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Fondamenti di Urbanistica

Che cos'è l'urbanistica?

  • Termine "urbanistica" coniato da Ildefonso Cerdà
  • Tre codici del discorso urbanistico identificati da C.
    • Topografia
    • Statistica
    • Descrizione

Cosa si intende per città, ambiente, territorio

Processo di territorializzazione

Concetto di formazione di città / pianificazione territoriale

  • Si ordina a parlare di PIANI URBANISTICI

Stakeholders: portatori di interesse (interesse ad entrare nelle modificazioni del piano)

  • Attori sociali e politici che concorrono a definire le esigenze del territorio
  • Se l’intervento non collima con i principi della popolazione locale, il valore si blocca

Norme tecniche di attuazione: garantiscono l’attuazione efficace del piano nel tempo

"Urbanizzazione": termine che nasce nella seconda metà dell'Ottocento

  • Neologismo creato da Cerdà

Nel periodo storico di Cerdà si verificano fenomeni di sprawl (esplosione) dell'urbanamento

  • Immissione di enorme numero di persone all'interno delle città preesistenti, di antico regime e quindi ancora chiuse in tradizionale sistema urbano

Morfo-urbanismo: forma della città

Strutture d'antico regime: infrastrutture preesistenti

  • Due grandi fasi di industrializzazione
    • 1o metà del '700: sfruttamento delle aree
    • 2o fase di organizzazione: primi sobborghi

Attorno al nucleo principale delle città di antico regime ci sono zone non abitate: "terra di nessuno"

Fenomeno delle terre rese: aree di rispetto in cui le terre erano annetto dai rinaturalizzazioni carabinis derivati dai cadaveri

Provvedimenti per la gestione della sanità delle città

Napoleone: collocazione dei cimiteri fuori dalle città murate per motivi igienici.

Aree di risulta: la necessità di intrattenere le male persone crea la saturazione quasi immediata di questi spazi.

Inizio: spazi post-industriali, numeri industria a conduzione artigianale, zone di loro addensamento produce la creazione di industrie.

Urbanistica ieri, corso -> prima di Pasqua

  1. Se si sbarca o prende la domanda di lungo…
  2. Se si prende la media delle interazioni anche sulla trasera parte

Teoria dell’urbanistica di Cerdà

  • Vengono esplicitati: tre elemi

Topografia: la descrizione del luogo, conoscenze riguardanti le mediazioni al contesto della città.

Ciò è intesa come descrizione dei confini comunicativi olente le sensazioni trasmesse le capacità umana.

Concetto preso da Lynch studia l’istruzione delle percezioni che oltre lo spazio costruzione nel tempo pianificare in senso ecologico.

Statistica: l’invenzione e modificane della standard serve per misurare le economie.

Lo standard nelle misurabile, le quantità in urbanistica parametri standard -> elementi a cui ci si riferisce.

Parametrazione delle grandezze -> dimensionando la popolazione.

In rapporto al luogo in cui si insediano le attività che il chiamato è completa.

Rapporto Attività Luoghi Popolazione

C. Norberg-Schulz: Genius Loci

Prima volta nella teoria urb, viene elaborata una sorta di teorie dele luoghi.

Luogo: l’idea di una porzione di territorio in cui si creano le comunità insediate.

Idea di ‘immaginario collettivo’.

La trasformazione del luogo è continua -> dipende dagli aspetti economici.

Gerarchia del luogo definisce il carattere del luogo.

Antichità: distinzione tra città e territorio

Città: luogo di consumo dei prodotti della campagna

Luogo di produzione > esterno alle mura.

Discorsa na: città consumatrice / territorio produttore

1944 testo fondamentale per urb. moderna

Su cui, sbaso il piano per Londra di Abercrombie.

Invasioni barbariche (cause crollo economia... ?

Crollo impero romano)

Lo studio delle forme urbane precedenti l’età moderna e contemporanea si presenta come operazione analogica e retrospettiva.

Lo stucidium presenta alcune analogie con i procedimenti moderni appicati allo studio delle forme economiche antiche.

Esse è un t’esodo di battiti che sono serviti a debellare tutte le velleità moderniste che tendevano a spiegare l’economa degli antichi utilizzando i modelli dei moderni. Sappiamo con certezza che il funzionamento economico delle società arcaica è profondamente diverso da quello delle società moderne.

Risonna viezz <= cos. consentruand: distanza storica

Alla di organizzazione dello spazio che non è certo l’unctuno dove aspetti materiali di una società deve essere pensati diverse mente.

Nella ottusamo dell’urbanistica antica le tentazioni del modernissimus affiancato sotto le forme più diverse.

SANTURIO -> FONDAMENTO DEL CONCETTO DI CITTÀ

- Spazio saoco = i riti di > ovvenive nel santuario.

=Naista \oikos>>Fondatore

Rito: veniva scelta un’area della zona in cui doveva sorgere la città; vi si seppelirono gel > autentani -> Cos > e santuario.

easta: persona che agisce a capo della geni \ è > il risto difondor (lat. come dirigente

Diffuso interesse per le manifestazioni religiose collettive che favorisce la costruzione dei santuari: Olimpia, Delfi e Delo

  • Sacri derivanti dal commercio inseriti in edifici del Delo la città si identifica col tipo del santuario

Frequentemente anche nelle città occidentali si verifica l'identificazione delle città stesse con un preciso modello funzionale - qui es. le santuari

AGORA

  • luogo di riunione e manifestazione di natura commerciale e giudiziaria Spesso condizionato da strutture di portrella
  • Le agorà si specializzano per funzione
  • Il processo di integrazione urbana veniva condizionato da tradizioni radicate di natura locale, gentilizia o familiare
  • Lo sviluppo urbano dovette tenere conto di tutte le preesistente dell'opposizione tra polis e oikos (pubblico/privato)
  • La formazione della polis è un fatto lento e disomogeneo in senso cronologico e spaziale
    • Dimostrato da recenti scavi archeologici

TEORIA E PRASSI URBANISTICA NEL V E IV SEC. A.C.

Pensiero utopistico da Ippodamo a Aristotele

URBANISTICA IPPODAMEA: metodo canonico usato con grande generalità ed al frutto dei limiti cronologici ed delle aree geografiche che le sarebbero proprie

PRIMA TESTIMONIANZA SU IPPODAMO: Aristotele - Politica (1267b,22)

Poi: Aristofane (Cavalieri - 327) Senofonte Demostene confermano ciò che dice Arist.

CITTA' ARCAICA - IDENTIFICATA NEL MODELLO IPPODAMEO

Ippodamo: descritto come architetto e studioso dei fenomeni celesti (ASTROLOGOS)

Strabone: afferma che Rodi fu costruito durante la guerra del Peloponneso dallo stesso architetto che aveva edificato il Pireo (Ippodamo)

Ippodamo inventò la divisione delle città (secondo Arist.)

Ma è smentito del fatto che le divisioni regolari al città è presente in situazioni storiche e ambientali lontanissime: Egitto e Vicino Oriente

ESEMPI:

Alessandria: Tolemaica

Durra Europo: Carovaniera

Violata, stanziata su uno delle porte strada principale che conduceva alla piazzale pubblica percorsa da Carovane

La città si è costruita in base al nucleo di questa strada

Bergamo: divisione a terrazze della città

Uso: attraverso la costruzione di una platea con sopra le case

14/03/12

ESPANSIONE ROMANA IN ITALIA

Conquista di Velo 396 a.C

Griteri giuridici

  1. COLONIE LATINE → Colonie di diritto latino destinate a presidiare luoghi strategici di grandi territori e spesso di grandi città. Non ci fu alcuna continuità con Roma. CIVIS LATINUM: apparteneva a oggetti inclusi alle città utilizzando gli orbe.
  2. COLONIE ROMANE → Le colonie romane furono fondate sulle coste del Tirreno e per l’Adriatico ed erano di 300 coloni condotti al topo conduci al Topo facendo il Romanos inclusa (2 terzi) destinato ciascuno a tenere 50 coloni per un centro di terra.
  3. Edilizia virtùne → assegnata al condotto fatte a cittadini non urbici come sulla cooperazione del processo sorgeva una città
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
90 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/21 Urbanistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara.tidu.9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di urbanistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Colavitti Anna Maria.