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PROCESSI DI APPRENDIMENTO
Nei primi anni '90 lo studioso Malerba ha distinto sei tipologie principali dei processi di apprendimento e tipologie di conoscenza:
- Learning by doing: capacità di un'impresa di determinare nuove forme di conoscenza attraverso le dinamiche del fare e del produrre del bene
- Learning by using: capacità di determinare nuova conoscenza attraverso l'utilizzo dei prodotti, dei macchinari, delle tecnologie ecc.
- Sviluppi scientifici e tecnologici: acquisire nuove conoscenze dall'esterno e dalla ricerca scientifica
- Industry spillover: tutto ciò che fuoriesce dal contesto di mercato in cui l'impresa lavora, nuove conoscenze prese dalle imprese rivali
- Learning from interacting: nuove conoscenze date dall'interazione attiva con le possibili fonti di informazione all'interno della catena di valore
- Learning by searching: capacità interna all'impresa riconducibile alle forme di ricerca e sviluppo
Conoscenza appresa attraverso investimenti nella ricerca scientifica (processo sociale)
Un processo di apprendimento è un processo che si articola in fasi: acquisizione, distribuzione, interpretazione della nuova conoscenza e memoria organizzativa (assorbimento e deposito della conoscenza appresa, che sarà utilizzabile anche in futuro).
È possibile dimostrare empiricamente le correlazioni che esistono tra l'acquisizione di una nuova conoscenza e la riduzione dei costi di produzione, la capacità di distribuire il prodotto ecc. Una correlazione positiva che fu studiata fu per esempio quella tra l'introduzione di un nuovo prodotto e la capacità dell'azienda di riuscire a ottimizzare i costi di produzione.
Curve di apprendimento: modelli matematici che mettono a confronto due variabili su due assi riguardanti la capacità di produrre nuove conoscenze nel tempo, spesso hanno una forma ad S e si dividono in fasi differenti (fasi iniziali
più lente, fasi di sviluppo più veloci e fasi finali ancora più lente e lineari di quelle iniziali).
Caratteristiche delle capacità: ci sono due concetti chiave:
- Capacità di sintetizzare e mettere in atto delle conoscenze disponibili per risolvere un problema, capacità di sintesi per la risoluzione di problemi
- Capability: più legato all'applicazione della conoscenza e non necessariamente alla capacità di trasformarla, riguardano più il "sapere come", capacità di ottenere informazioni su uno specifico problema
Incentivo all'innovazione: valutare i fattori che indicano quanto ad un'impresa conviene fare un investimento. Uno dei modi per valutare il livello di innovazione di un'impresa è attraverso l'analisi degli investimenti di ricerca, ovvero tutto il complesso di attività che un'azienda mette in atto per indurre un cambiamento necessario a ricreare un
equilibrio che permetta all'azienda di progredire. Ricerca e sviluppo (R&D in inglese) includono tutte le attività che hanno come obiettivo testare nuovi prodotti e processi di produzione e riguardano soprattutto l'efficienza, l'incremento del valore di profitto (bottom line) -> variabile identificabile in maniera specifica e precisa, all'interno di un'impresa che si muove secondo questa logica quasi sempre il costo d'investimento in ricerca e sviluppo che si possono estrapolare da bilanci operativi. Esistono a livello strutturale, in certi ambiti e imprese, dipartimenti dedicati alla ricerca e allo sviluppo -> livello di spinta e investimento. È possibile analizzare la variabile del livello di investimento non solo per un'impresa privata ma anche per singoli stati, esistono studi di quello che viene definito GERD (spesa lorda in ricerca e sviluppo) ed è una variabile che permette qual è la spesa lorda domestica
investitain attività di ricerca e sviluppo. Investire significa aumentare le chances di mantenere vantaggi economici. Differenze tra i profitti pre-innovazione e post innovazione: relazione che c'è tra concentrazione di mercato e incentivi che l'impresa può seguire rispetto all'innovazione. Fra gli studiosi evoluzionisti che più di tutti ha studiato queste relazioni è Arrow, che a partire dagli anni 60 studia quali sono gli incentivi e quali sono le circostanze in cui l'impresa raggiunge una posizione di monopolio. Arrow studia in particolare l'incentivo tecnologico, che permette all'impresa di avere costi medi più efficienti rispetto a quelli pre-innovazione, rispetto a Schumpeter ha una visione diversa, sostiene che il beneficio innovativo per un soggetto dominante è molto basso, potenzialmente minimo e anzi spesso l'innovazione può anche cannibalizzare parte del profitto. Introducendo
un'innovazione il soggetto dominante tende a sostituire la propria produzione con un'altraproduzione proveniente da una medesima fonte, quindi in mercati che sono per loro natura troppo concentrati, il livello di ricerca è minore rispetto al livello di ricerca ottimale, allo stesso modo si potrebbe però avere una situazione di concorrenza potenziale, cioè il caso in cui oltre al soggetto dominante c'è un soggetto nuovo pronto a sfruttare l'innovazione in caso in cui il soggetto dominante sia incapace di fare altrettanto.
Scenario del monopolio: situazione in cui il potenziale nuovo entrante è il soggetto alternativo al competitore e ci potrebbe essere una sorta di divisione dei risultati in seguito all'uso della tecnologia, cambiano le logiche rispetto all'incentivo. Ci sono situazioni in cui l'incentivo a innovare del nuovo entrante è costituito dal valore attuale del profitto che il soggetto ritiene di ottenere dall'innovazione.
mentre l'incentivo a innovare per il soggetto dominante è pari al valore del guadagno atteso dall'esclusione dell'ingresso del nuovo entrante (si impedisce al soggetto nuovo di accaparrarsi il profitto). Arrow fa vedere come, se l'incentivo del dominante è maggiore di quello del nuovo entrante, si crea l'effetto di efficienza - è legato all'incentivo che il monopolista ha a rimanere tale. In caso contrario, quindi se l'incentivo a innovare del soggetto entrante è maggiore di quello del monopolista, allora si avrà l'effetto di rimpiazzo.
Costo marginale-> concetto legato a ciò che misura il costo sostenuto dall'impresa per produrre un'unità aggiuntiva di prodotto. Formula: MC= ΔC / ΔQ (rapporto tra variazione del costo e la variazione della quantità)
La curva del costo marginale rispetto alla quantità ha tipicamente la forma di una U.
Protezione
dell'innovazione attraverso l'utilizzo dei brevetti: chiamata la gara all'ottenimento di un brevetto, quando industrie e settori legati alla ricerca e allo sviluppo si muovono per competere con gli altri in modo da essere i primi a brevettare la nuova tecnologia di innovazione.
Quando si parla di approcci legati all'utilizzo dei brevetti, dei modelli legati a questa competizione, si fa riferimento a due macro-tipologie di modelli:
Con memoria
Senza memoria
Modelli senza memoria:
Modelli in cui si considera verosimile un'ipotesi in cui la capacità innovativa non dipende direttamente dalla storia e dallo stock di conoscenze dell'imprese.
Un primo modello è quello analizzato da due studiosi Stiglitz e Dasgupta, che dimostra che in una condizione di equilibrio di mercato l'investimento in ricerca e sviluppo tende a decrescere all'aumentare della numerosità delle imprese (più imprese ci sono e meno queste imprese investono).
in ricerca). Un secondo modello è quello di Lee Wilde, che dimostra che all'aumentare della numerosità di imprese, della concorrenzialità interna, il tempo di sviluppo e di attesa per l'innovazione tende a decrescere, ma con un decremento dei profitti progressivi (quando c'è forte concorrenza l'innovazione si sviluppa più velocemente ma diminuisce la profittabilità complessiva del mercato).[*N.B. quando un'impresa si quota sul mercato, lo fa in virtù di un valore atteso che riguarda il dato scambio relativo alla valorizzazione delle azioni dell'azienda, la capitalizzazione è quindi il valore potenziale totale dato alle azioni dell'azienda (un'azienda può quindi avere una capitalizzazione molto alta ma un profitto molto basso) ]Un altro modello senza memoria è quello di Gilbert e Newberry, che dimostra che al crescere degli investimenti crescono i risultati in termini di tempo
delle possibili imitazioni da parte dei concorrenti. Un altro modello con memoria è quello di Nelson e Winter, che sostiene che l'innovazione dipende dalla capacità dell'impresa di apprendere dagli errori e di accumulare conoscenze nel tempo. Questo modello evidenzia l'importanza della continuità e della stabilità dell'impresa nel perseguire l'innovazione. In conclusione, l'innovazione è un processo complesso che può essere influenzato da diversi fattori. I modelli presentati offrono una prospettiva teorica per comprendere meglio come le imprese possono promuovere e realizzare l'innovazione. Tuttavia, è importante considerare che ogni impresa è unica e che l'innovazione dipende anche da fattori contingenti e contestuali.ma piuttosto acquisire conoscenze già esistenti o migliorare quelle esistenti. Tuttavia, l'investimento in ricerca e sviluppo può contribuire a creare un ambiente favorevole all'apprendimento e all'innovazione. Il terzo modello è quello di Nelson e Winter, che si basa sull'idea che le imprese apprendono attraverso l'esperienza e l'interazione con l'ambiente circostante. Secondo questo modello, le imprese accumulano conoscenze tacite che sono difficili da trasferire e che possono conferire loro un vantaggio competitivo. In conclusione, l'apprendimento e l'accumulo di conoscenze sono fondamentali per l'innovazione e la competitività delle imprese. I modelli descritti offrono diverse prospettive su come le imprese possono acquisire e utilizzare le conoscenze per migliorare le loro performance.nonsignifica da parte dell'impresa avere un ruolo migliore rispetto alla propria posizione di mercato. Definizione di impresa innovativa: in un'ottica evolutiva è un organismo che fonda la propria esistenza sulla