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Il sistema del capitale e del risultato economico

L ’applicazione del metodo della PD al sistema del capitale e del risultato economico porta

alla rilevazione di fatti di gestione in due ordini di conti a funzionamento antitetico:

FINANZIARI & ECONOMICI.

Le variazioni finanziarie si riferiscono al denaro (E e U), ai crediti, ai debiti.

Le variazioni finanziarie positive (attive) (VFA) sono accolte in conti aventi natura finanziari in

dare; le v. finanziarie negative (passive) (VFP) sono accolte in conti aventi natura finanziaria in

avere.

Le variazioni economiche si riferiscono ai costi, ai ricavi e al capitale.

Le variazioni economiche positive (VEP) sono accolte in conti aventi natura economica in avere;

le v. economiche negative (VEN) sono accolte in conti aventi natura economica in dare.

I conti finanziari si classificano in:

- CERTI: accolgono il denaro

- ASSIMILATI: accolgono i conti temporanei di sostituzione del denaro (crediti v/clienti – debiti

v/fornitori) e crediti-debiti di finanziamento

- PRESUNTI: accolgono i conti finanziari presunti che misurano costi-ricavi di competenza

dell’esercizio, ma con manifestazione finanziaria futura (es. rateo attivi-passivi, fondi oneri e

rischi futuri)

VFP (variazione finanziaria passiva) = VFN (variazione finanziari negativa – avere)

VFA (variazione finanziaria attiva) = VFP (variazione finanziaria positiva – dare)

*la prima dicitura è quella civilistica e riportata in questi appunti; la seconda dicitura è quella riportata dal libro di testo

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I conti economici si dividono in

- REDDITO

- accesi ai costi e ricavi d’esercizio

- accesi ai costi pluriennali

- accesi alle rimanenze

- CAPITALE

- accesi al capitale (C.S.)

- accesi alle parti ideali del netto (utili-perdite d’esercizio, riserve, utili-perdite a nuovo)

Le operazioni aziendali nella loro rappresentazione

L e diverse operazioni aziendali danno vita a variazioni finanziarie e/o economiche le cui

combinazioni sono classificate nei 4 seguenti casi:

1- una o più variazioni finanziarie negative (VFP) misurano una o più variazioni economiche

negative (VEN)

2- una o più variazioni finanziarie positive (VFA) misurano una o più variazioni economiche

positive (VEP)

3- una o più variazioni finanziarie positive (VFA) corrispondono ad una o più variazioni finanziarie

negative (VFP) PERMUTAZIONI FINANZIARIE

4- una o più variazioni economiche negative (VEN) corrispondono ad una o più variazioni

economiche positive (VEP) PERMUTAZIONI ECONOMICHE

1- VFP = VEN

es. acquisto di fattori della produzione

2- VFA = VEP

es. vendita di beni-servizi

3- PERMUTAZIONI FINANZIARIE (NO VE)

a. VFA = VFP PERMUTAZIONI FINANZIARIE (totali)

es. pagamento di un debito

b. VFA = VFP + VEP PERMUTAZIONI FINANZIARIE NON TOTALI (VFA > VFP)

es. pagamento di un debito ottenendo un abbuono

c. VFP = VFA + VEN PERMUTAZIONI FINANZIARIE NON TOTALI (VFA < VFP)

es. incasso di un credito concedendo un abbuono

4- VEP = VEN PERMUTAZIONI ECONOMICHE

accantonamento di utile a riserve

VFP (variazione finanziaria passiva) = VFN (variazione finanziari negativa – avere)

VFA (variazione finanziaria attiva) = VFP (variazione finanziaria positiva – dare)

*la prima dicitura è quella civilistica e riportata in questi appunti; la seconda dicitura è quella riportata dal libro di testo

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ASPETTO FINANZIARIO (ORIGINARIO)

Il ramo finanziario comprende delle grandezze finanziarie (denaro, crediti, debiti) che danno vita

a conti finanziari

RAMO FINANZIARIO – GRANDEZZE FINANZIARIE – CONTI FINANZIARI

ASPETTO ECONOMICO (DERIVATO)

Il ramo economico comprende delle grandezze economiche (costi, ricavi, capitale netto) che

danno vita a conti economici

RAMO ECONOMICO – GRANDEZZE ECONOMICHE – CONTI ECONOMICI

Il passaggio dai valori di conto ai valori di bilancio

N

ella rilevazione delle operazioni di gestione l’azienda segue il principio della

manifestazione finanziaria, secondo cui un fatto di gestione viene rilevato contabilmente

se dà origine a variazioni finanziarie.

Questo principio, alla fine del periodo amministrativo dà vita a valori di conto, che per essere

inseriti in bilancio devono essere trasformati in valori di bilancio. Questa trasformazione è

necessaria in quanto il bilancio segue il principio della manifestazione economica (un costo è di

competenza dell’esercizio se ha il suo rispettivo ricavo, e viceversa).

VFP (variazione finanziaria passiva) = VFN (variazione finanziari negativa – avere)

VFA (variazione finanziaria attiva) = VFP (variazione finanziaria positiva – dare)

*la prima dicitura è quella civilistica e riportata in questi appunti; la seconda dicitura è quella riportata dal libro di testo

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A causa di questa differenza si crea un gap tra manifestazione economica e finanziaria, con

conseguente gap tra valori di conto e di bilancio. Per questo bisogna, al termine del periodo

amministrativo, ricorrere alle scritture d’assestamento (si dividono in 4 gruppi: completamento,

rettifica, integrazione, ammortamento).

Le scritture di completamento sono quelle scritture che si rendono necessarie in quanto rilevano

costi e ricavi che sono individuabili e sorgono solo al termine del periodo amministrativo (es.

interessi su c/c, interessi v/clienti-fornitori, liquidazione IVA, liquidazione TFR)

Le scritture di rettifica sono quelle scritture che rettificano costi-ricavi non di competenza

dell’esercizio in quanto è già avvenuta la manifestazione finanziaria, ma non hanno avuto

manifestazione economica (es. ratei, fatture da emettere-ricevere, fondi a oneri e rischi futuri)

Le scritture di integrazione sono quelle scritture che imputano costi-ricavi di competenza

dell’esercizio in quanto è già avvenuta la manifestazione economica, ma non è ancora avvenuta

la manifestazione finanziaria e quindi non sono stati iscritti nei valori di conto (es. ratei, fatture

da emettere-ricevere, fondi a oneri e rischi futuri es. risconti, rimanenze

Le scritture di ammortamento riguardano i costi e gli oneri pluriennali, che vanno iscritti al netto

del proprio fondo am.to.

L’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto)

I l Valore Aggiunto assume differenti definizione a seconda se ci si riferisce al senso

Economico-Aziendale o al senso Fiscale.

In senso economico-commerciale il valore aggiunto è costituito dall’eccedenza dei ricavi

rispetto alla somma dei costi di produzione, al netto dei costi per personale e degli oneri

finanziari.

In senso fiscale il valore aggiunto è la differenza tra volume delle vendite e il volume degli

acquisti.

L’IVA è stata introdotto nel 1972 con D.P.R 633/1972 (decreto del Presidente della Repubblica

nr. 633 del 26/10/1972).

Si applica sulle cessioni di beni e sulle prestazioni di servizi effettuate nel territori dello Stato

nell’esercizio di imprese o nell’esercizio di arti o professioni e sulle importazioni da chiunque

effettuate.

L’IVA è un’imposta indiretta in quanto non colpisce direttamente il reddito (come invece fanno le

imposte dirette –es. IRPEF imposta sul reddito delle persone fisiche) ma colpisce direttamente i

consumi che sono espressione e impiego del reddito, che quindi viene colpito indirettamente.

E’ anche un imposta proporzionale e non progressiva in quanto al variare dell’importo non varia

l’aliquota, che varia invece a seconda della tipologia di bene.

VFP (variazione finanziaria passiva) = VFN (variazione finanziari negativa – avere)

VFA (variazione finanziaria attiva) = VFP (variazione finanziaria positiva – dare)

*la prima dicitura è quella civilistica e riportata in questi appunti; la seconda dicitura è quella riportata dal libro di testo

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Essa grava sul consumatore finale non sui vari intermediari-fornitori in quanto essi “scaricano”

l’IVA.

L’applicazione dell’IVA richiede la presenza in contemporanea di tre presupposti:

 deve trattarsi di cessione di beni o prestazione di servizi

Oggettivo:

 le operazioni vanno poste da un imprenditore commerciale o nell’esercizio di

Soggettivo:

arti/professioni (es. non viene applicata tra due privati)

 le operazioni devono essere compiute nel territorio dello Stato.

Territoriale:

L’IVA come imposta presenta altre caratteristiche che sono:

- meccanismo della detrazione dell’iva derivante dagli acquisti su

Rivalsa e detrazioni:

quella derivante dalle vendite

- sono fissate diverse aliquote a seconda della tipologia del bene (4-10-22 %)

Aliquote:

- la documentazione obbligatoria è data dalle fatture e dai registri IVA

Documentazione:

- la liquidazione deve essere effettuata periodicamente (mensilmente o

Liquidazione:

trimestralmente) e il saldo negativo (debiti per imposta-debiti v/erario) deve essere

versato entro il 16° gg del mese successivo alla liquidazione dell’imposta.

In caso il saldo fosse positivo (crediti per imposta-crediti v/erario) il credito deve essere

riportato a sottrazione del saldo del periodo successivo. Questa operazione continua

finché non ci sia un saldo IVA negativo, che dovrà essere versato nel termine normale IVA.

Ai fini IVA le operazioni si dividono in due macro-gruppi con la principale differenza dell’obbligo o

no di fatturazione.

1- OPERAZIONI SOGGETTE (obbligo di fatturazione anche se vi sono casi senza IVA)

a. IMPONIBILI rispettano i 3 presupposti

b. NON IMPONIBILI manca il presupposto territoriale (regolate dal art. 8 e 9 DPR 633)

c. ESENTI avendo un ampio impatto sociale, anche se rispettano i 3

presupposti sono operazioni esenti da IVA (regolate dal art. 10

DPR 633)

2- OPERAZIONI NON SOGGETTE (non vi è obbligo di fatturazione)

Operazione prive dei 3 presupposti

VFP (variazione finanziaria passiva) = VFN (variazione finanziari negativa – avere)

VFA (variazione finanziaria attiva) = VFP (variazione finanziaria positiva – dare)

*la prima dicitura è quella civilistica e riportata in questi appunti; la seconda dicitura è quella riportata dal libro di testo

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RILEVAZIONI DI ALCUNI ESEMPI DI CASI IN CUI VI SI APPLICA L’IVA

RILEVAZIONE DELLA LIQUIDAZIONE IVA e DEL PAGAMENTO NEL CASO DI DEBITI PER IVA

VFP (variazione finanziaria passiva) = VFN (variazione finanziari negativa – avere)

VFA (variazione finanziaria attiva) = VFP (variazione finanziaria positiva – dare)

*la prima dicitura è quella civilistica e riportata in questi appunti; la seconda dicitura è quella riportata dal libro di testo

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RILEVAZIONE DELLA LIQUIDAZIONE IVA e DEL PAGAMENTO NEL CASO DI CREDITI PER IVA

VFP (variazione finanziaria passiva) = VFN (variazione f

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
13 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alecolle96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Rossi Claudia.