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Estratto del documento

Pò)

- Economiche

- Politiche

- Conflitti 12

- Condizioni culturali (es. aliyà ebraiche, migrazioni ad ondate, hanno ripopolato la Pa-

lestina ebrei da tutto il globo)

- Progressi tecnologici (mezzi di trasporto)

I rifugiati scappano dal proprio paese perché è in pericolo la loro vita (dieci anni fa erano 22

milioni).

Flussogramma = carta in cui sono indicati con dei vettori dei movimenti.

Un esempio di migrazione coatta è la tratta degli schiavi (la maggior parte però è arrivata nel

Sud America). [Spostamenti dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.]

Leggi di Ravenstein:

1) Ogni flusso migratorio genera una migrazione di ritorno o contro-migrazione;

2) La maggioranza dei migranti si spostano a breve distanza [più che la distanza spaziale

forse oggi influisce la distanza culturale];

3) I migranti di lungo raggio tendono a scegliere le grandi città;

4) Gli abitanti delle aree urbane hanno una tendenza a migrare minore rispetto a quelli

delle aree rurali;

5) Le famiglie hanno una minore tendenza a compiere migrazioni rispetto agli adulti gio-

vani.

Fattori di espulsione e attrazione: stato giuridico (possesso di un permesso), condizioni

economiche, relazioni di potere (genere, etnia, razza, denaro), circostanze politiche (post-

guerra come Vietnam, Uganda), conflitti armati e guerre civili (Jugoslavia, Ruanda), condi-

zioni ambientali (Irlanda dopo la carestia, New Orleans dopo l’uragano Katrina), culture e

tradizioni, progressi tecnologici.

Indice di immigrazione/emigrazione = rapporto espresso per mille fra il numero degli im-

migrati o emigrati in un anno e il totale della popolazione.

A partire dal XV secolo le esplorazioni geografiche e la colonizzazione oltre oceano hanno

incentivato i flussi migratori. Si creano regioni di partenza e regioni di arrivo, acquisiscono

una caratteristica che le fa ancora più particolari.

Flussi migratori prima del 1950: l’America riceve forza lavoro dall’Europa e dalla Cina.

Flussi migratori regionali: all’interno della stessa regione si hanno migrazioni verso i paesi

vicini (Italia nel II dopoguerra, in particolar modo dal centro-sud verso il triangolo industriale

a nord Torino Milano Genova, con l’eccezione al centro del Lazio, il nord-est ha rappresentato

un polo di emigrazione).

Un esempio di migranti economici sono i cinesi, commercianti e finanzieri (a Singapore, un

micro-stato in Malesia oggi una delle principali borse, la popolazione cinese ha superato

quella locale, ha una posizione strategica ed era una colonia britannica e olandese).

Migrazioni per ricongiungimento al proprio gruppo etnico (un esempio è la migrazione degli

ebrei verso la Palestina tra il 1900 e il 1948). 13

I lavoratori ospiti sono ammessi per occupare posti di lavoro vacanti e in genere sono espulsi

quando non vi sono più necessità occupazionali (non c’è un fenomeno di radicamento). Ven-

gono dati dei permessi di lavoro a breve termine e il migrante manda le cosiddette “rimesse”

verso i paesi d’origine. Un esempio di lavoratori ospiti sono i minatori italiani in Belgio nel

secondo dopoguerra.

I rifugiati sono persone che attraversano un confine internazionale per timore di essere per-

seguitati a causa di motivi razziali, confessionali, di nazionalità, etnici o per le opinioni poli-

tiche. I rifugiati non sono profughi, i quali emigrano per cause naturali. Principali regioni di

origine dei rifugiati sono soprattutto: Africa Subsahariana, Colombia, Bosnia e Kosovo (il

Kosovo, zona della Siria, non è ancora riconosciuto dall’ONU). I rifugiati si posizionano so-

litamente appena dopo il confine da cui si spostano: Nord Africa e Africa sud-occidentale,

Asia meridionale, Europa.

Le decisioni dei governi possono influenzare le migrazioni attraverso leggi sull’immigrazione

o, com’è successo in America appena dopo l’indipendenza, limitando le restrizioni, quote di

nazionalità per provenienza, immigrazioni selettive. [Negli Stati Uniti, dopo l’11 settembre

2001, richiedenti asilo provenienti da alcuni paesi arabi, vengono trattenuti automaticamente

in stato di fermo.]

La Lombardia è un polo di immigrazione (il comune di Baranzate*, ad esempio, è il comune

italiano con più alta concentrazione di immigrazione): le zone più interessate sono quelle in-

dustriali e di pianura (Milano e Monza – Brianza), meno quelle di montagna. ⁎ Baranzate è

un comune autonomo dal 2004 che è favorevole per la localizzazione e i servizi sul territorio,

in cui sono presenti molti non-luoghi (centri commerciali) ed è esattamente al confine con

l’area Expo. Prima c’è stata un’ondata migratoria dai paesi agricoli attorno, poi negli anni ’70

c’è stata l’ondata migratoria dal meridione e oggi aumenta quella straniera e diminuisce quella

italiana. C’è anche un campo rom appena fuori, dentro al confine di Milano, di cui i rom

posseggono il territorio perché lo hanno comprato ma hanno costruito illegalmente.

Assimilazione = abiura della propria identità culturale.

Integrazione = accettazione delle leggi di un paese.

L’identità: razza, etnia, genere e sessualità

Identità è il modo con cui percepiamo noi stessi e con cui ci presentiamo agli altri. Matura

attraverso le nostre esperienze quotidiane. È quello che siamo in un momento particolare della

nostra vita e quindi può variare nel tempo. Spesso viene definita “in negativo”: ci identifi-

chiamo prima come quello che non siamo, definendo prima gli altri.

L’identità passa attraverso alcuni parametri come la razza (sarebbe la classificazione della

specie umana basata su caratteristiche fisiche, tuttavia a volte viene definita in base a presup-

posti politici, sociali e biologici, fatto che è stato basilare nel colonialismo e nell’imperialismo

e ha portato alla segregazione e alla ghettizzazione, la distribuzione più o meno accentrata in

certe aree). 14

Il senso del luogo è molto personale, a un luogo associamo memorie e esperienze → il luogo

d’appartenenza fa parte della nostra identità (il luogo è più circoscritto rispetto alla nazio-

nalità. L’identità influisce sul modo in cui definiamo e sentiamo come proprio un luogo. Il

senso di etnicità è un’identità costruita sulla base del legame a un luogo, si basa su ciò che

ci ha trasferito la cultura: è l’idea di essere legati a un luogo che fa parte della storia di un

certo gruppo, è un’eredità culturale. Il luogo può sostituire la motivazione razziale quando

essa non è sufficiente a legittimare un confitto (caso di Ulster: conflitto tra cattolici e prote-

stanti su differenze di carattere economico, dato che i cattolici sono più poveri; l’Ulster è sotto

il Regno Unito e a prevalenza protestante → le differenze si fondano su basi culturali e non

razziale).

[Rimangono pochi cinesi nella Chinatown di Mexicali, tra California e Messico, ma il luogo

continua a ad avere un importante ruolo simbolico per i cinesi. Lo stesso vale per la Little

Italy di New York.]

Spazio = teatro delle relazioni sociali.

I luoghi possono essere genderizzati (esclusivo per uomini o donne). Il geografo può studiare

i come si sono creati i cluster identitary (es. quartieri gay) e le relazioni all’interno di questi.

Il termine queer-theory è spesso usato con accezione negativa. La geografia studia le relazioni

tra i gruppi di poteri e le persone: il governo può registrare dei dati raccolti non a campione

ma persona per persona. Il governo degli Stati Uniti registra: le minoranze, i senzatetto. Fino

al 1965 si sono attuate serie politiche segregazioniste nei confronti dei neri.

Il Gender Empowerment Measure misura le diseguaglianze tra uomini e donne (in Italia il

diritto di voto alle donne è entrato in vigore con la Costituzione repubblicana, del 1948; in

Svizzera, pur essendo un paese sviluppato, si è arrivati al diritto di voto solo nel 1971; in

Europa i valori maggiori di parità sono in Nord Europa). La donna nell’Africa subsahariana

popola le aree rurali, da cui la popolazione maschile emigra verso le città alla ricerca del

lavoro e svolge attività agricole. Solo una piccola porzione di donne possiede però legalmente

la terra, posseduta dall’uomo. In India sono comuni i matrimoni combinati: le giovani spose

vengono uccise se il padre non è in grado di versare la dote.

Barrioization = drastico aumento della popolazione ispanica, fenomeno di ghettizzazione.

La lingua

La lingua è un insieme di suoni che permettono di comunicare → l’uomo è in grado anche di

articolare i suoni. La lingua è fatta anche di simboli. La lingua standard è quella che viene

scritta, pubblicata, diffusa e specificatamente insegnata. Il dialetto molte volte non ha la lin-

gua scritta e non è standardizzato. Il governo ha un ruolo importante nella standardizzazione

del linguaggio (es. dialetto ladino in Trentino e in Alto Adige: con la fine della I g.m., assieme

alla tutela del tedesco si è arrivati a tutelarlo; il ladino oggi è tutelato per legge e ha validità

legale anche per delle spinte politiche; altro esempio sono i valser con il Tisch).

Internet e la globalizzazione delle lingue: la maggior parte dei siti sono in inglese (ma gli

anglofoni sono solo la metà di quelli che utilizzano Internet). 15

Lingue parlate dai non anglofoni negli USA: spagnolo (60%), cinese, francese (Louisiana) e

tedesco (Hamish).

Isoglossia = area geografica in cui si verifica una particolare configurazione linguistica (di-

versa da quelle del contorno). Gli interlocutori si comprendono l’un l’altro (possono esserci

casi di mutua comprensibilità). Dialetto: dovuto alla presenza di varianti etniche in una deter-

minata regione.

Distribuzione delle famiglie linguistiche nel mondo: le principali sono state diffuse dal mondo

sviluppato. Il ceppo indoeuropeo, a causa della colonizzazione, è diffuso in larga parte del

mondo.

Ci sono collegamenti tra lingue caratterizzati da assonanze, piccole mutazioni fonetiche tra

lingue diverse che possono anche evolvere nel tempo. Ci sono divergenze linguistiche

quando avviene il frazionamento della lingua in dialetti e successiva nascita di nuove lingue.

Convergenze linguistiche sono la fusione di due lingue (esempio più lampante è l’afrikaans,

anche se il fenomeno è piuttosto raro). Neerlandese è il nome corretto dell’olandese (perché

l’Olanda è in realtà una regione dei Paesi Bassi), per altro molto simile alla lingua fiamminga

parlata nel Belgio.

Le lingue morte sono quelle che scompaiono. Ci sono meccanismi a

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Publisher
A.A. 2018-2019
28 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sezioneaurea di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Lucarno Guido.