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VINCOLO DI BILANCIO:

la mia spesa non deve essere superiore al reddito

• È un’equazione di una retta in forma esplicita, dove per convenzione x2 va in ordinata e x1

in ascissa

• X2p2 minore uguale m - x1p1

• Divido tutto per p2 e semplifico

• X2 minore uguale m/2 – p1/p2 x1

• Y = q + mx 16

• Dove q è l’ intercetta all’origine degli assi, e m è il coefficiente angolare.

Rapportando le due equazioni:

q è uguale a m/p2 ed è l’ intercetta all’ origine degli assi

 q = al rapporto dei prezzi con segno negativo, quindi sarà inclinata negativamente .

 X1 X2

0 m/p2 è la quantità

max del bene

acquistabile in corrisp

di x1 = 0

m/p1 0

Guardo x1p1 + x2p2 minore uguale m

Se annullo la quantità di mele acquistabili, spendo tutto il mio reddito per acquistare le pere

Reddito 10 euro

X1 mele 2 euro al kg

X2 pere 4 al kg

Se non voglio acquistare le mele: faccio 10/4 = 2kg e mezzo di pere 24 FEBBRAIO

COSTRUZIONE DELLA DOMANDA INDIVIDUALE DI BENI E

SERVIZI:

per farlo servono due elementi:

1) La propria disponibilità di portafoglio = il proprio vincolo di bilancio

2) Le proprie preferenze

Quindi per costruire la domanda di beni e servizi bisogna capire com’è fatto il vincolo di bilancio e

le sue preferenze.

PANIERE DI BENI: si intende una combinazione di beni e servizi. In questo caso dispongo di n

beni, e non ho vincoli numerici. Tali n beni li riduco a 2 per una questione di semplicità di analisi.

Dunque per una questione di carattere grafico: N beni non possono rappresentarli

VINCOLO DI BILANCIO O RETTA DI BILANCIO: è l’ insieme dei panieri che il consumatore può

acquistare spendendo tutto il suo reddito. 17

I punti all’interno della retta corrispondono alle dotazioni a disposizione del consumatore

• per acquistare le quali egli non spende interamente il proprio reddito (A).

I punti sulla retta corrispondono alle dotazioni a disposizione del consumatore per

• acquistare le quali egli spende interamente il proprio reddito (B).

I punti all’esterno della retta corrispondono a dotazioni non a disposizione del consumatore

• (C).

- ESEMPIO: si considerino due beni A ( ALLOGGIO), C (quantità di cibo), M il reddito e P

con a e pc i loro prezzi unitari.

il vincolo di bilancio è M = p con a A + P con c MI TROVO LUNGO LA RETTA DI BILANCIO

C . QUANDO M = ALLA SUA SPESA

quindi il vincolo di bilancio rappresenta la QUANDO INVECE DICO M MINORE UGUALE

combinazione di alloggio e sistemazione che gli A TUTTA LA RETTA DI BILANCIO INTENDO

consento di spendere tutto il reddito Ciò CHE C’è SOTTO QUINDI L’ INSEME DI

Il vincolo di bilancio si rappresenta sul piano TUTTI I PANIERI ACQUISTABILI ( PANIERI A):

cartesiano ed è una retta:

c A A

B 18

CALCOLI:

Pa A x Pc C = m

Partendo dal vincolo di bilancio lo si riscrive lasciando a sx dell’ uguale ciò che sta sull’ ordinata 

Pc C =m – P a A

Poi divido tutto per Pc

Dove posso semplifico ed ottengo: C = m / Pc – Pa / Pc X A

È UN’ equazione di una retta scritta nella formula : y = m/Pc – Pa /Pc A

Dove y = C

Q = termine noto o intercetta all’ origine degli assi (punto di intersez) = m/Pc

La mia incognita = A

C A

m/Pc

se annulliamo la quantità di A e dobbiamo spendere tutto il reddito, la quantità di cibo che posso

acquistare è m/ Pc, che è la quantità max di cibo che posso acquistare dato il mio reddito

annullando completamente il consumo dell’ alloggio.

Se invece azzero la quantità di cibo, la q max di alloggio che posso acquistare è m/Pa, perché

sostituisco c = 0 nella : Pa A x Pc C = m

Rappresento:

C

m/Pc -PA/PC

INCLINAZI A

ONE m/Pa 19

PENDENZA DEL VINCOLO DI BILANCIO: -(PA/PC)

ESSA rappresenta il prezzo relativo dei due beni, in particolare il prezzo relativo il prezzo dell’

abitazione fratto il prezzo del cibo.

Quindi è il prezzo dell’abitazione nei confronti del prezzo del cibo. Se il prezzo dell’abitazione è

pari a 1 e quello del cibo a 2, ciò significa che scambio un’ unità di alloggio per due unità di cibo. 

SIGNIFICATO DI PREZZO RELATIVO.

COME VARIA IL VINCOLO DI BILANCIO?

Nel vincolo di bilancio possono variare il prezzo dei beni e del reddito

Se variano queste quantità, cosa succede?

Una variazione del reddito monetario, a prezzi invariati, provoca uno spostamento

 parallelo della retta di bilancio – verso destra se il reddito cresce, verso sinistra se,

invece, diminuisce.

In modo corrispondente variano le intercette sugli assi, che misurano la quantità

 massima di un bene che è possibile comprare se si decide di spendere tutto il proprio

reddito per acquistare solo quel bene. 20

ESEMPIO DI VARIAZIONE DI REDDITO:

1) Si consideri una variazione del reddito del mio consumatore. Se il reddito aumenta, il

vincolo di bilancio a fronte di una variazione di reddito trasla in modo parallelo perché non

variano i prezzi quindi non cambia l’ inclinazione del vincolo di bilancio. Il vincolo trasla vs

dx se aumenta, se invece il reddito diminuisce trasla vs l’ interno ( quindi vs l’ origine degli

assi).

ESEMPIO: Pabitaz = 1, Pcibo = 2 , m= 10

Il vincolo di bilancio è: A x 1 + C x 2 = 10

A +2C = 10

DISEGNO:1 pag quaderno 21

Se il reddito passa da 10 a 20, e Pa e Pc rimangono uguali, come varia il vincolo di bilancio

(quello in rosa sul grafico) ?

Se i prezzi non variano, anche l’ inclinazione rimane inalterata

 Le quantità di beni acquistabili sono inalterate

 Le quantità max di beni acquistabili però cambiano perché il reddito varia verso l’

 esterno

Se invece la variazione è verso l’INTERNO, quando a prezzi invariati il reddito

 diminuisce variano solo le intercette sugli assi, che indicano la quantità massima

acquistabile dopo la variazione del reddito

Quindi : Se la variazione di reddito è positiva la retta trasla vs esterno,

 Se la variazione di reddito è negativa verso l’ esterno.

CARATTERISTICHE RETTA DI BILANCIO: VARIAZIONE DI PRZZO

Una variazione del prezzo, a parità di reddito e prezzo dell’altro bene invariato, provoca

 una modificazione nell’inclinazione della retta di bilancio.

Varia il prezzo relativo. Se si consuma una quantità diversa di un bene per mantenere

 costante la spesa (pari a m) è ora necessario consumare una quantità diversa anche

dell’altro bene. 22

CARATTERISTICA DELLA RETTA DI BILANCIO:

Una variazione di prezzo provoca una rotazione della retta di bilancio – con perno

 nell’intercetta sull’asse sul quale misuriamo la quantità del bene il cui prezzo non è

variato – con conseguente variazione dell’intercetta sull’altro asse.

Oltre alla pendenza della retta è variata, dunque, anche la quantità massima che il

 consumatore può acquistare destinando tutto il proprio reddito all’acquisto del bene il

cui prezzo è cambiato.

ESEMPIO DI VARIAZIONE DEI PREZZI

2) Se invece variano i prezzi, questi li troviamo sulla retta in due punti:

l’ inclinazione del vincolo di bilancio e ? 23

quindi a parità di reddito e del prezzo dell’ altro bene avremo una variazione dell’

inclinazione la q massima del bene che è oggetto di variazione: ???????????????

AUMENTO DI PREZZO:

PAGINA 2 DIMINUZIONE DI PREZZO:

PAGINA2B

Se il prezzo diminuisce significa che acquisto una quantità maggiore del prezzo di

 variazione, si ha quindi una ROTAZIONE VERSO L’ ESTERNO! 24

Se invece il prezzo aumenta, la quantità massima acquistabile del bene diminuisce, la

 rotazione quindi sarà verso l’ INTERNO.

LA QUANTITA’ MASSIMA ACQUISTABILE DEL BENE è DATA DAL RAPPORTO:

m /P1 che: Se ha P1 piccolo, di conseguenza tutto il rapporto diventa grande

 Se P1 è grande, di conseguenza tutto il rapporto diventa piccolo

Se parto da P0 e P2 diventa più piccolo, la rotazione è verso l’ interno.

Se invece diventa più grande la rotazione sarà verso l’ esterno

Dunque si provoca una VARIAZIONE DELLA RETTA DI BILANCIO.

 COSTRUZIONE DELLA DOMANDA INDIVIDUALE

Per costruire domanda individuale servono:

VINCOLO DI BILANCIO:

- misurazione oggettiva perché considera reddito (fisso e

conosciuto) ed i prezzi (stabiliti dal mercato e non controllabili).

Io posso scegliere solo la q da acquistare date da reddito e prezzi. 25

Preferenze:

- servono x decidere quanto acquistare i beni. Le preferenze di un

consumatore razionale si rappresentano rispettando un determinato ordine e determinate

caratteristiche.

Una volta stabiliti l‘ insieme dei panieri acquistabili, posso ordinarli secondo una relazione

ben precisa: la mia relazione di preferenza.

CONSIDERANDO DUE PANIERI: A e B, di determinano le 3 RELAZIONI DI

PREFERENZA, per ordinare i panieri. :

A > (grande) B: A è STRETTAMENTE PREFERITO a B

 A BISCIA : a è indifferente a b

 A MAGGIORE UGUALE B: a è debolmente preferito a b

Affinchè tutti i panieri siano rappresentabili con 1 relazione di preferenza

devono soddisfarsi gli assiomi di razionalità del consumatore. 26

Un consumatore è razionale quando le sue preferenze sono:

COMPLETE: l’assioma di completezza dice che il consumatore deve saper ordinare tutte le

 alternative a sua disposizione. Quindi presi 2 panieri qualsiasi il cons sa sempre dire quale

dei 2 preferisce

TRANSITIVE: l’ assioma di transitività dice che prendendo 3 panieri a,b,c, e dicendo che a

 è indifferente a b, che b è indifferente a c, allora deve necessariamente essere che il

paniere a sia indifferente al paniere c. questo qualsiasi sia la relazione di preferenza

considerata ( quindi sia che usi uno dei 3 simboli precedenti: se a è strettamente preferito a

b e b a c allora lo deve essere anche a con c) tale assioma non può essere violato.

MONOTONE: assioma di monotonocità, ovvero PRINCIPIO DI NON SAZIETA’, tale per cui

 se prendo due panieri a e b, entrambi che contengono la stessa quantità del bene 1 , ma a

contiene 1 quantità maggiore del bene 2, allora il paniere a è strettamente preferito al

paniere b.

Esempio pag. 4 27

Se tutti i 3 assiomi vengono rispettatati, allora le preferenze del consumatore posso

 rappresentarle con una CURVA DI INDIFERENZA. Essa racchiude tutti i panieri di bei

che sono tra loro IN

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A.A. 2015-2016
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher susannadv di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Cortellezzi Flavia.