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RETE (NETWORK)

È un insieme di punti (vertici o nodi)e di linee di interconnessione (link) organizzato con l’obiettivo ditrasmettere flussi di beni/servizi, come accade, ad esempio, nelle reti delle pubblic utilities o nelle reti ditrasporto o flussi di dati, suoni immagini, o nelle reti di telecomunicazione o lungo la rete delle reti diInternet. Ogni punto può essere:

  • un nodo iniziale da cui emesso il flusso
  • un nodo terminale che riceve il flusso
  • un nodo intermediario che ha il ruolo di trasmissione, amplificazione o coordinamento.

Le reti hanno diverse tipologie:

  • rete a stella che è centralizzata
  • rete a cristallo o ad alberi che è decentralizzata
  • rete a ragnatela che è distribuita e ciascun punto o nodo sembra avere un ruolo simile ed equilibrato.

La probabilità di ciascun nodo di entrare in connessione con gli altri nodi va da 0 (nei networkcompletamente regolari) a 1 (nei network completamente random) dove tutti i nodi

Small World Network

Nei network in cui vige la proprietà small world si determinano molte connessioni locali e poche connessioni a lunga distanza e c'è un alto coefficiente di clustering.

Le small world network sono quelle che sono state più studiate. Possono essere basate sull'idea di connessioni fra almeno due nodi della rete con un elevato coefficiente di clustering. La maggior parte delle coppie di nodi sarà interconnessa da almeno una via breve con altre. Inoltre, questa è alla base della proprietà che ci sia sempre una scorciatoia fra un aggregato e l'altro e che ci sia una sovrabbondanza di nodi che rappresentano una funzione di hub (disnodo) con un elevato numero di connessioni. Queste sono connessioni comuni che mediano le scorciatoie fra diversi aggregati (diversi livelli).

Un altro attenzione che è stata

dedicata allo studio di queste reti è stato quello di capire quali sono, effettivamente, i diversi gradi di gerarchia che queste reti riescono ad esprimere. Negli anni '60 è stata studiata da Milgram una particolarità delle reti e del mondo che è conosciuta come i "sei gradi di separazione". Ci dice che fra due persone sulla base di coloro che ciascuno di esse conosce, non ci sono più di sei contatti intermedi. In pratica esistono delle vie brevi tra la maggior parte delle coppie di individui del mondo che sono rappresentati da solo sei connessioni compresi loro, quindi sostanzialmente 5 link. SCALE-FREE NETWORK Ci sono ampie variazioni nel numero di link per nodo. C'è un numero limitato con molti link che coesiste con un numero molto ampio di nodi (hubs) con un numero limitato di link. Il network cresce by preferential attachment: i nodi con il maggior numero di link ricevono un numero di nuove connessioni superiore aquelloche si dirige verso nodi con meno link. In pratica i nodi più grossi e più ricchi tendo a crescere senza limiti discala. Questo modello presenta dunque che la proprietà small-world, benché non valga necessariamente il contrario, e cioè che gli small-world network siano scale-free. Questi modelli scale-free viene attribuita la legge della distribuzione dell’energia e rappresenta tipicamente la gran parte dei network. Questa legge mostra che all’aumentare del numero di link tendono a diminuire il numero di hub e viceversa in cui quando il numero di nodi aumenta questi hanno un numero di link più basso. INDUSTRIA A RETE La rete è un loro elemento costitutivo. Può essere la rete di distribuzione di energia elettrica o può essere la rete di telecomunicazioni nelle sue varie evoluzioni. L’industria a rete sono sistemi di erogazione di beni e servizi che avvengono tramite un’infrastruttura a rete in cui a nodo corrisponde un'installazione a catena di produzione, trasformazione eche, a seconda delle modalità d'accesso degli utenti, può essere (dal centro a una frammentazione di utilizzatori) o (reti di trasporto, TLC). Esse presentano quattro caratteristiche:
  1. economia di scala sul lato della produzione in quanto una volta sostenuti i costi non recuperabili dell'investimento dell'impresa dell'infrastruttura essenziale, i costi di produzione dei beni e dei servizi sono decrescenti in quanto c'è una forma di monopolio naturale;
  2. complementarietà, compatibilità e standard in quanto i prodotti offerti e consumati in questo mercato sono collegati tra loro ed devono essere compatibili fra loro e definiti degli standard stessi;
  3. effetti esternalità di rete in quanto l'utilità che deriva dal consumo dei beni e dei servizi dipende dal numero di utenti della rete stessa;
  4. ...

switching costs (costi di trasferimento) e lock-in. Generalmente gli utenti sono vincolati alla rete da contratti, programmi, opportunità che fanno aumentare gli eventuali costi di passaggio ad un'altra rete di bene o servizi simili o alternativi. Queste sono le esternalità dirette.

RETE DI IMPRESE E IMPRESE IN RETE

Con rete di imprese si intende una o più organizzazioni coinvolte in una relazione a lungo termine basata su diverse forme di accordi. Essi realizzano strutture e processi produttivi, condividono processi decisionali e si riconoscono in un modello di management comune.

Gli accordi possono essere di:

  • natura commerciale,
  • cooperazione,
  • di subfornitura,
  • di licenza e cessione know-how,
  • acquisto di componenti e materie prime.

L'impresa in rete, protagonista di reti a geometria variabile nello spazio e nel tempo, che perseguono i vantaggi della divisione del lavoro dilatando i confini dell'organizzazione oltre il suo perimetro.

Questo tipo di impresa è l'insieme delle relazioni che un'impresa mantiene a monte e a valle, con i suoi subfornitori e con imprese di servizi, sulla base di accordi che non implicano la costituzione di un'entità organizzativa separata. Gli accordi, formali o informali, a durata variabile, sono diretti a realizzare la cooperazione tra imprese o tra le loro unità, per implementare attività specifiche che fanno parte della catena del valore.

ECONOMIE ESTERNE

Nelle organizzazioni reticolari si possono conseguire diverse economie esterne:

  • di scala;
  • di scopo;
  • di agglomerazione;
  • apprendimento.

Queste economie aumentano l'efficienza e la capacità innovativa delle imprese indipendentemente dalla loro dimensione.

Le economie di scala abbassano il costo medio unitario di produzione di un prodotto all'aumentare della scala di produzione. Si distinguono in:

  • economie di scala tecnologiche, che danno luogo alla riduzione
del costo medio unitario di produzione ottenuto dalla combinazione efficiente dei fattori di produzione;
  1. economie di scala, che derivano dalla capacità delle imprese di grandi dimensioni di acquisire e impiegare i fattori produttivi a costi inferiori.
Nelle reti con infrastruttura fisica o logica (es. reti di TLC):
  1. hanno forti economie di scala, poiché una volta installata l'infrastruttura, incrementi unitari di output concorrono a diminuire i costi fissi per unità di prodotto e quindi a diminuire il costo medio;
  2. all'aumentare della scala dell'infrastruttura i costi operativi aumentano meno che proporzionalmente;
  3. spesso i costi di produzione di un'unità addizionale di prodotto sono addirittura trascurabili (ad esempio nel caso di prodotti digitali).
Le economie di scopo o economie di diversificazione (economies of scope) abbassano il costo medio di un'impresa che produce due o più prodotti.risparmiano sui costi di trasporto, comunicazione e logistica, condividono infrastrutture e servizi comuni e possono beneficiare di sinergie e collaborazioni reciproche. Le economie di agglomerazione possono favorire la concentrazione geografica di imprese simili o complementari in un'area specifica, creando cluster industriali o distretti produttivi. Questa concentrazione può portare a vantaggi competitivi come l'accesso facilitato a fornitori, clienti e risorse umane qualificate, la condivisione di conoscenze e innovazioni, la creazione di un ambiente di competizione e collaborazione che stimola l'innovazione e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi. Inoltre, le economie di agglomerazione possono attrarre investimenti esterni e favorire lo sviluppo di un ecosistema imprenditoriale e di un mercato del lavoro dinamico. Tuttavia, è importante sottolineare che le economie di agglomerazione possono anche comportare alcuni svantaggi, come la congestione del traffico, l'aumento dei costi immobiliari e la competizione eccessiva tra le imprese. In conclusione, le economie di agglomerazione sono un fattore importante da considerare nella pianificazione e nello sviluppo delle attività economiche, in quanto possono offrire vantaggi significativi alle imprese e alle comunità locali.appartengono allo stesso settore industriale o a settori ad esso contigui, nello stesso spazio geografico (cluster). La prossimità fisica, culturale e sociale delle imprese aumenta la trasferibilità delle conoscenze, e può favorire la reticolarizzazione delle imprese presenti in quello spazio di agglomerazione, e quindi accelerare i processi di creazione, adozione e diffusione delle innovazioni tecnologiche. Le economie di apprendimento, poiché le nuove tecnologie dell'informazione aumentano la divisibilità delle conoscenze e delle competenze, queste possono trovarsi distribuite all'interno di una rete e venir riaggregate in qualcuno dei suoi nodi con un investimento in apprendimento inferiore a quello che sarebbe necessario ad una singola organizzazione. EFFETTO NETWORK E LE TRE LEGGI Le industrie a rete sono caratterizzate da rendimenti di scala crescenti anche sul lato della domanda (demand-side economies) a causa dell'effetto network che

agisce come un effetto di propagazione del vantaggio di appartenenza alla rete (effetto club). In generale, in presenza di effetti network il valore della rete aumenta con l'aumentare della scala del network, ma l'effetto si spiega in diverse modalità, a seconda della topologia dei network. Ci sono tre effetti network:

  1. in un network one-to-many (ad esempio le tradizionali reti di trasmissione radiofonica e televisiva) la legge di Sarnoff stabilisce che il valore della rete è proporzionale al numero degli utenti (N) e quindi alla dimensione della rete. In questa prospettiva, l'effetto rete è costante e si propaga sul network in modo lineare rispetto alla sua popolazione di nodi. Il valore di una rete di 100 nodi è 10 volte superiore a una rete di 10 nodi;
  2. Nel caso di un network di comunicazione one-to-one, in cui i nodi interagiscono mediante la formazione di link, la legge di Metcalfe stabilisce che il valore di un network di nodi è
proporzionale al quadrato della dimensione del network (N2). Infatti, poiché in
Dettagli
A.A. 2022-2023
85 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher caterina_romagnoli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia del lavoro e dell'innovazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Pini Paolo.