Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
ECONOMIA INTERNAZIONALE
Testi consultati:
_ Economia Internazionale. Teoria e politica del commercio internazionale
Professore di riferimento:
_ Paola Bertolini
Introduzione ai temi del commercio internazionale
L’ambito di interesse dell’economia internazionale è costituito dalle questioni che nascono
dall’interazione tra stati sovrani.
Sette tematiche ricorrono nello studio dell’economia internazionale:
1) I vantaggi derivanti dallo scambio
Il più importante risultato di tutta l’economia internazionale consiste nella consapevolezza
che esistono vantaggi dello scambio e cioè che quando i paesi scambiano beni e servizi, quasi
sempre tale scambio è vantaggioso per tutti.
I vantaggi derivanti dallo scambio sono molti (e non solo relativi allo scambio di beni):
_ specializzazione nella produzione di beni più limitati
_ migrazioni e prestiti internazionali altre forme di scambio mutualmente convenienti
_ scambio internazionale di attività finanziarie rischiose
ATTENZIONE: nonostante questi benefici, il commercio internazionale può danneggiare
alcuni gruppi all’interno di ciascun paese. Ad esempio tale commercio può modificare la
distribuzione del reddito tra gruppi di individui, come i lavoratori non specializzati e i
proprietari di capitale.
2) La struttura del commercio
Mentre alcuni aspetti della struttura del commercio sono facilmente comprensibili (clima e
disponibilità di risorse ad esempio), altri tuttora si fatica a comprenderli.
3) Il protezionismo
Quanto commercio è utile ai vari paesi?
Dopo la Seconda Guerra Mondiale le economie avanzate, guidate dagli Stati Uniti, hanno
perseguito una politica di rimozione delle barriere agli scambi, che rifletteva l’idea che il
libero scambio potesse promuovere non solo la prosperità, ma anche la pace nel mondo (si
pensi alla nascita del WTO che nasce anche con questo obbiettivo).
Nel 1999 è sorto però un movimento anti-‐globalizzazione divenuto famoso che ha costretto a
ripensare a nuove ragioni (non solo economiche) a favore del commercio internazionale.
4) La bilancia dei pagamenti
La situazione della bilancia dei pagamenti di un paese richiede che quest’ultima venga
considerata nel contesto di un’analisi economica più generale.
5) La determinazione del tasso di cambio
I vari paesi hanno monete diverse tra loro e dunque il valore relativo delle diverse valute può
cambiare nel tempo. Questo è un punto importante che differisce dalle altre aree economiche.
6) Il coordinamento internazionale delle politiche economiche
Anche se i paesi sono liberi di scegliere la propria politica economica, in un economia
mondiale integrata, le politiche economiche di un paese influenzano in genere anche altri
paesi. Non siamo cittadini di un governo mondiale, come raggiungere una certa
armonizzazione del commercio quindi che indichi ai vari paesi come muoversi?
Per molto tempo ci si è affidati al GATT (Accordo Generale sui Dazi e sul Commercio) e a
partire dal 1994 all’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). Egli può giudicare se le
politiche commerciali dei vari paesi, inclusi gli Stati Uniti, violino gli accordi precedentemente
siglati.
7) Il mercato internazionale dei capitali
Il mercato internazionale dei capitali collega tra loro i mercati finanziari dei vari paesi (si veda
l’effetto a catena della crisi economica).
Commercio internazionale
Esiste una forte relazione empirica tra la dimensione dell’economia di un paese e il volume
delle sue importazioni ed esportazioni. Infatti, i paesi come gli Stati Uniti commerciano
maggiormente con paesi come Germania, Regno Unito, Francia che sono paesi con i più elevati
valori di PIL (Prodotto Interno Lordo), che misura il valore complessivo di tutti i beni e i
servizi prodotti in un’economia.
Guardando al commercio internazionale nel suo complesso, gli economisti hanno formulato
un’equazione detta modello gravitazionale del commercio mondiale:
T = (A x Y x Y ) / D
ij i j ij
T = valore commercio fra paese i e paese j
ij
A = termine costante
Y = PIL del paese i
i
Y = PIL del paese j
j
D = distanza tra i due paesi
ij
Il commercio tra due paesi, a parità di tutti gli altri fattori, è proporzionale al prodotto
dei loro PIL e diminuisce al crescere della distanza.
Gli economisti utilizzano il modello gravitazionale per scoprire le anomalie nel commercio
internazionale.
Ad esempio tutte le stime dei modelli gravitazionali mostrano un forte effetto negativo della
distanza sul commercio internazionale, non solo per l’aumento dei costi dei trasporti, ma
anche per altri fattori (la rappresentanza commerciale diventa più difficoltosa).
Cosa molto importante è il fatto che i paesi confinanti di solito sono parte di accordi
commerciali che assicurano esenzioni di dazi o altre barriere commerciali. Nonostante ciò gli
economisti stanno studiando il motivo per cui i confini hanno ancora un ruolo negativo così
grande sul commercio.
QUINDI, se un accordo commerciale è efficace, esso deve portare a volumi di commercio fra i
paesi membri significativamente maggiori di quanto si potrebbe altrimenti prevedere dato il PIL <