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Aggiustamento nel breve e nel lungo periodo

Nel breve periodo, l'aggiustamento si realizza attraverso l'aumento del prezzo che porta all'aumento della quantità offerta dalla singola impresa. In altre parole, poiché il costo marginale è crescente, perché l'impresa offra di più è necessario che il prezzo salga. Il prezzo funziona da segnale dell'aumento della domanda. Le imprese già nel mercato si avvantaggiano dall'aumento della domanda e fanno profitti. Anche il profitto è un segnale, che indica l'attrattività del mercato a potenziali nuovi entranti.

Nel lungo periodo, se non c'è libertà di entrata, il prezzo rimane ad un livello più elevato, e le imprese ottengono profitti in modo permanente. Se è introdotto un prezzo massimo (come nel caso delle mascherine), rispetto all'assenza di intervento si riduce la quantità offerta.

offerta da ciascuna impresa e i corrispondenti profitti

si riduce la quantità offerta complessiva.

si osserva un eccesso di domanda

Se c'è libertà di entrata, ma l'ingresso di nuove imprese richiede tempo, un tetto massimo al prezzo (superiore al prezzo di equilibrio di lungo periodo) può:

proteggere i consumatori (anche se genera un temporaneo eccesso di domanda)

mantenere l'incentivo all'ingresso di nuove imprese nel mercato

altre forme di mercato

la concorrenza perfetta si basa su due ipotesi chiave:

ci sono molti produttori

i produttori offrono beni indifferenziati.

Poiché il numero di produttori e la natura dei beni (differenziati o indifferenziati) cambia in modo significativo da mercato a mercato, la concorrenza perfetta è solo una delle forme di mercato possibili, e probabilmente non la più rilevante.

poche imprese = oligopolio, strumento di analisi: teoria dei giochi, abbiamo un

interazionestrategica.poche imprese : grande impatto sul mercato

concorrenza monopolistica: molte imprese con un certo grado di potere di mercato.

monopolio

Un'impresa è un monopolista se è l'unico produttore di un bene o di un servizio che non ha validi sostituti.

Il termine "valido" è ambiguo, quindi la definizione di monopolista non è ovvia dipende dalla definizione di mercato rilevante.

mercato rilevante : non è facile definire i confini del mercato

Il monopolista - poiché è l'unica impresa nel mercato - è in grado di influenzare il proprio prezzo.

In effetti, il monopolista decide il prezzo a cui vendere il proprio bene

Il monopolista è price maker

Il monopolista diventa e rimane tale perché esistono barriere all'entrata, cioè ostacoli che impediscono ad altre imprese di entrare nel mercato.

In concorrenza perfetta, le barriere all'entrata sono assenti o

sono i casi in cui le grandi aziende possono sfruttare economie di scala e ridurre i costi medi di produzione, rendendo difficile per le piccole imprese competere sul mercato.● Differenziazione del prodotto, quando un'azienda riesce a creare un prodotto unico o a differenziarsi dalla concorrenza, può creare una barriera all'entrata per altre imprese. Ad esempio, Apple ha creato un forte marchio e una fedele base di clienti grazie alla differenziazione dei suoi prodotti.● Accesso ai canali di distribuzione, se un'azienda ha il controllo esclusivo o privilegiato di canali di distribuzione chiave, può rendere difficile per i nuovi concorrenti entrare sul mercato. Ad esempio, alcune grandi catene di distribuzione possono avere accordi esclusivi con determinati fornitori, limitando l'accesso ad altri competitor.● Economie di apprendimento, quando un'azienda ha accumulato una vasta esperienza e conoscenza nel settore, può avere un vantaggio competitivo difficile da superare per i nuovi entranti. Ad esempio, le aziende che operano nel settore dell'alta tecnologia possono avere un vantaggio grazie alla loro esperienza nel campo della ricerca e sviluppo.mercati sono detti monopoli naturali perché il monopolio è la struttura che minimizza i costi medi di produzione, molte volte vengono creati dall’attore pubblico. Esempi di monopoli naturali sono presenti nei servizi di pubblica utilità locali (acqua, gas, elettricità) e in alcuni ambiti dei trasporti e delle telecomunicazioni. Grafico: Per ogni livello di produzione il costo medio è decrescente, fino al punto in cui si incontrano. Superiorità tecnologica: Un’impresa che riesca a mantenere un vantaggio tecnologico sui potenziali concorrenti può creare e rafforzare una posizione di monopolio. Le esternalità di rete: In presenza di esternalità di rete, il valore che i consumatori attribuiscono ad un bene è crescente nel numero di altri consumatori che ne fruiscono. Più è grande il numero di consumatori, maggiore è la sua attrattività verso nuovi consumatori. Esempi: Servizi di comunicazioni.

software.

● Barriere di natura giuridica: la posizione di monopolio può essere garantita dalla legge. Ad esempio, il brevetto garantisce ad un inventore il monopolio sullo sfruttamento economico dell'invenzione per un periodo limitato (solitamente 20 anni). Non sempre si trasforma in un monopolio, in altri casi è più complicato, come nel settore farmaceutico, perché il brevetto su un farmaco tende a creare posizioni di monopolio. Ci sono settori con grandi barriere all'entrata, mentre in altri sono meno presenti.

Il monopolio e la massimizzazione del profitto

Il monopolista, in quanto impresa price-maker (ed unica impresa nel mercato), può effettivamente scegliere di produrre qualsiasi quantità lungo la curva di domanda, fissando il prezzo corrispondente. Può scegliere una combinazione di prezzo-quantità e può decidere sia prima il prezzo o la quantità. In questo senso, il problema del monopolista può essere formulato in modo equivalente.

intermini di scelta del prezzo o scelta della quantità. Questo vale se l'impresa monopolista pratica un unico prezzo per tutti i consumatori, cioè non pratica nessuna forma di discriminazione di prezzo, ovvero fissare prezzi diversi a clienti diversi per lo stesso bene. Noi lo formuleremo come un problema di scelta di quantità, per cui conosciamo già la regola per la massimizzazione del profitto, ovvero: ricavo marginale = costo marginale, dipendono dalla quantità. Esempio: il prezzo scende, la quantità aumenta. - Ricavo totale: prezzo * quantità, se voglio vendere una quantità pari a 2 fisso un prezzo di 900. Il ricavo ha un andamento che cresce e poi decresce. Prezzo e quantità vanno in direzioni opposte, all'inizio l'effetto quantità prevale poi succede il contrario. Il prezzo intermedio massimizza i ricavi. - Ricavo marginale: ricavo aggiuntivo alla produzione di un'unità in più, è.

sempredecrescente e parte positivo poi diventa negativo.

● il prezzo è sempre più grande del ricavo marginale.

se voglio vendere un'unità in più devo ridurre il prezzo:

● vendo un'unità in più

● su tutte le unità che vendevo già faccio un prezzo minore

quindi ci sarà sia un segno +, però il ricavo varia meno rispetto al prezzo.

grafico

domanda e ricavo marginale

scelta ottima

linea verde: costo marginale costante, che è uguale al costo medio

incontro con la linea verde: quantità prodotta

N.B per fissare il prezzo devo vedere la curva di domanda (rossa)

non essendoci libertà di entrata, i profitti persistono nel tempo.

analisi normativa

concorrenza perfetta

monopolio

● surplus del produttore: area tra prezzo e costo marginale

● surplus del consumatore: curva di domanda e il prezzo

● perdita secca: differenza tra surplus totale tra concorrenza perfetta e quello del monopolio

inefficienza dei

il monopolio può essere giustificato, ad esempio quando si tratta di un bene pubblico o di un'industria naturale in cui la presenza di un solo produttore è più efficiente. Tuttavia, è importante regolare i monopoli per evitare abusi di potere e garantire un equilibrio tra gli interessi del monopolista e quelli dei consumatori. Le politiche antitrust mirano a promuovere la concorrenza e prevenire comportamenti anticoncorrenziali, come l'abuso di posizione dominante o la fissazione di prezzi eccessivi. In conclusione, il monopolio può generare inefficienze allocative, ma in alcuni casi può essere giustificato. È importante adottare politiche per la concorrenza al fine di bilanciare gli interessi delle imprese e dei consumatori.come abbiamo visto, il monopolio è la forma più efficiente dal punto di vista produttivo: è il caso del monopolio naturale. Il monopolio riguardo al surplus totale diminuisce il benessere, però minimizza i costi per le imprese. Bisogna regolamentare il comportamento del monopolista. 21/01 La proprietà pubblica In molti paesi, i governi hanno a lungo gestito (e in certi casi, continuano a gestire) i monopolì naturali attraverso imprese pubbliche. Le imprese pubbliche non hanno l'obiettivo della massimizzazione del profitto, ma dovrebbero avere quello della massimizzazione del surplus totale. Nelle realtà, le loro decisioni possono essere influenzate da fattori (ad esempio pressioni politiche) che generano altri tipi di inefficienze. Questa gestione non è molto usata, per vari motivi, perché le decisioni non sono rivolte alla massimizzazione del surplus ma riguardano più obiettivi politici. La regolamentazione delle imprese private Attualmente,

La soluzione politica più comune per la gestione del monopolio naturale è la regolamentazione delle imprese private in monopolio. Ci sono diverse forme, ma la principale è l'imposizione di un prezzo massimo all'impresa. Il prezzo massimo imposto deve avere due caratteristiche:

  • Deve essere inferiore al prezzo di monopolio per ridurre l'inefficienza allocativa
  • Deve consentire all'impresa di non subire perdite

Scelta ottima del monopolista:

  • Blu: ricavo marginale
  • Verde chiaro: costo marginale

Senza regolamentazione, l'impresa sceglie una quantità dove il costo incontra il ricavo marginale. P(mon) ogni prezzo compreso tra l'incontro tra la curva di domanda e costo medio totale (deve essere superiore).

Ci sono vari incentivi per l'impresa quando l'azienda riduce i.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
100 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aurora.08_05 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Zirulia Lorenzo.