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Focalizzare il problema e ricostruire la storia

E' importante focalizzare meglio il problema riportato dalla persona e ricostruire la sua storia. Iniziamo con la sintomatologia, chiedendo informazioni su come si presentano i sintomi, con quale intensità e frequenza, in quali contesti, come reagisce e che tentativi utilizza per gestirli. Successivamente, valutiamo l'impatto sul funzionamento in termini di:

  1. Grado di autonomia nelle attività fondamentali quali mangiare, lavarsi, effettuare spostamenti, gestire il denaro
  2. Funzionamento lavorativo, con focus sul tipo di lavoro, le mansioni che svolge, il tempo ad esso dedicato, la stabilità nel tempo
  3. Funzionamento scolastico, con focus su inclinazioni, interessi, obiettivi
  4. Funzionamento sociale
  5. Funzionamento ricreativo, con focus su hobby, svaghi, sport
  6. Qualità delle relazioni familiari e/o di coppia
Si procede poi a raccogliere le informazioni sull'esordio, la durata, lo sviluppo nel tempo, e le condizioni storiche e relazionali legate allo sviluppo del suo problema, dei suoi sintomi (e.g., matrimonio, nascita di un figlio, divorzio, morte di un familiare) per capire se e come la persona si spiega la situazione che sta vivendo. Si prosegue con la ricostruzione della storia personale, familiare, ed interpersonale della persona in modo da capire come funzionava prima del problema e quali erano le caratteristiche di questo funzionamento. Diverse sono le aree anamnestiche da indagare: 1) nucleo familiare, con focus su età dei suoi componenti, relazioni temporali di nascita con eventuali fratelli e sorelle, cause di morte, malattie croniche, disturbo mentali. Inoltre, si può chiedere alla persona di raccontare episodi biografici specifici per indagare le relazioni tra i membri della famiglia; 2) background culturale e sociale, con focus su condizione abitativa, tipologia e

stabilità di lavoro, trasferimenti, eventuali affidamento e/o adozioni;

adattamento scolastico, con focus su tipologia di scuola, rendimento, eventuali bocciature, condotta e materie preferite, relazioni con gli insegnanti e i propri pari;

esperienze lavorative, con focus su tipologie di impiego, durata del lavoro svolto, eventuali licenziamenti, rapporti con i superiori e colleghi;

rapporti interpersonali, con focus su amicizie, longevità dei rapporti amicali, possibili rotture relazionali ed eventuali riparazioni;

relazioni sentimentali, con focus su numero di storie, la loro durata, la qualità dei rapporti e il livello di insoddisfazione associato, eventuali rotture, matrimoni, separazioni, divorzi;

sviluppo sessuale, con focus su orientamento sessuale, frequenza di rapporti, presenza di perversioni, sadismo, masochismo, disfunzioni;

storia medica, con focus su presenza di patologie prossime e/o remote, operazioni chirurgiche, utilizzo di farmaci;

La storia anamnestica di una persona può essere suddivisa in diversi ambiti:

  1. Storia personale, con focus sulla biografia, l'infanzia, l'adolescenza e gli eventi significativi della vita;
  2. Storia familiare, con focus sulla composizione della famiglia, le relazioni familiari e la presenza di problematiche psichiatriche nella famiglia;
  3. Storia scolastica, con focus sul percorso scolastico, eventuali difficoltà o successi accademici;
  4. Storia lavorativa, con focus sulle esperienze lavorative passate e presenti, eventuali difficoltà o successi professionali;
  5. Storia sociale, con focus sulle relazioni sociali, gli amici, le attività di svago e gli interessi personali;
  6. Storia sentimentale, con focus sulle relazioni amorose, eventuali separazioni o divorzi;
  7. Storia sessuale, con focus sulle esperienze sessuali, eventuali problemi o disturbi sessuali;
  8. Storia medica, con focus sulle malattie fisiche, gli interventi chirurgici, le terapie farmacologiche;
  9. Storia psichiatrica, con focus sulla presenza di problematiche psichiatriche della persona o degli individui intorno;
  10. Alcol e sostanze stupefacenti, con focus su inizio, durata, tipologia e frequenza di assunzione;
  11. Storia legale, con focus sulla presenza di precedenti penali;
  12. Storia religiosa, con focus sul punto di vista della persona su dinamiche spirituali, sulla propria fede, e su come la esercita;
  13. Utilizzo di Internet, con focus sulla frequentazione e l'utilizzo di social network e siti, e l'appartenenza a determinati gruppi.

La ricostruzione della storia anamnestica è un processo molto intimo che può suscitare una forte resistenza nella persona. È utile lasciarla libera di parlare e solo dopo intervenire con domande più chiuse e direttive. Si può inoltre spiegare alla persona che le informazioni che fornisce sono molto utili per capire come il suo specifico problema trovi senso nella sua storia, che è unica e irripetibile.

In caso di ricordi traumatici e/o particolarmente dolorosi, si può anche decidere di cambiare argomento per affrontarlo in seguito. In questi casi, è necessario che lo psicologo assuma un atteggiamento accudente e di supporto, evitando termini estremi (e.g., tragedia, dramma) che possono suscitare emozioni negative intense e allontanare la persona. Quando il tempo dedicato alla parte centrale del colloquio volge al termine, si procede alla fase della chiusura, in cui lo psicologo mostra alla persona di raccogliere le idee e la sua intenzione a prendere parola. Uno degli interventi più efficaci in questa fase è il riassunto, mediante il quale il psicologo riporta in una narrazione breve e chiara gli elementi emersi durante il colloquio, dando comunque alla persona la possibilità di intervenire e integrare eventuali informazioni. Dopo il riassunto è sulla sua collaborazione (e.g., "venire buona prassi rinforzare la persona qui è un atto molto

coraggioso eAlla chiusura, segue la fase dellaanche importante per fronteggiare le sue difficoltà”). conclusione, in cui,è d’accordo, si fissa un nuovo appuntamento, preferibilmente allo stesso giorno e stesso orario.se la persona

L’ordine e la regolarità sono fondamentali perché conferiscono un senso di prevedibilità, calma, e controllo.

L’osservazione

L’osservazione è un metodo di raccolta di dati che permette di registrare, descrivere, e analizzare il comportamento umano o l’interazione sociale che si realizza tra due o più persone in condizioni (i.e., osservazione naturalistica). L’osservazione standardizzate (i.e., osservazione controllata) o natura licontrollata è caratterizzata da uniformità delle procedure, manipolazione e controllo di variabili da osservare, campionamento casuale, ambiente artificiale di laboratorio. Queste caratteristiche rendono l’osservazione controllata

un metodo sperimentale o quasi-sperimentale di ricerca e permette di individuare eventuali relazioni causali tra gli elementi dell'osservazione. Invece, l'osservazione naturalistica è caratterizzata da mancanza di artificiosità e non intrusività. La mancanza di artificiosità comporta che l'osservazione avvenga in un ambiente naturale, in una situazione di vita reale, dove il comportamento si produce in maniera spontanea. La non intrusività comporta che l'osservatore non manipoli le variabili che gli interessano ma rimanga come parte dell'ambiente. La presenza dell'osservatore dovrebbe essere così familiare da essere vissuta in disparte ad osservare ciò che accade. Queste caratteristiche rendono l'osservazione naturalistica un metodo descrittivo (o correlazionale) di ricerca, e permettono di identificare, descrivere, e mettere in relazione gli elementi osservati, ma non di individuare eventuali cause e spiegazioni. L'osservazione.situazione. L'osservazione qualitativa, invece, si concentra sulla comprensione e l'interpretazione dei comportamenti e delle interazioni, senza quantificarli necessariamente. Per condurre un'osservazione controllata, l'osservatore seleziona attentamente cosa osservare e utilizza strumenti come griglie e diari per registrare i dati. Può anche utilizzare strumenti come specchi unidirezionali, video-registrazioni e check-list per analizzare ciò che viene osservato. Nel caso dell'osservazione quantitativa, l'osservatore quantifica ciò che viene osservato utilizzando numeri, come la frequenza o l'intensità dei comportamenti. Questo tipo di osservazione tende ad essere altamente strutturata e mira a misurare la durata di un fenomeno. Nel caso dell'osservazione qualitativa, il prodotto dell'osservazione è una comprensione più approfondita dei comportamenti e delle interazioni, senza necessariamente quantificarli. Questo tipo di osservazione si basa sulla registrazione fedele del comportamento messo in atto in una specifica situazione. Entrambi i tipi di osservazione hanno i loro vantaggi e possono essere utilizzati in diversi contesti di ricerca.situazione. L'osservatore fornisce significato ai dati raccolti tramite ipotesi di lettura e viene espresso in prosa. L'osservazione tende ad avere un minore grado di strutturazione, cioè interpretazioni (cioè inferenze). L'osservazione esperienziale, che concentra l'attenzione sull'analisi degli atteggiamenti, delle interazioni e dei vissuti dei soggetti osservati. A seconda del ruolo, della partecipazione e del grado di coinvolgimento dell'osservatore alla situazione osservata, si possono distinguere l'osservazione partecipante e l'osservazione non partecipante. Parliamo di osservazione partecipante quando, durante la rilevazione delle informazioni, l'osservatore prende parte attivamente alla situazione che si sta svolgendo, è integrato nella situazione e interagisce con i soggetti osservati. L'osservazione non partecipante indica invece un tipo di rilevazione nel quale l'osservatore cerca di influenzare il meno possibile.ciò che avviene nella situazione osservata, ricoprendo una posizione esterna ad essa e non interagendo con essa. Ancora, l'osservazione può essere distinta in live, quanto viene messa in atto nel momento in cui si realizza il fenomeno da osservare, oppure differita, quando si realizza in un momento di versa grazie a sistemi di audio- e/o video-registrazione. Infine, un'osservazione può essere diretta o indiretta. Nell'osservazione diretta, i dati vengono raccolti direttamente dall'osservatore (sulla base di quello che vede e sente). Nell'osservazione indiretta, invece, i dati vengono raccolti basandosi su quanto fornito e riferito dall'osservato (e.g., come quando si raccolgono informazioni su un evento tramite il colloquio). I vantaggi principali dei metodi osservativi sono la possibilità di campionare comportamenti spontanei, di raccogliere informazioni da soggetti che non sono in grado di parlare o rispondere a questionari (e.g.,bambini e animali), e di studiare processi interattivi interpersonali che si svolgono nel tempo. Tra gli svantaggi principali ricordiamo gli errori dell'sperimentatore, legati a distrazione, stanchezza, mancanza di addestramento (e.g., fondamentale è la capacità di distinguere tra osservazione, e.g., una persona che corre, e interpretazione, e.g., ha fretta); le risorse necessarie ad effettuare l'osservazione in termini di tempo e denaro; fattori di desiderabilità sociale, per cui il comportamento delle persone risulta modificato quando queste sanno di essere osservate. Il comportamento verbale e non-verbale In sede di consulenza, lo psicologo raccoglie informazioni relative al comportamento non-verbale e verbale. È opportuno focalizzare l'attenzione su: 1) aspetto generale della persona. Per quanto riguarda il comportamento non-verbale, l'aspetto generale comprende l'abbigliamento, l'igiene, la corporatura, l'altezza, il peso (e.g.,eccessoalimentare come strategia di regolazione emotiva finalizzata a gestire emozioni spiacevoli conseguenti alla frustrazione di un bisogno); 2) i movimenti
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A.A. 2022-2023
24 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher FrankTeaching di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Troncone Alda.