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Assalto alla Grande Moschea della Mecca in Arabia Saudita

Malgrado i servizi di sicurezza della casa di Saud, ben 700 esponenti armati assaltano la Grande Moschea della Mecca in Arabia Saudita. Questo perché si oppongono al regime della casa dei Saud, protesta nella regione petrolifera dell'Arabia e ai legami con gli USA. A questo si aggiunge una e il subentro dell'invasione sovietica dell'Afghanistan Saudita in dicembre.

Dal punto di vista degli USA, non si tratta solo dell'Iran, ma di un grande movimento volto a da tutta quanta l'area. Sembra scacciare gli USA e la presenza occidentale anche indicare che i cambiamenti che sono intercorsi nel controllo del petrolio, cioè le nazionalizzazioni che sono seguite, la partecipazione e tutte le decisioni sui prezzi e così via, siano stati solamente una fase nella politica globale, vale a dire l'intenzione dei produttori di preparatoria di stravolgimenti petrolio che si opponevano al regime di Saud, di promuovere un nuovo assetto anche politico che consenta.

poi ai rispettivi paesi di dominare il mondo del petrolio. Per quanto riguarda la reazione USA alla vicenda degli ostaggi, nonostante i quantitativi del petrolio iraniano fossero drasticamente ridotti con la rivoluzione e solo dopo un po' di tempo la produzione era ricominciata, ma comunque non ai livelli prerivoluzionari, la presidenza Carter pone immediatamente l'embargo al petrolio iraniano e congela tutti i beni iraniani che si trovano negli USA. Si trattava di beni ingenti perché lo stesso scià probabilmente aveva investito negli USA, beni che secondo il governo rivoluzionario iraniano spettavano al nuovo governo rivoluzionario. L'Iran a sua volta risponde vietando la vendita alle compagnie USA. Sul fronte dell'OPEC, le distanze tra alcuni paesi erano sempre maggiori da un punto di vista politico, e l'organizzazione tenta di riunificare e abbassare i prezzi ma non ci riesce. Nell'aprile 1980, con la cosiddetta Operazione Delta, Carter tenta

Di organizzare la liberazione e il salvataggio degli ostaggi. Tuttavia, l'operazione fu un disastro perché gli elicotteri che avrebbero dovuto portare gli agenti delle forze speciali americane in un punto isolato lontano da Teheran sono stati invece avvistati e ci fu uno scontro dove diversi agenti americani persero la vita. Inoltre, gli ostaggi vengono sparpagliati nel timore che ci sia un altro tentativo di liberarli. La morte dello scià nel luglio non sblocca la situazione.

Fronte dell'OPEC, sul il 22 settembre i ministri si incontrano nella loro sede di Vienna per decidere i festeggiamenti per il 20° anniversario dalla creazione dell'organizzazione (1960); si pensava di fare le cose in grande e si parlava anche di produrre un film sull'OPEC. Lo stesso giorno, c'è l'attacco aereo e di terra senza preavviso dell'Iraq contro l'Iran, due paesi OPEC, e sembra che l'Iran debba soccombere presto a questo attacco in quanto

Appena uscito da una rivoluzione, mentre l'Iraq risultava molto più armato. Nel frattempo, attraverso canali segreti che ovviamente non passano per la conoscenza della gente ed effettivamente c'è un'apertura tra comune, Carter tenta di trattare la liberazione degli ostaggi, USA ed Iran. Sembra che l'Iran sia più disposto a trattare, proprio perché gli stessi iraniani, il governo rivoluzionario iraniano, ritiene di non riuscire a prevalere sull'attacco dell'Iraq. Cominciano quindi queste trattative attraverso degli intermediari e presso anche diverse capitali europee, come a Parigi per esempio. A uno di questi colloqui sembra anche che abbia partecipato George Bush senior che in campagna elettorale era impegnato come vicepresidente del candidato repubblicano Ronald Reagan. Inserendosi nelle trattative, il partito repubblicano blocca il dialogo tra gli emissari iraniani e gli emissari del presidente Carter e le trattative vengono interrotte.

Se le trattative con Carter fossero andate avanti, il presidente avrebbe potuto fare quello che si chiama October Surprise, ovvero l'annuncio della liberazione degli ostaggi in ottobre, cioè alla vigilia delle elezioni e questo avrebbe certamente giocato a suo favore. Ma in questo caso, l'October Surprise gliel'hanno fatto i repubblicani dell'Iran che, attraverso i maneggi e le promesse, sono riusciti a far sì che la liberazione degli ostaggi venisse ritardata a dopo le elezioni presidenziali americane. Per di più, durante la campagna elettorale, Reagan e Bush avevano anche strumentalizzato la vicenda degli ostaggi avvenuta sotto la presidenza Carter alla quale veniva imputata un atteggiamento troppo fiacco. Le elezioni si svolgono a novembre, poi c'è il periodo normalmente fino al 20 gennaio in cui c'è la transizione e il presidente eletto viene informato dei segreti di stato e di molte altre cose.

E formalmente prende servizio il 20 gennaio. Gli ostaggi l'ultimo giorno in cui Carter era alla Casa Bianca, mentre sta per dare le consegne verranno liberati al nuovo presidente Reagan.

Anche durante la presidenza Reagan, nel 1985-1986, 7 americani erano tenuti in ostaggio. Successe in Libano, ad opera di Hezbollah e Reagan chiese aiuto all'Iran. Venne quindi organizzato un traffico illegale di armi con l'Iran, su cui vigeva l'embargo, per facilitare il rilascio degli ostaggi e finanziare l'opposizione dei Contras durante la guerra civile in Nicaragua dal momento che la legge americana proibiva di finanziare direttamente questi movimenti. Tutto ciò avvenne ovviamente senza l'approvazione del Congresso e il presidente Reagan ne uscì pulito.

Per quanto riguarda l'Afghanistan, quando Carter divenne presidente, il paese era governato da Daud con una certa durezza. Questi allontana gli elementi di sinistra dal governo, mette al

bandol'opposizione politica e rafforza i legami con l'Iran e gli USA. I buoni rapporti con gli USA erano confermati anche da una stima del Dipartimento di Stato americano del 1977 secondo la quale Daud aveva contribuito significativamente al miglioramento della stabilità regionale, una stabilità che assicurava una prevalenza della presenza degli USA. infiltrarsi nell'esercito Su probabili pressioni sovietiche, il Partito Popolare riesce a riuscendo nell'aprile 1978 a rovesciare Daud nella rivoluzione di Saur (aprile in lingua afgana) e successivamente a salire al potere. Non riuscendo a superare le divisioni interne al partito, prevale la fazione più radicale che attua riforme molto drastiche, andando contro le tradizioni locali, come l'abolizione della proprietà privata, nel caso dell'istruzione alle donne, o provocando l'opposizione islamica. Molti espropriati e leader religiosi prendono le armi o se ne vanno, e molti si

Uniscono in Pakistan o nelle montagne ai dissidenti islamici. I sunniti, come Hekmatyar e Sayyaf, si uniscono in un'organizzazione chiamata Peshawar 7 (7 perché erano 7 gruppi), un'alleanza di ribelli che proclama la guerra santa contro il Partito Popolare e che rappresenterà il gruppo più forte ed efficace. I gruppi sciiti invece vanno in Iran dove formano una base per le proprie relazioni e ricevono aiuto da Khomeini. Secondo l'ambasciata USA a Kabul, la rivoluzione di Saur ebbe luogo perché Daud aveva trascurato intellettuali e leader religiosi e l'URSS non aveva alcuna responsabilità nella vicenda. Tuttavia, occorreva evitare che l'Afghanistan e secondo un memorandum scritto dal presidente Carter l'URSS stringessero rapporti più forti e di intraprendere azioni che avrebbero avuto l'effetto contrario. Carter si aspettava anche che coloro che si opponevano al regime comunista in Afghanistan, inclusi afgani e amici.

USA dell'area quali Pakistan, Iran e Arabia Saudita, avrebbero tenuto sotto osservazione gli USA per vedere se questi avrebbero consentito la presa del potere comunista nel paese. Sul fronte interno USA, molti americani lo percepiranno come un'estensione del potere sovietico. Tenendo conto di tutti questi fattori, Carter decise quindi per relazioni corrette il mantenimento di canali aperti con l'opposizione col governo afgano e Questa politica ambivalente però non dura a lungo, perché nel dicembre 1978 grazie a un Trattato d'amicizia l'URSS si rafforzano, aumenta l'assistenza sovietica, consiglieri legami tra il governo afgano e sovietici vengono ammessi nel paese, cresce l'insoddisfazione nei confronti del Partito Popolare nel paese e l'ambasciatore USA Dubs viene rapito da sciiti antigovernativi. Dubs viene ucciso nel tentativo della liberazione da parte della polizia afgana; gli USA chiedono un'inchiesta indipendente che

però viene negata dal governo afgano.

Secondo Brzezinski, l'URSS aveva disegni territoriali in Afghanistan e probabilmente in tutta la regione dell'Asia meridionale, e se l'Afghanistan avesse consolidato il potere, l'URSS lo avrebbe potuto trasformare in una rampa di lancio per l'aggressione in tutta la regione. Si decide quindi per l'aiuto materiale ai dissidenti del governo afgano, ricorrendo al parere del Pakistan su quali l'uso migliore ed efficace dell'aiuto associazioni e organizzazioni ribelli avrebbero fatto americano.

Ovviamente, il Pakistan evitò di consigliare quelle a favore della creazione del Pashtunistan e quindi dopo le indicazioni pakistane, iniziano gli incontri segreti tra i funzionari della CIA e i leader radicali, come ad esempio Hekmatyar, incontri che risultano all'ambasciata USA a Teheran dove in seguito alla rivoluzione iraniana, i funzionari avevano distrutto i documenti segreti, ma gli iraniani li avevano.

Minuziosamente ricostruiti e resi noti. Con una direttiva del 3 luglio 1979, la CIA viene quindi autorizzata a spendere 500.000 dollari per aiutare i ribelli afgani (mujaheddin) che ricevettero denaro contante, equipaggi radio per poter comunicare e medicine. Inoltre, vari coinvolgimento dell'Arabia Saudita da parte degli USA nel finanziamento dei ribelli afgani. Per ogni dollaro versato dagli USA ce ne doveva essere uno da parte saudita; inoltre, i conti intestati alla CIA aperti in Svizzera e in altri luoghi insospettabili dove finivano i soldi sauditi, kuwaitiani, sauditi, e l'acquisto ma soprattutto di armi. L'Arabia Saudita accettò anche perché in caso di pericolo la casa di Saud avrebbe potuto contare sugli USA. cerca di ammorbidire la fazione Nel frattempo, l'URSS radicale al potere in Afghanistan rendendo la promuovere la partecipazione di altri elementi politici all'interno del più moderata e di

governo, informando puntualmente gli americani sui risultati. Nell'ottobre 1979, si rende
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
12 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sandrauselli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Saiu Liliana.