Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 21
Appunti Metodologia della Ricerca per Esame di Stato Pag. 1 Appunti Metodologia della Ricerca per Esame di Stato Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Metodologia della Ricerca per Esame di Stato Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Metodologia della Ricerca per Esame di Stato Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Metodologia della Ricerca per Esame di Stato Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Metodologia della Ricerca per Esame di Stato Pag. 21
1 su 21
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Ambiti di applicazione

L'osservazione è un metodo fondamentale delle ricerche psicologiche e sociali, ma in particolare si rivela di grande aiuto per gli studi di psicologia, soprattutto nel valutare comportamenti durante l'età evolutiva, in studi di etologia, di antropologia e di sociologia.

Ricerca in psicologia

Psicologia dello sviluppo e dell'educazione

Importanza dell'osservazione nei primi anni di vita

Osservazione nella clinica

Metodo psicometrico in psicologia

Definizione generale

Psicometria: Metodologia che costruisce e utilizza strumenti per la misurazione quantitativa delle variabili psicologiche, al fine di massimizzare le conoscenze in merito a certe caratteristiche soggettive (variabili dipendenti) rispetto ad altre caratteristiche oggettive (variabili indipendenti).

Aspetti centrali del metodo psicometrico

Popolazione: insieme di tutti gli elementi che godono di una o più caratteristiche ben definite a cui il ricercatore è

interessato. Campione: qualunque sottoinsieme di elementi appartenenti alla popolazione. Le statistiche si suddividono principalmente in: Indici di tendenza centrale: consentono di determinare i valori centrali di una distribuzione di dati; la tendenza è detta "centrale" perché i dati presentano frequenze più elevate al centro della distribuzione. Indici di posizione: consentono di individuare la posizione che un particolare dato o valore occupa in una distribuzione ordinata di dati. Indici di dispersione o di variabilità: forniscono informazioni su come i dati si distribuiscono attorno alla misura centrale; sono una misura della variabilità dei dati presenti in una distribuzione. Ambiti di applicazione Ricerca in psicologia 121 Test in psicologia Definizione generale Test psicologico Misurazione obiettiva e standardizzata di un campione di comportamento. Viene utilizzato per analizzare le differenze tra le reazioni psichiche dipiù individui oppure per studiare le reazioni di uno stesso individuo in diversi momenti o condizioni. Il test consiste in una serie di prove standardizzate e semplici, che prevedono condizioni uguali per tutti e comprensibili a tutti. Il metodo dei test è quindi indiretto (poiché lo studioso non chiede direttamente ai soggetti le informazioni che gli occorrono) e inferenziale (si basa sul ragionamento e sull'analisi che a partire da risposte conosciute arrivano a ricostruire dei processi non noti e da verificare). Storia dei test L'origine dei test risale all'antica Grecia dove venivano impiegati per completare il processo educativo e utilizzati nella valutazione di capacità fisiche e intellettuali. Nel 1838 Esquirol utilizzò test per la classificazione del ritardo mentale basandosi sulle loro capacità verbali; nel 1866 Séguin studiò tramite test di discriminazione sensoriale la performance di bambini ritardati. Agli inizi

del Novecento, Binet sollecitò la necessità di sottoporre ad esami i bambini incapaci di seguire il normale insegnamento scolastico. Nel XIX secolo nacque la psicologia sperimentale che si prefiggeva di descrivere in modo generale il comportamento umano. La svolta storica dei test psicometrici si ebbe nel 1890 quando Cattell utilizzò per la prima volta il test mentale, termine usato come accezione di prove aritmetiche elementari allo scopo di misurare la memoria e la distrazione. Nel 1905 Binet presentò la prima scala di misurazione dell'intelligenza; successivamente la scala venne migliorata aggiungendo più prove e i punteggi vennero raggruppati per livelli di età. Nel corso del Novecento, l'attività di ricerca sui test mentali ha portato, da un lato, un affermamento dei fondamenti psicometrici mentre dall'altro un ampliamento della produzione a diversi settori della psicologia. I test in psicologia clinica possono essere utilizzati

per:
Valutare il funzionamento psichico, normale o patologico, o singole funzioni di esso
Rilevare tratti di personalità che si presume siano predittivi di comportamenti futuri, normali o patologici
Formulare diagnosi
Individuare il trattamento più adeguato
Valutare l'andamento di un trattamento o il suo esito finale
Effettuare uno screening
Affinché il metodo di valutazione sia sempre valido, il test deve possedere dei requisiti:
Obiettività: la costruzione di un test e il suo utilizzo devono essere obiettivi rispetto allo scopo che il test si prefigge.
Standardizzazione: la standardizzazione implica uniformità di procedura nella somministrazione del test e nella determinazione del punteggio relativo e che le modalità di somministrazione e analisi dei punteggi siano uguali per tutti i soggetti.
Attendibilità: misura della coerenza interna di un test; lo stesso test, somministrato alla stessa persona incon gli obiettivi della valutazione. Alcuni criteri da considerare nella scelta dei test sono: - Validità: la capacità del test di misurare in modo accurato il costrutto che si intende valutare. - Sensibilità: la capacità del test di rilevare e misurare le differenze individuali, distinguendo tra coloro che possiedono la caratteristica studiata e coloro che non la possiedono. - Universalità: l'utilizzo del test, la sua somministrazione e i risultati ottenuti devono essere applicabili e generalizzabili a una popolazione più ampia. - Praticità: è importante che i soggetti siano in grado di comprendere ed eseguire il test e che chi lo somministra abbia la preparazione adeguata. La scelta di utilizzare un test o una batteria di test deve essere basata sulle informazioni desiderate e coerente con gli obiettivi della valutazione.

Rispetto all'obiettivo per il quale si sta somministrando quel test. Prima di utilizzare qualsiasi test, il ricercatore dovrebbe conoscerne l'orientamento teorico di riferimento, le sue caratteristiche pratiche, la validità, l'attendibilità e la standardizzazione.

Classificazione dei test:

I test possono essere classificati secondo diversi criteri: in base alle caratteristiche personali prese in considerazione, scopo con cui vengono applicati, modalità di somministrazione, contenuto.

I test psicologici vengono solitamente classificati in:

Batteria:

  • Insieme di test che permette di disegnare il profilo di un individuo che è la rappresentazione grafica dei risultati ottenuti da un soggetto in una serie di prove psicometriche ed espressi in unità di misura comparabili.

Test di rendimento:

  • Serie di prove scelte con difficoltà crescenti e standardizzate su un campione sufficientemente rappresentativo allo scopo di valutare determinate caratteristiche.

funzioni psichicheo determinate attitudini (es. test di intelligenza, test per specifiche facoltà, test clinico-diagnostici)

Test di personalità: si prefiggono di esplorare la personalità nella sua globalità o in specifiche dimensioni allo scopo di riferirla a una classificazione o a una tipologia. All'interno di questa categoria i test si possono ulteriormente distinguere in:

  • Test obiettivi: vengono adottati diversi metodi per affrontare le difficoltà inerenti alla costruzione degli invarianti di personalità (es. metodo di costruzione empirica, analisi fattoriale, metodo di costruzione in base ad un modello teorico, metodo della correlazione per lo stile di risposta, rating scale)
  • Test proiettivi: sono test non rigidamente strutturati dove il soggetto rispondendo liberamente inserisce aspetti personali nelle sue risposte, che opportunamente esaminate, consentono di scorgere aspetti inconsci della sua personalità.

Etica e test

In Italia, l'uso dei test è regolato dal Codice Deontologico degli Psicologi Italiani che regolamenta il comportamento dello psicologo nei confronti sia degli utenti, sia dei colleghi, sia della società in generale.

Lo psicologo è tenuto ad utilizzare solamente gli strumenti psicometrici di cui possiede le competenze e le adeguate autorizzazioni, in quanto è responsabile dei risultati e delle valutazioni ottenute.

Inoltre, è importante prestare notevole attenzione alla validità e attendibilità dei risultati ottenuti e essere in grado di cogliere ed evidenziare eventuali limiti.

È necessario informare il soggetto sullo scopo del test e ottenere il consenso informato permettendo al soggetto di scegliere se consentire o meno alla somministrazione del test.

Ai soggetti va garantito l'anonimato, la non reperibilità e la riservatezza. Il soggetto ha diritto a conoscere i risultati dei test, che saranno spiegati.

con un linguaggio semplice e non tecnico. Limiti e vantaggi Ambiti di applicazione Ricerca in psicologia Test nei diversi ambiti psicologici con i loro specifici obiettivi Metodo clinico e colloquio Definizione generale Il metodo clinico è un metodo di raccolta di informazioni che si concentra sulla globalità di una persona per individuare il suo stato di salute o un disagio mediante l'impiego di strumenti adatti e le opportune tecniche di misurazione e valutazione. Viene impiegato nella valutazione diagnostica dei casi e prevede la raccolta di una serie di dati specifici rispetto al singolo soggetto. Ciò avviene attraverso l'assessment diagnostico, cioè un'indagine che consente di trarre alcune conclusioni per via deduttiva, nel minor tempo possibile. All'interno del metodo clinico vengono utilizzati principalmente tre tipi di metodologie a seconda dell'obiettivo da raggiungere: - Metodo diagnostico: si basa sulla diagnosi con la quale lovo specifico e una struttura più formale. Durante il colloquio, il paziente ha l'opportunità di esprimere i suoi pensieri, sentimenti e preoccupazioni, mentre lo psicologo ascolta attentamente e fa domande mirate per comprendere meglio la situazione. Durante l'anamnesi, lo psicologo raccoglie informazioni sulla storia di vita del paziente, inclusi eventi significativi, relazioni familiari, esperienze passate e sintomi attuali. Questo aiuta lo psicologo a ottenere una visione più completa del paziente e delle sue difficoltà. Nell'intervista clinica, lo psicologo utilizza domande specifiche per studiare il paziente e osservare le sue reazioni. Questo può includere l'osservazione del comportamento non verbale, come il linguaggio del corpo e le espressioni facciali, oltre alle risposte verbali. Il colloquio psicoterapeutico è un tipo di colloquio che mira a trovare soluzioni ai problemi del paziente. La psicoterapia si basa sul dialogo e crea uno scambio intenso tra il paziente e il terapeuta. L'obiettivo è curare la sofferenza mentale attraverso la comprensione e la trasformazione dei pensieri, delle emozioni e dei comportamenti del paziente. Il colloquio di consulenza, invece, è un colloquio in cui l'esperto ascolta i pazienti che si rivolgono a lui e fornisce consigli in relazione a diversi problemi. In questo caso, l'esperto non interviene direttamente sulla malattia, ma offre supporto e orientamento al paziente. In conclusione, il colloquio è uno strumento fondamentale nel metodo clinico utilizzato dai psicologi. Attraverso l'anamnesi e l'intervista clinica, il professionista cerca di comprendere le difficoltà reali del paziente, mentre il colloquio psicoterapeutico e di consulenza mirano a trovare soluzioni e fornire supporto.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
21 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giu1603 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di esame di stato di psicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Parolin Laura.