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CASI MASCHILE FEMMINILE NEUTRO

Nom. Unus Una Unum

Gen. Unīus Unīus Unīus

Dat. Uni Uni Uni

Acc. Unum Unam Unum

Voc. Une - -

Abl. Uno Una Uno

Duo, ae, o = due

"Tutti e due insieme" in latino si dice ambo, ambae, ambo e si declina come duo.

CASI MASCHILE FEMMINILE NEUTRO

Nom. Duo Duae Duo

Gen. Duorum Duarum Duorum

Dat. Duobus Duabus Duobus

Acc. Duos Duas Duos

Voc. - - -

Abl. Duobus Duabus Duobus

Tres, tria = tre

CASI MASCHILE/FEMMINILE NEUTRO

Nom. Tres Tria

Gen. Trium Trium

Dat. Tribus Tribus

Acc. Tres Tria

Voc. - -

Abl. Tribus Tribus

Le CENTINAIA (tranne centum – indeclinabile) di declinano regolarmente come aggettivi plurali della

prima classe, ma spesso il genitivo esce in -um invece che in -orum.

MILLE è aggettivo indeclinabile mentre lo è il sostantivo MILIA (= migliaia) che ha la stessa

declinazione di tria. Spesso milia è seguito dal genitivo partitivo latino qualunque sia il caso in cui milia si

trova mentre in italiano "migliaia" è seguito dalla preposizione "di" ma non i suoi composti (duemila, etc.).

Non esistono in latino termini corrispondenti a “milione” o “miliardo”. I multipli di centomila si esprimono

premettendo un avverbio numerale a centum (o centena) milia. Es. 200.000 = bis centum milia.

Osservazioni:

- Gli ultimi due numeri di ogni decina es. 18 e 19, 28 e 29… (tranne 98 e 99) sono formati per

sottrazione es. 18 = duo deviginti.

- Da 21 a 99 (numeri composti da decine e unità) si possono scrivere con prima le unità e poi le

decine congiungendole con ET oppure prima le decine e poi le unità senza et es. 34 = quattuor et

triginta o triginta quattuor.

- Da 100 in su il numero minore si pone di solito dopo il maggiore senza et es. 105 = centum quinque.

- Con i numeri composti da sole migliaia e centinaia si mette et es. 1200 = mille et duecenti.

La misura del tempo e il calendario

INDICAZIONE dell’ANNO:

1. I nomi dei due consoli in carica (eponimi) al caso ablativo seguito dalla parola CONSULIBUS

(abbreviata in coss.). Si capisce quindi l’importanza che dovevano avere gli elenchi dei consoli (fasti

consulares) che venivano conservati e aggiornati anno per anno a cura dei pontefici. Es. Gn. Pompeo

et M. Crasso consulibus = sotto il consolato di Gneo Pompeo e Mario Crasso.

2. Il numerale ordinale in caso ablativo seguito dal sostantivo ANNO e dopo queste due indicazioni

si aggiungeva la formula AB URBE CONDITA (ab U.c.) = a partire dalla fondazione della città

(753 a.C.). Es. Anno quinquagesimo quinto ab Urbe condita = nell’anno 505 dalla fondazione di

Roma.

Questa tipologia di datazione si poteva trovare anche con altri avvenimenti importanti es. a

regibus exactis/post reges exactos = dalla cacciata dei re/dopo la cacciata dei re (509 a.C. --- fine

periodo monarchico) o anche dalla prima olimpiade secondo un uso diffuso in Grecia (776 a.C.).

3. Con l’affermazione del Cristianesimo gli anni vennero indicati dalla nascita di Cristo: ANTE – POST

Christum natum.

INDICAZIONE del MESE:

L’anno era diviso in MENSIS = mesi, sostantivo a cui era accompagnato l’aggettivo che indicava il nome

del mese (a un certo punto mensis iniziò a essere sottointeso).

L’antico calendario romano iniziava il mese di marzo e constava di dieci mesi, nel 153 a.C. con una prima

riforma del calendario fu portato a dodici con l’aggiunta di gennaio e febbraio; nel 45 a.C. ci fu una seconda

riforma attuata da Giulio Cesare che trasformò l’anno da lunare a solare e lo caratterizzò in 365 giorni

di cui ogni quattro uno bisestile (366 gg).

1. IANUARIUS > 31 gg, deriva da ianua = porta (porta di entrata sull’anno nuovo) e dal dio GIANO

a cui era dedicato un tempio le cui porte rimanevano aperte in tempo di guerra e chiuse in tempo

di pace (Augusto si vanterà spesso del fatto che durante il suo impero le porte del tempio rimasero

chiuse per molti anni > epoca di grande pace e stabilità). Nell’iconografia il dio Giano è

rappresentato spesso come bifronte (una testa con due facce rivolte nella direzione opposta),

infatti, a questa divinità viene spesso attribuita una funzione di passaggio e sorveglianza (dio

custode) e la sintesi di polarità opposte (dio dei contrasti).

2. FEBRUARIUS > 28 gg, legato ai FEBRUA = riti di purificazione dove veniva venerata la dea

Febris = Febbre (liberarsi dall’attacco di qualcosa che fa male all’organismo) a cui era anche

dedicato un tempio. Questo mese era sentito come un momento adatto a liberarsi dalle zavorre

della stagione precedente in vista della primavera.

Durante questo mese venivano anche celebrate delle importanti festività, i LUPERCALIA (15

febbraio) in cui si rispondeva al desiderio di purificazione e all’allontanamento dei pericoli. Il termine

deriva etimologicamente da lupus (animale totemico) = lupo + arceo = tenere lontano. La situazione

rappresentata dalla festa era quella di un rito apotropaico per tenere lontano il lupo (pericolo per

una società di agricoltori/allevatori) dalle greggi in modo che non potesse fare loro del male. I

celebranti, chiamati Luperci, erano giovani fanciulli scelti tra le più importanti famiglie che cinti di

pelli di ovini, strappate a animali precedentemente sacrificati, correvano per la città e anche

nell’antico pomerium (= deriva da post = dietro + murus = muro, area consacrata e inviolabile

immediatamente fuori dalla città) brandendo delle strisce di pelle di capro = FEBRUA colpivano la

terra e chiunque incontrassero (in particolare le donne) per assicurare fertilità e fecondità e in

questo modo assicurare la salvezza del popolo e della città.

Nota: Per gli antichi tutto ciò che di strano, inatteso e inaspettato accadeva era portatore di un

messaggio degli dei che doveva essere interpretato e codificato. Esistevano due criteri di decodifica che

potevano essere legati a pratiche di divinazione, interpretazione dei segnali, presagi e sogni: ARUSPICI

= pratica divinatoria antica derivante dagli etruschi che si basava sull’osservazione di come bruciavano le

viscere di animali e AUGURI = casta sacerdotale che osservava il volo degli uccelli nell’auguraculum ovvero

uno spazio aereo dove venivano liberati gli uccelli e dalla loro direzione di volo si traevano dei presagi.

3. MARTIUS > 31 gg, ricollegato al dio MARTE (una delle divinità protettrici di Roma).

Durante questo mese avveniva la processione degli ANCILIA (15 marzo) = cerimonia che venne

istituita da Numa Pompilio (= re molto sensibile alla sfera religiosa che istituì molti culti e

tradizioni religiose durature) in cui venivano portati in processione 12 scudi ovali di bronzo, tagliati

sui lati (alcuni fanno risalire l’etimologia della parola all’aggettivo greco che vuol dire curvo, altri

lo ricollegano al volto che era la parte su cui questi scudi venivano indossati). I sacerdoti chiamati

Salii che officiavano la cerimonia facevano parte di una confraternita sacerdotale devota al dio

Marte, formata da dodici giovani patrizi che portavano i dodici scudi per la città pronunciando inni

in tre tempi e nel frattempo percuotevano con delle aste = gli ancilia. Gli scudi erano dodici ma uno

solo era autentico perché secondo il mito esso era stato mandato da Marte stesso a Roma come

pegno dell’invincibilità della città, tuttavia, la ninfa Egeria aveva predetto che chi avesse

posseduto questo scudo sarebbe diventato molto potente. Per ovviare a questo problema il re

aveva commissionato a un artigiano la produzione di altri undici scudi uguali ma falsi in modo che

non potesse essere rubato quello originale. La processione voleva rendere omaggio allo scudo donato

dal dio alla comunità.

4. APRILIS > 30 gg, è il mese in cui inizia la primavera sacro a VENERE = colei che è considerata

l’emblema della fecondità, presiede alla nascita, fecondità e generazione.

5. MAIUS > 31 gg, è il mese dedicato alla dea della vegetazione MAIA.

6. IUNIS > 31 gg, è il mese dedicato alla dea IUNO = Giunone, protettrice dei parti, delle nascite

e della prosperità.

7. QUINTILIS > 31 gg, in origine era il quinto mese dell’anno, successivamente venne chiamato

IULIUS in onore di Giulio Cesare.

8. SEXILIS > 31 gg, in origine era il sesto mese dell’anno, successivamente venne chiamato

AUGUSTUS in onore di Ottaviano Augusto (lo considerava un mese fortunato perché vi aveva

ottenuto molte vittorie).

Durante questo mese venivano celebrate le FERIAE AUGUSTI (15 agosto) = feste che vennero

poi assunte in chiave cristiana e mantenute nei secoli.

Sempre a agosto veniva celebrata un’altra importante festa i VOLCANALIA (23 agosto) =

festa sacra al dio del fuoco divoratore VULCANO, ritenuto responsabile di incendi, piaga dei tempi

antichi in cui si teneva un rito apotropaico per cercare di evitare questo pericolo consistente nel

gettare nel fuoco animali, in cambio della propria vita, forse si trattava di piccoli pesci.

9. SEMPTEMBER > 30 gg, in origine era il settimo mese dell’anno.

10. OCTOBER > 31 gg, in origine era l’ottavo mese dell’anno.

Durante questo mese veniva celebrata la festa dell’OCTOBER EQUUS (15 ottobre) = cavallo di

ottobre. Era una festa che si svolgeva in onore del dio MARTE alla metà del mese che veniva

considerato come la fine della stagione agricola e militare (esercito abbandonava i castra per

spostarsi negli iberna = accampamenti invernali) a causa del maltempo. Questa festa era basata

sulle corse dei cavalli [si celebravano altre due feste in onore di queste corse le EQUIRRIA il 27

febbraio e il 14 marzo] in questa occasione di carri a due cavalli = bighe, tenute nel campo Marzio

che aveva una pista ellittica adatta a questo tipo di gare. Alla fine della corsa, il cavallo di destra

della biga vincente veniva trafitto con una lancia e sacrificato con la conseguente asportazione di

testa (veniva contesa in una lotta tra gli abitanti di due quartieri “la via sacra” e la “suburra” e

tenuta come trofeo da chi la vinceva) e coda (veniva affidata alle vestali che se ne servivano per

alimentare il fuoco sacro). Timeo (storico del ll secolo a.C.) ricollegava il rito del cavallo a quello di

Troia alla base della mitologia romana a partire da Enea. La festa era molto sentita e fu

celebrata almeno fino al lV secolo d.C., inoltre risulta essere importante in quanto unico caso

documentato di sacrificio del cavallo che solitamente non era un animale rituale né uno di cui si

mangiassero le carni.

11. NOVEMBER > 30 gg, in origine era il nono mese dell’anno.

12. DECEMBER > 31 gg, in origine era il decimo mese dell’anno.

Durante questo mese si tenevano le feste dei SATURNALI (17 dicembre --- dopo la riforma del

45 a.C. esteso fino al 20 dicembre e poi in età imperiale f

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
33 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher clizia02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura latina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Ricci Simona.