Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 13
Appunti esame Il Lavoro dell'Attore, prof. Bellavia, libro consigliato Paradosso Sull'Attore, D.Diderot Pag. 1 Appunti esame Il Lavoro dell'Attore, prof. Bellavia, libro consigliato Paradosso Sull'Attore, D.Diderot Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Il Lavoro dell'Attore, prof. Bellavia, libro consigliato Paradosso Sull'Attore, D.Diderot Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Il Lavoro dell'Attore, prof. Bellavia, libro consigliato Paradosso Sull'Attore, D.Diderot Pag. 11
1 su 13
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PARADOSSO SULL’ATTORE

  • Si tratta di un saggio in forma dialogica di Diderot pubblicato nel 1830, ma apparso precedentemente in rivista (alimentando la polemica settecentesca sulla funzione del teatro).
  • Partendo dalla sua posizione contro la “sensibilità” (è la sensibilità a rendere mediocre l’attore, che invece sono resi sublimi dal sangue freddo), Diderot rifiuta ogni forma passiva e impulsiva di imitazione della natura: l’arte non può ridursi all’effetto psicologico dell’impressione.
  • I due interlocutori del dialogo sono Diderot (il prio) e un secondo, che parlano di Garrick, celebre attore inglese e autore di un saggio sull’arte drammatica e sulla recitazione che il direttore della rivista per la quale Diderot componeva articoli gli aveva inviato per farci recensire un “corrispondente letterario” (Carniato).
  • Il secondo chiede il permesso di esprimere la sua opinione, parlando questa in rispetto all’idea che l’amico possa disprezzare o sminuire la buona opinione di una delle due parti (Garrick e Diderot), ma “l’audacia per entrambe è fondata su qualità e essendo” per questo non si decreta...

Convinto, t'avverte che senz'esord. E inizia ad esporre ca

sia opinione; l'opera di G. è scritta in uno stile tormentato

contorto, arzigogolo e pieno di luoghi comuni, e assegnando un

attore non diventerà migliore o meno scadente, poiché è la

natura ad attribuire le qualità a un individuo (assetto, idee,

intelligenza...) non l'intonazione della stessa, che rende tutto

"passabile", senza infamia e senza lode.

In una scena recitata nulla accade esattamente come in natura

e incant'un stesso brano non può essere interpretato nello

stesso modo da due attori diversi cada che anche nello scrittore

più chiaro le parole vegliano appena su tantiamente un pensiero,

un sentimento o un'idea. Se l'opera di Carrick venisse

commentata da un attore francese e da uno inglese, entrambi

converrebbero sulla sua serietà, pur non essendoci quasi

nulla in comune tra il modo di scrivere oratori in Francia e in

Inghilterra (secondo lo stesso Carrick, colui che sa rendere

una scena di Shakespeare, spesso non conosce neanche Racine).

I due attori dell'esempio non si capiscono, poiché se nel linguaggio

tecnica del teatro, vi è un'indisturbata contaminazione

(anche Carrick ha sbagliato pensando di poter essere

inaspritesi contracia)

L'ATTORE TEDIORE

Due attori si sostengono a vicenda quando i loro poteri

hanno in modo equilibrato la parità o coordinazione alle

circostanze in cui si ripeta il rapporto. In caso contrario, uno

sará troppo forte o devole e per evitare questa disconnanza

poi ch'è erosa che i deboli si adequi ai forti, accadra che il

forte si indeboliese se il forte non ascolterá di equilibrio

la scena, sarà comunque ridente, considerato "saggezzato" rispetto

alla scena (quando in realtà e condanno ad essere devole)

O, A QUANTE ETÁ SI È GRANIDI ATTO? Convuche la natura ved Alba attore

E ecceles e delco sia arte solo opor dier aquilito esperencia, quando

la coca dessi passioni ni è spentiva, la renste è tranquili e il pensiero

e padrone, A LUTO, perdó, un pivio eseque la pubertà, seurche è

un prodigo trovare giovani in erma o sostingue degli roli importanti.

Un vecchio attore è ridicolo solo quando le forze lo hanno

abandonato, o quando la superiorita della sua recittazione

non risce a superare il contrastro tra la sua esquodità e il

ruolo,

o T. mostrato a TI. la scena III dell'atto IV di "Dispetto amoroso" di

Molière, in cui avviene un ferucia litigo tra dei coniugi,

recitato da dei attori) con un trasporto tela da procruere loro

molti guinsoi. Ma restando alla quina sveno erano autori

Ti chiedo se tu abbia mai conosciuto l'attrice (bortanzi) e attore ricordoni e se la definirebbero "sensibile". L'altro, conserteà' cosi, di ex, è l'anonimo "sensibile" che in natura abbia mai conosciuto e, infatti, è stata una delle pessime attrici che abbiano mai calcato la scena, benché comunque possedesse doti qualità che incideva lavorando, gradevole da ascoltare, il pubblico l' ha sempre respinta perché lei si sentì sempre stata se stessa.

I commento un'interpretazione di Coillot che nel "disertore" aveva impersonato cosi grande il ruolo da conquistare la principessa di calitzin, con cui aveva intrattenuto una discussione simile a questa festa: è il ("non ho sentita nulla di "perdonatemi") e che è finita come finirà questa ("io resterò della mia opinione e lui dalla vostra"). La principessa non aveva neanche notato né che Alliot grondò intonato dalla natura, nel momento di agonia, si sarà accorto che la scena di cui miserab disposto lui era stessa male e con voce da mordo non l'aria si disperato.

Ti consiglia il primo di accompagnarla a usare la giovane Braucourt interpretor Los Ridouri, ma ti è restio, poiché sa che la giovane debutante è lontana dalla percezione, insicurezza, e probabilmente cada l'anina di altro che per tutta la vita non sono mai riuscita a uscire dal recinto dell'odio e sensibilità.

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
13 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nalisa92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Il Lavoro dell'Attore e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Bellavia Sonia.