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La competenza motoria nella scuola primaria
La competenza motoria non si identifica con la prestazione motoria, ma coinvolge diversi fattori della persona: esprime l'integrazione di conoscenze, abilità motorie, comportamenti e atteggiamenti espressi sulla base delle capacità personali. In ogni competenza motoria si distinguono 3 dimensioni: cognitiva (comprensione di definizioni, termini, concetti), operativa (repertorio di abilità motorie e livelli di apprendimento) ed emotivo-sociale (disposizioni individuali, motivazioni, atteggiamenti).
Si distingue una didattica di tipo imitativo-addestrativo di tipo magistocentrica e una didattica di tipo induttivo-sperimentale che lavora per libera esplorazione, scoperta guidata e risoluzione di problemi più centrata sull'allievo.
Il metodo è un procedimento consapevole, strutturato e organizzato di contenuti teso a stimolare l'apprendimento, è utilizzato per aiutare l'allievo a raggiungere obiettivi preventivati.
è unacaratterizzazione tecnica; lo stile è un comportamento, un modo di porsi dell’educatore nellasituazione educativa, è una caratterizzazione psicologica.
Mosston e Ashworth propongono un modello in cui l’allievo procede da una situazione di totaledipendenza dal docente ad una di totale autonomia.gli autori hanno concepito lo spettro degli stili di insegnamento nel quale si ripercorrono le modalitàin cui, in educazione motoria, si propongono non solo i contenuti, ma anche si realizza la relazione ela comunicazione educativa; esistono, secondo questi studiosi, 10 approcci differenti e graduati che sisnodano dal minore al maggior grado di autonomia e decisione didattica dell’insegnante e/o→dell’allievo i primi 5 sono di riproduzione (approccio magistocentrico: comando, pratica,individualizzazione, reciprocità, autoverifica), gli altri 5 di produzione (puerocentrico: problemsolving, scoperta guidata, attività a scelta,
iniziazione all'apprendimento, autoapprendimento). I 3 approcci principali hanno come agente principale: l'insegnante (necessario in apprendimenti complessi), l'allievo (maggior coinvolgimento emotivo) o il compito (approccio per parti). Esiste il metodo deduttivo (prescrittivo, analitico, addestrativo, assegnazione di compiti, misto) e induttivo (globale, libera esplorazione, scoperta guidata, soluzione di problemi). Bisogna prediligere il primo quando si vuole privilegiare la quantità o gli aspetti coordinativi, il secondo quando si vuole prediligere la qualità o gli aspetti cognitivi, l'insieme dei 2 quando c'è tempo sufficiente per curare tutto. 5. PROGRAMMAZIONE E PROGETTAZIONE DELL'EDUCAZIONE FISICA NELLA SCUOLA PRIMARIA Il modello pedagogico di riferimento per l'educazione motoria oggi è l'approccio sociocostruttivista ed ecologico in cui il discente viene messo al centro del processo formativo; il docenteIl tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.
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assume il ruolo di mediatore didattico capace di sostenere (scaffolding) la formazione degli studenti attraverso l'applicazione di una didattica aperta, apprendimento situato, coinvolgimento emotivo, facilitazione dell'apprendimento, sviluppo di competenze, valutazione e autovalutazione.
Per quanto riguarda le conoscenze, il nucleo dell'educazione motoria è il movimento umano assieme a tutte le aree che compongono la personalità dell'allievo. Le capacità prese in esame sono quelle motorie, ma anche quelle cognitive ed emotive che si legano al movimento. Per quanto riguarda le capacità motorie si possono richiamare 2 ambiti principali: capacità coordinative (controllo del movimento) e capacità condizionali (tipi diversi di forza che il bambino mette in campo quando è libero di agire).
Le abilità rappresentano i movimenti base della disciplina motoria acquisibili con l'esercizio e organizzate attraverso
apprendimento. Le abilità motorie possono essere classificate in base all'ambiente in cui vengono applicate, alla forma del movimento che le caratterizza e al livello di controllo e regolazione. In base all'ambiente, le abilità motorie possono essere divise in: - Movimenti discreti: sono gesti isolabili e ben identificabili. - Movimenti continui: sono gesti concatenati che possono essere protratti nel tempo. - Movimenti seriali: sono un insieme di movimenti riferiti al movimento di tutto il corpo, all'uso immediato o successivo del feedback open e closed loop. In base al livello di controllo e regolazione, le abilità motorie possono essere suddivise in: - Abilità motorie lente o a movimenti continui: consentono la correzione del gesto durante l'esecuzione. - Abilità motorie veloci o a movimenti discreti: consentono la correzione solo all'attuazione successiva allo stesso gesto. Infine, le abilità motorie possono essere considerate nell'ambito psicomotorio e possono essere organizzate in compiti motori complessi, che consistono nell'organizzazione di più abilità motorie orientate alla realizzazione di obiettivi o esperienze di apprendimento.apprendimento: corpo e relazione spazio/tempo, linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva, sport regole e fair play, salute e benessere.
Le competenze, in accordo con il modello sociocostruttivista, rispecchiano la metafora dell'iceberg: c'è una prima parte visibile costruita da conoscenze, abilità, competenze rappresentata dai prodotti dell'apprendimento e una seconda non visibile riconducibile a competenze come prodotti delle esperienze che comprende stili di apprendimento, consapevolezza, metacognizione, motivazione, etc.
Gli approcci embodied e poi situated cognition situano la cognizione nel corpo e nell'ambiente e suggeriscono che gli esseri pensanti dovrebbero essere considerati prima di tutto esseri che si muovono.
Il modello ecologico sostiene l'importanza di realizzare interventi integrati su elementi personali, interpersonali, organizzativi, sociali e politici che favoriscono l'adozione di comportamenti.
Salutarile modifiche all'ambiente produrranno cambiamenti negli individui. I fattori che influenzano i comportamenti si verificano all'interno di un contesto multilivello a partire dall'individuo fino al più ampio contesto sociale e ad ogni livello si possono trovare barriere o facilitazioni per l'adozione di comportamenti positivi.
Per incentivare il movimento: camminare di più a piedi, eseguire i compiti a casa in stazioni e posizioni attive, realizzare eventi scolastici in cui sia valorizzato l'ambiente naturale, proteggere il tempo libero tra le lezioni, promuovere movimento nell'apprendimento di altre discipline e apprendimenti interdisciplinari.
Le indicazioni nazionali riconoscono all'educazione motoria i seguenti ruoli: disciplina cerniera degli ambiti scientifici, ambito comunicativo ed espressivo-relazionale, ambito educativo alla cittadinanza attiva.
La progettazione dovrebbe articolarsi in macroprogettazione nell'arco dei
5 anni, mesoprogettazione annuale e microprogettazione della singola lezione
6. MODELLI E METODI DI VALUTAZIONE
I metodi tradizionali di verifica e valutazione sono troppo orientati ad un approccio normativo in cui prevalgono i confronti intersoggettivi su misure quantitative e andrebbero integrati con un modello criteriale in cui prevalgono i confronti tra le abilità e le conoscenze apprese dal bambino prima e durante l'intervento didattico, confronto espresso con misure qualitative bisogna promuovere un approccio valutativo centrato sul soggetto.
La centralità della valutazione è determinata dall'interdipendenza tra definizione degli obiettivi, scelta dei contenuti e stili di insegnamento, utilizzo di spazi, ambienti e attrezzature.
Ogni bambino, attraverso un'ampia gamma di abilità motorie di base tra loro interdipendenti, sviluppa il proprio repertorio motorio che consente un'efficace interazione con l'ambiente, gli oggetti, gli
altriattraverso l'apprendimento di abilità motorie sempre più strutturate. Il nucleo del linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva permette l'apprendimento delle abilità mimico-gestuali. La comunicazione non verbale rappresenta un'abilità che, fin dalla nascita, favorisce il processo di interazione e socializzazione del bambino nell'ambiente. Il nucleo sul gioco, sport e fair play promuove la percezione di sé e l'applicazione di abilità e sviluppo di competenze motorie in un ambito di gioco strutturato o disciplina sportiva. Il nucleo salute e benessere è finalizzato all'educazione al corpo e al movimento, promuove conoscenze e comportamenti necessari ad acquisire stili di vita fisicamente attivi. I modelli della valutazione in educazione motoria devono integrare il modello normativo quantitativo-comparativo (indispensabile per ottenere un'informazione valida e oggettiva).
sulla prestazione motoria, effettuare il controllo dello sviluppo motorio e acquisire indicazioni sistematiche predittive) aquello criteriale qualitativo-non comparativo (in cui le abilità motorie sono riferite a uno o più criteri predefiniti dall'insegnante o a più conoscenze ritenute significative per il conseguimento di un obiettivo, si confronta il risultato dell'allievo con il compito valutandone la riuscita in termini qualitativi), deve essere centrata sul soggetto utilizzando misure e valutazioni iniziali, intermedie e finali di singoli allievi. La valutazione iniziale permette di rilevare le informazioni necessarie per prendere decisioni sulle azioni future, è l'analisi dei requisiti e si può concludere senza la formalizzazione di un giudizio; la valutazione sommativa mette in relazione i risultati ottenuti dal soggetto con quelli programmati dal docente; la valutazione formativa si basa sui progressi delle acquisizioni. Lavalutazione deve riguardare le capacità motorie, le abilità motorie che si riferiscono sia allo sviluppo di schemi motori e sue varianti esecutive sia ad abilità tattiche che implicano la relazione con gli altri e l'ambiente, i comportamenti e gli atteggiamenti, le conoscenze, descrizione del percorso compiuto e delle situazioni di apprendimento. Si utilizza l'osservazione sistematica, prove strutturate o semistrutturate, rubriche valutative in cui i descrittori indicano i saper fare dell'alunno. 7. SCUOLA, TERRITORIO E STILI DI VITA ATTIVI importanza dell'intervallo, la classe attiva in cui si lavora sulla qualità e il numero degli intervalli e sugli spazi, le pause attive, programmare attività al di fuori degli spazi scolastici, il pedibus. 8. LE ATTIVITÀ LUDICO-MOTORIE ALL'ARIA APERTA COME ESPRESSIONE DI CULTURA INCLUSIVA la prasseologia motoria nasce in Francia negli anni 70 grazie all'opera di Parlebas il qualeelabora uncorpus capace di fornire illuminanti chiavi epistemologiche all'educazione motoria, mentre l'outdooreducation designa attività che si svolgono all'aperto, spesso in contatto con la natura, al fine di favorire lo sviluppo fisico, cognitivo e sociale degli individui. L'educazione motoria è un ambito educativo che si occupa dello sviluppo delle capacità motorie e della consapevolezza del proprio corpo. Attraverso l'uso di tag html, è possibile formattare il testo in modo da rendere più leggibile e organizzato.