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COMITATO INTERMINISTERIALE

POTERE DI DIRETTIVE SPECIFICHE è di competenza del ministro delle partecipazioni statali, che dà direttive specifiche, ma non sono direttive aziendali senno si limita la autonomia. I poteri formali si accompagnano alle attività informali, di contatto, indicazione.

Costituendosi questo nuovo ministero bisogna capire le aziende che sono interessate a questo nuovo ministero, interessate ai poteri formali. Si occupa di qualunque società nelle quali lo Stato è presente con qualunque percentuale di presenza esso abbia sempre all'interno dello Stato, c'è una 100% 50% 0,001% di partecipazione. Sono regolamentazione del mondo delle partecipazioni statali.

Accanto alle aziende per l'inquadramento nel ministero c'è un'altra distinzione da fare. Si stabilisce nella legge di costituzione del ministero che le aziende a partecipazione statale hanno peculiare capacità che non

permette loro di far parte dell'associazione sindacale dei datori di lavoro (CONFINDUSTRIA). Si stabilisce che sia data la disdetta dal sindacato e di costituire un nuovo sindacato per le aziende a partecipazione statale, ma tutto ciò con una caratteristica: in un primo momento lo Stato voleva che si seguisse il fatto che anche se c'è una minoranza dello stato, l'azienda deve uscire da Confindustria. Questo però metteva una serie di conflitti. Si stabilirà il criterio della prevalenza: le aziende con partecipazione dello Stato sono tenute a uscire da Confindustria se la partecipazione dello Stato è prevalente nei confronti di qualsiasi altro azionista. La prevalenza si misura rispetto a cosa; quando viene misurato il concetto di prevalenza, era stato stabilito che si ha prevalenza quando si hanno due situazioni: 1. L'azionista stato prevale quando riesce a nominare gli amministratori con.

La lista che segue rappresenta quando lo stato riesce a far approvare il bilancio e quindi l'uscita obbligatoria:

  1. Quando si hanno queste due condizioni allora lo Stato prevale con confindustria e la partecipazione a un sindacato proprio.
  2. Se non esiste questa prevalenza, rimane il controllo generale del sistema delle partecipazioni statali, nella catena di comando, nel fronte pubblico, ma vi sono situazioni in cui non sempre lo Stato deve essere dominante perché da un punto di vista azionario non è in situazione di prevalenza.
  3. È dominante facendo accordi con altri azionisti, ma per controllarla deve trovare un accordo con altri, allora la prevalenza è privata e lo Stato quindi opera come un privato e non più come entità pubblica.

LEGGE ISTITUTIVA DEL MINISTERO

Legge del 1956 (legge 15/89) → prevede un sistema di guida delle aziende articolata per enti chiave è autonoma, anche se all'apparenza di autonomia ce ne è autonomi di gestione.

La parola "il rischio che si ricada ad una logica di controllo burocratico" è importante perché sottolinea la necessità di evitare una gestione eccessivamente burocratica. La legge stessa insiste sull'autonomia che è una delle caratteristiche degli enti pubblici. Gli enti autonomi di gestione sono la garanzia che l'autonomia che gli enti dovrebbero avere, sia delegata anche alle entità sotto ordinate (società finanziarie e operative), devono avere margini di autonomia. Quali? Non l'autonomia strategica perché non esiste mai in alcun gruppo, perché questa sta solo nella capo gruppo che è autonoma in senso totale che sceglie tutte le alternative sul piano strategico e operativo. Nessun gruppo ha autonomia strategica per le controllate, ma c'è autonomia operativa e funzionale. Occorrerebbe una logica che noi abbiamo chiamato FUNZIONALE autonomia funzionale. Non è strategica, non è solo operativa ma anche funzionale. Non può essere il mero funzionamento di una sola.società. L'articolo di legge dice una cosa importante: gli enti autonomi di gestione sono operanti secondo criteri di economicità. Dà una direzione, una finalità, non possono essere strutture burocratiche che non si preoccupano del tema dell'economicità, anche se questa definizione legislativa non è precisa parlando di criteri di economicità. L'economicità. Bisogna indicare il come si può raggiungere e come deve essere definita. Quale definizione si può assumere di economicità? Definizione GIANNESSIANA: i limiti e vincoli posti nel sistema delle partecipazioni statali, sono quelli a cui tiene conto Giannessi, lui esclude che economicità sia la massimizzazione del profitto, in quanto questo è un obiettivo che non possiamo perseguire perché non sappiamo misurare, non abbiamo dei punti di massima, dipende dai criteri adottati di massimizzazione. Ci sono tante materie e il

Il criterio è dato dalla legge, ci sono i criteri di prudenza. L'economicità non può significare adozione del criterio del minimo mezzo, ovvero la riduzione massima dei costi, perché non è vero che l'obiettivo aziendale sia la minimizzazione dei costi, è l'obiettivo perché deve portare alla ragionevole composizione dei costi e dei ricavi, questo dell'azienda. L'azienda non opera solo per gli shareholders (azionisti), ma opera per gli stakeholder, deve e quindi l'azienda deve avere una serie di scambi essere ben inserita, e informazioni e una serie di cessione di ricchezza o possibilità di azione nei confronti di coloro che stanno intorno all'azienda stessa. L'economicità non è basata su criteri ristrettivi o lati. L'azienda è anche al servizio degli stakeholders → quali stakeholder? I portatori di interesse devono essere trasparenti, l'azienda li deve scrivere.

nei propri bilanci, nomina sia gli stakeholder che anche il tipo di intervento che è stato effettuato. Azioni all'interno della comunità (l'azienda mette a disposizione asili nido...). In questo modo tratta gli stakeholder in modo evidente, trasparente e logico. C'è un'altra figura importante -> AZIONISTA OCCULTO. Questi non hanno nemmeno una azione ma si comportano come se fossero azionisti, chiedono come se avessero diritto di farlo, sulla base della pretesa di essere proprietari o co delle aziende a partecipazione statale. I sindacati spesso si sono comportati in questo modo con le aziende pubbliche, con le aziende private hanno accordi temporanei con contratti. C'è un tipo diverso di approccio; Con le aziende pubbliche la legge aveva previsto lo sganciamento dalla Confindustria, politica sindacale diverso perché? Perché i sindacati si consideravano co-proprietari di queste.

aziende e quindi si aspettavano dei comportamenti diversi rispetto alle aziende dei privati.

Un altro tipo di azionista occulto è il mondo politico. (non creare problemi al territorio, non pensare che per creare problemi si rinuncia a fare delle scelte che nel medio lungo periodo sono scelte migliori).

Poiché la forza concentrica dei sindacati e del mondo politico, c'è sempre l'idea che un'azienda che chiude è una perdita irrimediabile, ma se l'azienda è stata costruita in modo da perdere valore, distrugge ricchezza comune, non permettendo di finanziare aziende che potrebbero costruire valore.

Tema di RESPONSABILITÀ ECONOMICA--> si ricollega all'autonomia, più forti sono gli azionisti occulti, più l'azienda è stretta ed è costretta a prendere scelte non economiche. È che il partner dell'autonomia.

La conseguenza è la responsabilità; tu consiglio di amministrazione hai una

certa autonomia e quindi delle scelte sei responsabile. Se vieni stretto e ti impediscono di fare le scelte in autonomia, l'autonomia i risultati sono. Ci sono presenze di azionista occulto molto forti, se queste riducono due: difficile avere economicità perché le scelte sono tutte anti economiche, e al limite potranno cambiare le logiche delle responsabilità specifiche. L'azionista occulto si salva con una logica che tiene conto dei criteri di economicità che li riduce, vengono trascurati nella realtà dalle pressioni esterne che sono forti. Ma allora c'è incapacità aziendale o impossibilità aziendale? Incapacità sta nel management e nell'ispirazione imprenditoriale, è debole la presenza imprenditoriale e manageriale, i manager non sono in condizione di fare le scelte e quindi si ha incapacità aziendale. Può darsi che queste forze esterne creino impossibilità aziendale, non è.possibile avere una azienda in questi termini, questo fa saltare il sistema della programmazione, delle scelte che l'azienda deve compiere, siamo in una situazione che ha ben poco di aziendale. Tutto questo aveva indebolito il mondo delle aziende sia al tempo IRI che ENI. Morto Mattei anche l'ENI cambia e diviene simile all'IRI, le partecipazioni statali si muovono in una logica di forte lentezza e debolezza. Tutto questo tocca la fine degli anni 50 e dal 60 in avanti. Non tocca la fine degli anni 40 e inizio 50, la ricostruzione del Paese dopo la guerra. Le distruzioni avevano privilegiato le aziende IRI, durante questi anni dal 46 al 60, sono le aziende IRI e poi anche le ENI che si fanno carico di alcuni dei compiti più importanti della ricostruzione del Paese. Bisogna ricostruire i porti, le aziende IRI si danno da fare per ricostruire i porti. La rete elettrica non c'è più → le aziende IRI concessionarie dei servizi di luce si occupano.

del ri-pristino delle linee elettriche. Non ci sono i collegamenti telefonici→ il gruppo stet ricostruisce la rete

sistema industriale si passa dall’epoca del ferro all’epoca degli acciai. Per aver un rilancio del

NUOVI ACCIAI SPECIALI→ ripresa della FIAT, fortissima domanda di acciai in quel periodo.

L’autostrada del sole fu costruita da aziende IRI in un lasso di tempo brevissimo unendo Napoli

con Milano. Fu un tentativo di grande importanza. In pochi anni fu ripristinata la rete dei collegamenti in tutto il paese→ questo fu un compito delle

aziende delle partecipazioni statali. L’economicità da sviluppare e tenere nonostante queste forti pressioni.

Poteva derivare dalla volontà dello stato 8azionista vero) che chiedeva alle proprie aziende di

assumersi dei compiti non economici. L’economicità era tutelata, c’era un grandissimo mercato in quanto quasi tutti le infrastrutture erano

da rifare e le aziende dovevano operare al meglio.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
36 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lisaguantini9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Anselmi Luca.