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BENEFIT EUROPA
Brand promise “Il sarò il tuo punto di riferimento in europa a tutela della tualibertà e dei tuo diritti”
Supporting evidence La personalità del candidato - un team lavora su questo -esperienza politica e amministrativa - formazione poliedrica
Reason why L’uomo giusto con l’esperienza giusta al posto giusto sui temigiusti
Driver motivazionale XY: Il tuo paladino a Bruxelles
Mood emotivo Rabbia costruttiva
Archetipo evocato Il difensore (warrior) dei diritti
Concept emergente I nostri interessi contano. Difendiamo i nostri diritti in Europa.
La matrice semplificata
ELEMENTO | CONTENUTO |
---|---|
Benefit (perché l’elettore dovrebbe votare per il partito o candidato X?) | |
Mood emotivo (quale tono emotivo vogliamo dare alla nostra campagna?) | |
Archetipo da evocare (quale “modello di eroe” vogliamo far risuonare nell’elettore?) |
L'archetipo. Vedremo come, a parità di benefit, si possono differenziare tre profili lavorando proprio su mood e archetipo.
Esempio di matrice semplificata applicata al posizionamento: Grillo
ELEMENTO CONTENUTO - BEPPE GRILLO
Per abolire i privilegi della casta. Per esempio, per eliminare il vitalizio per i politici che ne sono i naturali beneficiari nel sistema attuale.
Rabbia
Mood emotivo (quale tono emotivo vogliamo dare alla nostra campagna?)
Giullare - Combattente
Archetipo da evocare (quale "modello di eroe" vogliamo far risuonare nell'elettore?)
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Esempio di matrice semplificata applicata al posizionamento: Di Maio
ELEMENTO CONTENUTO - BEPPE GRILLO
Per abolire i privilegi della casta. Per esempio, per eliminare il vitalizio per i politici che ne sono i naturali beneficiari nel sistema attuale.
sistema attuale.
Serenità
Mood emotivo (quale tono emotivo vogliamo dare alla nostra campagna?)
Bravo ragazzo - Regolatore
Archetipo da evocare (quale "modello di eroe" vogliamo far risuonare nell'elettore?)
Esempio di matrice semplificata applicata al posizionamento: Fico
ELEMENTO CONTENUTO - BEPPE GRILLO
Per abolire i privilegi della casta. Per Benefit (perché l'elettore dovrebbe votare esempio, per eliminare il vitalizio per i politici che ne sono i naturali beneficiari nel sistema attuale.
Relax
Mood emotivo (quale tono emotivo vogliamo dare alla nostra campagna?)
Caregiver - Innocente
Archetipo da evocare (quale "modello di eroe" vogliamo far risuonare nell'elettore?)
4. Comunicare e persuadere - Il marketing narrativo e lo storytelling
A che cosa serve la semiotica narrativa semiotica
La è la disciplina che studia il rapporto fra un sistema di segni e un corrispondente sistema di significati, ossia il rapporto,
all'interno di un determinato "linguaggio", fra significanti e significati. E' una disciplina molto vasta e molto generale, assai utile sia per capire come funziona un messaggio (decostruzione), sia per progettare e realizzare un messaggio efficace (costruzione). La semiotica narrativa si occupa come funzionano dunque di studiare le "storie", le narrazioni, i racconti, per capire e, in particolare, per comprendere che cosa hanno in comune le storie, i racconti, che funzionano bene, che piacciono. Che hanno successo. Si divide in due grandi scuole: la scuola di Parigi scuola di Hollywood (semiotica narrativa classica) e la (che ha dato vita al vero e proprio metodo dello storytelling: la tecnica che insegna come costruire un racconto che "funzioni"). Dalla scuola di Parigi, impariamo che ogni storia che funziona deve comprendere alcuni "ruoli" (di volta in volta interpretati da personaggi diversi, di storia in storia): il destinante (che
avvia la storia), l'eroe o protagonista, i suoi aiutanti, l'anti-eroe o antagonista (a sua volta con i suoi aiutanti, chiamati opponenti), e l'oggetto di valore. Eroe e antagonista competono fra loro per ottenere l'oggetto di valore. Lo storytelling di Hollywood invece ci insegna come "collocare" i personaggi in un ben definito "ciclo narrativo", suddiviso in fasi e sottofasi. È il cosiddetto "viaggio dell'Eroe", il nucleo fondante di ogni storia di successo.
La scuola di Parigi storytelling, La semiotica narrativa, insieme con lo ci aiuta a raccontare in modo efficace qualsiasi "oggetto sociale": un prodotto, un servizio, una destinazione turistica, una storia, un progetto politico. E, come insegna una grande agenzia di comunicazione, una verità ben detta porta lontano. Molto lontano!
La semiotica narrativa nasce a Parigi ad opera di vari autori, fra cui A.J. Greimas. Essa è stata poi
sviluppata nella pratica dagli sceneggiatori di Hollywood. Raccontare bene una storia coinvolge globalmente il consumatore: cognitivamente, emozionalmente, autobiograficamente. Oggi le neuroscienze ci dicono che esiste una base neuro-fisiologica dietro il successo dello story-telling (la cosiddetta "trance narrativa"). La struttura di una storia comprende sei ruoli principali (attanti). - Il destinante: è il "mandante" della storia, che dà l'avvio al percorso narrativo. - L'eroe o Soggetto: è il protagonista positivo della storia. Egli può contare su uno o più aiutanti, di varia tipologia. - L'antieroe/antisoggetto: dotato di aiutanti chiamati opponenti. - Eroe e antieroe si contendono un oggetto di valore. - Ogni storia ha uno o meglio due percorsi narrativi che si intersecano: il percorso del destinante e il percorso dell'eroe.Il percorso dell'eroe consiste nell'avviare la storia e, alla fine di essa, nel sancire la conclusione. E' un percorso breve.
Il percorso dell'eroe passa per quattro fasi, di cui le prime due sono le stesse del percorso del destinante: preparazione e azione. Le altre due fasi specifiche dell'eroe sono prova qualificante e prova glorificante. E' il vero e proprio percorso della storia.
Le tre fasi cruciali della storia, preparazione, azione e conclusione, si collegano ad altrettante prove. Nella preparazione c'è la prova decisiva, nell'azione c'è la prova qualificante e nella conclusione c'è la prova glorificante.
Lo story-telling hollywoodiano arricchisce l'analisi del percorso narrativo. Le macro-fasi sono le stesse ma vengono maggiormente dettagliate.
Lo storytelling, il metodo ormai universalmente utilizzato in comunicazione politica, è stato codificato da Christopher Vogler.
sceneggiatore statunitense di Hollywood. Ha lavorato per la Disney e insegna alla UCLA. Il suo nome è legato al saggio The Writer's Journey: Mythic Structure For Writers, Il viaggio pubblicato in italiano come dell'eroe. Nato come quaderno di appunti personali, ha cominciato a circolare tra amici, fino alla richiesta di pubblicazione in una piccola casa editrice di libri e manuali sul cinema, dove è stato pubblicato in tre edizioni ogni volta ampliate (1992, 1998, 2007). Vogler ha ripreso e rielaborato numerosi concetti di psicologia del profondo, attingendo in particolare alla teoria degli archetipi di Carl Gustav Jung.
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Il viaggio (ciclo) dell'eroe
Il percorso narrativo esteso è riportato in questo grafico:
Il cuore dello storytelling
Semplificando al massimo, possiamo dire che in ogni storia di successo si parte (omondomeglio, l'Eroe protagonista parte per il suo viaggio) da un "ordinario", si entra poi di "transizione" in
un “processo (mondo speciale), lo si attraversa, e infine, dopo unepisodio cruciale, si ritorna nel mondo ordinario, trasformato dalle vicende della stessastoria. E anche l’Eroe, ovviamente, è stato trasformato dal suo stesso viaggio.Dunque, quando si progetta una campagna di comunicazione, anche politica, si devedecidere quale sia il mondo di partenza, quale il mondo (speciale) di passaggio, ilpercorso di trasformazione, quale infine il mondo ordinario, trasformato dalla storia. Peresempio, il mondo “ordinario” è quello attuale, gravato da inquinamento e sfruttamento. Il“passaggio” (mondo speciale) è rappresentato da una transizione politico-economicaverso la Green Economy. Il mondo trasformato di arrivo è un modello di sviluppoeconomico-sociale finalmente equo e in armonia con la Natura.
FASE DEL VIAGGIO DESCRIZIONE
Mondo ordinario di partenza
Mondo speciale di passaggio
Mondo “trasformato” di arrivo
Il percorso
Un percorso emozionale. Una storia che funziona genera anche un'emozione nello spettatore. Come nelle sinfonie, l'andamento dovrebbe essere emotivo.
Marketing e story-telling. Qualsiasi offerta di marketing (compreso quello politico-elettorale) può essere raccontata efficacemente, e posizionata sul mercato, attraverso lo story-telling. Esso ci consente di combinare il posizionamento emotivo e quello motivazionale nel proporre ai consumatori un prodotto o un servizio, di qualsiasi genere, sotto forma di "storia".
Vediamo un esempio davvero "da manuale" di comunicazione elettorale costruita secondo i dettami dello storytelling: la campagna "Forward" del due volte presidente americano Barak Obama: https://www.youtube.com/watch?v=1WbQe-wVK9E.
Guardate attentamente il video, e verificate come esso ripercorra molto fedelmente la "ruota" del percorso proposta da Vogler (slide a pagina 92). Con una proposta emozionale.
Variazione, un accorgimento retorico, frequente nella comunicazione politica: in questo caso si parte da un mondo "ordinario" negativo, raccontato come un mondo "straordinario" in senso appunto negativo, per poi ritrovarci, alla fine del viaggio, in un mondo "ordinario" positivo (che a questo punto diventa straordinario), ripristinato nella sua gratificante "normalità".
Esercitazione pratica narrativa
Provate ora voi stessi a costruire un "plot", ossia lo schema appunto narrativo di una "storia" (la sceneggiatura), che dovrebbe fungere da guida per l'impostazione di una campagna elettorale.
Supponiamo (è solo un'ipotesi)