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Principali fattori che influenzano la domanda e l'offerta
54. Fattori che influenzano la domanda: sostituti, diminuzione di un bene complementare, aumento della popolazione, cambiamento delle preferenze dei consumatori, aspettativa di un aumento dei prezzi futuri. Una diminuzione della domanda porta a una diminuzione del prezzo di equilibrio.
55. Variabili che influenzano l'offerta: salari, prezzo dei materiali, tecnologia.
56. Cambiamento dell'offerta: spostamento della curva di offerta dovuto a un cambiamento di variabili diverse dal prezzo del bene.
57. Aumento dell'offerta: si riferisce all'incremento della quantità offerta per ogni livello di prezzo, corrisponde a uno spostamento verso destra della curva di offerta.
58. Diminuzione dell'offerta: si riferisce al decremento della quantità offerta per ogni livello di prezzo, corrisponde a uno spostamento verso sinistra della curva di offerta.
ELASTICITÀ
59.
Elasticità della domanda: misura la reattività della quantità domandata alle variazioni del prezzo, si calcola come valore assoluto del rapporto tra variazione percentuale della quantità domandata e variazione percentuale del prezzo.
Domanda elastica: situazione nella quale l'elasticità della domanda al prezzo è maggiore di 1, quindi la variazione % della quantità domandata è maggiore della variazione% del prezzo. (fortemente reattiva alle variazioni del prezzo). E<-1
Domanda anelastica: situazione nella quale l'elasticità della domanda al prezzo è minore di 1, quindi la variazione della quantità domandata è minore rispetto alla variazione del prezzo. (scarsamente reattiva). -1<E<0
Domanda elasticità unitaria: situazione nella quale l'elasticità della domanda al prezzo è uguale a 1, quindi il rapporto tra la variazione percentuale della quantità domandata e la variazione percentuale del prezzo è 1. E=0
quantità domandata e la variazione di prezzo è uguale a 1.E=-1 Per convenzione,63. L'elasticità della domanda non è mai positiva. Tuttavia, spesso si considera il valore assoluto, e quindi positivo, dell'elasticità. Domanda perfettamente anelastica: situazione nella quale l'elasticità della domanda al prezzo è 0. Quindi la quantità domandata non varia al variare del prezzo. Domanda perfettamente elastica: situazione nella quale l'elasticità tende all'infinito. Elasticità permette: ci permette di quantificare la legge della domanda e poter ipotizzare e prevedere le variazioni della quantità domandata. RICAVO TOTALE: denaro che un'impresa ottiene dalla vendita di ciò che produce. (PREZZO*QUANTITÀ) L'elasticità al reddito: misura la reattività della domanda a variazioni del reddito, indicando come varia la quantità acquistata al
69. Elasticità incrociata della domanda: misura la reattività della quantità domandata di un bene alle variazioni del prezzo di un altro bene.
70. Elasticità della domanda e spesa totale: Se il valore assoluto dell'elasticità è maggiore di uno, allora una riduzione (aumento) del prezzo conduce ad un aumento (riduzione) del ricavo totale. Se il valore assoluto dell'elasticità è minore di uno, allora una riduzione (aumento) del prezzo conduce ad un riduzione (aumento) del ricavo totale. La spessa totale è massima quando l'elasticità è unitaria.
PROFITTO, RICAVO E COSTI
FUNZIONE DI PRODUZIONE: indica la quantità massima producibile di un prodotto dati i fattori produttivi disponibili. L'impresa che cerca di ottenere la maggiore quantità di prodotto dati gli input opera in maniera tecnicamente efficiente. La tecnologia determina la quantità di output che è
71. Costo economico: costo-opportunità dei fattori utilizzati nel processo di produzione, uguale alla somma dei costi espliciti e dei costi impliciti.
72. Costo esplicito: un esborso monetario
73. Costo implicito: costo-opportunità che non implica un esborso monetario. Fanno parte:
74. Costo-opportunità del tempo dell'imprenditore
75. Costo-opportunità dei fondi dell'imprenditore
76. Costo contabile: somma dei costi espliciti di produzione.
77. Rendimenti decrescenti: al crescere la quantità di un fattore mantenendo tutti gli altri fattori fissi, si andrà incontro ad un decremento della produzione.
78. Curva del prodotto totale: differenza fra la quantità di lavoro e la quantità prodotta.
79. Costo fisso: il costo di produzione che non varia con la quantità prodotta. (r*K)
80. Costo variabile: il costo di produzione che varia con la quantità prodotta. (w*L)
81. Costo totale nel
breve periodo: somma fra il costo fisso e il costo variabile.82. Costo medio fisso: pari al costo fisso diviso la quantità prodotta.
83. Costo medio variabile: pari al costo variabile diviso la quantità.
84. Costo marginale: derivata prima del costo fisso.
85. Costo medio totale di breve periodo: somma di CMF+CMV.
86. Costo totale di lungo periodo(CTL).
87. Costo marginale di lungo periodo(MCl).
88. Costo medio di lungo periodo(ACL).
89. Prodotto marginale: variazione di un prodotto conseguente all'avariazione di un fattore. (dQ/dL)(dQ/dK).
90. Prodotto medio: indica la variazione di prodotto derivata dallaproduzione di un fattore di produzione (Q/L).
91. Isoquanto: L'isoquanto è l'insieme delle diverse combinazioni dei fattori produttivi (input) che consentono di produrre la stessa quantità di produzione totale (output). Gli isoquanti sono detti anche isoquanti di produzione e sono utilizzati in economia politica.
92. Curva di isoquanto: Ogni curva di isoquanto.
è associata a un livello di produzione differente. Gli isoquanti più vicini all'origine sono associati a un livello di produzione più basso, quelli più esterni a un livello di produzione più alto. Le curve di isoquanto sono inclina93.
isocosto: Un isocosto è l'insieme delle combinazioni di due fattori produttivi che determinano lo stesso costo di produzione complessivo. Dati i prezzi dei fattori produttivi (w1/w2 ), l'isocosto della produzione individua le combinazioni acquistabili dei due fatto.
94. Curva isocosto: La pendenza della retta di isocosto è pari al valore assoluto del rapporto tra i costi dei fattori produttivi w1 / w2 ed è detta saggio marginale di trasformazione. Una famiglia di isocosti è un insieme di rette di isocosto associate ciascuna a un differente livello di costo totale.
95. Saggio marginale di sostituzione tecnica: è la misura della sostituibilità tecnica dei fattori produttivi.
parità di produzione e ditecnologia utilizzata. È conosciuto anche con l'abbreviazione SMST o con iltermine inglese Marginal Rate of Techincal Substitution (MRTS). Si esprimecon: W/R-- MPl/MPk96. Rendimenti di scala: -crescenti-costantiDecrescenti97.98. Funzione di produzione breve periodo: Funzione in cui uno o piùfattori di produzioni sono costanti. FUNZIONE DI RENDIMENTI DECRESCENTI.99. Funzione di produzione di lungo periodo: Tutti i fattori di produzionecambiano100. Allocazione di un input: In generale occorre allocare il fattoreproduttivo in maniera tale che il suo prodotto marginale sia lo stesso in tuttii processi produttivi nei quali esso viene utilizzato.101. Profitto Contabile = ricavo totale – costi espliciti (pagamenti perl'utilizzo dei fattori produttivi) .102. Profitto Economico = ricavo totale – costi espliciti – costi impliciti103. Profitto Normale = profitto contabile – profitto economico104. Mercato
perfettamente concorrenziale: Un mercato caratterizzato dalla presenza di molti venditori e compratori di un prodotto omogeneo, nessuno dei quali è in grado di influenzare il prezzo.
105. Massimizzazione del profitto in concorrenza perfetta: si ha quando il ricavo marginale=costo marginale che in concorrenza perfetta è uguale al prezzo.
106. Profitto in concorrenza perfetta: è pari al prezzo- il costo medio * la quantità venduta.
107. Sovrapprofitto: si ha quando i ricavi totali eccedono i costi totali.
108. Profitto nullo: si ha quando i ricavi totali sono uguali ai costi totali, nell lungo periodo tutte le imprese in concorrenza perfetta hanno profitto nullo.
109. Prezzo di pareggio: profitto nullo
110. Profitto negativo: quando il ricavo è minore dei costi totali, ma maggiore dei costi marginali.
111. Prezzo di chiusura: quando l impresa non riesce a sostenere nemmeno i costi variabili.
112. Funzione di razionamento del prezzo: I beni scarsi vengon
distribuitiai consumatori che assegnano loro un valore più elevato
Funzione allocativa del prezzo: Le risorse produttive vengonospostate dai mercati ove il prezzo non è in grado di coprire il costo diproduzione verso quelli dove il prezzo è superiore al suddetto costo.
Teoria della mano invisibile: ipotesi, formulata da Adam Smith,secondo cui l’azione di venditori e compratori indipendenti e interessati albenessere personale porta all’allocazione più efficiente possibile dellerisorse disponibili.
Rendita economica: Differenza tra il pagamento percepito dal fornitoredi un fattore produttivo e il suo prezzo di riserva per la fornitura di talefattore – Le forze di mercato non tenderanno ad azzerare la renditaeconomica perchè alcuni imputs non possono essere replicati facilmente.
Monopolio: Presenta rendimenti di scala crescenti.
Potere di mercato
Barriere all’entrata
Brevetto
Esternalità di rete
Monopolio naturale122. Economie di rete123. Licenze governative o appalti124. Rent- seeking125. Discrimizzazione del prezzo126. Concorrenza monopolistica127. Trust128. Vendita abbinata129. Fusione130. Prezzo predatorio131. Spesa pubblica132. Bilancio economico MACROECONOMIA133. PIL: È la somma algebrica delle spese per consumi, degli investimenti, della spesa pubblica e delle esportazioni nette. / è il valore di mercato totale dei beni e servizi finali prodotti da un sistema economico in un determinato periodo.134. VALORE DI MERCATO TOTALE: quantità di beni e servizi prodotti moltiplicati per il prezzo di vendita e sommati fra di loro.135. PIL NOMINALE: stima del PIL con i prezzi correnti, viene utilizzato per