinamento c. Per continuare lo sviluppo il bambino, nonostante il desiderio di autonomia, ha bisogno che la madre condivida con lui quanto possibile (ambivalenza).

Assistiamo all'angoscia da separazione. Sottofase di consolidamento dell'individualità e inizio della costanza dell'oggetto.

RICORDA: le sottofasi sono rivissute ogni volta che si presenta un nuovo oggetto significativo.

EDITH JACOBSON- Parla di identità sessuale e teorizza che si sviluppi più velocemente nei maschi in quanto i loro genitali sono visibili (i genitali femminili vengono percepiti come danneggiati, e anche alla fine del complesso di elettra questo sentimento farà rivolgere il sistema di valori della bambina verso la fase anale), è il SUPER IO che regola il godimento sessuale.

La risoluzione del complesso edipico avviene grazie all'AMORE non alla paura.

PSICOLOGIA DELLE RELAZIONI OGGETTUALI (prospettiva interpersonale)

MELANIE KLEIN- L'elemento più importante della relazione è la rappresentazione psichica che ognuno ha della relazione, infatti essa è filtrata dal singolo funzionamento psichico.

inconscio e dalla fantasia che possono anche cambiare radicalmente la nostra rappresentazione rispetto alla relazione reale.- Costruiamo così OGGETTI INTERNI la cui qualità ci indica il grado del nostro funzionamento psichico: se il funzionamento psichico è sano l'individuo tenderà oggetti più buoni che cattivi, oggetti a costruire caso contrario si formeranno più cattivi che buoni (l'accumulo di oggetti più buoni che cattivi incoraggia l'ulteriore internalizzazione di questi)- pulsioni di morte o aggressive

Per la Klein le pulsioni più informative sono le pulsioni di morte o aggressive poiché potenzialmente più pericolose se rivolte contro il sé o contro la relazione oggettuale. Questa pulsione si presenterebbe fin dall'inizio della vita psichica, così che la Klein apporta 2 cambiamenti nella metapsicologia: PRECOCE STRUTTURAZIONE DELL'IO e PRECOCE STRUTTURAZIONE DEL SUPER IO (che si sviluppa in modo rudimentale).

con le prime esperienze di privazione legate all'osvezzamento)- Descrive lo sviluppo psichico del bambino individuando 2 posizioni in cui l'oggetto è quello materno (parla di posizioni per sottolineare come nel corso della vita psichica si possa tornare in esse senza che sia patologico): 1. POSIZIONE SCHIZO-PARANOIDE -> il periodo tra gli 0 e i 4 mesi è estremamente legato alla fisicità per cui l'oggetto è il SENO MATERNO di cui il bambino fa esperienza in 2 modalità diverse: SENO BUONO quando la madre è disponibile e competente, SENO CATTIVO quando la madre si allontana da lui, questi rappresentano per il bambino degli OGGETTI PARZIALI poiché egli li vive come se fossero totalmente distinti, infatti il bambino fa un uso massiccio della DIFESA DI SCISSIONE. Ogni volta che il bambino fa esperienza del seno cattivo si trova in preda di un'ideazione paranoidea poiché ha paura di essere abbandonato, questo lo porta a andare quote

aggressive all'oggetto cattivo (per la klein questo è importante perché se lo indirizzasse all'Io poco strutturato sarebbe più grave)

2. POSIZIONE DEPRESSIVA -> il bambino comprende (inconsciamente) di relazionarsi con un oggetto intero reagisce preoccupandosi che la madre possa abbandonarlo date le quote aggressive che aveva ricevuto, attiva così una serie di difese maniacali e viene introdotto il concetto di RIPARAZIONE ovvero destina un surplus di quote erotiche all'oggetto nel caso questo sia stato da lui danneggiato.

- TERAPIA CON I BAMBINI (già nei bambini di 3 anni considerato che io e super-io si sviluppano prima): la psicanalisi infantile va posta attraverso l'analisi del gioco, quindi l'interpretazione di esso come se corrispondesse alle associazioni libere per gli adulti. Descrive un preciso SETTING della stanza del gioco, sottolineando anche l'importanza di pareti lavabili così che il bambino

Possiamo esprimere il gioco anche disegnandovi sopra. I giochi dati al bambino poi non devono per forza essere di tipo canonico, ma devono stimolare la sua fantasia. Il bambino gioca mentre il terapeuta osserva e alla fine posa i suoi giochi all'interno di una scatola personale per poter riprendere il gioco successivamente. L'analista analizza i giochi della scatola.

Si parla di patologia quando il soggetto interiorizza più oggetti cattivi che buoni col rischio di considerarli anche oggetti persecutori. L'obiettivo della terapia è quindi di far interiorizzare il terapeuta come un oggetto buono, questo BONIFICA gli oggetti interni cattivi reinterpretando le esperienze alla base dell'interiorizzazione.

KOHUT - psicologia del sé - Si occupa del disturbo narcisistico della personalità, ma non considera il narcisismo secondario a priori patologico, ha infatti una VISIONE ANTIFREUDIANA E ANTIMORALISTICA DELLA LIBIDO, poiché considera distinte

lalibido oggettuale da quella narcisistica quindi ci sono quantità di quote erotichedestinate all'oggetto ed altre all'Io senza che l'uno ne tolga all'altro.- Teorizza la presenza di SANI BISOGNI NARCISISTICI: ciascun individuo ha bisogno di gratificazioni che vengano o dagli altri o da sé, per evitare che diventino patologici devono essere gratificati con un'EMPATIA ATTENUATA, devono quindi sempre essere coerenti e mai esagerati e ciò rafforzerà l'io e il funzionamento psichico. I sani bisogni narcisistici non vengono gratificati o quando i genitori effettivamente non lo fanno o se lo fanno in modo TOTALE E TOTALIZZANTE, creando così immagini incoerenti e distorte chiamate OGGETTI SE' col rischio che vengano percepiti come veri. Se questi oggetti sé (come capita nella vita nor
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Publisher
A.A. 2020-2021
18 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fiore1608 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Miano Paola.