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Esternalità

È parente un po' del bene pubblico. Si crea quando un atto di consumo o un atto di produzione, quando quindi un'azione che abbia significato economico, impatta non solo sui soggetti coinvolti nell'azione medesima ma anche su qualcuno che è esterno. E l'impatto non è mediato dal sistema dei prezzi, impatto che può essere effetto esterno, che può essere un danno o beneficio. Nel primo caso si parla di esternalità negativa, nel secondo di esternalità positiva. L'esempio dal libro è quello del giardino che si affaccia nell'appartamento che desidero vendere. C'è un rapporto tra compratore e venditore, e dall'altra c'è un rapporto tra proprietario di giardino e giardiniere che lo cura. Ci sono due azioni economiche indipendenti tra di loro, ma le decisioni del proprietario del giardino che io vedo da casa mia, che decide o meno di

pagare il giardiniere, incidono sulla vendita della mia casa, ha un effetto esterno sul mio benessere, perché mi affaccia sulla casa e potenzialmente la vendo più facilmente, non c'è nessuno scambio economico tra me e proprietario del giardino, il beneficio io non lo pago, quindi fallimento del mercato, beneficio che a me viene ma non è mediato dal sistema dei prezzi. Ma quando il giardiniere decide di effettuare l'analisi costi e benefici per stabilire quanto pagare il giardiniere per curare il giardino, nell'analisi non c'è una valutazione del mio benessere. Il mercato fallisce e quindi di nuovo abbiamo una allocazione delle risorse che non è Pareto efficiente. Se il proprietario del giardino potesse tenere conto anche del mio benessere, sarebbe un giardino più bello, e sarebbe il livello socialmente efficiente. L'istruzione potrebbe essere un bene che crea esternalità positive, l'istruzione è

Un bene privato, perché la prima persona che beneficia di quel bene è l'individuo che è istruito perché maggiore è l'istruzione maggiore è la possibilità del lavoro, ma il vantaggio è anche che la collettività trae beneficio dagli individui maggiormente istruiti (società più istruita, culturalmente più aperta ecc...), l'istruzione in generale è una cosa che ha esternalità positive. Se non lo gestisce lo stato, l'istruzione, l'individuo si istruirebbe meno di quanto lo fa ora. I sussidi sono particolarmente importanti in istruzione perché istruzione è un bene costoso, costa molto tempo e poi costa perché ci sono le spese (tasse, viaggi pendolari ecc...)

Informazione imperfetta: trascurato nella trattazione dell'equilibrio economico generale dove si assumeva che gli individui erano perfettamente informati sulla qualità del bene

scambiato e questogarantiva omogeneità del bene stesso. La critica dell'informazione imperfetta è più radicale perché colpisce la grande maggioranza dei mercati, come faccio io ad avere un informazione completa sull'oggetto che compro? In alcuni casi si può imparare in fretta, e quindi ipotesi di informazione perfetta può essere accettabile, ad esempio nella spesa quotidiana ci sono dei prodotti standardizzati tipo frutta e quindi posso imparare che nel supermercato x hanno una maggior qualità e miglior prezzo di frutta rispetto al supermercato z, e quindi dovrei assistere a una selezione dei mercati migliori. Ma se usciamo dagli oggetti di uso banale l'ipotesi è un po' assurda, tipo computer o tablet: informazioni più accurate, di solito chiediamo al venditore. Ci sono merci ancora più delicate tipo medicine, in cui non solo non abbiamo informazioni, idea su come funzionano le medicine, ma

nondecidiamo nemmeno noi le medicine che consumiamo, chiediamo al dottore, perché noi non sappiamo scegliere, c'è un enorme impossibilità per noi di avere informazioni adeguate su certi mercati e in quei casi il meccanismo dei prezzi non funziona perché quello che succede è quando c'è informazione imperfetta è che valutiamo l'oggetto da pareri esterni o dal prezzo, normalmente il prezzo più basso ci dovrebbe attrarre ma qui invece è il prezzo più alto che ci attrae. Esempio della sanità: abbiamo bisogno della visita specialistica, andiamo da quello con il prezzo più alto perché pensiamo sia più bravo. Se noi potessimo giudicare davvero la qualità andremo da quello con il prezzo più basso, ma non abbiamo informazione perfetta e quindi si inizia a chiedere informazioni da altri ma anche lì alla fine la qualità la conosciamo solo dopo. Infatti, i beni insanità si chiamano beni di esperienza. Questo tema è molto importante per la parte finale del corso, della sanità, istruzione, varie forme di sicurezza sociale. L'informazione imperfetta genera fallimento del mercato, fino al caso estremo che è quello dei mercati mancanti. Per fare un esempio legato all'istruzione come investimento: l'istruzione può avere un valore di consumo e di investimento. Ha un valore di consumo perché fa piacere imparare cose nuove, sia per l'istruzione formale che informale. E ha un valore di investimento: individui acquisiscono un abilità spendibile sul mercato certificata da un titolo di studio che consente di accedere a lavori con maggiore retribuzione, questo si chiama investimento in capitale umano. È un investimento simile a quello degli imprenditori quando comprano un macchinario nuovo. Ma come si finanziano gli investimenti? Tipicamente rivolgendo ad una banca, che dà i

soldi per comprare questo macchinario che fa le scarpe più veloci di prima e quindi ne vediamo di più e possiamo ripagare la banca. Cosa prende la banca? Chiede una garanzia di proprietà immobiliare, l'investimento è finanziato ma c'è una garanzia. Gli investimenti in credito i mercati funzionano. Ma nei casi del capitale umano non c'è niente che possiamo dare in garanzia, il capitale umano è un mercato mancante perché non ci sono garanzie per la banca nel farvi il prestito. È una variante del problema dell'informazione imperfetta. Il trattamento che noi faremo della questione dello stato sociale sarà molto centrato sull'informazione imperfetta. L'altra possibile motivazione di intervento pubblico, al di là dei casi dei fallimenti di mercato, che avevamo detto è: l'equità. Problema della redistribuzione. Lo applicheremo soprattutto nel sistema fiscale, equità.

tramite denaro, quando parleremo dello stato sociale parleremo della redistribuzione di sistemi e servizi. Lo stato sociale perfetto dovrebbe acquisire risorse dalla collettività tramite il sistema fiscale in maniera equa gravando proporzionalmente di più sui più ricchi poi dovrebbe redistribuire questo denaro sotto forma di beni e servizi tramite beni e servizi privati e gratuiti. Idealmente è una grande macchina di redistribuzione oltre ad essere uno strumento di efficienza di mercato.

Infine, si possono trovare altre motivazioni dell'intervento pubblico che sono legate a visioni leggermente eterodosse del comportamento del soggetto economico. Teorici e studiosi che ritengono che il soggetto perfettamente razionale sia un'ipotesi eccessiva, la maggior parte delle persone prende decisioni sulla base di euristiche, di abitudini, di meccanismi semplici ricavati dall'esperienza (sistema 1, sistema 2...). Alcuni autori che hanno lavorato a cavallo tra

psicologia e economia ritengono che essendo non sempre vero che gli individui agiscono in maniera razionale, ci possono essere degli interventi pubblici nel correggere queste scelte. Uno dei concetti che ha cristallizzato questa idea è quella dei beni di MERITO o (de)merito. Idea pioneristica dovuta a Musgrave. Ci dice che non sempre gli individui sono perfettamente razionali, alle volte commettono degli errori, consumano troppo poco di un bene che sarebbe meritorio altre volte consumano in eccesso un bene demeritorio (tipo sigarette). Perché ad esempio la cintura di sicurezza è un bene di merito? Nel senso che istintivamente se non c'era l'obbligo le persone non la indossano. Sigarette è un bene di de merito perché sul momento è una cosa gradevole ma a lungo termine fa male, è un errore cognitivo. Lui dice che possiamo giustificare un intervento pubblico anche in quei casi in cui il mercato funziona perfettamente ma gli individui

Compiono scelte non perfettamente razionali (troppo poco di beni di merito, in eccesso di beni di demerito). Akerlof ha tirato fuori, applicato a problemi psico-economici, un concetto proveniente dalla psicologia che è quello di disonanza cognitiva. Si tratta di un meccanismo riequilibratorio del nostro cervello che cerca di risolvere la dissonanza, il contrasto fra cognizioni opposte. Quando ci si presentano informazioni, idee che non convivono noi cerchiamo un meccanismo per renderle compatibili. Vediamo passare su una macchina costosissima un nostro collega che sappiamo che non aveva più soldi, e quindi troviamo una spiegazione, sarà prestata. Akerlof dice che la dissonanza cognitiva entra in gioco in contesti più importanti: io sono sul tetto ad aggiustare il tetto e non mi metto cinture. Si crea in questo caso l'illusione che non sia pericoloso stare sul tetto, perché io devo risolvere la dissonanza della mia osservazione del "sono sul tetto".

"tetto" e la mia idea del non andare sul tetto perché sono in pericolo. Trovo una soluzione: vado sul tetto senza imbracamento perché così mi dimostro che non sono in pericolo. Questo sarebbe il meccanismo secondo questo autore che giustificherebbe queste forme di interventi pubblici che sono gli obblighi di sicurezza. Questo spiegherebbe anche i meccanismi dei beni di merito e di demerito. Ancora più recentemente questa idea si è consolidata in un ulteriore versione che è collegata ai teorici dell'economia comportamentale, che è una branca che sistematizza queste idee un po' poco sistematiche del bene di merito ecc. e le mette in una struttura ben precisa e ci dice che le persone alle volte scelgono sulla base di valutazione razionale, alle volte attraverso procedimenti euristici (regole consuete, abitudine, decisioni prese sull'impronta...) questo perché sforzo cognitivo e le risorse necessarie"

perdecidere tutte le volte in maniera razionale è superiore alla capacità dell'essere umano. L'interessante idea che sta dietro alla teoria dell'economia comportamentale è che se le persone scelgono in maniera un po' improvvisata poi se vogliamo possiamo aiutarli ad evi
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
43 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Camirey di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia pubblica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Balestrino Alessandro.