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(EFFICIENZA)

non si può conoscere il risultato preventivamente al variare dell’elemento.

-

Nel primo caso è un sistema determinato perché conoscendo gli input si può determinare

esattamente la quantità degli output.

Nel secondo caso è un sistema probabilistico perché non conoscendo gli input non si possono

determinare gli output.

Caratteristiche del sistema azienda:

- sistema socio- economico

- aiatema aperto

- sistema deterministico-probabilistico

- sistema complesso

- sistema dinamico

- sistema instabile

- sistema cibernetico

Scomposizione del sistema azienda

Sistema azienda

Sub sistema Sub sistema

Sub sistema gestionale

organizzativo informativo

Riguarda l’intero spazio in cui si Riguarda le modalità con cui Riguarda l’attività di controllo

svolgono i processi decisionali vengono svolte le operazioni del processo produttivo. Il

e di controllo. Riguarda le che riguardano i processi controllo riguarda il confronto

attività di gestione delle risorse tra gli andamenti reale e quelli

produttivi.

umane. Studia la struttura ipotizzati per la verifica della

organizzativa ( struttura ossea) validità di quanto contenuto nei

si indagano i meccanismi piani e nei programmi . attività

operativi che si occupano di di vigilanza che riguarda le

trasferire le informazioni operazioni principali affinché

riguardanti le attività non ci sia sottoscrizione di

d’impresa. Lo stile direzionale ricchezza. Esprime un giudizio e

rappresenta quelle variabili che le difficoltà di questo settore

sono poco formalizzate che

ispirano tutte le attività

d’impresa. La cultura area degli

elementi tangibili che

riguardano tutta l’attività. Sub sistema del controllo

Sub sistema operativo SUBSISTEMA DEL CONTROLLO

SUBSISTEMA OPERATIVO

Subsistema dell’ aspetto Subsistema dell’aspetto Subsistema dell’

del controllo dell’ SA dell’SA

finanziario aspetto

patrimoniale

dell’SA

Personale competenza investimenti

acquisti cassa finanziamenti

vendite altro

amministrative

altri Scomposizione del sistema ambienta

Sistema ambiente

Subsistema dei mercati subsistema del progresso subsistema dello stato delle istituzioni

Dei capitali delle materie del regime politico

dell’andamento legislavito

Dei fattori produttivi del lavoro

Di sbocco degli impianti

Dei servizi

La determinazione dei risultati analitici e la logica marginalista

L’analisi dell’economicità può essere fatta anche ad oggetti circoscritti:

- classi omogenee di classi aziendali

- singoli output : può osservare un costo o un ricavo

Classificazione dei costi

A seconda delle relazioni esistenti tra livello dei costi e volumi di produzione, i costi si distinguono

in: - costi variabili: variano al variare della quantità prodotta, se la produzione è zero

non ci sono questi costi;

- costi fissi: il loro ammontare è commisurato alla struttura tecnico-organizzativa

aziendale e alla conseguente capacità produttiva; essi quindi non variano al variare

della quantità prodotta, ferma restando la capacità produttiva massima esistente;

- costi semivariabili o semifissi : sono formati da una parte fissa che si sostiene

anche in assenza di produzione e da una parte variabile che si sostiene in funzione

delle quantità prodotte.

I costi variabili si dividono in 4 categorie:

- costi variabili proporzionali : crescono al crescere del volume produttivo sulla base di un

rapporto costante. (C=V * Q)

Cv Q

- Costi variabili degressivi: al crescere del valore produttivo, cresco in modo meno che

proporzionale. Cv Q

- Costi variabili progressivi: al crescere del valore produttivo crescono in modo più che

proporzionale. Cv Q

- Costi variabili regressivi: oltre un certo livello decrescono al crescere della quantità

prodotta. Cv Q

I costi possono essere classificati anche in base alla riferibilità “oggettiva” dei costi

all’oggetto di analisi. ( questo legame dipende dal “ legame funzionale” che c’è tra il fattore

produttivo e l’oggetto di costo).

- Costi speciali: sono costi che possono essere riferiti a un oggetto di costo in modo

“oggettivo” perché :

i fattori sono stati impiegati in modo esclusivo sull’oggetto o attività.

1)

2) si conosce o si misura la quantità effettiva di fattore consumata e dunqueè possibile

calcolare il costo come prodotto di pu*Q.

- Costi comuni : sono costi non riferibili oggettivamente ad un oggetto di costo; però devono

subire un procedimento di ripartizione perché :

1) il fattore è impiegato per più attività o oggetti.

O non è possibile misurare la quantità di fattore consumata dall’oggetto.

2)

In base alla modalità di imputazione del costo all’oggetto :

Costi diretti: sono imputabili direttamente all’oggetto secondo criteri di specialità ossia

- come prodotto Q*Pu ( i costi speciali posono essere attribuiti all’oggetto di costo sia in

modo indiretto che diretto)

Costi indiretti: si imputano all’oggetto secondo

- criteri di comunanza, cioè indirettamente

secondo un processo di ripartizione. ( i costi comuni sono sempre costi indiretti).

Break even analysis e la logica marginalista

È una analysis che ci permette di valutare l’impatto che le nostre decisioni di investimento possono

avere sulle economie aziendali, in particolare la brek even analysis consente di fare confronti di

convenienza economica circa la decisione se produrre una certa quantità di output.

Rt Ct Area perdita

Rt

Ct Cvt

B.e.a r Re

Cft

Ru

Area utile Cvu Ru-Cvu

qe Qy=Q0=Q

La logica decisionale marginalista

Mi dice che nel decidere se produrre o meno unità aggiuntive di output devo fare riferimento non

alla produzione nel suo complesso ma unicamente alla singola quantità di prodotto da realizzare e

specificamente al costo variabile unitario ad essa associata e quindi n on considerare costi fissi ma

unicamente i variabili. (considera i costi fissi ininfluenti nella decisione economica quando si

realizza livelli di produzione entro una data capacità produttiva.

Margine di contribuzione

M.d.c. = Ru-Cvu

Esprime il contributo che ciascun prodotto da alla copertura dei costi fissi.

Leva operativa

Misura il grado di elasticità del risultato economico rispetto al volume produttivo , ossia

l’accelerazione del risultato economico espresso in termini percentuali in funzione di incrementi

percentuali del volume. L’economicità

è la capacità dell’azienda di durare nel tempo senza accumulare perdite. Per parlare

L’economicità

di esso bisogna parlare di equilibrio istituzionale che è alla base di qualunque impresa. L’equilibrio

rimanere dando continua fiducia all’impresa.

istituzionale deve far si che i membri siano portati a

L’economicità è l’insieme di condizioni:

- Equilibrio reddituale: espresso in relazione al tempo e può essere di breve o lungo periodo.

Efficienza e flessibilità:l’efficienza è il rendimento fisico-tecnico

- dei processi produttivi.

- Capacità di risparmi: ci deve essere un adeguata remunerazione del capitale-risparmio e del

lavoro.

- Equilibrio monetario: è la capacità di far fronte agli impegni di pagamento.

L’azienda , in estrema sintesi, è la risultante dell’ insieme coordinato del fattore capitale. Il capitale

si distingue in :

- Capitale iniziale (t0)

- Capitale di funzionamento (tx)

- Capitale finale (tn)

Nel tempo tx facciamo riferire una struttura del capitale, nel quale individuiamo un insieme di

attività e passività. SC

Attività Passività

Debiti

Attivo Denaro Passivo finanziario

(funzionamento e

Crediti

finanziario finanziamento)

(funzionamento Passivo economico

e finanziamento) RFP

Attivo RFA CN

economico Reddito e capitale

Il reddito rappresenta l’accrescimento che subisce il cappitale in un dato periodo di tempo come

convenienza delle operazioni di gestione esso è un concetto dinamico e quantitativo. Il reddito

presuppone la presenza di un capitale perché i 2 concetti sono strettamente collegati , cioè reddito e

capitale rappresentano uno stesso fenomeno .il capitale rappresenta lo stato complessivo delle

attività e delle passività che concorreranno alla formazione dei futuri flussi redditoriali esso è sotto

l’aspetto statico. STRUTTURA DEL REDDITO

Componenti- Componenti +

Comp:(componenti) Costi sostenuti ricavi conseguiti comp. finanziaria

RPF RFA comp.economica

Comp. economica

CPF e prudenza

RIA RIP comp. economica

UTILE PEDRITA

La struttura del reddito d’esercizio si chiude con il risultato positivo ( utile) o negativo ( perdita).

Con il confronto , tra impieghi e fonti otteniamo una struttura finanziaria:

Impieghi Fonti

LI DB

LD DC

D CN

AI

Dopo aver misurato il capitale e il reddito che rappresenta una stessa grandezza, ma il rpimo

rappresenta una prospettiva statica , il secondo una prospettiva dinamica , per avere ulteriori

informazioni, prendiamo la nostra struttura del capitale e la riclassifichiamo ottenendo la struttura

finanziaria con il criterio della realizzabilità dei valori.

Classificazioni impieghi:

- Liquidità immediata: sono risorse finanziarie in maniera liquida o che possono essere

monetizzate subito.

Liquidità differite. Sono crediti di finanziamento e funzionamento che scadono nell’anno.

-

- Disponibilità sono risorse finanziarie recuperabili nel breve medio periodo.

- Attivo immobilizzato: rappresenta le: immobilizzazioni tecniche; Immobilizzazioni

finanziarie; immobilizzazioni economiche;

Classificazioni fonti :

Debiti a breve: debiti che scadono entro l’esercizio successivo.

- Debiti consolidati: sono quei acquisti con il vincolo del prestito che scadono oltre l’esercizio

- successivo.

- Capitale netto : indica i mezzi finanziari acquistati con il vincolo del pieno rischio.

Dal confronto tra impieghi e fonti desumiamo dei margini di struttura finanziaria utili a farci capire

qual è la migliore struttura della nostra impresa.

Indicatori di struttura finanziaria

Rapporti di indebitamento = Capitale investito / Capitale netto

Indice di copertura = (capitale netto + debiti a breve) / attivo immobilizzato

Ci indica la capacità dell’azienda di coprire con le fonti consolidate il fabbisogno finanziario

generato dagli impieghi durevol

Dettagli
A.A. 2014-2015
28 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vincenzo.fappiano di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Scienze economiche Prof.