Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 78
Appunti Economia Aziendale Pag. 1
1 su 78
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

LE COMBINAZIONI ECONOMICHE GENERALI

Nell’ambito del sistema degli accadimenti di ciascun istituto una posizione

centrale è occupata dalle combinazioni economiche generali. Le

combinazioni economiche generali (ovvero le operazioni aziendali) sono date

dall’insieme complessivo delle operazioni economiche svolte dalle persone

all’interno di un istituto.

Per poter capire l’economia degli istituti (come si formano i costi e i ricavi;

perché e come si hanno utili o perdite; perché ci si deve indebitare oppure no;

ecc.) è essenziale saper analizzare l’articolazione (ossia la struttura) delle

combinazioni economiche che in essi si svolgono.

LE CATEGORIE DI ANALISI DELLE COMBINAZIONI ECONOMICHE

Per analizzare l’articolazione delle c.e. si ricorre ad alcuni concetti chiave:

Le coordinazioni economiche parziali

– Raggruppo operazioni della

stessa specie per analizzarle (dette anche per “funzioni”)

Le combinazioni economiche parziali ed elementari Raggruppo

operazioni per oggetto (dette anche, nelle imprese, per “aree di affari”)

Le negoziazioni

LE COORDINAZIONI PARZIALI DELLE IMPRESE

Le coordinazioni economiche parziali sono insiemi di processi caratterizzati

da una funzione e da un insieme di competenze specialistiche applicate allo

svolgimento della stessa. Ad esempio, la coordinazione parziale ricerca e

sviluppo è l’insieme delle attività che hanno la funzione di ideare e di

sviluppare nuovi prodotti e nuovi processi produttivi e si svolge utilizzando

particolari competenze di progettazione, di calcolo, di prova, e così via.

Correntemente le coordinazioni parziali sono chiamate “funzioni” (funzione

ricerca, funzione vendite, funzione marketing, ecc.)

LE GRANDI CLASSI DI COORDINAZIONI PARZIALI

D’IMPRESA

Le coordinazioni parziali di tutte le imprese sono riconducibili alle seguenti

classi e sottoclassi: Progettazione, Gestione, Organizzazione e Rilevazione

che si possono divise a loro volta in sottoclassi:

Progettazione (configurazione) dell’assetto istituzionale

• 17

Gestione:

• Gestione caratteristica (nelle imprese manifatturiere: ricerca

- e sviluppo, acquisti, fabbricazione, vendita, logistica)

Gestione finanziaria

- Gestione patrimoniale

- Gestione tributaria

- Gestione assicurativa

-

Organizzazione

• Rilevazione

LE ATTIVITA’ DI CONFIGURAZIONE DELL’ASSETTO ISTITUZIONALE

Sono le operazioni che determinano la nascita, il disegno di base, le

trasformazioni e la cessazione dell’istituto:

– la costituzione dell’istituto

– la compagine iniziale dei “soci” e le successive trasformazioni

– la prima scelta e le trasformazioni di forma giuridica

– la configurazione degli organi di governo

– le acquisizioni, fusioni, scissioni

– la stipulazione di alleanze

– la liquidazione dell’istituto

Tutte le altre classi di operazioni (gestione, organizzazione, rilevazione) sono

fortemente influenzate dalle scelte di configurazione dell’assetto istituzionale.

LA GESTIONE

La gestione è il vasto insieme di

operazioni attraverso le quali l’impresa

attua direttamente la produzione

economica (progetta, acquista, trasforma,

vende). La gestione è utilmente

scomponibile in cinque insiemi di attività:

– Gestione caratteristica

– Gestione finanziaria

– Gestione patrimoniale 18

– Gestione tributaria

– Gestione assicurativa

LA GESTIONE CARATTERISTICA

E’ l’insieme delle operazioni di gestione che: (α) identificano la “funzione

economico-tecnica” tipica di ciascuna impresa; (β) suscitano la gran parte dei

costi e dei ricavi dell’impresa.

–Per le imprese agricole, estrattive e manifatturiere: acquisto di impianti e di

materie prime, trasformazione tecnica, vendita;

–Per le imprese commerciali: negoziazioni di acquisto e di vendita di beni

privati, operazioni di trasporto e di immagazzinamento;

–Per le banche: negoziazioni di credito di prestito in raccolta e in impiego;

–Per le imprese di assicurazione: assunzione di rischi specifici, investimento

dei mezzi disponibili, liquidazione dei sinistri.

La gestione caratteristica è una gestione “attiva”; quando ben condotta

produce un risultato reddituale positivo: il reddito operativo della gestione

caratteristica.

LA GESTIONE CARATTERISTICA DELLE IMPRESE MANIFATTURIERE

Nelle imprese manifatturiere la gestione caratteristica si articola nei seguenti

insiemi di operazioni – Ricerca e sviluppo – Acquisto di merci e di servizi

destinati alla produzione – Fabbricazione – Commercializzazione – Logistica

LA GESTIONE FINANZIARIA

E’ l’insieme delle operazioni volte a coprire il fabbisogno finanziario, ossia il

fabbisogno di mezzi monetari necessari per avviare l’impresa e per

sostenerne lo sviluppo. Il fabbisogno finanziario nasce perché di regola nelle

imprese gli incassi derivanti dalle “vendite” si manifestano successivamente

ai pagamenti derivanti dagli “acquisti”. Il fabbisogno finanziario si copre

ricorrendo a capitale proprio, o capitale di rischio e capitale di prestito (mutui,

obbligazioni). La gestione finanziaria è indispensabile soprattutto in fase di

crescita quando assorbo risorse finanziarie e ho bisogno di reperire mezzi

finanziari.

La gestione finanziaria è una gestione “passiva”: comporta interessi passivi

sul capitale di terzi e remunerazioni del capitale proprio

LA GESTIONE PATRIMONIALE

19

Può accadere che, per un certo periodo di tempo, un’impresa disponga di

mezzi monetari eccedenti rispetto a quanto richiesto dalla gestione

caratteristica (in generale, dalle altre gestioni); in questi casi, si attiva la

gestione patrimoniale che consiste nell’investimento di tali mezzi monetari al

fine di trarne un reddito

L’investimento può consistere, ad esempio, nell’acquisto di titoli di Stato o di

azioni di altre imprese.

La gestione patrimoniale è in linea di principio una gestione “attiva”, ma

talvolta può provocare perdite (ad esempio, per quotazioni decrescenti delle

azioni acquistate) LA GESTIONE ASSICURATIVA

Consiste nella copertura dei rischi particolari d’impresa (furti, incendi, danni a

terzi, ecc.) mediante la sottoscrizione di contratti di assicurazione

(negoziazioni di rischi particolari).

I rischi coperti possono derivare sia dalla gestione caratteristica sia dalle

gestioni patrimoniale e finanziaria.

E’ una gestione tipicamente “passiva” comportando il costo dei premi

assicurativi e indennizzi solo a fronte di equivalenti danni.

LA GESTIONE TRIBUTARIA

Consiste nella liquidazione e nel pagamento della vasta gamma di tributi che

le imprese devono corrispondere allo Stato (e ad altri enti pubblici) a fronte

dei beni pubblici ricevuti.

Gli oneri tributari sono suscitati sia dalla gestione caratteristica sia dalle

gestioni patrimoniale e finanziaria. Differenti scelte d’impresa (relative, ad

esempio, alla forma giuridica, alle modalità di finanziamento, alla

localizzazione) determinano differenti combinazioni e livelli di tributi da

corrispondere.

La gestione tributaria è tipicamente una gestione “passiva” comportando solo

oneri tributari.

IL PROFILO REDDITALE E MONETARIO DELLA GESTIONE

Tutte le gestioni, con i loro “costi” e “ricavi” concorrono a determinare il

risultato dell’impresa. Le due gestioni “attive” (caratteristica e patrimoniale) e

le tre gestioni “passive” (finanziaria, assicurativa, tributaria) possono pesare

variamente nel determinare l’utile o la perdita. Costi-Ricavi sono però spesso

associati con Entrate-Uscite erroneamente. Il ricavo sorge quando c’è uno

20

scambio (prodotto acquistato con euro – fattura) a volte però questi

pagamenti possono avvenire in differita e il costo può non corrispondere ai

ricavi (rati & visconti). Costi: a volte oltre a costi periodici possono esserci

debiti/prestiti ancora in solvenza (es per immobilizzazione) che possono

durare molti anni con tecnica di ammortamento. Questo produce molta

differenza tra entrate e uscite.

Analogamente, tutte le gestioni, attive (caratteristica e patrimoniale) e

passive (finanziaria, assicurativa e tributaria) con i loro pagamenti e

riscossioni, concorrono a determinare i flussi monetari complessivi

dell’impresa e la sua solvibilità.

Ai ricavi della gestione caratteristica devono essere sottratti i costi di questa

che spesso tendono a ripetersi sempre simili. I risultati della gestione

patrimoniale invece no. Se manca una gestione caratteristica che è la più

importante l’impresa ha un problema; un’azienda indebitata ma con un ottima

gestione caratteristica può recuperare quindi non è peggio di una senza

gestione caratteristica e debiti ma con problemi a lungo termine! Il profilo

reddituale e il profilo monetario sono strettamente connessi, ma non

coincidono! L’Organizzazione

E’ la base della motivazione delle persone e dell’efficienza

aziendale. Vi sono 2 grandi classi di attività:

Progettazione dell’assetto organizzativo : ovvero progettare la

struttura organizzativa (decidere chi deve fare cosa, creare

organigrammi etc..) assegnando compiti per oggetto o per funzione.

21

Progettazione anche dei Sistemi Operativi ovvero come si gestiscono

informazioni, personale, piani aziendali. Un esempio di sistema operativo è il

budget un piano a breve termine (di solito un anno) con cui l’azienda fa una

previsione del periodo successivo in termini economici; l’azienda ha infatti

necessità di sapere quanto progetta di vendere e sulla base del budget

vendite di lavorare sul personale, su investimenti.

,

Gestione dei prestatori di lavoro o gestione del personale (messa in atto

dei sistemi di ricerca e selezione, di valutazione, di retribuzione, di carriera,

ecc.). Nelle piccole imprese è fatto in modo formale, chi effettua il colloquio

punta ad assumere i migliori candidati in modo che questi apportino un

vantaggio all’azienda e a scartare coloro che porterebbero svantaggi. In un

ente pubblico invece chi effettua il colloquio non beneficia dell’assunzione di

un soggetto vantaggioso come non viene direttamente colpito dall’assunzione

di uno svantaggioso per cui per evitare che si crei un meccanismo “nepotista”

e “favoritismi” si adottano i bandi. Tuttavia il meccanismo dei bandi non è

perfetto in quanto spesso la formazione

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
78 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher minniea di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Parolini Cinzia.