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FINANZIAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

Come già detto, le OI sono enti funzionali e derivati, non sono Stati, non hanno risorse proprie e non possono tassare, possono in certa misura emettere delle obbligazioni. Come le OI dipendono dalla volontà degli Stati per la loro creazione, così dipendo dagli Stati per la loro capacità d'esistere che si basa sul finanziamento. L'organo assembleare ha il compito, tra le altre cose, di deliberare sul bilancio quindi sui finanziamenti, deve decidere quali sono le spese dell'organizzazione cioè i capitoli di spesa dei bilanci. Durante ogni sessione dell'organo plenario, sia che duri un mese sia che duri di più, deve comunque redigere il bilancio. Questo bilancio viene preparato dal Segretariato e poi è aperto alla discussione da parte dei delegati degli Stati che devono decidere. Le voci del finanziamento coprono due ambiti: - Voci di tipo operativo: possono

essere quei campi dove l'organizzazione va a intervenire. Nell'ambito delle NU ci sono le missioni di pace dei caschi blu che in parte sono a carico dell'organizzazione, in parte sono a carico degli Stati. Un altro campo operativo è tutta l'area d'assistenza allo sviluppo, pensiamo ai vari fondi delle NU che in parte vengono da donazioni degli Stati o privati, in parte sono fondi dell'organizzazione (cooperazione allo sviluppo, assistenza allo sviluppo, missioni umanitarie...).

Voci di tipo gestionale/amministrativo: Tutte le amministrazioni le hanno. Ad esempio, proprio in questi giorni si parla dell'OPEC e dell'aumento o del non aumento dei prezzi del petrolio, ma alla fine l'OPEC a che cosa serve? I costi dell'OPEC non sono costi operativi, non è che l'OPEC finanzia l'aumento o la diminuzione del petrolio, ma ha semplicemente un problema di gestione di una struttura che vede la presenza

degli Stati che si riuniscono, quindi c'è un supporto amministrativo. Dunque i costi dell'OPEC non sono amministrativi ma sono costi amministrativi/gestionali (è importante capire di cosa si occupa l'organizzazione per capire le diverse tipologie di costi che deve sostenere). I costi amministrativi ci sono sempre, sono il costo del personale, lo stipendio dei funzionari, i fondi pensione. Una delle grosse critiche che viene fatta alle OI è che la maggioranza dei costi va per pagare il personale, si dice che il 3/4 del bilancio di una OI vada a pagare il personale. Ad esempio la FAO che dovrebbe occuparsi dello sviluppo agricolo, poi in realtà in regioni meno svantaggiate va a sostenere i costi del personale. Un altro costo è quello del mantenimento dell'edificio, riscaldamento, computer, inchiostro della stampante, condizionatore, ecc. che si pongono durante una sessione. Inoltre alcune OI pagano direttamente i delegati degli Stati,

ovviamente solo in alcuni casi. I contributi vengono dagli Stati, sono obbligatori, se uno Stato non eroga i contributi che sono previsti dall'Accordo, lo sta violando, perché viola un obbligo e incorre nelle sanzioni previste nello statuto (in genere c'è una sospensione dai diritti di voto, ma varia da OI a OI). Perché è previsto? Perché le OI non hanno potere di imporre qualcosa, quindi se gli Stati non erogano i contributi, l'organizzazione muore sia dal punto di vista formale che sostanziale. La contribuzione finanziaria è fondamentale per la vita dell'organizzazione. Come si fa a stabilire quali sono i contributi che gli Stati devono versare? Bisogna versare lo stesso contributo? Evidentemente no, ci sono criteri diversi che riguardano organizzazione e organizzazione che variano anche nei tempi, non sempre gli statuti ci dicono quali sono i criteri per i contributi degli Stati. Gli Stati non sono particolarmente desiderosi di

Dare i contributi, perché sono risorse che vanno prelevate dal bilancio statale e date all'organizzazione, quindi si cerca di evitare. Ci sono diversi criteri:

  1. Contributo uguale: tutti gli Stati pagano lo stesso contributo, noi possiamo averlo in OI molto settoriali come l'OPEC, la Commissione Fluviale del Reno.
  2. Sistema delle classi di contributi: è più complicato, alcune OI come l'UPU e l'ITU, hanno classi di contributi ovvero gli Stati sono divisi in classi, e a ciascuna classe viene attribuito un tipo diverso di contributo. È un sistema rigido che funziona in organizzazioni con compiti tecnici, che non hanno bisogno di grossi apporti di spesa. Questo metodo era stato accolto anche nel patto istitutivo della Società delle Nazioni, ma fece nascere moltissime critiche, e c'era stato un problema di emendare il sistema di contributi ma dato che era previsto nel trattato istitutivo (e come sappiamo è difficile).

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di 119modificarlo) resto comunque difficile emendare. Future OI tenderanno a non metterlonel Trattato Istitutivo.

3. Criterio basato sulla capacità economica dello Stato: Le NU sono un’organizzazione,che oltre a costi operativi ha anche grossi costi gestionali perché ha molte sedi e moltiorganismi che fanno capo all’Assemblea Generale. Non sembra giusto far pagare atutti la stessa somma, anche se nasce subito la critica che tutti hanno lo stesso voto,perché qualcun deve pagare di più e qualcuno di meno? Uguaglianza formale vsuguaglianza sostanziale. Come vado a calcolare la capacità economica?Originariamente si guardava il Prodotto Nazionale Lordo e poi si è variata sul RedditoNazionale Lordo (la differenza la rimanda alla nostra conoscenza economica).

criteri sussidiariVenivano considerati anche come il criterio del commercio estero edella bilancia dei pagamenti, e quello sostenibilità dell’indebitamento dello stato

Per determinare la capacità di uno Stato, sono stati utilizzati diversi criteri:

  1. Criterio della popolazione: si considera la dimensione della popolazione di uno Stato come indicatore della sua capacità.
  2. Criterio del territorio: si valuta l'estensione territoriale di uno Stato come fattore determinante della sua capacità.
  3. Criterio economico: si prendono in considerazione i dati economici statistici di uno Stato per determinarne la capacità economica. Tuttavia, questo criterio può essere complicato da applicare ai paesi più piccoli, poiché potrebbero non essere disponibili dati economici sufficienti.
  4. Criterio dell'interesse nel lavoro dell'OI: in base al settore di competenza dell'organizzazione intergovernativa, vengono utilizzati criteri specifici. Ad esempio, per l'organizzazione internazionale del trasporto su ferrovia, si considera il chilometraggio delle ferrovie di ciascuno Stato. Per la Commissione interamericana per la cattura dei tonni tropicali, si considera la quantità di tonni catturati da ciascuno Stato nel settore della pesca.

È possibile stabilire un contributo massimo e un contributo minimo per la determinazione del contributo di uno Stato. Questo ha creato problemi nelle Nazioni Unite. Inizialmente, negli anni '40, gli Stati Uniti pagavano quasi la metà delle spese dell'organizzazione, quindi il loro contributo era quasi del 50% (cosa che è stata criticata). Il Congresso degli Stati Uniti ha deciso di ridurre gradualmente il loro contributo e attualmente il

loro contributo è del 22%. L'Assemblea generale ha ricepito questa decisione dicendo che nessuno Stato può mettere oltre il 22% di contributi.

A volte i finanziamenti possono venire da attività dell'organizzazione, ad esempio la WIPO (organizzazione internazionale che riguarda l'attività intellettuale) fa dei servizi di registrazione brevetti e materialmente chiunque paga per registrare il brevetto quindi questo è un'entrata per l'WIPO. Le entrate non sono solo dagli Stati ma anche entrate di questo tipo. Ma anche le organizzazioni finanziarie erogano prestiti e ci sono interessi che chi percepisce il prestito deve pagare all'organizzazione (interesse entrata aggiuntiva).

La tassazione dei funzionari è una questione grossa. Non tutte le organizzazioni la praticano, infatti all'inizio le NU avevano esentato completamente i propri funzionari dal pagamento dei contributi. Questo aveva creato un contrasto con gli Stati Uniti.

che ospitavano il Palazzo di Vetro, si erano rifiutati di esentare i funzionari americani dal pagamento delle imposte locali. Questo fu uno dei motivi per cui gli Stati Uniti ritardarono la firma della Convenzione su Immunità e Privilegi. Il contrasto si risolse, e le NU intervennero mettendo un sistema di tassazione su tutti i funzionari a favore delle organizzazioni. 2 esempi di potere impositivo diretto dell'organizzazione nei confronti di persone fisiche o giuridiche (situazione anomala): - Imposizioni che la commissione fluviale del Danubio faceva nei confronti del naviglio che passava, qui c'è un contributo statale e un contributo diretto, ovvero le navi che volevano passare dovevano e devono ancora pagare un contributo alla commissione, una tassa di navigazione. Serviva anche per tenere il fiume in condizioni navigabili quindi aveva anche un valore pratico: le bocche del fiume si insabbiavano quindi andava sistemato periodicamente. - CECA: qui vi era un imposizione

Per le imprese carbosiderurgiche che dovevano pagare dei contributi all'organizzazione. Pagina 69 di 119.

Le risorse proprie dell'UE: se ne parla perché l'UE in realtà ha delle entrate particolari che vengono dagli Stati. Si tratta di 4 entrate: un'astrazione del PIL, una percentuale dell'IVA, la tariffa doganale comune (merci che vengono da paesi terzi pagano per poter entrare nell'UE), prelievo sui prodotti agricoli. Perché non è corretto parlare di risorse proprie? Perché sono comunque gli Stati che trasferiscono all'Unione queste risorse. Quindi l'Unione ha competenze particolari, tutta la PAC è finanziata a livello centralizzato da Bruxelles, però le entrate sono comunque trasferite dagli Stati all'organizzazione.

Meccanismo di controllo: le OI non sono il massimo per quanto riguarda una corretta gestione delle spese, ci sono degli organismi di AUDIT che sono stati progressivamente istituiti.

Nell'allora Comunità Europea fin dal '57, il trattato istitutivo prevedeva l'istituzione di una Corte dei Conti, fondamentale, questa esigenza di AUDIT è sempre più sentita da parte delle organizzazioni.

2° Lezione online - OMS

ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ

Come abbiamo detto le organizzazioni internazionali sono il momento più strutturato di cooperazione internazionale tra gli Stati, e la cooperazione tra gli Stati a volte è inevitabile proprio perché vi sono problemi tecnici prima ancora che decisioni politiche. Tra i problemi che non hanno confini c'è quello delle malattie, o meglio epidemie, o pandemie come vengono chiamate oggi, era un problema molto sentito. Dalla metà dell'800 gli Stati non erano molti, erano Stati liberi, e cominciarono a convenire delle Conferenze sanitarie internazionali che avevano lo scopo di tracciare degli standard minimi a livello internazionale per la lotta di.

grandi problemi come tubercolosi, malaria, ecc. Queste conferenze tardano a concretizzarsi

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SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giorgiaaka1997 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Megliani Mauro Angelo.