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CAPITOLO 4 TIPI DI CARTE
4.1 Classificazione in base alla scala
Essendo il rapporto di due lunghezze la scala è espressa da un numero puro che non deve pertanto
essere preceduto da unità di misura. La scala numerica è rappresentata con una frazione che indica
il rapporto di riduzione. Il numeratore è sempre l’unità, mentre il denominatore è espresso da un
numero che indica di quanto deve essere moltiplicata la distanza grafica per ottenere il valore della
distanza reale sul terreno. La scala grafica viene rappresentata con segmenti rettilinei divisi in parti
uguali sui quali è indicato a ogni suddivisione il valore della corrispondente distanza reale sul
terreno. Essa permette un immediato apprezzamento visivo delle distanze reali rappresentate sulla
carta. Quanto più il denominatore del rapporto di scala è grande tanto più la scala diventa piccola.
Piccola scala significa grande superficie terrestre rappresentata ma scarsa quantità di particolari
mentre grande scala significa piccola superficie terrestre rappresentata con maggior numero di
particolari. – Carta topografica (scala da 1:200000 a 1: 10000) : molto ricche di particolari sono
indicate per scopi escursionistici e militari . Permettono un apprezzamento di dettaglio delle
caratteristiche orografiche e idrografiche del terreno. In Italia sono redatte dall’I.G.M. che le
costruisce attraverso la triangolazione , possono essere rilevate ( attraverso la triangolazione si
acquisiscono i dati necessari alla costruzione della carta ) e derivate ( dalla carta rilevata ad una
determinata scala si derivano le altre carte che possono avere scale più piccole).
4.2 classificazione in base al contenuto
In base al loro contenuto, le carte possono essere classificate in generali (per esempio, carte fisiche
e politiche), speciali, costruite per uno scopo specifico (per esempio, le carte nautiche e le carte
geologiche ) e tematiche , che descrivono la distribuzione di un particolare fenomeno sul territorio
e su alcune delle quali ci soffermeremo di seguito (tab. 6.1).
Le carte tematiche, servendosi di una base topografica, in genere semplificata, riportano la
distribuzione geografica di particolari "temi", fisici, biologici, economici ecc. Gli elementi del
territorio che non interessano il tema considerato vengono quindi trascurati. Tra le numerosissime
carte tematiche, prenderemo brevemente in esame le geomorfologiche, le pedologiche, le climatiche
e le meteorologiche.
2 Le carte geomorfologiche rappresentano le forme del terreno e indicano i processi che le
hanno originate. Le forme scolpite dagli agenti naturali (valli, rilievi, depositi ecc.) sono classificate
in fluviali, costiere, vulcaniche, glaciali ecc. Una carta geomorfologica, se studiata attentamente,
permette di individuare i possibili cambiamenti del territorio: intensità e velocità dei processi
erosivi che interessano i versanti di una valle, frequenza di frane, rischi di piena che interessano un
fondovalle percorso da un fiume. Per questi motivi, sono particolarmente utili, per esempio, per la
redazione dei piani regolatori comunali o dei progetti di bonifica.
3 Le carte pedologiche rappresentano i tipi di suolo. In natura esistono moltissime varietà di
suoli, che si differenziano fra loro per spessore, colore, composizione, proprietà fisiche e chimiche.
Attraverso la consultazione delle carte pedologiche, è possibile scegliere i tipi di coltivazione più
idonei a un particolare tipo di suolo, i metodi di irrigazione adeguati e la quantità d'acqua ottimale
da erogare. Più in generale, le carte pedologiche offrono suggerimenti preziosi sulle migliori
modalità d'uso del suolo, scegliendo, per esempio, le aree da destinare all'uso agricolo e quelle da
adibire alla costruzione di case, di strade e in generale a opere urbane. All'agricoltura andranno
riservati i suoli più profondi, più fertili, più facilmente irrigabili e lavorabili. All'uso urbano saranno
destinati i terreni meno fertili, quelli più elevati rispetto ai corsi d'acqua e quindi più al sicuro da
eventuali inondazioni.
4 Le carte climatiche danno informazioni sul clima di una data regione. Per esempio,
sull'entità delle precipitazioni atmosferiche (pioggia e neve), sulla temperatura dell'aria, sulla
direzione e l'intensità del vento, sulla durata e la persistenza della nebbia.
5 Un particolare tipo di carta climatica è la carta meteorologica, che documenta la variazione
del tempo. È una carta dinamica, che deve essere aggiornata ora per ora, soprattutto quando è
impiegata per la navigazione aerea o marittima.
4.3 Carte Tematiche e cartogrammi
Un cartogramma è una rappresentazione in cui a una carta solitamente molto semplificata si
abbinano precisi dati statistici quantitativi riferiti a singole località o aree variamente elaborati per
evidenziarne la distribuzione spaziale e talora anche l’evoluzione nel tempo.
Carte tematiche
Si chiamano tematiche quelle carte realizzate per mettere in evidenza gli aspetti fisici,
antropici, biologici o economici di un dato territorio.
I sistemi con i quali si realizzano e i simboli che si utilizzano variano in funzione del tema che si
intende rappresentare.
Le carte geologiche, per esempio, riportano le rocce del territorio al quale si riferiscono,
indicandole con colori diversi in base all’età.
Fenomeni che assumono valori diversi in punti diversi del territorio rappresentato vengono
evidenziati spesso con le cosiddette isolinee o linee di uguaglianza: sono tali
le isoipse(uniscono i punti che hanno la stessa altitudine), isobate (uniscono i punti che hanno
la stessa profondità), le isobare (uniscono i punti dove si registra la stessa pressione
atmosferica), le isoterme (uniscono punti in cui si registra la stessa temperatura) e leisoiete (le
linee che uniscono i punti dove si ha la stessa quantità di precipitazione).
Le carte a mosaico o cartogrammi vengono realizzate utilizzando vari colori per i diversi
valori che il fenomeno da rappresentare assume in parti diverse della regione presa in
considerazione. Per esempio, per rappresentare la densità di popolazione di una regione, si
assegnano i vari colori per le diverse densità medie di popolazione e si colorano le varie
provincie sulla carta, ciascuna con il colore corrispondente alla propria densità di popolazione.
4.3 Rappresentazioni spazio temporali e metacarte
Le metacarte sono immagini cartografiche derivanti da carte geografiche di tipo tradizionale
opportunamente semplificate ed elaborate rappresentando i territori non in scala ma tenendo conto
delle dimensioni del fenomeno descritto.
Le rappresentazioni spazio temporali sono rappresentazioni in cui si spiega la diffusione di un
fenomeno , le onde di diffusione sono rappresentate con curve isoplate(a parità di tempo di arrivo)
che si irradiano da un centro di diffusione.
4.4 Come si legge la carta
Se c’è si parte dalla costa e si vede se è alta o bassa , tale operazione è esplicata attraverso le isoipse
ovvero le linee che congiungono i punti che hanno la stessa altezza sul livello del mare. Si vede la
morfologia del territorio,la forma del territorio attraverso le curve di livello .Si vede l’idrografia
ovvero la presenza di fiumi e di laghi e la presenza di isole fluviali . Poi si vede la vegetazione ,
quindi la presenza nel paesaggio di , uliveti, agrumeti, mandorleti. E infine l’intervento dell’uomo ,
quindi la presenza di case e centri e la disposizione degli stessi , inoltre dalla carta si può leggere
l’attività industriale estrattive.
4.5 La carta d’Italia
Fino dall’Ottocento è compito dell’Istituto Geografico Militare la realizzazione della carta del
territorio nazionale. La carta d’Italia è una proiezione prospettica vera che prende il nome
di poliedrica policentrica. I due termini indicano che la carta è stata disegnata immaginando di
avvolgere la Terra in un poliedro con un altissimo numero di facce, ciascuna tangente nel suo
punto centrale. La scala è di 1:100.000. La carta è stata suddivisa in 297 parti dette fogli. Per
ogni foglio è stata realizzata una proiezione a parte; un singolo foglio occupa una superficie
piuttosto limitata, con il vantaggio che, nell’ambito di un foglio, la rappresentazione risulta
contemporaneamente equivalente, equidistante e isogona. Poiché la scala di 1:100.000 non
consentirebbe ricerche dettagliate, ciascun foglio è stato suddiviso in 4quadranti in scala
1:50.000 e ogni quadrante in 4 tavolette con scala 1:25.000; ogni tavoletta ha le stesse
dimensioni dei quadranti e dei fogli, ma rappresenta una superficie rispettivamente 4 o 16
volte minore e quindi con dettagli proporzionalmente maggiori. Di alcune tavolette sono state
realizzate le sezioni in scala 1:10.000
CAPITOLO 5 L’ITALIA NELLE CARTE TOPOGRAFICHE
5.1 fogli e tavolette
Il Regno d’Italia ereditò i risultati dei lavori topografici eseguiti per conto dei governi preunitari .
Nel 1864 gli uffici topografici già esistenti vennero fusi nell’Istituto Geografico Militare nel 1872
con sede a Firenze. Il compito dell’I.G.M. è eseguire lavori topografici e geodetici per i bisogni
dello stato. Inizialmente si utilizzava la tavoletta pretoriana consistente in un ripiano sostenuto da un
treppiede attrezzato con bussola topografica (per misurare gli angoli) e da un tacheometro (per
misurare le distanze) . Oggi invece la carta italiana comprende 285 fogli , ogni foglio a sua volta
comprende una superficie pressoché quadrata ampia30’ di longitudine (base del quadrilatero) e 20’
in latitudine (altezza) . Inizialmente la forma adottata per la rappresentazione della terra era
l’ellissoide di Bessel e la proiezione utilizzata per il disegno era quella poliedrica detta anche
naturale. In tempi successivi sono state pubblicate anche le carte di maggiore dettaglio ricavate
direttamente dal rilievo di campagna al 25000 o al 50000 . In ogni foglio diviso in 4 quadranti
rientrano 16 tavolette al 25000 . Per individuare una tavoletta occorre indicare oltre al nome della
località più importante in essa compresa e con il quale è disegnata il numero del foglio quello del
quadrante e infine la posizione della tavoletta all’interno del quadrante mediante punti cardinali .
Ogni tavoletta copre un territorio di 5’ in latitudine e di 7’e 30’’ in longitudine . Alcune tavolette
sono a loro volta suddivise in 4 sezioni al 10000. In epoche odierna si è deciso di adottare un nuovo
tipo di proiezione , si è deciso di utilizzare la Universale trasversa di Mercatore che prevede di
avvolgere l’ellissoide con un cilindro tangente lungo un meridiano ottenendo una buona
rappresentazione per la fascia di alcuni gradi ai lati del cerchio di