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Modelli di acquisizione della seconda lingua

Secondo tale modello l'acquisizione di L2 è un aspetto dell'adeguamento dell'apprendente alla cultura della L2 che man mano si integra nel contesto socioculturale. Viene sottolineato il ruolo di:

  • Ambiente favorevole/ostile/povero di stimoli
  • Fattori psicosociali: atteggiamenti favorevoli/sfavorevoli dovuti alla distanza sociale
  • Motivazioni: legate alla distanza psicologica nei confronti di lingua e parlanti

Modello interazionista di Long

Sviluppa l'ipotesi dell'input comprensibile che comprende modifiche linguistiche e interazionali come ripetizioni, domande di chiarimento, controlli di comprensione, parafrasi, sequenze di negoziazione o di spiegazione del significato. Recentemente ha sottolineato l'importanza di fattori interni come la capacità di elaborazione ed esterni come la correzione.

Modello della nativizzazione di Andersen

In un primo momento l'apprendimento sarebbe guidato da norme interne in parte autonome dall'input, poi vi...

socioculturale si concentrano sull'importanza dell'interazione sociale e del dialogo nell'apprendimento. Questo approccio considera l'apprendimento come un fenomeno che si sviluppa tra individui e tra persone. Tuttavia, questo approccio copre solo alcuni aspetti del processo di acquisizione. Altri approcci si concentrano sulle tematiche della sociolinguistica applicate alla seconda lingua (L2) senza sviluppare elaborazioni teoriche. Alcuni studi, ispirati a Labov, mirano a descrivere i fattori di variabilità delle interlingue utilizzando strumenti statistici. Klein e Dittmar hanno sviluppato un modello di descrizione della variazione nelle interlingue, chiamato grammatica di varietà. Tuttavia, il ruolo della variazione in L2 non è ancora chiaro e non tutti concordano sul fatto che sia semplicemente una questione di performance o un meccanismo per migliorare la competenza in L2.

Le ricerche etnografiche evidenziano che le possibilità di usare e apprendere L2 sono socialmente condizionate. Si è poi sviluppato un filone che studia le interazioni in L2; altri approcci ambientalisti dedicano attenzione ai fattori linguistici, specie al ruolo giocato dall'input in L2; l'input in L2 è ritenuto centrale nell'ipotesi interazionista di Long che si fonda sull'idea di Krashen secondo cui per l'acquisizione è necessaria e sufficiente l'esposizione ad un input comprensibile in L2. Long si focalizza sulle modalità internazionali e linguistiche che contribuiscono a rendere l'input più comprensibile, evidenziando modifiche della struttura della conversazione presenti nelle interazioni fra nativo e non nativo; tali modifiche sarebbero necessarie per l'acquisizione. Molti studi confermano l'utilità di tali modifiche per incrementare la comprensione dell'apprendente senza dimostrare né

escludere un nesso con l'acquisizione.

Modelli integrati (No)

Modello multidimensionale

Poggia su ricerche empiriche concernenti l'acquisizione delle regole per l'ordine delle parole nel tedesco e inglese L2; ci interessano per le spiegazioni del processo acquisizionale avanzate per interpretare i risultati ottenuti, tali spiegazioni fanno leva su principi e processi cognitivi e la tendenza a seguire un ordine canonico SVO, sia su fattori sociocontestuali come il grado di integrazione nella società d'arrivo e gli atteggiamenti dell'apprendente. Le ricerche mostrano una correlazione fra tratti delle interlingue e variabili sociali: semplificazioni linguistiche si trovano nelle interlingue di apprendenti meno integrati.

Modello integrato di Gass

Considera il complesso dei fattori che incidono sull'apprendimento riconoscendo un ruolo più o meno rilevante nei diversi momenti dell'elaborazione dell'interlingua, che sarebbero 4:

- nella fase della

Percezione dell'input in L2: agirebbero fattori personali, psicologici e ambientali; la personalità, le conoscenze precedenti, l'attenzione dell'apprendente - nella fase della comprensione dell'input sarebbero efficaci strategie di negoziazione e modifiche dell'input ma anche conoscenze linguistiche precedenti. Nella fase di accettazione dell'input si procederebbe alla formazione, messa alla prova, modifica o conferma di ipotesi su L2 e sulle sue regole. Nella fase di integrazione dell'intake nel sistema di interlingua agirebbero principi che governano i sistemi linguistici e di conoscenze come i meccanismi di memorizzazione. L'apprendente giungerebbe a costruire una competenza in L2 che gli permetterebbe di produrre un output in L2 anche sulla base di esigenze personali e ambientali, a sua volta tale output concorderebbe all'apprendimento.

Bilancio sui modelli: gli ambientalisti descrivono le pre

Condizioni per l'instaurarsi dell'accelerazione del processo di acquisizione; ma ad entrare nel cuore del processo sono i modelli innatisti e, soprattutto, i modelli cognitivisti-funzionalisti, coerenti con l'approccio sistematico all'interlingua (iniziato da Corder e Selinker), con attenzione alle dinamiche di interazione fra i livelli lessicale e morfosintattico, semantico-pragmatico, con apertura a livello testuale e discorsivo.

Non si ha ancora un modello globale soddisfacente valido per tutti i livelli, anche quelli più avanzati.

Fattori che influenzano l'apprendimento

Fattori linguistici

Caratteristiche di L2

Sull'acquisizione incidono anche le caratteristiche del sistema d'arrivo e i suoi tratti che possono risultare più facili da imparare.

Una struttura è appresa più facilmente se è in qualche modo conforme al tipo di L2.

La marcatezza

Le strutture marcate, quelle più difficili da acquisire rispetto alle

strutturetipiche,per la L2 sono apprese dopo—>marcatezza dipendente dalsistemaFrequenza dell’input

Le strutture marcate ma frequenti possono essere apprese con minordifficoltà o lentezza di quanto farebbe prevedere la loro marcatezza

Transfer da L1

Nelle teorie contrastive il ruolo della L1 è enfatizzato come uno dei fattoricentrali dell’apprendimento di L2,gran parte degli errori è delleconoscenze venivano attribuite al ricorso a L1(interferenze)

L’analisi contrastiva delle strutture linguistiche di L2 e L1 vedeva comeeffetti di L1:

-transfer negativi:L1 e L2 differiscono e creano errori

-transfer positivi:dove L1 e L2 coincidono creando produzioni corrette

Ruolo di L1

Il ruolo di L1 sarebbe molto marginale,essendo i processi di acquisizionedi L2 e L1 fondamentalmente uguali e risultando i fattori innati e universalipiù importanti di L1.

Recentemente il ruolo di L1 è stato rivalutato,viene vista come unabussola di orientamento

Utile ai fini della comprensione di L2 e all'individualizzazione delle sue regole. I casi di transfer studiati sono produzioni in L2 in cui il modello di L1 porta ad applicazioni devianti rispetto alla varietà d'arrivo di L2 (transfer negativo); più raramente la ricerca si occupa di casi dove il riferimento a L1 porta a risultati corretti (transfer positivi) oppure transfer dove L1 non si riflette sulla produzione ma sulla comprensione di L2.

Per ora gli studi hanno fatto emergere l'incidenza di alcuni fattori senza determinare il peso relativo e l'interazione.

A livello di analisi: l'influsso da L1 è più probabile a livello fonologico e prosodico (pronuncia e intonazione) mentre è via via meno importante agli altri livelli linguistici. Fonologia > lessico > sintassi > morfologia

B livello di competenza: il transfer agisce più nelle fasi iniziali in ambito fonologico e lessicale, per la morfologia il modello di L1 entra in gioco.

più tardi, quando tale modello viene acquisito in L2; transfer di livello più alto pragmatico e testuale operano in fasi avanzate e possono essere resistenti alle correzioni

C-marcatezza: raramente si riprendono in L2 elementi di L1 marcati, è probabile il riferimento agli elementi di L1 meno marcati. In proposito Eckman ha formulato l'ipotesi della marcatezza differenziale secondo la quale saranno difficili per l'apprendente le aree di L2 diverse da L1 e più marcate, il grado di difficoltà sarà proporzionale al grado di marcatezza della struttura di L2, non saranno difficili le aree di L2 diverse da L1.

D-prototipicità e percezione dell'accettabilità delle forme trasferite: le forme di L1 più facilmente trasferite in L2 sono quelle dal significato e dagli usi più prototipici, non quelle con significati metaforici o marginali, ritenute meno facilmente accettabili in L2.

E-distanza: tra le due lingue è più

Probabile il transfer da L1 se L2 è mentre in caso di distanza considerevole, il transfer è più raro e si manifesta come rallentamento nell'acquisizione. Talora si può osservare un transfer di organizzazione tipologica, L2 può essere proiettato il tipo di L1. In caso di lingue imparentate può esservi per qualche settore o livello di L2, quello che Corder chiama un continuum di ristrutturazione. F-conformità alla naturalezza: vi è transfer da L1 solo se la struttura in L1 è conforme a principi naturali e se in L2 esiste un potenziale punto di appoggio per tale errore. Le ricerche hanno rivalutato il ruolo del transfer da L1 o da altre lingue note a più livelli. Il transfer da L1 può accelerare o rallentare il processo acquisizionale ma normalmente non ne altera le tappe. L'ordine in cui le strutture vengono apprese ha a che fare con fattori universali e con le caratteristiche della lingua target. Universali linguistici.

La riflessione sul ruolo degli universali linguistici nell'acquisizione si svolge lungo due linee, una fa capo alla grammatica universale di Chomsky e l'altra sulla ricerca sugli universali tipologici di Greenberg. La GU è l'insieme di proprietà e principi che costituiscono la dotazione linguistica innata e caratterizzano la grammatica centrale di tutte le lingue, essa condiziona l'acquisizione di L1 ma non è altrettanto sicuro il suo ruolo in L2 in quanto per alcuni essa è o è solo parzialmente accessibile in L2. Secondo alcuni le interlingue sarebbero espressione di grammatiche generative condizionate dalle regole di GU; altri invece sostengono l'accessibilità a GU in L2, la vedono condizionata da L1. Non tutti condividono l'idea di un accesso.
Dettagli
A.A. 2021-2022
36 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher benedettameliss di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica acquisizionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Pani Giuseppina.