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La presidenza Eisenhower e la politica estera del Brinkmanship
La presidenza Eisenhower e la sua politica estera erano caratterizzate principalmente dall'arte di trascinare la vertenza con l'URSS fino ad arrivare sull'orlo del precipizio, avendo poi la capacità di ritirarsi in tempo. Questo era fatto anche per dimostrare all'URSS di essere pronti ad arrivare alle estreme conseguenze, giocando un po' d'azzardo, nella certezza comunque che davanti a un atteggiamento risoluto i sovietici sarebbero tornati indietro.
Ai fini del risparmio, gli USA avrebbero potuto mettersi d'accordo, negoziare ed arrivare a una certa distensione con l'Unione Sovietica, ma è un'opzione che non viene neanche presa in considerazione poiché i tempi non erano maturi; la distensione arriverà, ma molto tempo dopo. In generale poi, un generale era che l'URSS non poteva essere considerato un partner affidabile in un negoziato, poiché non sarebbe stata in buona fede, avrebbe fatto finta di negoziare, preso.
tempo per armarsi meglio e dipiù e infine prodotto danni maggiori. Secondo la risoluzione 162/2 del Consiglio di Sicurezza Nazionale americano, i problemi alla base della politica di sicurezza nazionale erano quelli di far fronte alla minaccia sovietica nei confronti della sicurezza degli USA e nel farlo evitare di indebolire seriamente l'economia americana o mettere a repentaglio i fondamentali valori e istituzioni. Si evince quindi che gli americani davano per scontato che una minaccia ci fosse. Per Eisenhower, non era necessario possedere un enorme apparato militare; l'importante era che fosse efficace. La nuova strategia di sicurezza nazionale che viene adottata è la deterrenza basata sul principio della rappresaglia massiccia, ovvero costituire un massimo potere di rappresaglia al costo minore possibile. Quanto ai mezzi utilizzati, occorreva ridurre le forze di terra che si trovavano all'estero, quindi portare a casa quanti più americani possibile.solamente in Germania ce n'era una quantità notevolissima, - creare negli USA una riserva mobile utilizzabile più in fretta e meno costosa e fare affidamento sulla forza aerea che doveva agire come deterrente primario. Si prevedeva anche l'uso dell'arma atomica in guerre locali e non necessariamente solo in guerre a ampio raggio, e della cosiddetta ambiguità deliberata, lasciando sempre il nemico nell'incertezza se contro di lui sarebbe stata usata l'arma atomica oppure un altro tipo di arma. Quindi, piuttosto che un grande esercito di terra, furono costruite molte armi nucleari. L'elemento veramente portante di questa strategia era l'aviazione e il suo comando strategico, il SAC. L'aviazione era ritenuta da Eisenhower la forza armata in assoluto più efficace rispetto alle altre. Questo si accompagna anche al concetto di guerra psicologica con cui si intende però anche tutta una serie di attività di propaganda daattori americani. Questo includeva la creazione di una rete di basi militari in Europa, la formazione di alleanze con i paesi europei e la promozione di un'ampia gamma di misure di sicurezza, come la costruzione di bunker e la diffusione di propaganda anti-sovietica. Inoltre, la strategia asimmetrica prevedeva anche l'uso di armi nucleari tattiche, come bombe atomiche di piccole dimensioni, per contrastare un'eventuale invasione sovietica. Questo tipo di arma era considerato più adatto per una guerra limitata e avrebbe dovuto dissuadere l'URSS dall'attaccare. Infine, la strategia asimmetrica includeva anche la promozione di operazioni segrete e di guerra psicologica per destabilizzare i regimi comunisti e minare il sostegno popolare all'URSS. Queste operazioni includevano sabotaggi, infiltrazioni di agenti segreti e campagne di disinformazione. In conclusione, la strategia asimmetrica adottata dagli Stati Uniti durante la guerra fredda era basata su una serie di misure di sicurezza e tattiche non convenzionali, volte a contrastare l'influenza sovietica e a proteggere gli interessi americani.americani. Per attuare questa risposta asimmetrica, innanzitutto, viene emendata la legge sull'energia atomica del 1946, il McMahon Act, dal nome del senatore che l'aveva promossa. La legge trasferiva l'autorità su tutto ciò che riguardava la direzione del Progetto Manhattan di cui facevano parte gli scienziati che avevano ideato la bomba atomica, dall'esercito degli USA che l'aveva detenuta sino a quel momento ai civili, nella veste di una commissione di 5 membri. Prevedeva inoltre che fosse preservato un rigido monopolio governativo sull'energia nucleare, sia per quanto riguarda le conoscenze scientifiche e tecnologiche, sia rispetto ai materiali fossili, e proibiva la divulgazione delle conoscenze ad altri paesi, inclusi i paesi amici. Con l'emendamento del 1954, viene consentito all'industria privata di possedere e far operare centrali nucleari e viene autorizzata l'informazione nucleare a paesi stranieri, quindi una maggiore.possano condividere le responsabilità della difesa nucleare. Questo significa che gli alleati della NATO avrebbero accesso alle armi nucleari degli Stati Uniti e potrebbero utilizzarle in caso di necessità. Inoltre, la NATO avrebbe anche il compito di sviluppare e mantenere una forza nucleare credibile e pronta all'uso. Questo includeva la modernizzazione delle armi nucleari, l'addestramento del personale e l'implementazione di procedure di sicurezza rigorose. Tuttavia, è importante sottolineare che l'uso delle armi nucleari sarebbe stato considerato solo come ultima risorsa, nel caso in cui la sicurezza degli alleati fosse minacciata in modo significativo. La NATO avrebbe cercato di risolvere i conflitti attraverso mezzi diplomatici e convenzionali prima di ricorrere all'uso delle armi nucleari. In conclusione, la strategia della deterrenza nucleare della NATO nel 1954 ha introdotto importanti cambiamenti nella politica di difesa dell'organizzazione. Ha reso più realistica la minaccia nucleare e ha fornito agli alleati la possibilità di condividere le responsabilità della difesa nucleare.Mettano a disposizione denaro e basi militari. Nella prima metà degli anni '50, vengono quindi firmati una serie di accordi con paesi europei della NATO e non, ad esempio con la Spagna Franchista (paese non NATO) che firmò accordi analoghi per delle basi, ma che ufficialmente vennero fatti passare per centri per studi meteorologici, con l'Italia e la Grecia. Ci sono accordi anche con la Libia in base ai quali sono state fatte costruire due grandi basi, una americana e una inglese, poi abbandonate una volta salito al potere Gheddafi nel 1969.
L'uso del nucleare come deterrente, la minaccia del nucleare come aspetto psicologico della deterrenza, è stato fatto durante i colloqui per l'armistizio nella guerra di Corea, nel momento in cui le forze francesi si stavano disintegrando in Indocina e in occasione del primo bombardamento da parte cinese di quegli isolotti che si trovano nello Stretto di Taiwan. Attraverso altri governi si lasciava trapelare la
possibilità che, per venire a capo di ciascuna di queste crisi, gli USA potevano anche decidere di utilizzare il nucleare, e la cosa ha funzionato. L'aspetto paradossale è che tutte le volte in cui questa minaccia è stata fatta, l'URSS non aveva niente a che fare con queste crisi: né in Corea, né in Indocina, tantomeno con Taiwan; tutte queste tre volte la minaccia è stata diretta contro la Cina comunista e non all'URSS. Durante i due mandati presidenziali, Eisenhower ha limitato la spesa annuale per la difesa di circa 40 miliardi. Tuttavia, anche questa nuova dottrina della deterrenza viene superata dai progressi dell'URSS; nel 1957 viene lanciato lo Sputnik, che già di per sé rappresentava una vittoria tecnologica russa scioccante per gli americani, ma al di là di questa vittoria psicologica, il problema per la sicurezza era il vettore, il missile che aveva portato lo Sputnik in orbita, un missile.balisticointercontinentale in possesso di una grande gittata da poter percorrere lunghe distanze e da poterraggiungere anche gli USA. A questo, si aggiungeva la relativa propaganda da parte del leadersecondo il quale l'URSS stava costruendo moltisovietico Kruscev, missili, e mediante le paratedell'Armata Rossa che puntavano a evidenziare il gap tecnologico a favore degli URSS.La deterrenza non avrebbe potuto porre rimedio al problema del missile che poteva colpire gli USA;ciò apre la strada a quella che sarà poi la strategia di Kennedy, ovvero la risposta flessibile.campagna presidenziale del '60, KennedyIn accusa il partito repubblicano - che gli americanichiamano grand old party - di avere permesso il gap missilistico in favore dell'URSS e di averportato i comunisti alle porte di casa, con riferimento a Fidel Castro e alla rivoluzionecubana. Inoltre, ritiene che le guerre siano cambiate; non si tratta di guerre convenzionali, mapossono derivare
Da rivoluzioni o insurrezioni. Va da sé che la teoria della deterrenza, della rappresaglia massiccia, ormai era diventata obsoleta.
Una delle più grandi preoccupazioni di Kennedy era lo scatenamento di un conflitto nucleare accidentale. Nel suo discorso inaugurale alla presidenza quindi, si rivolge ai potenziali avversari senza riferirsi all'URSS, ma il riferimento era degli USA, ovviamente molto chiaro. In questo discorso, incoraggia la ricerca della pace da entrambe le parti al fine di evitare un'autodistruzione pianificata o accidentale e dichiara che questa apertura di pace non proveniva da una posizione di debolezza: gli USA non avrebbero sfidato i loro avversari, ma solo quando sarebbero stati certi che le loro armi fossero sufficienti, - quindi almeno pari, uguali o possibilmente maggiori a quelle dell'avversario, - sarebbero stati certi che non sarebbero state mai impiegate, perché l'uno avrebbe dell'altro avuto timore.
Nel 1961, il primo anno di presidenza, Kennedy annuncia e poi effettua un aumento del 13% nel bilancio della difesa.
I sistemi satellitari dell'ente spaziale americano, la NASA, e il sistema CORONA di recentissima generazione inaugurato nel '59, avevano fornito le prime informazioni già nel '60.
Nel 1961, Kennedy incontra per la prima volta Kruscev. Quest'ultimo lo considerava inesperto per la sua età - Kennedy è stato il presidente USA più giovane - alle prime armi e non in grado di competere con lui. Kennedy aveva chiesto di incontrarlo sin dal suo ingresso alla Casa Bianca, ma la sua richiesta non era stata accolta. Kruscev decide di incontrarlo in un momento in cui gli USA avevano subito una sconfitta diplomatica anche in casa oltre che nel mondo, in seguito alla tentata invasione di Cuba, l'episodio della Baia dei Porci. Si trattava del primo disastroso tentativo che gli
USA fanno per abbattere Castro, dove gli invasori addestrati e sponsorizzati dalla CIA vengono respinti e non riescono quasi a sbarcare, e la cui operazione doveva essere