Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 41
Appunti esame Psicologia dell'attività motoria, libro consigliato Neuroscienze Pag. 1 Appunti esame Psicologia dell'attività motoria, libro consigliato Neuroscienze Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Psicologia dell'attività motoria, libro consigliato Neuroscienze Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Psicologia dell'attività motoria, libro consigliato Neuroscienze Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Psicologia dell'attività motoria, libro consigliato Neuroscienze Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Psicologia dell'attività motoria, libro consigliato Neuroscienze Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Psicologia dell'attività motoria, libro consigliato Neuroscienze Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Psicologia dell'attività motoria, libro consigliato Neuroscienze Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Psicologia dell'attività motoria, libro consigliato Neuroscienze Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Psicologia dell'attività motoria, libro consigliato Neuroscienze Pag. 41
1 su 41
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ANATOMIA DEL CERVELLO (APPROFONDITE NEL CAPITOLO 6)

● Il cervello umano è umido e spugnoso e pesa 1,4 kg

● Le sue tre parti principali sono: il grande encefalo, il tronco dell'encefalo ed il cervelletto

● Possiede una superficie formata da convessità, chiamate giri e concavità, chiamate solchi o scissure (più profonde)

● Presenza di lobi che prendono il nome dalle ossa del cranio che si trovano al di sopra: il solco centrale divide il lobo frontale dal lobo parietale, il lobo temporale è vicino al solco laterale ed il lobo occipitale

● Presenza di una parte nascosta di corteccia cerebrale chiamata insula (in latino "isola"), separa i lobi frontale e temporale

● La corteccia è organizzata in aree, identificate per la prima volta da Brodmann, differiscono per struttura e funzioni:

  1. Nel lobo occipitale si trovano le aree visive
  2. Nel lobo parietale si trovano le aree sensoriali somatiche
  3. Nel lobo temporale si trovano le aree uditive
Nell'insula si trova l'area gustativa5. Nel lobo frontale si trovano le aree di controllo motorio: corteccia motoria primaria, area motoria supplementare, area premotoria. Nella corteccia esistono aree che non hanno funzioni specifiche sensoriali o motorie e sono dette aree associative: la corteccia prefrontale, corteccia parietale posteriore, corteccia inferotemporale. Nel telencefalo sono contenuti tre importanti gruppi di neuroni che sono un sistema importante per il controllo del movimento: il nucleo caudato, il putamen e il globo pallido. Per imparare l'organizzazione interna del cervello, si fanno alcune sezioni perpendicolari all'asse definito del tubo neurale embrionale, chiamato nevrassi. Nel telencefalo è presente la amigdala, impegnata nella regolazione delle emozioni e nella memoria. CAPITOLO 15 - CONTROLLO CHIMICO DEL CERVELLO E DEL COMPORTAMENTO L'IPOTALAMO L'ipotalamo giace sotto il talamo, lungo le pareti del terzo ventricolo ed

è connesso attraverso un peduncolo all'ipofisi, che è sospesa sotto la base del cervello, proprio sotto il palato. Nonostante siano adiacenti, l'ipotalamo ed il talamo dorsale hanno funzioni molto differenti: il talamo si trova nel mezzo di tutte le vie di trasmissione destinate alla neocorteccia, mentre l'ipotalamo integra le risposte viscerali e somatiche adattate alle necessità del cervello. Una piccola lesione all'ipotalamo può provocare danni drammatici e spesso fatali alle funzioni corporee. L'ipotalamo regola i livelli di temperatura corporea e delle sostanze chimiche disciolte nel sangue in risposta a modificazioni dell'ambiente esterno e questo processo regolatore è chiamato omeostasi (cioè mantenimento di un ambiente interno nell'ambito di una stretta gamma di valori fisiologici).

Struttura e connessioni: ciascun lato dell'ipotalamo presenta tre zone funzionali: laterale e mediale (che hanno

connessioni con il tronco encefalico) ezona periventricolare. La zona periventricolare è chiamata così perché le cellule di questa regione si trovano a fianco della parete del terzo ventricolo, e contiene un complesso di neuroni con funzioni differenti: il nucleo soprachiasmatico (NSC) giace sopra il chiasma ottico e riceve direttamente l'innervazione retinica, la sua funzione è quella di sincronizzare i ritmi circadiani (cicli di 24h) con il ciclo giornaliero di luce/buio. Altre cellule di queste zona controllano il SNA, regolando l'afflusso dell'innervazione simpatica e parasimpatica degli organi viscerali. Un terzo gruppo di cellule, dette neuroni neurosecretori, inviano assoni al peduncolo dell'ipofisi.

L'IPOFISI è la ghiandola mediante la quale l'ipotalamo "parla". L'ipofisi presenta due lobi:

  • Lobo posteriore: le cellule neurosecretrici magnocellulari dell'ipotalamo secernono due ormoni direttamente
nel lobo posteriore dell'ipofisi, l'ossitocina e la vasopressina (ADH) sono due peptidi costituiti da nove amminoacidi. L'ossitocina viene rilasciata durante la fase finale del parto e provoca le contrazioni uterine e facilita l'espulsione del bambino. La vasopressina viene chiamata ormone antidiuretico, in quanto regola il corretto volume e la concentrazione salina del sangue. Il lobo anteriore dell'ipofisi è considerato una vera e propria ghiandola, le cellule secernono una vasta gamma di ormoni che regolano le secrezioni di altre ghiandole del corpo. Questo lobo è sotto il controllo dei neuroni neurosecretori parvocellulari della zona periventricolare. Essi comunicano con gli organi bersaglio tramite il sistema circolatorio. Questi neuroni secernono ormoni ipofisiotropici all'interno di un letto capillare specializzato che vascolarizza il pavimento del III ventricolo: questa rete capillare è detta circolazione portale ipotalamo-ipofisaria. L'ipofisi, in particolare.quella anteriore, secerne anche altri ormoni importanti:
  • Ormone follicolo-stimolante (FSH) gli organi bersaglio sono le gonadi (le cellule che producono i gameti), ha effetti sull'ovulazione e sull'espermatogenesi
  • Ormone adenocorticotropico (ACTH) chiamato anche corticotropina, organi bersaglio è la corticale del surrene ed ha effetti sulla secrezione di cortisolo, inibisce il sistema immunitario
  • Ormone luteinizzante (LH) effetti sulla maturazione ovarica e spermatica
  • Ormone della crescita (GH) stimola la sintesi proteica in tutte le cellule
  • Prolattina effetti sulla crescita e secrezione di latte
SISTEMA NERVOSO AUTONOMO Il SNA fa parte del sistema nervoso periferico ed è sottoposto al controllo della zona periventricolare dell'ipotalamo. È costituito da una estesa rete di cellule e di fibre ampiamente distribuite nelle cavità del corpo. Le funzioni del SNA non sono sotto il controllo volontario. Le reazioni principali

Sono:

  • Reazione di fuga, situazioni di paura regolata dal sistema SIMPATICO
  • Reazione di rilassamento, regolata dal sistema PARASIMPATICO, facilità vari processi fisiologici come la digestione, la crescita, le risposte immunitarie

Il sistema nervoso centrale, quindi, presenta due principali sistemi efferenti:

  • Sistema motorio somatico, svolge l'unico compito di innervare e fornire comandi alle fibre dei muscoli scheletrici
  • Sistema nervoso autonomo, svolge il compito di governare ogni altro tessuto ed organo del corpo innervato dal sistema motorio somatico e si divide in sistema simpatico e parasimpatico

Entrambi i sistemi sono dotati di motoneuroni superiori del cervello, che inviano comandi ai motoneuroni inferiori, sono questi che innervano effettivamente le strutture bersaglio periferiche.

I motoneuroni autonomi superiori giacciono all'esterno del SNC, in gruppi di cellule gangli autonomi, detti i neuroni di questi gangli sono detti neuroni postgangliari.

→ I neuroni postgangliari sono attivati dai neuroni pregangliari e si trovano nella sostanza grigia del midollo spinale.

Il sistema nervoso autonomo innerva tre tipi di tessuti: ghiandole, muscolatura liscia e muscolo cardiaco.

  • Innerva le ghiandole secretorie (salivari, sudoripare..)
  • Innerva il cuore
  • Innerva i bronchi dei polmoni
  • Regola le funzioni digestive e metaboliche del fegato e del pancreas
  • Controlla i reni, la vescica, il retto e l'intestino crasso
  • Essenziale per le risposte sessuali dei genitali e degli riproduttivi
  • Interagisce con il sistema immunitario del corpo

→ I NEUROTRASMETTITORI DEL SNA

Sia i neuroni pregangliari della divisione simpatica, che parasimpatica utilizzano come neurotrasmettitore l'ACh; mentre le cellule postgangliari parasimpatiche rilasciano ACh, le cellule postgangliari simpatiche rilasciano noradrenalina (NA). I farmaci in grado di stimolare effetti che mimano l'attivazione della divisione simpatica del SNA sono

dettisimpaticomimetici; i farmaci che inibiscono l'azione della NA e mimano l'attivazione parasimpatico sono detti parasimpaticomimetici.

LA DIVISIONE ENTERICA DEL SNA viene chiamata anche "piccolo cervello" ed consiste in un unico sistema neurale inserito in un luogo insolito: rivestimento dello stomaco, dell'esofago, dell'intestino, del pancreas e della cistifellea. Essa contiene due complesse reti: plesso mioenterico (o di Auerbach) e plesso submucoso (o di Meissner). Queste reti controllano molti processi fisiologici coinvolti nel trasporto e nella digestione del cibo. La divisione enterica è in grado di operare con un grande margine di indipendenza, ma non è interamente autonoma, infatti riceve afferenze indirette dal cervello.

I SISTEMI MODULATORI DIFFUSI DEL CERVELLO

I sistemi modulatori diffusi sono numerosi gruppi di neuroni, ciascuno dei quali si serve di uno specifico neurotrasmettitore ed hanno il compito di instaurare connessioni

diffuse ed estese (es. "mi sta venendo sonno/mi sto addormentando"); non portano informazioni sensoriali dettagliate, ma svolgono più delle funzioni regolatrici. Esistono diversi sistemi modulatori diffusi che presentano alcuni principi comuni:
  • Il nucleo di ciascun sistema è tipicamente dotato di un piccolo gruppo di neuroni
  • I neuroni dei sistemi diffusi originano per lo più dal tronco encefalico
  • Ciascun neurone influenza numerosi altri neuroni
  • Le sinapsi di molti di questi sistemi liberano molecole di trasmettitore nel fluido extracerebrale così da diffondere a più neuroni contemporaneamente
Esempi di sistemi modulatori in base al neurotrasmettitore:
  • Il locus coeruleus noradrenergico (dal latino "punto blu", per il colore delle sue cellule) utilizza come neurotrasmettitore la NA, ciascun locus possiede circa 12.000 neuroni e ne abbiamo due, uno per lato. Il locus coeruleus influenza: l'attenzione, apprendimento, memoria,
dolore, tono dell'umore e ritmo sonno/sveglia. Si origina dal ponte e proietta diffusamente al cervello. Innerva vaste aree del SNC tra cui il cervelletto, il talamo e la corteccia. I nuclei del rafe serotoninergici, i neuroni contenenti serotonina, si concentrano nei 9 nuclei del Rafe (in greco "catena"). Ciascun nucleo proietta a diverse regioni del cervello: - I più caudali, nel bulbo, innervano il midollo spinale e modulano i segnali dolorifici. - I più rostrali, nel ponte e nel mesencefalo, proiettano diffusamente al cervello come il locus; sono attivati durante la veglia e modulano la sfera emotiva. La sostanza nera (substantia nigra) dopaminergica e l'area tegmentale ventrale utilizzano la dopamina (DA) come neurotrasmettitore. Il sistema modulatore h
Dettagli
A.A. 2019-2020
41 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martinazoccolanti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuroscienze e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Zanardi Gabriele.