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Economia

Capitolo 1 - Principi

Economia: gestione della famiglia dal grecoscienza delle decisioni individuali miratea efficienza e perché c’è scarsità di risorseterra, lavoro, capitale.

Studio del modo in cui i soggetti decisorigestiscono risorse scarse.

Microeconomia: teoria delle scelte di individuie organizzazioni. Decisioni di un numero ridottodi individui che interagiscono formano mercati.

La teoria economica studia:

  • A come gli individui decidono
  • B come interagiscono
  • C le forze che interagiscono nei mercatie macroeconomica il funzionamento

Principi di un’Economia (Mankiw)

  1. Scelta fra alternative (trade off)Scelta = rinuncia a qualcosaDeriva da scarsità di risorse.Es. efficienza o equità(utilizzo sincero e ottenere il mass) (distribuzione equa dei beni)
  2. Costo di qualcosa = ciò a cui si deve rinunciare per ottenerlaConfronta costo-benefici(cost opportunity - e non solo monetari)Es. studiare = rinuncia a lavorare
  3. Individui razionali pensano “al margine”Le variazioni marginali sono modesticambiamenti incrementali rispetto a unpiano d’azione predefinito.Es. scarri last minute - costo è piùbenefici
  4. Gli individui rispondono a alcuni incentiviBenefici marginali > costi marginali

Gli individui decidono confrontandosi costi e benefici marginali

Es. Patente e legislazione -> sussidio a tutti i disoccupati o solo a chi segue un corso di riqualificazione.

5) Lo scambio può essere vantaggioso per tutti

Scambio permette specializzazione -> efficienza.

Concentrarsi su un'attività -> più produttivi -> più lavoro

Vale x famiglie e stati, si è più partner che competitori

6) Mercati: strumento efficace x organizzare attività economica

In un'economia di mercato:

  • Le famiglie decidono a chi offrire il loro lavoro e cosa acquistare
  • Le imprese decidono chi assumere e cosa produrre
  • I prezzi guidano infine i processi

Mano invisibile guida individui ad immettere verso una società senza sprechi Adam Smith

La libera concorrenza può essere benefica

Ogni interferenza col sistema competitivo rischia di generare sprechi

7) Intervento pubblico a volte può migliorare il risultato dei mercati

Se un mercato fallisce un intervento dello stato può ripristinare l'equilibrio e la forte concorrenza

Tasse, ecc. per ex intervento causa spreco ma serve x equità. (Non tutte ad autoscat)

Fallimento del mercato:

Es 1) Esterna:

  • Scambio prod. 1,2 -> effetto su un 3

Es 2) Potere di mercato

  • Monopoli -> influenza negativa -> maggiori fallimenti

Fallimento dello stato: che non mira all'efficienza o la persegue

DOMANDA INDIVIDUALE (ES. GUADO)

domanda caterina

domanda nicole

DOMANDA DI MERCATO

b) Si ottiene x "somma orizzontale" delle domande individuali

Legge della domanda e dell’offerta

Il prezzo tende naturalmente ad aggiustarsi per ottenere equilibrio (mercato concorrenza perfetta).

Equilibrio di mercato

P e Q sono determinati dal mercato ma l’equilibrio dipende dalle curve D ed O.

  1. Si compara l’equilibrio iniziale e finale: in questo caso, si spiega come le oscillazioni si spostano D ed O.

Così succede a P e Q quando si spostano D ed O.

O↓ O→ O→ O↑ D↑P↑Q↑ D↑P↓Q↑ D↓P↑Q↓ D↓P↓Q↓

Nuovo equilibrioEquilibrio inizialeTempo→

  1. Bel tempo →↑D.
  2. ↑P.
  3. ↑Q.

Conclusione

  • Ogni mercato ha due lati: D e O.
  • I principali determinanti della domanda sono il prezzo, reddito, prezzo di altri beni, preferenze e aspettative, numero di compratori.
  • I principali determinanti dell’offerta sono il prezzo e costi di produzione, tecnologia, aspettative, numero venditori.
  • Il sistema dei prezzi determina il punto di equilibrio dei beni e servizi disponibili: un’economia di mercato non determina condizionamenti morali.
  • I mercati determinano le quantità scambiate.
  • I prezzi funzionano come segnali che indirizzano allocazione delle risorse, questo determina chi compra cosa e in quale quantità.

Offerta di lavoro + Dispensa 6

  • Può riflettere decisioni relative all’offerta fra tempo di lavoro e tempo libero
  • Se incremento di W allora tempo libero
  • Astrae dalla retribuzione oraria, usata x spesa di consumo

Vincolo di bilancio

C: W(T-N)

  • P: prezzo di c
  • W: salario orario
  • C: consumo altri beni
  • T: tempo disponibile
  • N: tempo libero

C = W(T-N)

t. lavoro (L)

w salario real

Inclinazione retta di bilancio determinata dal salario (W)

  • Se effetto sostituzione > effetto reddito lavorano e lavorano di più e W
  • Se EFF SOSTITUZIONE = EFF REDDITO lavorano quanto avevo

C = W(T-N)

SE TEMPO LIBERO E UN BENE NORMALE

SE EFF SOSTITUZIONE > EFF REDDITO lavorano e lavorano di più e W

Conclusione:

  • Vincolo di bilancio mostra le possibili combinazioni di beni
  • Che possono essere acquistati dato il reddito il prezzo dei beni L: curva di indifferenza e preferenze del consumatore tra
  • I panieri, La combinazione di consumo delle q quantità dei beni
  • Panieri, Posh su curve di indiff più alte sono preferiti a quelli posh
  • Sulle curve più basse il consumatore attiva il proprio consumo collocandosi (normalmente) nel
  • Punto in cui vincolo di e arcione di indiff
  • Eff reddito: variazione del consumo indotta dal potere d’acquisto
  • REd: al consumatore goduto a causa del calo del Q: indotto dall’effetto
  • Eff Sostituzione: Variazione dei consumi che discutono dalla modifica dei saggio di sostituzione dimina procurato dalla variazione del prezzo
  • Eff redd: Spostamento a una curva di indiff inferiore
  • Eff sost: movimento lungo la stessa curva verso un punto all'incrocio
  • La non interazione spiega perché le legge della domana
  • Può non valere nel caso di particolari beninell’eff (beni giffen)

CAPITOLO 6 - DIETRO L'OFFERTA

  • Imprese concorrenziali
  • Obiettivo: massimizzare il profitto (= RI - COSTO TOT)

Ricavo: somma che un'impresa incassa per la vendita di un prodotto

Costo: spesa che un'impresa sostiene x i fattori di produzione

  • I più rilevanti = costi > opportunità

Fattori variabili: la cui quantità disponibile può essere modificata entro l'arco temporale rilevante

Fattori fissi: la cui quantità non può essere modificata entro il tempo rilevante

Breve periodo: intervallo di tempo entro il quale solo uno o + fattori produttivi è variabile ed il resto e fisso

Lungo periodo: intervallo di tempo entro il quale tutti i fattori sono variabili

Fattori:

  • Lavoro: n. di ore di impiego
  • Il capitale: fattori di produzione che durano nel tempo

Tecnologia: possibilità di combinare L&K x produrre

FUNZIONE DI PRODUZIONE (Q)

Q = F(L,K)

  • massimo volume di produzione ottenibile
  • relazioni tra quantità dei fattori produttivi impiegati efficientemente e la quantità prodotta

Esempio:

Lavoro Produzione 0 0 1 50 2 90 3 120 4 140 5 150
Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
51 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher evasolimeno di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Fontana Roberto.