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LO STILE DI VITA
Ogni blocco mostra come moralmente superiore il proprio stile di vita: possedere beni materiali (USA) vs cooperare per il benessere comune (URSS).
1959, "kitchen debate": in occasione dell'Expo di Mosca, Nixon si reca in visita e viene accompagnato da Chruscev al padiglione USA. Qui parte una discussione pubblica improvvisata fra il vicepresidente americano Nixon e il leader sovietico Chruscev sullo stile di vita dei rispettivi paesi.
TELEVISIONE E GUERRA FREDDA
Ovunque la TV è pienamente allineata agli imperativi della guerra fredda, ancor più totalmente degli altri media. Sia a Ovest sia a Est, la TV è uno strumento per illustrare i benefici del proprio sistema politico ed economico e la forza del proprio campo.
- Negli Usa, dove c'è pluralità di emittenti, sono tutte al 100% allineate su posizioni antisocialiste e antisovietiche.
- In Europa occidentale c'è la TV pubblica, in linea con gli orientamenti del
il periodo elettorale) e come viene interpretata dai media.2. Il ruolo dei politici nei media: come i politici utilizzano i media per comunicare con il pubblico e influenzare l'opinione pubblica. L'informazione politica è un elemento fondamentale per una democrazia funzionante. I media svolgono un ruolo cruciale nel fornire informazioni ai cittadini e nel garantire la trasparenza delle azioni politiche. Tuttavia, è importante notare che i media possono anche influenzare l'opinione pubblica attraverso la selezione delle notizie, la presentazione dei fatti e l'interpretazione degli eventi. I politici, d'altra parte, utilizzano i media come strumento per comunicare con il pubblico. Attraverso interviste, conferenze stampa, discorsi pubblici e social media, i politici cercano di influenzare l'opinione pubblica e promuovere le proprie idee e politiche. Tuttavia, è importante notare che i politici possono anche utilizzare i media per scopi propagandistici, cercando di manipolare l'opinione pubblica a proprio vantaggio. In conclusione, la relazione tra televisione e politica è complessa e influente. I media svolgono un ruolo cruciale nell'informare i cittadini e garantire la trasparenza delle azioni politiche, ma possono anche influenzare l'opinione pubblica. I politici, d'altra parte, utilizzano i media come strumento per comunicare con il pubblico e promuovere le proprie idee e politiche. È importante che i cittadini siano consapevoli di queste dinamiche e siano in grado di valutare criticamente le informazioni politiche che ricevono dai media.1. L'impatto della televisione sulla politica: come i politici utilizzano la televisione e come comunicano attraverso di essa. Il nuovo mezzo li spinge a modificare il loro rapporto con i cittadini. L'informazione a tema politico diventa subito un genere di grande importanza trasmesso dalla televisione. Come fonte di notizie e luogo di dibattito sui temi di attualità politica, le reti televisive si sono accaparrate un pubblico più ampio di quello di radio e giornali. Sin dagli anni '60 (negli USA), la maggioranza degli intervistati nei sondaggi d'opinione affermava di informarsi principalmente mediante la televisione. La combinazione di immagini in movimento e sonoro rende la televisione un mezzo molto convincente e persuasivo. Vedere le immagini degli eventi e i volti dei giornalisti sembra conferire verità all'informazione (idea che la televisione non può mentire).
2. TV E GUERRA FREDDA - Ovunque la televisione è pienamente allineata agli imperativi della guerra fredda,
ancor più totalmente deglialtri media- Sia a Ovest sia a Est, la tv è uno strumento per illustrare i benefici del proprio sistema politico edeconomico e la forza del proprio campo- Negli Usa, dove c'è pluralità di emittenti, sono tutte allineate su posizioni antisocialiste eantisovietiche- In Europa occidentale c'è la tv pubblica, in linea con gli orientamenti del governo- A Est, nell'Europa socialista, l'allineamento della tv allo Stato e al governo è ancora più assoluto- Non ci sono emittenti o singole voci critiche o su posizioni opposte a quelle ufficiali (il contestotelevisivo è poco pluralista)
LE PRESSIONI DEI POLITICI
Non solo nelle tv di Stato, ma anche nella televisione commerciale, i programmi di informazione politica si sonodimostrati sempre, in generale, vulnerabili alle pressioni politiche.
Al pari dei giornali di qualità, l'informazione televisiva rispecchiava un'accettazione
Una critica della politica del governo è pesò, almeno fino agli anni Ottanta, lo spirito di conformismo, patriottismo e fedeltà ai vertici del proprio paese indotti dalla Guerra fredda. Ci furono anche eccezioni (per esempio durante il Watergate) ma furono, appunto, casi isolati, in genere non sostenuti né dagli sponsor né dalle reti (è il caso di See It Now contro McCarthy nel 1953-54).
L'INFORMAZIONE IN TV: I GENERI
- Telegiornali: Giornalismo "obiettivo", legato alle fonti ufficiali e deferente verso il sistema politico. Il modello erano i quotidiani autorevoli.
- I dibattiti preelettorali: Dall'inizio degli anni '60. Due modelli: confronto tra candidati; modello della conferenza stampa.
- Gli spot televisivi: I primi negli Usa per le elezioni presidenziali del 1952, coinvolgendo importanti pubblicitari. In Europa, per molto tempo non furono sono consentiti (Italia, 1974).
- Riprese di eventi pubblici: Usa: diretta della sera
indiscusso della politica, come presidente della repubblica, fino al 1969. De Gaulle diede vita a un monopolio assoluto della presenza televisiva. 76 apparizioni televisive tra il 1958 e il 1969, a lungo in assoluta solitudine. Solo nella campagna presidenziale del 1965 per la prima volta i francesi videro in tv i suoi avversari. A partire dal 1963 De Gaulle venne accusato di servirsi in modo spregiudicato dei mezzi di comunicazione e di fondare su questo un regime personale, definito con un neologismo "telecrazia".
Le presenze televisive di De Gaulle avevano una duplice forma: l'allocuzione e la conferenza stampa.
L'allocuzione, con cui si rivolgeva direttamente al telespettatore:
- Allocuzioni annuncio
- Allocuzioni programmatiche
- Allocuzioni di fine anno
La prima allocuzione in tv del 13 giugno 1958 nel telegiornale serale delle ore 20:00 fu fallimentare.
Il 27 giugno 1958, nella seconda apparizione televisiva, dimostrò di aver fatto tesoro dei suggerimenti.
avuti: - Tolse gli occhiali - Imparò il discorso a memoria per non leggere gli appunti - Prese lezioni di recitazione - Usò un truccatore personale - Esordì puntando il dito verso la telecamera e dicendo "È a voi che mi rivolgo" La conferenza stampa, usata nei grandi annunci internazionali, era una sorta di affermazione scenografica della propria autorità davanti al mondo e al Paese. Si ispirava al modello americano (Wilson ed Eisenhower) Si svolgeva all'inizio una volta l'anno, poi due, a intervalli regolari, secondo un cerimoniale studiato nei minimi dettagli: - De Gaulle era circondato da tutti i ministri e sottosegretari - Un discorso iniziale di un quarto d'ora e le domande dei giornalisti - Le domande erano concordate in precedenza - Con il passare degli anni, rinunciò progressivamente al botta e risposta con i giornalisti - Si parlava soprattutto di politica estera De Gaulle inventò uno stile. Si rivolgeva inmaniera diretta al telespettatore, anche con lo sguardo e la gestualità, senza mediazioni. Delegittimò la funzione critica della stampa indipendente, verso cui fu sempre più insofferente. Elaborò una retorica "depoliticizzata". Non ricorreva al lessico politico ordinario. Termini come "politica" o "governo" erano quasi assenti nei discorsi del generale. Si nota una frequenza assidua di termini come "Francia", "Stato", "Paese", "Popolo", parole simbolo che richiamano un universo di valori nei quali i francesi potevano identificarsi. Utilizzava un linguaggio fortemente personalizzato (artifici retorici e combinazioni lessicali, metafore, conio di nuovi termini) per apparire unico e inconfondibile. DIBATTITO KENNEDY-NIXON (1960) La sera del 26 settembre del 1960, primo dibattito fra candidati alla Casa Bianca trasmesso in diretta televisiva. Fu visto da circa 70 milioni di spettatori. Idue contendenti erano il senatore democratico John Fitzgerald Kennedy e Richard Nixon, repubblicano, all'epoca vicepresidente degli Stati Uniti. Erano chiamati a rispondere alle domande di quattro fra i più importanti giornalisti del paese, mentre un quinto faceva da moderatore. Nixon era più esperto. Discorsi convincenti per entrambi, ma Kennedy risultò più telegenico e vinse il duello (il primo di quattro). I telespettatori apprezzarono la disinvoltura di Kennedy, il suo aspetto giovanile, la sua compostezza. Nixon apparve teso e a disagio; si presentò con una giacca dal colore smorto, con il viso mal rasato e sudaticcio. Aveva solo 4 anni più del suo rivale, ma sembrava molto più anziano. Diversità nel linguaggio del corpo, nella mimica facciale, nelle emozioni evocate (esito diverso alla radio e in televisione). Dopo la chiusura delle urne, più della metà degli elettori americani dichiarò di aver votato (per).uno o per l'altro deidue candidati) pensando a quanto