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Servizi Pubblici Locali e Aziende di Servizi Pubblici
Sono una sotto categoria dei servizi pubblici che sono una sotto categoria dei servizi. I servizi sono insieme ai beni uno degli elementi realizzati dalle realtà economiche private o pubbliche.
I servizi sono quelle produzioni che realizzano le attività economiche per soddisfare dei bisogni quando vi è la domanda c'è il soddisfacimento da parte di una realtà economica. I servizi sono immateriali, nascono dalla esigenza, dall'avvertimento di un bisogno soddisfatto dalla messa a disposizione di un servizio.
I servizi nascono con le città moderne e si genera quando si vengono a creare le realtà organizzate dei circoli virtuosi di servizi e benessere. A fronte della nascita di un bisogno c'è sempre l'erogazione di un servizio e questo crea un benessere, da questo.
nascono nuovi bisogni che vengono soddisfatti. SERVIZI PUBBLICI Si hanno diverse prospettive da cui si esaminano i servizi pubblici. Il servizio pubblico ha delle caratteristiche che è a larga diffusione che è destinato a diversi soggetti e a livello di erogazione ha delle caratteristiche omogenee. Si hanno delle caratteristiche di base. Garantiscono un livello di civiltà perché vengono richiesti dagli utenti per determinarne le caratteristiche e consentire la realizzazione delle comunità organizzate. Mirano a soddisfare bisogni collettivi ed essenziali, che sono largamente avvertiti. Sono di pubblica utilità e hanno spiccati livelli di socialità. Vi è sempre un binomio tra il concetto di servizio pubblico e il concetto di socialità → socialità perché devono essere disponibili per tutti perché soddisfano bisogni essenziali e quindi deve essere disponibili anche per i meno abbienti. Hanno carattere spiccati disocialità perché garantiscono un livello di benessere minimale ed essenziale. Il concetto di servizio pubblico è anche mutabile perché cambia nella sua natura e cambia nelle forme. Cambia nella natura perché è un sistema aperto ovvero muta nelle forme e natura. È molto difficile definire il limite tra area privata e pubblica dei servizi. Spesso ciò che era considerato servizio pubblico in un determinato momento, in un secondo momento potrebbe non essere considerato di pubblica utilità (cambiamento nella natura), non soddisfa più i bisogni essenziali come prima, può cambiare nella forma perché possono cambiare le modalità di erogazione dello stesso servizio pubblico (cambiamento nella forma). Da una parte ci sono le posizioni che si focalizzano sulla natura sociale del servizio pubblico per definirlo, altre posizioni cercano di individuare la natura tramite il soggetto che lo eroga. È pubblico
emesso da un soggetto pubblico o pubblico perché eroga un servizio che soddisfa tutti. È pubblico un servizio quando ha tre caratteristiche: 1. Ha un'utilità di natura pubblica, cioè soddisfa bisogni pubblici. 2. La responsabilità e la titolarità del servizio sono attribuite a un organo di natura pubblica. 3. La gestione del servizio è effettuata da un soggetto pubblico. Le ragioni della pubblica utilità portano alla nascita delle aziende pubbliche. Ci sono due teorie che giustificano la presenza delle aziende pubbliche: il fallimento del mercato e la distribuzione del reddito. La teoria del fallimento del mercato sostiene che il libero svolgimento del mercato presenta delle particolarità che non consentono l'allocazione ottimale delle risorse scarse. Questa mancata allocazione ottimale, nota come ottimo paretiano, porta a frizioni che generano disuguaglianze economico-sociali. Per questo motivo, interviene il soggetto pubblico che regola il mercato con norme e regolamenti per garantire una migliore allocazione delle risorse. La teoria della distribuzione del reddito sostiene che il mercato, se lasciato libero, tende a concentrare il reddito nelle mani di pochi individui, generando disuguaglianze sociali. Il soggetto pubblico interviene per ridistribuire il reddito in modo più equo attraverso politiche fiscali e sociali. In entrambe le teorie, l'intervento del soggetto pubblico è finalizzato a garantire l'efficienza economica e la giustizia sociale.con suestrutturazioni riesce a eliminare le frizioni e le problematiche che il libero svolgimento del mercato crea.Ci sono alcune attività economiche che sono precluse ai privati per una serie di motivi, di natura economica, per questo ci sono attività che non sono redditizie per i privati e quindi non le svolgono, non sono appetibili e per questo se ne fa carico il soggetto pubblico. Ci sono attività che non sono delegabili ai privati come le attività di sicurezza dei cittadini o alla difesa della nazione; queste attività non possono essere delegate ai privati. Nascita quindi delle aziende pubbliche e soggetto pubblico come regolatore dei servizi destinati alla comunità. L'ente pubblico, la pubblica amministrazione può intervenire in economia in maniera diretta con l'erogazione di determinati servizi, o in maniera indiretta attraverso istituzioni, autorità che definiscono le regole per.INTERVENTO DEL REGOLATORE PUBBLICO.
L'erogazione di servizi che possono essere emessi anche da altri soggetti
TEORIA DELLA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO → il funzionamento del mercato porta a risorse e porta a delle disuguaglianze, in questa prospettiva gli enti locali possono condurre a una redistribuzione della ricchezza e a una riduzione delle disuguaglianze. Il welfare state deve intervenire dove le disuguaglianze sono più manifeste.
Imposte dirette ha una funzione distributiva (imposte progressive, leva fiscale per ridurre le disuguaglianze chi ha di più paga di più)
Anche i servizi pubblici riducono la disuguaglianza garantendo a tutti la possibilità di accedere ai servizi, soprattutto a quelli essenziali per garantire un livello minimo di interesse e anche praticando una riduzione di prezzi per le categorie meno agiate.
Le esigenze assistenziali e quindi il welfare e le teorie economiche determinano e specificano la finalità sociale dei servizi pubblici. Questo ha dei connotati
evidenti di socialità perché garantisce dei livelli essenziali, una riduzione delle disuguaglianze, una redistribuzione della ricchezza, non possiamo però dire che il servizio pubblico è estremamente sociale perché vi sono delle finalità di equilibrio delle finanze pubbliche per trovare una posizione più equilibrata tra socialità ed economicità.EQUILIBRIO TRA SOCIALITÀ ED ECONOMICITÀ
Il servizio pubblico deve garantire sia la socialità che l'efficienza economica. Deve tutelare l'interesse pubblico e rispettare l'efficienza economica. Il sistema delle aziende pubbliche è stato pervaso da un processo di trasformazione che ha mutato il settore pubblico nella sua fisionomia organizzativa, delle modalità tramite le quali i servizi pubblici vengono erogati (regioni, province e comuni) e un profondo cambiamento della fisionomia organizzativa. Si ha anche un mutamento nelle logiche gestionali e nella filosofia culturale dominante del management. Questo è quello che è stato il
Il processo di trasformazione dagli anni 90 sia con provvedimenti normativi ma anche dal punto di vista economico aziendale. Si è fatto leva dal punto di vista delle norme, si è partiti da alcune variabili su cui far leva.
Il primo è stato la necessità di regolamentare le lunghe procedure amministrative. Semplificare.
La seconda variabile riguarda il concetto di rientro del sistema delle amministrazioni pubbliche, si è partiti dal concetto che il settore pubblico fosse troppo presente nell'economia e quindi c'è stato un piano di rientro del sistema pubblico.
Un terzo fattore è dato dall'aziendalizzazione c'era il rientro e lasciare ai privati spazio (dove non nell'economia) si è cercato di supportare un processo di aziendalizzazione delle unità pubbliche cercando di adeguare la cultura manageriale degli amministratori pubblici a teorie aziendali, privatizzare, rendere aziendali, quelle unità.
pubbliche che il potere politico decide di lasciare alla pubblica amministrazione. Un altro concetto fa riferimento all'ACCOUNTABILITY, contabilizzare quei soggetti pubblici non aziende che erogano servizi pubblici. Rendicontazioni chiare e pubbliche per far si che i cittadini possono fare un'analisi sull'operato della PA non azienda.
Ogni ente con il quale è organizzata la macchina pubblica dello Stato ha dei ruoli e delle competenze e dei servizi diversi in base agli interessi che tutela. Lo stato ha competenze diverse rispetto alle regioni e ai comuni. Lo stato è strutturato diversamente.
Bisogna partire dalla costituzione
ART.43 DELLA COSTITUZIONE
A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di
energia oa situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.
CONCETTO DI UTILITA' GENERALE, CONCETTO DELLA RISERVA ORIGINARIA (si riserva allo Stato una competenza generale) CONCETTO DI ESSENZIALITA' DEL SERVIZIO.
riserva agli enti locali l'erogazioneLa costituzione di alcuni servizi perché solo questi possonocapire e percepire quali sono i reali bisogni che la comunità ha. Lo stato non può sapere tutti ibisogni della collettività. Per questo il fatto che la legge riserva alle varie organizzazioni locali dierogare servizi pubblici locali denota il fatto di adeguarsi alle specificità del territorio. Questo èl'aspetto più positivo della storia.
All'inizio del secolo le civiltà si sono sviluppate grazie all'erogazione dei servizi pubblici cercando dirispondere alle specificità dei bisogni del territorio.le cose sono andate un po' scemando, è dovuto
delle soluzioni, ma spesso si è verificata un'inadeguatezza nella gestione da parte degli amministratori pubblici locali. Questo non è dovuto alla struttura dello Stato, ma piuttosto alla mancanza di una cultura manageriale adeguata nella politica alimentare. È necessario fare un'analisi storica sull'evoluzione del sistema dei servizi pubblici locali nel XX secolo. Il riconoscimento dell'autonomia agli enti locali nella determinazione dei servizi da erogare, in base alle specificità dei territori, ha permesso uno sviluppo dal basso e ha dato origine al concetto di federalismo. Gli enti locali hanno avuto il potere di decidere autonomamente i bisogni da soddisfare e le modalità di gestione. Nella prima metà del secolo si può fare un giudizio positivo. Tuttavia, nella seconda metà del XX secolo, si possono sollevare alcune critiche. Gli enti pubblici hanno mantenuto l'autonomia nella definizione dei bisogni e delle soluzioni, ma spesso si è verificata un'inadeguatezza nella gestione da parte degli amministratori pubblici locali.