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EUR PL$ 1 1= =EUR EUR 1,3565PL $ PDCompleto i calcoli:$ JPYEUR 98,2600= =50.000x =6.664.484,50JPYPDJPY $ 1PD 1,3565EUR PLEsercizio 4: 111Economia aziendale! A. A. 2013/14Per rispondere alla prima domanda posta dal problema occorre farsi ladomanda “Quanti € incasso per ogni GBP che vendo?”. Il tasso dacalcolare sarà quindi GBP/€. La banca che me li compra usa il tassodenaro. Siccome sono forniti solo i cambi spot non si usano indicazionirelative al cambio a pronti o a termine.Dopo aver individuato il tasso da calcolare lo si calcola per ognuna dellebanche elencate sopra.Per quella italiana:GBP 1 1= = =1,1013EUR EUR 0, 9080D GBP LPer quella inglese:GBP =1,1015EUR DPer quella americana:$GBP 0, 7550EUR= = =1,336DEUR $ 0,6660D GBP LAlla luce dei calcoli svolti, siccome la società alfa vuole vendere, risultache il tasso più conveniente sia quello più alto, ossia quello della bancaamericana.Per rispondere alla seconda domanda occorre

calcolare l'incasso conseguito. I calcoli da svolgere sono: 300.000x1,336=340.080 €

Esercizio 5: Un importatore italiano deve pagare 100.000 lire sterline (Gbp) fra 2 mesi e, temendo un deprezzamento dell'euro nei confronti della Gbp, vuole coprirsi totalmente dal rischio di cambio. La sua banca gli propone le seguenti quotazioni a 2 mesi: 112 Economia aziendale! A. A. 2013/14 0,80 Gbp = 1 € 0,90 Gbp = 1 € Descrivere e commentare la strategia utilizzabile dall'operatore.

Per prima cosa occorre individuare quale dei due tassi forniti è il tasso denaro e quale quello lettera. Come spiegato precedentemente, il tasso denaro è sempre quello più basso, quindi:

Tasso denaro Tasso lettera

0,80 Gbp = 1 € 0,90 Gbp = 1 €

Il testo dice che viene stipulato un CaT di acquisto valuta (GBP) a 2m, quindi la domanda da porsi è "Quanti € mi servono per comprare 1 GBP?". Il tasso da cercare è quindi GBP/€ a 2m lettera.

GBP

1 100.000= = =125.000 €EUR EUR 0,802mL GBP 2m

DEsercizio 6:Un esportatore italiano deve incassare 1.000.000 franchi svizzeri (Chf)fra 6 mesi e, temendo un deprezzamento del Chf nei confronti dell’€,vuole coprirsi totalmente dal rischio di cambio. La sua banca gli propone leseguenti quotazioni a 6 mesi:1,20 Chf = 1€ 1,25 Chf = 1 €Descrivere e commentare la strategia utilizzabile dall’operatore.Questo problema é identico al precedente, cambia solo il soggetto (inquesto caso é un esportatore).Tasso denaro Tasso lettera1,20 Chf = 1€ 1,25 Chf = 1 €Occorre porsi la domanda “Quanti € incasso per ogni CHF venduto?”. Iltasso da cercare quindi é CHF/€ a 6m denaro.CHF 1 1.000.000= = =800.000CHFEUR EUR 1,256mD CHF 6mL 113Economia aziendale! A. A. 2013/14

Esercizio 7:Per prima cosa valutiamo il CTZ:12⎛ ⎞100 24r = -1=1,015%⎜ ⎟C 98⎝ ⎠La valutazione dello ZCB é più complessa. Gli importi

I prezzi forniti nella tabella sono in € per il CTZ e in $ per lo ZCB. Occorre quindi convertire il VR dello ZCB in €. Per farlo ci si pone la domanda "Quanti € incasso per ogni $ venduto?". Il tasso che stiamo cercando è quindi $/€ a termine denaro.

I calcoli da fare sono uguali a quelli già fatti in precedenza:

VR$ 1 100 = 82,9187 €

€ 1,2060TD $ TLO

Occorre anche sapere quanto ci costa acquistare il titolo in $, quindi ci chiediamo "Quanti € mi servono per acquistare 1 $?". Il tasso da calcolare è quindi $/€ a pronti lettera.

A$ 1 98 = 75,0958 €

€ 1,3050PL capitale investito$ PD

Possiamo ora calcolarne il rendimento:

12⎛ ⎞

82,9187 24

r = -1 = 5,08%

C 75,0958

Dal momento che questo rendimento è maggiore di quello italiano, a parità di durata, un soggetto normalmente avverso al rischio preferirà il titolo statunitense.

Economia aziendale

A. A. 2013/14

Lo studio degli intermediari: la Banca

La banca ha subito varie modifiche nel corso del tempo.

Negli anni '30 la banca poteva essere di tipo misto, ossia poteva partecipare al capitale sociale delle imprese private e queste ultime potevano partecipare al capitale sociale della banca stessa. Tutto ciò sicancerizzava in un enorme rischio, in quanto se l'impresa che partecipa al capitale sociale della banca fallisce, anche la banca partecipata rischia di fare la stessa fine.

In questo periodo, inoltre, le banche avevano un minimo margine di diversificazione, ossia tendevano a prestare denaro solo ad alcuni settori produttivi.

Si arriva dunque alla crisi statunitense del 1929, alla quale, in italia, si è tentato di rimediare tramite:

L'istituzione dell'IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale, 1933)

Promulgazione della Legge Bancaria (1936)

I punti salienti della suddetta legge bancaria sono:

Specializzazione per scadenze

É un

criterio che divide le banche in due categorie:
  • Aziende ordinarie di credito, che svolgono operazioni a breve termine (durata ≤ 18m)
  • Istituti di credito speciale, che svolgono operazioni a medio/lungo termine (durata > 18m)

Separativa tra banca e imprese

Sancisce la scomparsa della banca di tipo misto

Questi due grandi "limiti" sono derogabili solo in caso di autorizzazione della BI. Quest'ultima, ora, esercita un controllo di tre tipi sul sistema finanziario:

  1. Antecedente (es. Per iniziare l'attività di banca serve l'autorizzazione preventiva della BI)
  2. Concomitante (es. Per aprire una nuova filiale serve l'autorizzazione della BI)
  3. Susseguente (es. Per chiudere una banca serve l'autorizzazione della BI)

Al giorno d'oggi, tuttavia, il controllo antecedente esiste ancora, mentre quello concomitante è cambiato: oggi è sufficiente comunicare alla BI l'apertura di una

nuova filiale; la BI può comunque porre veto su tale decisione. È anche cambiato il controllo susseguente: la liquidazione di una banca, infatti, può ora avvenire in più modi: Liquidazione volontaria Liquidazione coatta amministrativa Come già detto in precedenza (pag. 90), si tratta della nomina di un'amministratore straordinario deliberata dal MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze) dietro suggerimento della BI. Avviene perché gli amministratori di banca hanno svolto male il proprio lavoro o per perdite gravi nel patrimonio. Se l'amministrazione straordinaria riesce ad eliminare le irregolarità, allora cessa tale amministrazione e si ritorna all'ordinaria (spesso in questo passaggio i vecchi amministratori vengono licenziati), ma se non si riesce a sanare la situazione si passa alla liquidazione coatta amministrativa (alla quale, comunque, si può arrivare anche senza passare per l'amministrazione straordinaria).straordinaria)Nel '36 il sistema bancario italiano era definito sistema a discrezionalità amministrativa (soprannominato anche foresta pietrificata). Questo nome era dovuto al fatto che non si poteva far nulla senza la preventiva autorizzazione della BI. Per via della legge del '36 l'allora sistema bancario era caratterizzato da:
  • Convivenza di banche pubbliche, private e miste
  • Assenza di interessi
Tra le banche pubbliche troviamo:
  • Banche di interesse nazionale, in forma privata ma possedute dall'IRI (che è un ente pubblico)
  • Banche di Credito Ordinario (BCO), ossia le antenate delle S.p.A.
  • Banche Popolari (BP)
  • Casse Rurali e Artigiane (CRA) istituite come cooperative (non hanno scopo di lucro, come le BCC)
Tra quelle private abbiamo:
  • Casse di risparmio
  • Monti di credito su pegno (monti di pietra)
Negli anni '70 tale sistema si trasforma e diventa a concorrenzialità limitata. Tra la stabilità e la

competitività c'è un trade-off: una maggior stabilità comporta una minor competitività. 116 Economia aziendale! A. A. 2013/14

Entrano in gioco le direttive CEE numero 646/89 e 780/77.

Esse introducono nuovi principi:

Di libera operatività ➡ Comporta la nascita di una serie di regole che le banche devono rispettare per poter operare, meglio conosciute col nome di Basilea (vedi pag. 21: PV e CS)

Di despecializzazione ➡ La distinzione tra istituti di credito speciali e Aziende ordinarie di credito viene abolita: le banche possono effettuare operazioni a breve/medio/lungo termine purché bilancino attività e passività finanziarie

Di libertà di stabilimento e di mutuo riconoscimento ➡ Il primo principio sancisce che la banca autorizzata dalla BI può aprire filiali ovunque (anche all'estero) senza che debba comunicarlo alla BI volta per volta. Il secondo stabilisce che le filiali estere possono svolgere nei paesi stranieri

tutte le funzioni che svolgono in italia; ciò vale anche per le banche estere in italia

Dell'Home Country Control➡ Stabilisce che sulla banca italiana all'estero e sulla banca estera in italia vigila la BCN del paese di origine

Di libera concorrenza➡ Si assiste alla privatizzazione delle innumerevoli banche pubbliche(legge Amato, luglio 1990). Il processo di privatizzazione(conferimento) si svolge come segue: per prima cosa la banca pubblica acquista o crea una società privata alla quale conferisce l'attività bancaria. La società privata diventa quindi una banca privata, e la banca pubblica diventa una fondazione bancaria. A questo punto la banca privata rilascia alla fondazione una partecipazione di controllo del capitale sociale. Nel '94 arriva la direttiva comunitaria Dini: l'europa si accorge che quella in corso in Italia è solo una privatizzazione di facciata perché, in quanto detentrice di una partecipazione

Di controllo del capitale sociale della banca, la fondazione (ente pubblico!) può controllare la banca stessa (ente "privato"!). Con la legge Ciampi del '98 vengono introdotti:

  • Variazione dello statuto delle fondazioni (passaggio da pubblico a privato) 117

Economia aziendale! A. A. 2

Dettagli
A.A. 2021-2022
180 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francimari2001 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Scienze economiche Prof.